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Questa calda, calda estate

Ultimo Aggiornamento: 22/08/2015 19:14
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Giudice*****
16/08/2015 23:38
 
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mi spiace, non ce la faccio più, ho la storia pronta, ma la scena rossa ''me la rovina''
temo di dovermi ritirare
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Post: 1.228
Giudice*****
17/08/2015 10:51
 
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Re:
l@dyriddle, 16/08/2015 23:38:

mi spiace, non ce la faccio più, ho la storia pronta, ma la scena rossa ''me la rovina''
temo di dovermi ritirare




:( Mi dispiace proprio tanto...





꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.


꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



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Post: 1.228
Giudice*****
17/08/2015 10:53
 
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CONTEST SCADUTO!



Ora chiederò che venga spostato... datemi un paio di giorni e dovrei concludere ^^


Grazie per aver partecipato! ^^

꧁ঔৣঔৣ ꧂


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Post: 1.228
Giudice*****
18/08/2015 11:36
 
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Breve discorso pre-valutazioni
Avete consegnato in due, quindi, come specificato nel bando, non ci saranno premiazioni, tuttavia ho stilato la valutazione di entrambe le fanfiction e fatto le correzioni al testo.
Spero che il mio parere vi possa essere utile e che, nonostante lo scarso interesse generale per questo contest, almeno a voi sia piaciuto.
Specifico che, al fine della valutazione, quando uno stesso errore viene fatto più volte, lo conto come unico. Ho cercato di considerare i testi nella loro interezza e ho apprezzato entrambe le storie, anche se ammetto che nessuna delle due mi ha entusiasmata: mi potrei sbagliare, ma mi è sembrato che non foste del tutto a vostro agio con l'argomento. Nessuna delle due storie è molto perversa, sebbene entrambe meritino il rating rosso. Avete entrambe usato la mia OTP come coppia protagonista e quindi non posso che esservene grata.
Ora, però, bando alle ciance! Se qualcosa nelle mie valutazioni non vi torna, se le trovate poco chiare o se volete marmi a quel paese (tra l'altro niente vacanze, quest'anno, quindi se mi ci mandate la prendo per una vacanza), sono a vostra disposizione! Non abbiate paura di dirmi quello che pensate e, se volete lasciarmi un feedback, mi fate solo cosa gradita! ^^


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Post: 1.228
Giudice*****
18/08/2015 11:41
 
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Seconda classificata
Le manette dell'amore
di Monnalisa 1974



Titolo 3/5 – Ha un suo perché, ma... ti confesso che, a orecchio, mi fa venire in mente “le maniglie dell'amore”... non propriamente edificante per il genere di racconto.

Sinossi in 200 parole 3/5 – Molto schematico, ma formalmente corretto. Non invita propriamente il lettore, ma lo informa indiscutibilmente su quello di cui parla la storia.

Formattazione 6/10
– La dividione in paragrafi è buona, ma mancano il testo giustificato e i rientri sul margine sinistro.

Grammatica ed ortografia: 8/10
– Grandi errori non ce ne sono, ma ci sono alcune sviste che ti segnalerò di seguito.

Stile/lessico: 6/10
– Lo stile è estremamente semplice, tanto da risultare, a volte, un po' piatto. Il lessico è povero, in un paio di casi persino impreciso. L'argomento dovrebbe essere brioso, ma lo stile non segue la storia.

Originalità: 2/5
– Qualcosa del genere mi sa che l'ho già letto, in passato. In nessun punto della fanfiction c'è qualcosa che si possa dire originale. Nemmeno l'uso delle manette è creativo... mi sa che ha ragione Draco, su Harry. ^^

Caratterizzazione dei personaggi: 5/10
– Draco è caratterizzato un po' meglio: mettendolo in relazione con Pansy ci dici qualcosa di più su di lui, ma davvero poco. Harry, invece, è appena abbozzato. Se provi a rileggere la storia sostituendo i loro nomi con altri (io di solito uso Erik e Drake), non avvertirai nessuna differenza.

Utilizzo pacchetto: 5/5
– Il pacchetto è usato appieno.

