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[MAGIONE] Le rose

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2015 09:40
28/04/2015 00:31
 
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[QUEST START - ATTENDERE ESITO]

La notte che eterna e perenne scorre, la notte che stende le sue mani sull'isola e che sfiora ogni angolo riempiendolo di quella pienezza di situazioni che saturano ogni angolo con la loro identità. La magione è avvolta in quelle tenebre che sono calate a fare da sfondo. I fantasmi dei morti ululano nelle stanze, seguono con passo deciso i cavalieri, li rincorrono e sussurrano loro>>

mentre il freddo li avvolge. Ma vi è solo un richiamo soffuso di passate gesta in quelle voci che narrano e raccontano di fasti del passato a coloro che vogliono ascoltare, a coloro che vogliono capire, a coloro che seguono la via della giustizia. Il Supremo siede nella sua stanza, siede innanzi ad un tavolo, candele illuminano. ombre si rincorrono sulle pareti mentre al suo fianco una >>

donna bionda, presenza di un tempo che fu gli carezza la testa donandogli dei fiori e acconciando i suoi capelli di rose senza che lui se ne renda conto. Sente però Gianpehr il profumo di rose che all'improvviso giunge alle sue narici riempiendole ad un respiro più profondo che trarrà quasi che il suo petto fosse compresso da una mano.

[GDR PLAY, PER ENTRARE MISSIVA AL MASTER - VAI GIANPHER]


GIANPHER [stanza privata] Le carte si sommano sul tavolo..dispacci..ordini..allontana l'ennesima , lieve foglio di pergamena che veleggia qualche secondo nell'aria per poi adagiarsi sulle altre. La fiamma tremula della candela ha come un guizzo a quell'improvvisa folata che il foglio provoca. Poggia le spalle alla seggiola, i gomiti sui braccioli, mano destra che va agli occhi e alla fronte come a >>

GIANPHER voler allontanare la fatica. Una guerra di nervi il buio, che senza soluzione di continuità impera annullando le cadenze ritmiche delle giornate scandite dall'alternarsi della luce col buio. Ha un bel da fare a far si che in Magione ciò non provochi disattenzioni, tensioni, fra gli armigeri, difficile speigar loro le situazioni, le condizioni, uomini abituati all'armi estremamente >>

GIANPHER pragmatici e superstiziosi e timorosi che l'accadimento non sia altro che un oscuro presagio di sventura..una jattura. Nulla rompe il silenzio nel quale è immersa la Magione, così che i pensieri del Primo si rincorrono, si sommano...trae un profondo respiro e alle narici gli sembra giunga improvviso e violento un sentore di rose, dolciastro e gentile. Lo sguardo va alla bifora dove una tenda>>

GIANPHER svolazza giocando con lo zefiro leggero della notte. Forse quell'odore giunge dall'esterno, dai giardini a ridosso delle mura.

THATAR [Sala Comune] Siede sulla poltrona più vicina alla finestra. Lo sguardo puntato fuori, al cielo notturno, alla luna che notte dopo notte va riempiendosi facendo scomparire a poco a poco gli astri meno luminosi. in mano sorregge un calice di vino speziato che trattiene con vigore. Le anime continuano a tormentare l'animo del Cavaliere, lo seguono, lo assillano con l'incessante vociare>>

THATAR quasi non si riesce a pensare nonostante gli sforzi del Fante (resistenza 1; anima del Cavaliere 2). Porta alle labbra il bicchiere, sorseggia lentamente socchiudendo appena gli occhi, cercando una quiete che sa di non poter trovare, non fino a che non avranno trovato una reale soluzione al problema. Appoggia la testa all'alto schienale lasciandosi andare ai ricordi della giornata>>>

THATAR alla visita di Antair e alle sue parole.

