la stampa... finalmente!

Carissimi Amici, sfidando più che altro le resistenze e l'ostilità familiari, questa notte ho fatto le mie prime stampe argentiche; grazie ad un amico che mi ha prestato il durst601 e due pacchi di carta di vent'anni fa, grazie ai chimici arrivati per posta da milano, grazie alle dritte di andrea calabresi di analogica.it e grazie ai consigli di andreaHologon, finalmente in quattro ore volate in un attimo ho prodotto ben sei stampe "accettabili", con grande soddisfazione naturalmente. E' un primo passo, incoraggiante, dopo lo sviluppo ora posso gestire anche la stampa ed il tutto ha adesso un senso preciso!
Buona domenica, buona luce agli Amici del Forum.

roberto

Ottimo, continua così, le stampe prodotte in camera oscura hanno un sapore particolare.
Anch'io ho passato il pomeriggio a stampare, quest'anno ho ripreso a stampare in camera oscura con continuità anche se non è mai facile trovare il tanto tempo necessario

E bravo Roberto!
Beato te che riesci a trovare il tempo; ormai mi sono rassegnato a non poter più permettermi di stampare. Che sia ora di comprarsi una Leica Monochrome?

Bravo!!!
Io ho il problema contrario! In un ora di camera oscura sforno 10 stampe!
In un ora di lightroom faccio una sola foto e di solito è una porcata!
Vai di acidi! Che sono uno sballo!

BRAVO!!!!

La CO è davvero una esperienza unica: e la prima volta .... indimenticabile

Carissimi, grazie per gli interventi. Come sempre, e come si dice, avrei dovuto buttarmi prima nell'avventura, senza tentennare. Alla seconda "sessione" le cose sono andate mooolto meglio, allego immagini di alcune stampe 10x15, ed almeno ho avuto modo di focalizzare alcune cose per il futuro: certamente un timer serio, 1001, 1002, 1003... non è un metodo affidabile specie quando la mente è occupata a mascherare et similia; un marginatore serio, perchè le mascherine ritagliate nel cartoncino fanno.. luce da tutte le parti; trovare un locale adeguato, perchè sequestrare il bagno per ore (come mi è stato rinfacciato) mette a rischio (!) l'armonia familiare. Per quest'ultima necessità, comunque, memore di quanto detto all'inizio del post (...avrei dovuto farlo prima senza tentennamenti) non è detto che faccia la valigia e cambi vita...!

pellicola Tmax100, rodinal 1+50
neutol 1+15, carta politenata ilford multigrade IV
rolleiflex magicII, leica m2 con summilux50

Buona domenica.

r,

Per il timer, io ne ho due (uno regolato per lo sviluppo ed uno per fissaggio/arresto) di quelli digitali da 10 euro scarsi ....
Sento invece la mancanza di un interruttore a piede (anzichè a mano)

Il marginatore invece, se ami bordare le foto, mi pare più necessario.

Che ingranditore usi e sopratutto con quale lente?

Buon Divertimento e .... semplicemente insisti!!!

Timer ...uso un metronomo!
Ho fatto una prolunga con accensione a piede tipo piantana da casa! 5 euro e via!
Tempi di sviluppo e fissaggio, dipende! Cioè se hai problemi di spazio, non buttarti sulla baritata, prendi una buona politenata mat e non avrai nessun bisogno di orologi! In più le lavi in 5 minuti senza problemi! Non cambiare rivelatori e carte! Scegli una carta e vai solo con quella, altrimenti le variabili saranno infinite!
Poi se posso...stampa più in grande!

Cari Amici, è sempre un piacere leggerVi a fine giornata, immersi nella quiete serale senza sottofondo familiare; come scritto all'inizio della discussione, un caro amico indigeno, quasi vicino di casa per intenderci, mi ha messo a disposizione il suo Durst 601 completo di tutto con il componar75 ed il rodagon50, bacinelle con pinze, focometro, filtri ilford e due pacchi di carta stagionata: uno 10x15 politenata multigrade ed uno 18x24 baritata con 2 di contrasto, entrambe ilford.
I chimici li ho fatti arrivare freschi da PuntoFoto di milano, neutol per lo sviluppo e ilford per il fissaggio in quanto sprovvisti al momento dell' agfix il mio preferito per pellicola.
Quando sono andato a ritirare l'ingranditore, l'amico mi ha confidato che lui non ha mai fatto uso del timer regolandosi col famoso 1001, 1002 ecc. e come marginatore si è sempre arrangiato con dei cartoncini.
Ora, dopo essermi documentato in merito (comunque la disponibilità finanziaria per sostenere l'operazione è pari al rimborso greco delle rate f.m.i.) ho avuto anche la fortuna di fare due chiacchiere con uno dei migliori stampatori veneti in attività, R.M., ometto le generalità per volere dell'interessato, il quale mi ha detto di non aver mai fatto uso di tale aggeggio, ma di aver tenuta piana la carta da impressionare appoggiandoci semplicemente sopra un vetro e regolando l'immagine sul foglio attraverso l'altezza della testa.
Mi ha incuriosito, se lo dice Lui, alla prossima sessione provo.
In ogni caso, come per la pellicola (uso sempre la Tmax100 esposta a 50 o 200 a seconda), come per il rilevatore in tank (uso solo rodinal), come per il rilevatore carta (uso il neutol) così anche per la carta cercherò ciò che più mi aggrada e le resterò fedele: al momento scrocco quella dell'amico vicino di casa, anche se stagionata mi va bene per fare esperienza, poi si vedrà...
Un caro saluto!