Gradimento personale: “=”
La scena erotica risulta un po'... tecnica. Azzardo che tu fossi un po' imbarazzata nello scriverlo. Non è particolarmente coinvolgente e, in più, nella descrizione di come Harry ammanetta Draco e lo fissa alla testiera del letto... ho avuto l'impressione che dovesse dislocargli le spalle per farlo, a meno che, anziché sdraiarlo non l'abbia lasciato seduto, ma sarebbe stato complicato il resto... oppure l'ha liberato e poi riammanettato, ma non lo hai scritto.

38/60


"Potter, non hai fantasia!" Lo aveva apostrofato Draco, poi, dopo una notte di sesso, per l'altro grandioso, si era dileguato [...]. → dopo le virgolette del discorso diretto sarebbe opportuno mettere un punto o una virgola. Te lo segno qui, ma vale per tutti i discorsi diretti a seguire.
“lo aveva apostrofato, poi, dopo una notte, si era dileguato”: in sé questa frase non è sbagliata, ma dà l'idea di una gran fretta; è poco strutturata e avresti potuto svilupparla decisamente meglio. Ti faccio un esempio: “lo aveva apostrofato Draco col suo solito tono strascicato. Poi, dopo una notte di sesso che per Harry era stata grandiosa, si era dileguato...”.

 

Erano imprigionate nella testata di un letto di ferro battuto, [...]” → “imprigionate” significa che la testata del letto le trattiene (e, infatti, usi “nella” che indica che si trovano “all'interno”). Sarebbe più indicato dire che sono “agganciate alla...” o un altro verbo di questo genere.

“[...] molti dei quali l'Elfo Domestico non aveva neppure sentito nominare [...]” → “mai” sentito nominare.

l misto di sapori era particolare, ma non disgustoso, quindi la cena finì, con un fruit passion affogato di cioccolato piccante [...]” → mi sfugge la consequenzialità tra il fatto che la cena fosse particolare (ma non disgustosa) e che finisca con uno specifico dolce.
Tra l'altro mi sono dovuta cercare il “fruit passione al cioccolato” per scoprire che si tratta di una cheesecake.


"Harry, mi ha preso un gran caldo." si espresse Draco. “espresse” non è sbagliato, ma non è nemmeno il verbo più indicato in quanto “esprimere” dovrebbe indicare qualcosa di più sostanzioso di una affermazione piuttosto breve e banale come quella usata da Draco.
"[...] non sapeva il significato di quella parola.” → stiamo parlando dell'espressione (e non della parola) “cibi afrodisiaci”. Potrei accettare che Draco non conosca il significato dell'espressione, ma non di una parola, che sia “cibo” o che sia “afrodisiaco”, in quanto sono termini comuni.
Ricorda che al sesto anno, a Hogwarts, girano anche filtri d'amore. Cosa sia un afrodisiaco i ragazzi lo sanno molto bene.

 

Odiava quando Harry usava termini Babbani di cui non conosceva il significato e dei quali non era neppure certo di volerlo sapere.” → “dei quali” è ridondante. Non ci va.

 

"Da una tasca tolse un pacchettino e lo porse al fidanzato." + " Tolse un pacchetto mignon da una tasca [...] e glielo consegnò.” Mi sa che qui hai riscritto una frase dimenticando di cancellare la prima versione.


Si chiese quale ne fosse il significato,” → il “ne” non ci va. Piuttosto, “Si chiese quale fosse il significato di quel regalo, ...”

"Sono ancora un essere senza fantasia?" → “essere” potrebbe andare bene per un elfo domestico, ma nel caso di Harry, decisamente meglio usare “uomo”.


"[...] lo provocò Draco "Non basta trovare […]" → te lo segno qui, ma lo fai anche in altri punti: prima del discorso diretto serve un segno grafico: punto, virgola o due punti che sia, ma non puoi lasciare la frase in sospeso prima dell'inizio del nuovo dialogo.

[...] avendo una reazione da parte di Draco [...]” → ti confesso che qui ho sorriso: immagino che tipo di reazione, ma scritto così, mi verrebbe da chiederti: “una ginocchiata? Ha riso per il solletico? Cosa?


"O fai tutto ciò che ti dirò, o ti lascio da solo […]" → “o... o”, non vanno divisi dalla virgola.