[ATTENDERE RESPONSO]

Il profumo di rose si spande, si concretizza, Gianpher vedrà con la coda dell'occhio l'effimera figura ergersi in piedi,. Diafana creatira che prenderà un volto, la vedrà volgendosi alla sua destra a due metri dal punto in cui siede. La brezza nuovamente gli porterà il profumo delle rose ma si renderà conto che si tratta di una corona che a lui viene porta *Porta la giustizia supremo>>

riporta l'ordine, agisci..* mormora lo spirito mentre una luce si accende attorno al suo corpo mentre le sue mani tendono la corona, mentre le sue mani supplicano a che lui la prenda *Troppo sta accadendo senza che vi sia risposta, guarda nel tuo cuore e chiedi, chiedi, indaga e scopri* si renderà conto il Supremo che ella è, ora, l'unico spirito in quella stanza, che dopo lunghi giorni il >>

silenzio è calato intorno a lui. Che la sensazione di freddo che opprimeva il suo corpo è scomparsa, si è allontanata dandogli la forza e la fermezza che si confà alla sua figura. Nella sala comune vi è invece Thatar, assediato da spiriti che gridano contro di lui, che si avvicinano con mani dalle unghie tese, che si graffiano il volto da cui cola del sangue che imbratta il pavimento. Non li>>

vede ma sente la loro presenza, li sente premere ai confini della sua mente, li sente gridare e cercare di smuovere la sua coscienza. Punge un mal di testa incipiente alla sua meninge sinsitra, punge come pungerebbe la spina di una rosa e abbassando il capo verso destra vedrà una rosa gialla piena di spine abbandonata a terra a un metro e mezzo.

[GDR PLAY, TURNI: GIANPHER, THATHAR]


GIANPHER [stanza privata] Ed è proprio guardando verso la bifora che coglie l'etera figura che ora si staglia nella controluce che dall'esterno penetra. Una fanciulla..o una donna..effimera nelle sembianze che si confondono con le stesse ombre della stanza. Gli porge una corona di rose e di nuovo il Primo può sentire quell'odore dolce e forte che sembra avere un effetto placante così come le parole>>

GIANPHER che giungono zittendo gli altri spiriti che sembrano lasciare solo a lei la scena. Si alza il Primo, lentamente, vorrebbe allungare la mano per poter prendere ciò che gli viene donato, quasi un atto di riconoscenza verso lo spirito che forse pietosamente vuol rinfrancare l'animo provato del Cavaliere che solo grazie alla sua forza d'animo e alla sua fede non ha ceduto a quel fardello grave>>

GIANPHER ch'era solo di Roseline :'' farò tutto ciò ch'è nelle mie possibilità..'' rimanda solamente, quasi un sussurro che vorrebbe seguire il distendersi del braccio e il tendersi della mano detsra verso lo spirito che si è manifestato, provando ad avvicinarsi a lei.

THATAR [Sala Comune] i pensieri girano, vorticano, ma come un tornado che sta esaurendo la sua forza spegnendosi qualsiasi punto fermo scivola via cadendo di nuovo verso l'oblio e la colpa o il merito è tutto degli spiriti che continuano a gridare. Apre gli occhi trovando di fronte a se orribili scene di spiriti dai volti sconosciuti, gli stesi visi coperti dalle mani degli stessi che >>>

THATAR grattano e strappano e logorano pelle inconsistente aprendola come carta bagnata e lasciando scorrere un liquido scuro al pavimento, sangue che pare insozzare lo spesso tappeto della comune. La schiena ancora appoggiata alla poltrona così come la testa mentre un leggero dolore preme sulla tempia, un dolore che aumenta aggiungendosi alle insistenti voci degli spiriti. Inquieto si >>>

THATAR scuote sulla poltrona senza trovare pace; il busto si protenderebbe avanti, i gomiti sulle ginocchia, la mano sinistra che sorregge ancora il calice mentre la sinistra sorregge la testa nell'incavo tra il pollice e l'indice mentre il pollice stesso e il medio massaggiano entrambe le tempie. E come un lampo a ciel sereno, sbattendo una volta le palpebre si avvedrebbe di un fiore, della >>>

THATAR rosa gialla proprio li alla sua destra vicino al suo piede: lo guarda, lo osserva per alcuni istanti cercando di capire se è vera oppure frutto della sua immaginazione ma c'è un solo modo di scoprirlo, allungherebbe quindi la mano destra verso la rosa cercando di sfiorarne il bocciolo per poi scendere verso lo stelo come in una lunga carezza.