r.

Complimenti, bella gamma tonale su tutte!

Ora ti dico il mio procedimento! Non sono un guru ma nemmeno un "talebano" della C.O.
Metronomo elettronico 10 caffè! E vai tranquillo!
Accensione a piede 5 caffè!
Politenata Ilford ( io uso portfolio) multigrade e non hai bisogno di marginatore e nemmeno vetro! Fai i segni con mastro adesivo per i formati che ti interessano!
Sviluppo multigrade, è il migliore per carta politenata Ilford!
Quando hai 50 dobloni, prendi ovviamente un 80 Componon, o Rodagon, per esaltare le lenti Rolleiflex!
Per il resto continua così! Lascia stare le mille pippe di certi guru che pensano di avere la verità in mano! Questo è un consiglio soggettivo, non discriminante!
In bocca al lupo!

Negli anni ognuno si fa le proprie abitudini e le proprie convinzioni. C'è chi lavora da anni con il metronomo o robi simili e si trova bene.... c'è chi usa robi sofisticati....e chi quel che trova.
Io negli anni mi sono convinto che esistono cose più comode e precise del metronomo e che non perdono il conto. Anche solo il fatto di perdere la precisione del secondo può inficiare la resa e la ripetibilità di una stampa. In foglio buttato costa.... due fogli buttati costano il doppio... tre il triplo.... senza contare il tempo perso e la pazienza che cala.
L'interruttore a pedale è comodo ma non per l'esposizione principale. Inutilissimo l'esposimetro da stampa soprattutto se sei alle prime armi.... è un attrezzo per stampatori navigati ed esperti.
Il vetro sulla stampa al posto del marginatore mi rabbrividisce. Si spendono soldi per la qualità della lente da ripresa.... soldi per la lente da stampa e si mette un vetro da finestra tra il negativo e la carta....?!? A parte che il vetro SEMPRE e COMUNQUE crea una rifrazione notevole. Del marginatore si può far senza tranquillamente ma se lo provi difficilmente lo snobberai. E' comodo, preciso e velocizza il lavoro. L'alternativa sono maschere supportate ecc...

Insomma ol mio consiglio è di cercare un temporizzatore semplice ed affidabile (occhio che i vecchi elettromeccanici hanno un'idea molto soggettiva del tempo) e sono sicuro che lo troverai uno degli attrezzi più utili della CO. Per il marginatore puoi farti dei pass applicati su supporto in poliplat.... facili da fare.... comodi da usare e fattibili di qualsiasi dimensione.

Condivido

Il vetro io lo uso a mala pena per fare i provini a contatto dei negativi, a scopo archiviazione.

Il marginatore serve sicuramente: sopratutto a tenere piana la carta, oltre ad avere bordature bianche, quando desiderate.

Ma Paolo ha ragione. Il bello è scegliersi le proprie abitudini in CO (un pò come per gli abiti da casa: una scelta assolutamente personale) nel rispetto di alcune, semplici, regole oramai consolidate.

Di certo, se hai già del materiale a disposizione e devi fare esperienza .... usa quello.

E sopratutto .... divertiti!

Tutto giusto quello che avete detto! Però c'era un problema di budget ad inizio post! Ecco perché non ho menzionato alcuni strumenti! Naturalmente è vero anche che ognuno deve trovare il sistema di lavoro proprio!
Però le stampe piccole, continuano a non piacermi!

Fra coloro che usano un vetro per tener piana la carta ci sono anch'io.
Naturalmente non ho tolto un vetro dalla finestra del gabinetto ma sono andato a cercare un vetro della massima qualità e finezza e lo pulisco accuratamente ogni volta che lo uso.
Sarà anche per il fatto che io ho la presunzione di dar vita a stampe da galleria ma non ho mai notato scadimenti nella qualità finale.
Non mi sono mai piaciute le stampe con i margini bianchi ma stampo solo sul foglio intero; poi ci pensa il passepartout a far figurare al meglio quelle poche stampe che considero degne di essere appese ad una parete.
Il marginatore ed il suo uso mi sono di una scomodità tale che gli ultimi due li ho regalati.
Il mondo è bello proprio perchè ciascuno di noi può fare come meglio crede, purchè ci creda in buona fede.
Infine un'ultima considerazione/confessione.
le poche volte in cui ho ritenuto che una mia foto fosse realmente degna di far bella mostra di sè non mi sono vergognato di inviare il negativo a chi stampa per davvero in modo impeccabile, magari da Navone a Milano.