Lui era abituato a finire tutto nel giro di un'oretta scarsa” Nulla di sbagliato, solo un mio commento irriverente: sono due uomini... mi aspettavo che non andassero oltre i dieci minuti! xD

 

Chi avrebbe vinto?” te lo segno qui e basta: il testo non è particolarmente lungo, eppure trovi spazio per tre domande (più o meno) retoriche. Le domande retoriche, il più delle volte, non servono a nulla e appesantiscono il testo. Se un discorso fila senza metterci delle domande, cerca di evitarlo oppure rendi il periodo più discorsivo, tipo “Harry si chiese chi dei due avrebbe vinto...”

 

[...] le agganciò alla testata di ferro del letto, tenendolo a pancia in su.” → spero che intenda “seduto”: non hai descritto che lo libera momentaneamente per cambiare la posizione delle braccia e, prima, avevi scritto che lo ammanetta dietro la schiena... spero che non gli abbia disarticolato le spalle per agganciargli i polsi alla testata del letto. ^^'

"Avevi a ragione anche a proposito del [...]” → “avevi ragione”. Mi sa che ti è sfuggito un “a” di troppo.


Il moro disincantò le manette e le porse a quello che sarebbe divenuto il suo aguzzino per le ore a seguire, con un sensato timore.” → La frase non è costruita perfettamente: sembra che sia Draco a temere di fare da aguzzino a Harry. “[...] e le porse, con un sensato timore, a quello che sarebbe diventato...”: questa è la costruzione logica della frase.

sgarro→ “offesa, oltraggio, sbaglio”... perché “sgarro”? Non c'è nulla di simile in una relazione consensuale, come quella da te descritta. “Pena”, se vuoi, in senso positivo, in fondo, stavano giocando.


Draco le incantò a sua volta. le fece indossare […]" → Ti è scappato un punto, senza la maiuscola poi oppure doveva essere una virgola e hai cliccato il tasto accanto.

“[...] dopo che il biondino si era eccitato per bene, [...]” → “si fu eccitato”, occhio alla consecutio temporum. Questo è l'errore più grave di tutto il componimeno.

 

Dopo la seconda volta non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi e non poteva pregarlo di smettere, visto che l'aveva messo a tacere!” L'enfasi data dal punto esclamativo ha poco senso nella narrazione.


“[...] Draco, che fino a quel momento era stato solo il passivo, […]" → O scrivi “il solo passivo (della coppia)” o “solo/unicamente passivo”, senza l'articolo determinativo.


Eppure era indeciso cosa rispondere. Se avesse risposto di sì, [...]” → Più che il punto fermo, avrei usato i due punti.


"Avrei preferito una presa di decisione più sicura." → L'espressione è “presa di posizione”.




꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.


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Post: 1.228
Giudice*****
18/08/2015 11:44
 
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Prima classificata


Titolo 5/5 → Non è particolarmente originale, ma è sempre d'effetto.

Sinossi in 200 parole 5/5
→ Direi che è ottima: presenta la storia e incuriosisce il lettore.

Formattazione 8/10
→ Noto (e apprezzo) l'impegno. Ci sono delle piccole sbavature: il font è eccessivamente grande (io uso il Georgia, misura 16, ma è questione di gusto personale). Avrei messo una riga di distanza in più tra il titolo ed il testo, e occhio ai doppi spazi tra le parole: te ne sono sfuggiti alcuni. Per evidenziare questo tipo di problema ti consiglio di fare l'ultima lettura rendendo visibili i caratteri non stampabili (quella specie di “P” storta tra i comandi della barra in alto o Ctrl + F10).
Aggiungo una cosa che hanno fatto presente anche a me: non è sbagliato, e personalmente mi piace, ma lo spazio tra le virgolette ed il dialogo funziona meglio sulla carta stampata che su una pagina dinamica dove gli a capo dipendono dalle impostazioni del monitor o dalla finestra di lettura.

Grammatica ed ortografia: 8/10
– Fai pochi errori, ma li ripeti ad oltranza. Uno, in particolare, è estremamente frequente in questo testo. Te lo segnalo poi. Attenzione che dopo i due punti non si va a capo, salvo che non si stia facendo una lista!