[ATTENDERE RESPONSO]

Si allungano le mani di Gianpher verso la corona di rose che gli viene porta e nel momento stesso nel quale la sfiora la stessa luce che avvolgeva la figura della donna si muoverà strisciando verso di lui e liberando la stanza dalle tenebre. la mano fredda del fantasma sfiorerà la sua *sono venuta a salutarti, tu sai ciò che devi fare e se lo farai sarai libero, sei il Primo, sei il Prescelto>>

sei colui che deve custodire e difendere. Non lasciare che il tuo cuore si macchi, non lasciare che il tuo cuore e la tua mente siano titubanti. Hai un compito indissolubile e tale compito deve essere portato a termine* un sorriso mentre la corona cadrà nelle mani di Gianpher e la figura si dissolverà lasciando l'odore di rose a riempire la stanza quasi a ricordare a colui che >>

governa la magione i suoi compiti. Se abbasserà lo sguardo egli vedrà i gambi delle rose intrecciati a formare una R, l'iniziale di un nome *Vostro compito è proteggerla* un ultimo sussurro prima che la porta della stanza si spalanchi quasi in un invito a uscire e a muoversi da li. Thatar nella sal comune continua ad essere assediato, gli spiriti non gli lasciano tregua, gridano all'infamia>>

mentre anche la sua testa scoppia. Si china a raccogliere la rosa, la carezza ma una delle spine pungerà l'indice della mano destra lascianco che il sangue stilli in lacrime che scendono sino a sporcare i petali gialli. Vi è solo oscurità mentre il suo sangue scorre lento. Non vi sono voci per lui ma solo grida. Una ombra veloce si staccherà dalle altre, si paleserà innanzi a lui, la >>

bocca in un grido *Cosa cerchi cavaliere e dove pensi di trovarlo?* parole mute alle sue orecchie ma che risuonano nella sua mente forti e decise.

[GDR PLAY, TURNI PRECEDENTI]


GIANPHER [stanza privata] La luce dello spirito invade ora la stanza, è una luce che non offende l'iridi, sembra calda e confortante nonostante il gelido contatto che per un istante li congiunge prima che lo spirito scompaia sollecitandogli uan promessa legata ai gambi delle rose che come animati di vita propria ora sembrano intrecciarsi in un aggrazziato monogramma (R) che egli coglie con l'iridi>>

GIANPHER che al risollevarsi non incontrreranno che nuovamente la penombra della stanza, vuota. E' come se l'apparizione gli abbia ridato nuova linfa, le voci degli spiriti attorno a lui ora tacciono, l'animo confortato dalle parole che hanno ancor più rafforzato la sua volontà di agire. Si porta lesto a raccogliere l'armi che aveva riposto accanto al tavolo, fedele acciaio che porta al fianco mancino>>

GIANPHER e mentre è in quel da fare l'occhio cade sulle carte sparse e su una missiva che ancora non aveva aperto. La prende e ne osserva il sigillo purpureo della Casa Reale che spezza fra i pollici per aprire poi la pergamena che vien letta rapidamente ma con attenzione.Man mano che l'elegante grafia si svolge nell'avorio del foglio l'espressione del Supremo s'acciglia, un moto di profonda >>

GIANPHER preoccupazione si disegna sul volto spigoloso e duro :'' Thatar..'' pronuncia solamente, mentre stringendo la missiva nel pugno destro prova ad avviarsi di passo veloce a soverchiare la soglia della stanza.

