Provo a rispondere molto sinteticamente.
>Non ho capito a che Divisione appartenessero. Forse ad una Divisione di Fanteria.
Nel 1944 la divisione di fanteria USA non ha carri armati nella propria organizzazione. Invece la divisione corazzata USA ha 3 btg di 3 compagnie cadauno di fanteria meccanizzata, interamente montata su semicingolati. E' l'equivalente dei panzergrenadieren tedeschi, dove però, solo il I e IV battaglione sono interamente montanti su semicingolati, gli altri 4 btg sono montati su camion.
>L'impiego di un singolo Plotone carri rientrava nelle regole militari dell'epoca?
Certamente. La regola è che non c'è regola, ogni comandante aggrega e distacca reparti a seconda delle sue valutazioni, caso per caso.
Un comando di battaglione corazzato, su richiesta o per propria iniziativa, distacca un plotone carri, comandato da un tenente, presso un comando di compagnia di fanteria, comandato da un capitano, che dopo la presa agli ordini ne dispone in tutto e per tutto come un suo reparto. Frazionare un plotone corazzato, ammesso che abbia veicoli a pieno organico, è più ostico, perché manca il riferimento gerarchico al comandate del plotone corazzato stesso. Ricorda che i carri dello stesso plotone corazzato comunicano tra loro e tutti con il comandante del plotone. Solo costui comunicava con il comandante di compagnia. I Sovietici invece ancora nel 1941 non erano dotati di radio...
Nota che è richiesto studio accurato, grande addestramento e perizia per comandare un reparto di altra specialità d'arma ed i Tedeschi proprio in questo sono stati superlativi, e ha permesso loro di fronteggiare situazioni di marcata inferiorità numerica.
Un capitano di fanteria era in grado di coordinare l'azione combinata dei suoi fanti, da una sezione A/A di 88 (FLAK, ovvero aviazione) e cannoni d'assalto (artiglieria). Gli USA dalla fine del 1944 raggiunsero risultati simili.
Per il Regio Esercito era impensabile.
>I carri non venivano impiegati almeno a livello di Squadrone? Se non di Reggimento?
Come sopra: i carri erano impiegati in masse divisionali nelle grandi pianure nord africane e sovietiche, oppure 1, 2 alla volta nelle strette vie dei nostri paesi collinari e montani. E' il contesto operazionale che decide l'impiego. 2 StuGIII, intanati nelle rovine di Cassino operarono al comando dei paracadutisti in letali azioni d'imboscata.
Squadrone e plotone sono la stessa cosa, ma gli anglosassoni mantennero la dicitura in ossequio alla tradizione storica del reparto, che in era pre motoristica, era montato sui cavalli. Credo tuttora ci siano reggimenti di Ussari nell'esercito britannico.
I plotoni/squadroni ridussero il numero dei carri durante il corso della guerra, passando da 5-6 x plotone a 2-3 carri x plotone. Via via che i corazzati aumentarono di potenza distruttiva, si ridusse il numero. Per esempio, 2 JS II compongono 1 plotone corazzato sovietico nel 1944.
>... un Tigre isolato. Anche questa poteva essere una situazione reale? Oppure un'altra "licenza cinematografica"?
I carri armati, ma anche gli aerei, lavorano sempre almeno in coppia per la semplice regola di sopravvivenza di darsi protezione reciproca. Un carro che resta solo, perché il resto del plotone è fuori combattimento, viola questa regola elementare mettendo in discussione la propria sopravvivenza. Se ti ricordi l'abbattimento del nostro Tornado nella Guerra del Golfo, un'avaria annullò la missione di bombardamento di 1 dei 2 aerei delle coppia di incursori. Da prassi, il Tornado poi abbattuto di Bellini&Cocciolone doveva rientrare. Invece Bellini, comandante dell'aereo, volle proseguire la missione. Risultato: abbattuto.
>Tra l'altro, non si capisce perché il Tigre esca allo scoperto, dopo che ha distrutto uno dei carri nemici, quando se ne poteva stare nascosto, in agguato, senza correre il rischio di farsi aggirare o colpire da aerei chiamati in soccorso dai carristi americani. Ma questa è un'altra questione!
Si chiama apposta finzione cinematografica. Anche perché, sai che palle vedere un film dove non succede niente per decine di minuti!