Stile/lessico: 6/10
– Il testo è piuttosto lineare, molto “pianificato”: ho avuto l'impressione che tu abbia tenuto le redini del testo senza concedere mai spazio ai personaggi. Hai raccontato la storia senza mostrarla. Spesso usi perifrasi al posto di dire le cose come stanno o di usare una specifica parola che, forse, ti imbarazza. Il linguaggio ne risulta impoverito e poco incisivo, la narrazione troppo uniforme. Ultima cosa: il pov saltellante: hai cambiato pov più volte, senza nemmeno distinguere i paragrafi, rendendo alcuni passaggi un po' caotici. Cerca di tenere il pov fisso o di usare una riga di stacco quando sposti il riflettore della narrazione da un personaggio all'altro.

Originalità: 3/5
– Draco innamorato che si crede non corrisposto; Draco che si rinchiude a Malfoy Manor; Harry che lo ama, ma intanto si fa una famiglia con Ginny... non è molto originale, ma hai strutturato comunque la vicenda in modo abbastanza originale.

Caratterizzazione dei personaggi: 5/10
– Draco è caratterizzato più di Harry, direi che è anche caratterizzato “abbastanza”, ma Harry decisamente non c'è. A parte il fatto che faccia l'Auror e che abbia sposato Ginny, non c'è nulla del personaggio del racconto che rimandi a Harry Potter. Potrebbe benissimo essere qualcun altro.

Utilizzo pacchetto: 5/5
– Il pacchetto è stato usato appieno.

Gradimento personale: “=”
La storia non è male, ci sono dei dettagli gradevoli, ma la narrazione è poco coinvolgente.

45/60


Il giovane, caduto in disgrazia, rigettato dalla società e con il cuore spezzato, anela solo alla sua morte.” → Parto da questa frase, presa dall'introduzione, perché qui fai l'errore più frequente del testo: dopo averlo fatto qui, l'ho contato sessantotto volte nel testo e non sono sicura di averle contate tutte. “Draco anela alla morte di se stesso”, quindi non “sua”, ma “propria”.
Ogni volta che puoi sostituire il “suo” è riferito al soggetto della frase e, quindi, puoi sostituirlo con “di se stesso”, l'aggettivo è “proprio”.

Così anche per “il suo amato” (a parte che l'hai ripetuto decisamente troppe volte, quando avresti potuto sostituirlo con altre espressioni), avresti dovuto scrivere “il proprio amato” o, meglio “l'amato” e basta. Spesso l'aggettivo possessivo è superfluo.

Ti segnalo solo i primi, sperando che ti bastino come esempio.

 

Con un immenso sforzo riuscì a sollevarsi dal suo letto [...]” → qui, per esempio, l'aggettivo possessivo non serve.

Draco osservava tutto ciò dalla finestra della sua camera, [...]” → “propria”

[...] aveva finito per rinchiudersi nel suo sfarzoso nido.” → “proprio”

Troppo orgoglioso per mostrare al mondo magico il suo animo sconfitto [...]” → “proprio”

[...] aveva preferito sigillare i cancelli del suo maniero e trascorrere la sua vita, [...]” → il primo “suo” potevi non metterlo: sappiamo già che Malfoy Manor è di sua proprietà; per vita potevi usare “propria” o non mettere alcun aggettivo.

Sedeva in riva al fiume della sua esistenza, contemplando un futuro che mai sarebbe giunto e attendendo il momento della sua morte.” → “propria” esistenza e “propria” morte o potevi fare a meno di usare l'aggettivo.

Tutte queste frasi fanno parte del primo paragrafo e il termine “proprio” ripetuto tanto spesso potrebbe risultare pesante, quindi ti consiglio, quando ti accorgi del continuo ripetersi di un termine, di provare a riformulare il periodo, in modo da renderlo più scorrevole.

Oltre le siepi del castello il mondo magico era risorto dalle sue ceneri, il male era stato scacciato dalla comunità e con lui tutti i suoi artefici.” → serve una virgola dopo “castello”; “proprie ceneri”; servono due virgole prima e dopo “con lui”.

sugellato” ”sugGellato”

Tuttavia il tempo era passato sgretolando insieme a quel desiderio anche il cuore del fanciullo.” → servono due virgole: una dopo “sgretolando” e una prima di “anche”.

ad Hogwarts” + “ad Harry” → le metto assieme e te le segnalo un'unica volta: la “d” eufonica va evidata davanti all’h aspirata di parole o nomi stranieri.