THATAR [Sala Comune] Porta a se quella rosa che scopre essere reale. Petali come seta scorrono sotto le dita, i bordi dei petali solleticano la pelle mentre i polpastrelli scendono più in basso, sempre più in basso scorrendo oltre la base del bocciolo sino ad arrivare allo stelo di un verde smeraldo intenso. Le grida continuano e quando un acuto grido si alza dal coro di voci la mano scatta>>>

THATAR e un dito rimane ferito da una delle spine. Passano alcuni istanti e il mezzelfo vede gonfiarsi la prima goccia di sangue poi scorrere fino alla nocca e cadere sul bocciolo, poi un'altra e poi un'altra ancora prima di porre ad improbabile rimedio il pollice che viene premuto sul piccolo foro. E poi le voci paion passare in secondo piano come se qualcuno avesse abbassato il volume >>>

THATAR eppure le voci hanno lo stesso tono, la stessa forza, la stessa veemenza ma una voce si staglia sopra tutte, una figura pare staccarsi dal gruppo e stagliarsi di fronte a lui. Ascolta quello che dice a lui che allibito rimane a bocca aperta un istante prima di rispondere ''Cerco la verità, voglio proteggere la gente di quest'Isola, tutti gli innocenti, voglio proteggere l'Isola stessa>>>

THATAR la casa che mi ha accolto e accudito'' direbbe in tono ancora incredulo nel parlare con uno spirito. Deglutisce rumorosamente prima di continuare ''Cercherò la verità con tutti i mezzi necessari e farò qualsiasi cosa sia in mio potere per ottemperare il mio giuramento sull'Antico Codice'' queste parole verranno dette con più forza, provenienti direttamente dal cuore.

[ATTENDERE RESPONSO]

Un sigillo recante il simbolo della casa reale si spezza sotto le dita di Gianpher, parole scritte di inchiostro scorrono sotto i suoi occhi mentre la sua fronte si acciglia e le sue labbra pronunciano un nome. E nello stesso istante in cui il Supremo pronucil il nome di Thatar gli spiriti urleranno violenti addosso al cavaliere sino a costringerlo in ginocchio e una fitta attraverserà la sua>

mente mentre un grido si leverà immenso e potente a squarciaare i suoi pensieri lasciandolo senza fiato. Il supremo è ora avvolto da una luce dorata, una luce di giustizia che renderà la sua mano e la sua voce ferme, che illuminerà la stanza, un alone che potrebbe intimidire ogni nemico e ogni amico,. Gli dona una regalità che solo chi veste i suoi panni può avere. I suoi passi lo >>

spingono alla ricerca del confratello e una volta varcata la porta della sala comune lo troverà a terra in ginocchio, sangue sulla sua mano destra e una rosa gialla posata a terra. Il medaglione del drago brucerà sotto le sue vesti, sotto l'armatura, attarverserà ogni fibra del suo essere bruciando anche la sua anima. *Gianpher* sussurrano le voci degli spettri che si inchinano al suo>>

arrivo tacendo per lui ma gridando addosso a Thatar.

[GDR PLAY, TURNI PRECEDENTI]


GIANPHER [ sala comune] E' come se la determinazione, già forte e presente in lui (//Fede Assoluta) si sia amplificata. Mai come allora l'impeto e la risolutezza scorreva nei suoi intenti. Passi si sommano a passi, superando la scalinata, nel petto il medaglione del Drago sembra incendiare persino la protezione di cuoio dhe indossa. Ben presto giunge nella sala comune e ciò che vede lo>>

GIANPHER costringe a richiamare ogni stilla del nordico retaggio che scorre nel suo sangue (//sangue freddo liv.III) Gli spiriti ora sono attorno a Thatar ch'è in terra, in ginocchio, sanguinante ad una mano. Lo guarda, mascella che si serra in un moto di severo rimprovero, labbra che si schiudono mentre la destra che stringe la missiva di Roseline si indirizza come monito verso il Fante. La voce>>

GIANPHER del Primo ora risuona nella sala, grave mettendo a tacere gli stessi spiriti :'' avete offesso il Tempio e la Casa Reale...chi ve ne ha dato il diritto?!'' principia portando qualche passo sino a giungere a circa 1m dal fante, sovrastandolo.