Bene! Quanti preziosi consigli ed interessanti considerazioni; il collo di bottiglia però sono proprio i denari e quindi a passarci per primo sarà il timer che, ricordandomi d'avere uno zio perito elettronico, è già in costruzione a prezzo di costo abbinato all'accensione/spegnimento dell'ingranditore. Il resto arriverà con la prossima o prossime buste paga.
Però rimuginando sul tutto, la sera prima di chiudere gli occhi, ho improvvisamente scoperto che l'attenzione "morbosa" che fino ad ieri ruotava attorno ad "obiettivi, caratteristiche lenti, corpi meccanici più o meno performanti, formati si formati no..." insomma nel guardarsi l'ombelico, ecco questa attenzione è svanita come neve al sole lasciando il posto alla semplice consapevolezza di scattare un'immagine con già l'idea di come, quando sarà il momento, interpretarla al meglio in camera oscura. Non vogliatemene ma... ok Rollei però perchè non anche foro stenopeico, la kodak usa e getta, una nikon, la lomografia e via dicendo: non più il mezzo ma il fine.
Sperando di non averVi annoiati con le mie paranoie, Vi auguro una buona serata.

r.

prabolin, 29/05/2015 21:27:

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... non più il mezzo ma il fine.
Sperando di non averVi annoiati con le mie paranoie, Vi auguro una buona serata.
r.

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Parole d'oro caro Roberto.
Da condividere al 1000%, altro che annoiare !!!

Mi viene in mente un' idea decisamente "stramba" per tenere piano il foglio senza marginatore né vetro.
Cercare una griglia con le dimensioni del foglio, piana e abbastanza indeformabile; costruirci sotto un imbuto con la bocca delle stesse dimensioni e collegarlo ad un aspirapolvere. Eventualmente lasciare un po' di spiraglio per non strozzare l' aspiratore. Per formati più piccoli basteranno due L di cartone.
Ve l' ho detto che l' idea è piuttosto pazza, ma se qualcuno la vuol provare...non dimentichi di accendere l'aspiratore.

In CO una taglierina con lama rotante è quanto di più comodo e pratico si possa avere.... taglia anche lo spessore di un capello senza masticare nulla.
Per non avere il bordo bianco con il margiantore basta tagliarlo :-)).
Quando non voglio il bordo stampo con marginatore e bordo di 2-3mm che poi taglio a stampa asciutta. Ho anche il vantaggio di togliere eventuali bordi e angoli rovinati dal trattamento.

Per mantenere piatta la carta (politenata) basta una goccia d'acqua sul piano dell'ingranditore.
Il paino aspirante non è possibile farlo così...... o meglio lo feci pure io ma è come usare l'atomica per San Silvestro. Rumore e polvere alzata sovrastano la comodità della mancanza del marginatore. Un piano aspirante vero quasi non si sente e ha sempre la giusta forza aspirante.

Il bordo bianco comunque è un'ottimo "trucco" per esaltare i neri e un preciso riferimento per valutare i bianchi stampati. Senza bordo solitamente la stampa s'abbassa all'occhio. Si provi a stampare un 18x24 prima senza bordo poi su un foglio 24x30. L'effetto del colpo d'occhio, anche sui toni, sarà molto diverso.

Sono d'accordo con Paolo, la bordatura della stampa contribuisce a valorizzarla ed a esaltare le tonalità più scure riprodotte dell'immagine. Come detto sopra, il marginatore è in lista d'attesa per il finanziamento, per ora mi arrangio e macino esperienza ritenendomi molto fortunato per aver potuto allestire la c.o. grazie alla disponibilità ed i consigli di amici. Solo un anno fa, di questi tempi, portavo sacchetti di rulli da in bottega per lo sviluppo, quindi il progresso è stato decisamente enorme direi: progresso fotografico in tutti i sensi, compresa e non ultima la consapevolezza di impressionare in funzione di una stampa, per dar vita ad una "visione" personale di quanto s'è pensato valesse la pena d'essere ripreso.
Quindi per ora va benissimo anche fare senza timer contando 1001, 1002.. e senza marginatore usando le cornici tagliate nel cartoncino: piccole complicazioni ben vengano per far esperienza e spingermi a migliorare la tecnica, quando ogni coa sarà al suo posto sarò così in grado di sfruttarla al meglio.

r.