[...] nel rimpianto di essere rimasto fermo quando avrebbe dovuto agire e nel rimorso di essersi abbandonato […]” → servono due virgole: una dopo “fermo” e una dopo “agire”.

[...] letta sulla Gazzetta del Profeta che un servizio di posta […]” → serve una virgola dopo “Profeta”.

[...] dell’Aconite, meglio conosciuta […]” → “AconitO” e “conosciutO”.

[...] i maghi avevano perfezionato questo elisir rendendolo rapido e indolore.” → “questo” non serve. Avresti potuto scrivere “perfezionato l'elisir” oppure “l'avevano perfezionato”, mantenendo l'oggetto sottinteso, dato che è espresso nella frase precedente.

[...] per poi pronunciare in modo scandito e determinato:

         « Notturn Alley! ».” → te lo segnalo qui anche per le volte successive: dopo i due punti non si va a capo (tranne che nelle liste). Avresti dovuto proseguire con il dialogo sulla stessa riga.

esile bastone di Biancospino.” → per quanto ci provi, pensare alla bacchetta come un “esile bastone” non mi riesce. Bastoncino, ramoscello intagliato, bacchetta, catalizzatore magico... ma “bastone”, proprio non mi suona.

 

Quell’arma in realtà rappresentava […]” → “in realtà” va tra due virgole.

 

[...] ma ciò che lo rendeva speciale agli occhi di Draco era il fatto che per un breve lasso di tempo quella bacchetta era stata tra le mani di Harry Potter.” → “per un breve lasso di tempo” va tra due virgole.

 

In realtà,  per riscattare […]” → doppio spazio tra la virgola e “per”. Aiutati visualizzando i caratteri non stampabili.


“Si affrettò a riporre la boccetta nel mantello, quindi alzò gli occhi e in un istante, da dietro l’angolo, […]” →serve una virgola prima di “in”.


“[...] non poteva emettere suoni, né tantomeno muovere la lingua, […]” →la virgola prima di “né” non ci va, invece metterei “tantomeno” tra due virgole.


“Che la vita gli stesse dando l’opportunità di realizzare il suo ultimo desiderio?” Hai usato due o tre domande retoriche nel testo: se puoi evitarle, fallo dato che non aggiungono nulla al testo, possono essere espresse in maniera diversa (Draco si chiese se...) e possono risultare sgradevoli o appesantire inutilmente la narrazione.


Principe delle Serpi” + “occhi diamantini” + “grige finestre” (per occhi) → altre espressioni simili sono poco poco pertinenti o poco realistiche. Richiamano un registro falsamente alto risultando, a volte, un po' ridicole.

 

vile cuore” + “grige finestre” + “duro sguardo”, ecc. → anteporre l'aggettivo all'oggetto è una forma più adatta alla poesia. Nella prosa risulta abbastanza impropria e talvolta persino ridicola.

 


“[...] il duro sguardo di Harry che non lasciava adito ad obiezioni portò il ragazzo […]” → servono due virgole, una dopo “Harry” e una prima di “portò”-

 

[...] vile natura e abbracciare, o almeno provare a vivere […]” → Non si mette la virgola prima della congiunzione disgiuntiva “o”, in compenso metterei “almeno” tra due virgole.

 

Harry era lì davanti ai suoi occhi, […]” → serve una virgola prima di “davanti”.


“[...] la vita che faticosamente si era ricreato.” → puntiglieria mia: “creare” non è verbo che possano usare gli umani. “Creare” intende “dal nulla/col nulla”, pertanto solo la divinità “crea”, mentre l'uomo “costruisce”.


[...] dall’ansia alla serenità e infine alla pura felicità.” → “infine” va tra due virgole.

 

«Da quanto tempo aspettaviquesto? ».” → manca lo spazio tra i tre punti e “questo”.


il sudore aveva scompigliato i suoi capelli, […]” → il sudore non “scompiglia”.


“Quell’ordine
irreverente e sfacciato […]” → “irrIverente”, “beffardo/canzonatorio/derisorio”, certo anche “impudente”, ma avrei scelto un altro aggettivo, dato il contesto.