THATAR [Sala comune] Le sue parole si spengono nell'aria della stanza e passeranno alcuni attimi, ore, secondi o semplicemente non passerà tempo ma al Fante sembrerà un tempo infinito. Il dolore alla testa si fa velocemente più forte fino a divenire una fitta intensa e continua come se una morsa gli stesse schiacciando la testa e al contempo qualcosa gli esplodesse dentro. il busto >>>

THATAR si fa ancora avanti sbilanciandolo e in un attimo si trova bocconi, inginocchiato a terra. Il calice cade e rotola via, la mano sinistra posata a terra stringe compulsivamente il tappeto mentre la destra tiene ancora stretta la rosa, forse ferendosi ulterioermente senza nemmeno accorgersene. Le voci intorno a lui si fanno sempre più forti, sempre più insistenti come se gli spiriti>>>

THATAR intorno a lui aumentassero in numero; sarà l'arrivo del Supremo a colpirlo ancora più duramente. Una luce pare sprigionarsi dalla rosa, una luce dorata che sembra partire da quella e, alzando lo sguardo, vedrebbe un'ampia aura dorata intorno al volto e al corpo del Supremo. Timore reverenziale gli prende il cuore spingendolo a muoversi carponi verso di lui. Cercherebbe di fare >>

THATAR solo due gattonate verso egli accorciando un minimo le distanze ''Gianpher..'' sarebbe l'accorato appello del mezzelfo che non tarderebbe a rispondere alle sue domende ''Nessuna offesa...''proseguirebbe sofferente ''voglio la verità...la verità su Sandmar, la verità sull'incontro con un assassino e maledetto...la verità sullo scontro alla foresta'' le parole uscirebbero a singhiozzi>>>

THATAR dalle sue labbra, corti respiri interrotti da sussulti ''Nessun diritto, solo la volontà di proteggere questa gente, di proteggere il dono della Dea.'' gli costa uno sforzo incredibile quanto sta dicendo, gli costa dolore guardare la figura del Supremo stagliarsi su di lui (sensi sviluppati:vista) ma tenta di resistere facendo appello a tutte le sue capacità (res 1; anima del Cavaliere 2).

[ATTENDERE ESITO]

Ciò che vedrà il Supremo sarà una scena che forse mai si sarebbe aspettato, in ginocchio assediatodagli spiriti. Le sue labbra si muovono, cercano di spiegare e alle sue parole la luce intorno a Gianpher si intensifica, è lo stesso medaglione del drago che ora si erge come una dorata figura alle sue spalle *Cosa dice il codice, cosa dice ilnostro statuto?* un autorevole voce >>

maschile che è insieme la voce di tutti i supremi che furono unite in una unica voce *Non è con le accuse che si ottiene la verità ma con le domande poste nel giusto modo, non è con le chiacchiere di paese o con i sussurri della gente che si giudica ma solo seguendo con la via dell'onore* scotta il medaglione mentre l'ombra si erge enorme alle spalle del Supremo. stringe tjatar la rosa>>

la stringe sino a ferirsi tutto il palmo. Penetrano in profondità le spine che segnano la mano (-20 ps) e continua a sanguinare il fante. Gianpher ode la presenza alle sue spalle, la ode pesare addosso a lui *Coem intendi agire supremo della magione, lascerai che ciò che è accaduto sia lasciato impunito? Non vi sono dei qui ma solo l'onore di questa casa. Le domande che lui si pone già>>>

hanno avuto una risposta. Il buio non è da addossare a cola di nessuno ma alle colpe di tutti anche le nostre come quelle degli abitanti della terraferma* roboante voce mentre gli spiriti piano si fanno piccoli e silenti. E' solo la voce del medaglione ora a parlare mentre farà un passo avanti presentandosi come un cavaliere in una armatura bianca e candida, un corno sull'elmo, due ali>>

bianche come quelle di Pegaso sulel spalle *Una prova per valutare se sia degno di essere un cavaliere noi si pretende* e di nuovo sono mille voci a risuonare nella stanza mentre la lancia batte a terra con inauddita violenza facendo scuotere la magione tutta.

[GDR PLAY, TURNI: THATAR, GIANPHER]


GIANPHER [sala comune] Non prova compassione, ne pietà ne comprensione per il suo Cavaliere, probabilmente perchè la guida fraterna ora è nelle mani e nella voce del Drago , nelle urla accusatorie degli spiriti dei Padri Cavalieri che ora sembrano stringersi attorno al potere del medaglione come attorno ad una Tavola Rotonda. Il Supremo parla indotto e le parole che pronuncia sono quelle in cui crede>>

GIANPHER giuramento irrevocabile che il suo Fante sembra aver tradito. Uno spirto fra quelli si palesa, in bianca armatura, ali come Pegaso sulle spalle, intimorente come la lancia che batte a terra nella pretesa di una prova che decreti la sorte del Fante. Lo sguardo del Primo è algido, marmoreo. Andrebbe ad inchinarsi, inginocchiandosi, di fronte a Thatar che giace sofferente e sanguinante davanti>>

GIANPHER a lui . La mano destra del Supremo cerca di andare a prendere il polso destro del Fante, stringendolo e provando a sollevare la mano sanguinante, come se offrisse una coppa in brindisi allo spirito dell'Antico Cavaliere. Raccoglie ogni stilla di forza d'animo e determinazione (//Volontà+1//Fede Assoluta) prima di rivolgersi al Fante :'' prega affinchè questa prova sia superata Thatar>>

GIANPHER spera che il tuo cuore sia puro e che le tue intenzioni siano state dettate solo dalla sventatezza, spera che la tua Fede sia ancora viva e non macchiata dall'onta del tradimento..ravvediti delle ingiuste accuse e fa che il tuo credo nel Codice sia ancora vivo..'' la mano sinistra del Supremo andrebbe a raggiungere la destra, coprendo con l'intero palmo la ferita del Fante. Muta preghiera>>

GIANPHER eleva alla Trina crecando nella sua mente il volto di Cerridwen, chiamando a se per il suo Fante la misericordia se questi ne fosse ancora degno, sanandone la ferita e alleviando il dolore (/Incanto Cura Ferite 1/2).

THATAR [Sala Comune] In un impeto di rabbia e di furiosa agonia comincerebbe a gridare ''Un Cavaliere è votato al Coraggio...'' comincia mettendosi con il busto ritto cercando di vincere il dolore e la fatica dello sforzo ''Il suo cuore conosce solo la Virtù..'' quasi non sente il tocco del Supremo ne la sua voce mentre con forza continua a gridare ''La sua spada Difende gli inermi...'' >>>

THATAR lo sguardo è rivolto in direzione della voce dello spirito ''La sua Forza sostiene i deboli...le sue Parole dicono solo la Verità...la sua Ira abbatte i malvagiii.'' un ultimo intenso sforzo mentre grida le ultime parole. ''Non ho incolpato nessuno per il buio...troppe cose hanno da spiegare due ancella della Nostra amata Dea ed è prima al Codice e poi alla Dea che devo la mia>>>

THATAR fedeltà e se qualcuno trdisce uno dei due o entrambi è obbligo di Noi Cavalieri porvi rimedio.'' La voce del Primo scorre sul corpo del Fante come fresco unguento lenitivo, una sorta di dolce carezza dopo l'inizio più austero e imperioso.