 

Con violenta foga” “con violenza” o “con foga”. Assieme sono ridondanti.

 

L’ex Grifondoro sgranò gli occhi nel vedere Draco in ginocchio di fronte a lui […]” → non “a lui”, ma “a sé”.


odiosamato”per quanto sia un neologismo carino, la parola non esiste.

 

[...] dopo l’arresto dei loro padroni.         Draco agguantò […]” → qui mi sa che ti sei persa un a capo.

 

[...], prima di afferrargli il frustino e catapultarlo sotto di lui, […]” → “di sé”


“« Mi dispiac
e Malfoy, […]” → serve una virgola prima di “Malfoy”: prima del vocativo ci va sempre.


[...] cercò di reprimere le grida che premevano per uscirsua,scire alla quarta violenta sferzata.” → ripetizione di “uscire” in due frasi consecutive.

 

Credeva di venire” “che sarebbe venuto”.

 

[...] Harry riversò il suo caldo liquido bianco nel corpo di Draco [...]” → sarebbe stato più efficace e diretto scrivere che Harry venne dentro Draco... non bisogna aver paura di chiamare le cose col loro nome. Forse non è il tuo caso, ma quando l'autore usa una perifrasi di questo tipo, il lettore percepisce una sorta di ritrosia, di imbarazzo o pudore, da parte dell'autore.


[...] raggiunse l’orgasmo riversandosi sul proprio ventre e sporcando il pube del suo compagno.” → per una questione di “posizioni e traiettorie” suppongo intendessi il torace. ^^''''''

 

 


[Modificato da Nuel2 18/08/2015 12:14]

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Nel Caos ci sono tutte le risposte.


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Siamo una lama e la sua ferita.


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22/08/2015 14:21
 
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Re: Seconda classificata
Nuel2, 18/08/2015 11:41:

Le manette dell'amore
di Monnalisa 1974



Titolo 3/5 – Ha un suo perché, ma... ti confesso che, a orecchio, mi fa venire in mente “le maniglie dell'amore”... non propriamente edificante per il genere di racconto.

Sinossi in 200 parole 3/5 – Molto schematico, ma formalmente corretto. Non invita propriamente il lettore, ma lo informa indiscutibilmente su quello di cui parla la storia.

Formattazione 6/10
– La dividione in paragrafi è buona, ma mancano il testo giustificato e i rientri sul margine sinistro.

Grammatica ed ortografia: 8/10
– Grandi errori non ce ne sono, ma ci sono alcune sviste che ti segnalerò di seguito.

Stile/lessico: 6/10
– Lo stile è estremamente semplice, tanto da risultare, a volte, un po' piatto. Il lessico è povero, in un paio di casi persino impreciso. L'argomento dovrebbe essere brioso, ma lo stile non segue la storia.

Originalità: 2/5
– Qualcosa del genere mi sa che l'ho già letto, in passato. In nessun punto della fanfiction c'è qualcosa che si possa dire originale. Nemmeno l'uso delle manette è creativo... mi sa che ha ragione Draco, su Harry. ^^

Caratterizzazione dei personaggi: 5/10
– Draco è caratterizzato un po' meglio: mettendolo in relazione con Pansy ci dici qualcosa di più su di lui, ma davvero poco. Harry, invece, è appena abbozzato. Se provi a rileggere la storia sostituendo i loro nomi con altri (io di solito uso Erik e Drake), non avvertirai nessuna differenza.

Utilizzo pacchetto: 5/5
– Il pacchetto è usato appieno.

Gradimento personale: “=”
La scena erotica risulta un po'... tecnica. Azzardo che tu fossi un po' imbarazzata nello scriverlo. Non è particolarmente coinvolgente e, in più, nella descrizione di come Harry ammanetta Draco e lo fissa alla testiera del letto... ho avuto l'impressione che dovesse dislocargli le spalle per farlo, a meno che, anziché sdraiarlo non l'abbia lasciato seduto, ma sarebbe stato complicato il resto... oppure l'ha liberato e poi riammanettato, ma non lo hai scritto.

38/60


 

"Potter, non hai fantasia!" Lo aveva apostrofato Draco, poi, dopo una notte di sesso, per l'altro grandioso, si era dileguato [...]. → dopo le virgolette del discorso diretto sarebbe opportuno mettere un punto o una virgola. Te lo segno qui, ma vale per tutti i discorsi diretti a seguire.
“lo aveva apostrofato, poi, dopo una notte, si era dileguato”: in sé questa frase non è sbagliata, ma dà l'idea di una gran fretta; è poco strutturata e avresti potuto svilupparla decisamente meglio. Ti faccio un esempio: “lo aveva apostrofato Draco col suo solito tono strascicato. Poi, dopo una notte di sesso che per Harry era stata grandiosa, si era dileguato...”.

 

Erano imprigionate nella testata di un letto di ferro battuto, [...]” → “imprigionate” significa che la testata del letto le trattiene (e, infatti, usi “nella” che indica che si trovano “all'interno”). Sarebbe più indicato dire che sono “agganciate alla...” o un altro verbo di questo genere.

“[...] molti dei quali l'Elfo Domestico non aveva neppure sentito nominare [...]” → “mai” sentito nominare.

l misto di sapori era particolare, ma non disgustoso, quindi la cena finì, con un fruit passion affogato di cioccolato piccante [...]” → mi sfugge la consequenzialità tra il fatto che la cena fosse particolare (ma non disgustosa) e che finisca con uno specifico dolce.
Tra l'altro mi sono dovuta cercare il “fruit passione al cioccolato” per scoprire che si tratta di una cheesecake.


"Harry, mi ha preso un gran caldo." si espresse Draco. “espresse” non è sbagliato, ma non è nemmeno il verbo più indicato in quanto “esprimere” dovrebbe indicare qualcosa di più sostanzioso di una affermazione piuttosto breve e banale come quella usata da Draco.
"[...] non sapeva il significato di quella parola.” → stiamo parlando dell'espressione (e non della parola) “cibi afrodisiaci”. Potrei accettare che Draco non conosca il significato dell'espressione, ma non di una parola, che sia “cibo” o che sia “afrodisiaco”, in quanto sono termini comuni.
Ricorda che al sesto anno, a Hogwarts, girano anche filtri d'amore. Cosa sia un afrodisiaco i ragazzi lo sanno molto bene.

 

Odiava quando Harry usava termini Babbani di cui non conosceva il significato e dei quali non era neppure certo di volerlo sapere.” → “dei quali” è ridondante. Non ci va.

 

"Da una tasca tolse un pacchettino e lo porse al fidanzato." + " Tolse un pacchetto mignon da una tasca [...] e glielo consegnò.” Mi sa che qui hai riscritto una frase dimenticando di cancellare la prima versione.


Si chiese quale ne fosse il significato,” → il “ne” non ci va. Piuttosto, “Si chiese quale fosse il significato di quel regalo, ...”

"Sono ancora un essere senza fantasia?" → “essere” potrebbe andare bene per un elfo domestico, ma nel caso di Harry, decisamente meglio usare “uomo”.


"[...] lo provocò Draco "Non basta trovare […]" → te lo segno qui, ma lo fai anche in altri punti: prima del discorso diretto serve un segno grafico: punto, virgola o due punti che sia, ma non puoi lasciare la frase in sospeso prima dell'inizio del nuovo dialogo.

[...] avendo una reazione da parte di Draco [...]” → ti confesso che qui ho sorriso: immagino che tipo di reazione, ma scritto così, mi verrebbe da chiederti: “una ginocchiata? Ha riso per il solletico? Cosa?


"O fai tutto ciò che ti dirò, o ti lascio da solo […]" → “o... o”, non vanno divisi dalla virgola.

Lui era abituato a finire tutto nel giro di un'oretta scarsa” Nulla di sbagliato, solo un mio commento irriverente: sono due uomini... mi aspettavo che non andassero oltre i dieci minuti! xD

 

Chi avrebbe vinto?” te lo segno qui e basta: il testo non è particolarmente lungo, eppure trovi spazio per tre domande (più o meno) retoriche. Le domande retoriche, il più delle volte, non servono a nulla e appesantiscono il testo. Se un discorso fila senza metterci delle domande, cerca di evitarlo oppure rendi il periodo più discorsivo, tipo “Harry si chiese chi dei due avrebbe vinto...”

 

[...] le agganciò alla testata di ferro del letto, tenendolo a pancia in su.” → spero che intenda “seduto”: non hai descritto che lo libera momentaneamente per cambiare la posizione delle braccia e, prima, avevi scritto che lo ammanetta dietro la schiena... spero che non gli abbia disarticolato le spalle per agganciargli i polsi alla testata del letto. ^^'

"Avevi a ragione anche a proposito del [...]” → “avevi ragione”. Mi sa che ti è sfuggito un “a” di troppo.


Il moro disincantò le manette e le porse a quello che sarebbe divenuto il suo aguzzino per le ore a seguire, con un sensato timore.” → La frase non è costruita perfettamente: sembra che sia Draco a temere di fare da aguzzino a Harry. “[...] e le porse, con un sensato timore, a quello che sarebbe diventato...”: questa è la costruzione logica della frase.

sgarro→ “offesa, oltraggio, sbaglio”... perché “sgarro”? Non c'è nulla di simile in una relazione consensuale, come quella da te descritta. “Pena”, se vuoi, in senso positivo, in fondo, stavano giocando.


Draco le incantò a sua volta. le fece indossare […]" → Ti è scappato un punto, senza la maiuscola poi oppure doveva essere una virgola e hai cliccato il tasto accanto.

“[...] dopo che il biondino si era eccitato per bene, [...]” → “si fu eccitato”, occhio alla consecutio temporum. Questo è l'errore più grave di tutto il componimeno.

 

Dopo la seconda volta non riusciva nemmeno ad aprire gli occhi e non poteva pregarlo di smettere, visto che l'aveva messo a tacere!” L'enfasi data dal punto esclamativo ha poco senso nella narrazione.


“[...] Draco, che fino a quel momento era stato solo il passivo, […]" → O scrivi “il solo passivo (della coppia)” o “solo/unicamente passivo”, senza l'articolo determinativo.


Eppure era indeciso cosa rispondere. Se avesse risposto di sì, [...]” → Più che il punto fermo, avrei usato i due punti.


"Avrei preferito una presa di decisione più sicura." → L'espressione è “presa di posizione”.





Ciao, sono venuta a ringraziarti per il giudizio e anche per aver già postato la recensione, prima che rispondessi. Mi sono presa un paio di giorni di ferie e non sono stata in grado di risponderti dal cellulare anche se posso loggarmi.
Per quanto riguarda quello che mi dici, anche se ogni tanto ci provo, non sono molto brava a scrivere fic rosse. Ogni volta dico che non lo farò più, poi, regolarmente, ci ricasco. Per quanto riguarda l'oroginalità, ammetto di non aver letto una storia del genere, ma ci posso scommettere che possa esistere.
E, ti confesso, che questa è la storia più perversa che abbia scritto, quindi puoi capire che sono limitata sull'argomento.
Comunque, graazie di tutto e alla prossima, semmai ci sarà (per tua sfortuna forse sì!).

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Post: 1.228
Giudice*****
22/08/2015 19:14
 
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Re: Re: Seconda classificata
Monnalisa1974, 22/08/2015 14:21:


Ciao, sono venuta a ringraziarti per il giudizio e anche per aver già postato la recensione, prima che rispondessi. Mi sono presa un paio di giorni di ferie e non sono stata in grado di risponderti dal cellulare anche se posso loggarmi.
Per quanto riguarda quello che mi dici, anche se ogni tanto ci provo, non sono molto brava a scrivere fic rosse. Ogni volta dico che non lo farò più, poi, regolarmente, ci ricasco. Per quanto riguarda l'oroginalità, ammetto di non aver letto una storia del genere, ma ci posso scommettere che possa esistere.
E, ti confesso, che questa è la storia più perversa che abbia scritto, quindi puoi capire che sono limitata sull'argomento.
Comunque, graazie di tutto e alla prossima, semmai ci sarà (per tua sfortuna forse sì!).



^_- mai demordere!
MI farà sempre piacere averti nei miei contest, quindi, alla prossima!

꧁ঔৣঔৣ ꧂


Nel Caos ci sono tutte le risposte.


Non siamo anime affini.
Siamo una lama e la sua ferita.


꧁ঔৣ ঔৣ ꧂



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