[ATTENDERE RESPONSO]

Osserva lo spirito del medaglione, osserva attraverso lo sguardo del cavaliere alato che si posa bruciante sul fante. Il supremo agisce e cerca in sè la forza per curare, richiama a sè il potere della Trina, lo richiama per far si che lenisca le sofferenze e il dolore che quella spina ha provocato ma sono le parole stesse del Fante che fermano ciò che è dono della Dea. Vero è che egli deve >>

rispettare il codice ma un cavaliere non può anteporre la Dea ad alcuno. Nessun effetto lenitivo dall'incanto di Gianpher, la madre da e la madre toglie, vi sono verità imprescindibili che necessitano di essere appurate. Lo spirito del medaglione chinerà il capo mentre il sangue continuerà a sgorgare e le parole dello spirito si leveranno *Tu fante sarai giudicato e sarà il tuo supremo a >>

decretare la tua sfida. Io sarò assiso al suo fianco nel giorno del giudizio, il dubbio può essere nella tua anima, il dubbio verso l'agire delle umane genti ma non può vacillare la tua fede nella Dea che tu ora poni dopo di me...* e svanirà il bianco cavaliere lasciandoli soli, la mano che ancora sanguina, chiaro messaggio che qualcosa non va, che qualcosa deve essere risolto che >>

così non basta. Sta al supremo capire.

[GDR PLAY, GIANPHER THATAR, ULTIMO TURNO, -5 PS PER THATAR]



GIANPHER [sala comune] Le mani del Primo si aprono, di scatto, lasciando cadere quella di Thatar, ancora sanguinante.Ciò che sperava non è accaduto ed è un esito terribile, drammatico. Sente pregiudicato quel legame indissolubile, il Cerchio della Fratellanza vacilla per colpa del suo Fante :'' il tuo fallimento è anche il mio..'' principia solamente con voce grave, consapevole del>>

GIANPHER giudizio che come scure cala tra i due Cavalieri , parole che come un monito severo ed ultimo accompagnano il gesto risoluto del SUpremo verso gli armigeri :'' consegnate le armi e le effigi ser Thatar..sarete condotto alle segrete e presto conoscerete il vostro destino..'' rimarrà di spalle mentre attende e spera che il Fante obbedisca a quel comando.

THATAR [Sala Comune] L parole del Supremo, prima ancora di quelle dell spirito toccano nell'animo il mezzelfo. Il volto sfigurato dal dolore e dalla fatica si volta verso il suo Supremo ''Supremo...'' la mano di lui si apre ma il fante cerca di riprenderla di stringerla ''Gianpher...non avete fallito mio Supremo...'' anche la mano sinistra si alzerebbe dal tappeto sul pavimento e si dirigerebbe>>>

THATAR al volto del nordico, un lento movimento, una carezza, un accorato appello a che lui non perda la speranza che nel Fante non è mai svanita ''Voi avete agito da buon Cavaliere...'' quindi la mano sinistra scivolerebbe via dal viso del britannico per scivolare al suo collo a sollevare l'effige che scorre fredda sul petto fino ad essere sfilata dalla testa e porta al Primo, sul>>>

THATAR palmo aperto, starà a lui prenderla ''Le armi, tutte le armi sono nella mia stanza...ora accompagnatemi alle segrete...non riesco da solo.'' cercherà ora di alzarsi da terra, rimettersi in piedi in attesa del cammino più lungo.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tacciono gli spiriti e lasciano che sia Gianpher a parlare, tace il medaglione e lascia che sia il Supremo a stabilire, tace ogni cosa che non sia il codice e l'onore di un bianco cavaliere. La notte è scesa, Gianpher si è liberato di alcuni degli spiriti che tornano ora da Roseline, quelli intorno a Thatar lo accompagnano nelle segrete ma restano silenti solo a fargli compagnia mentre >>

attende ciò che Gianèher deciderà per lui.

[GDR END - GRAZIE PER ME UNA BELLISSIMA GIOCATA, VI VOGLIO GRANDI PADELLINI - BUONANOTTE :*]


Commento e riassunto domani


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29/04/2015 09:40
 
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RIASSUNTO
Gianpher e Thatar si trovano alla magione. Il primo nella sua stanza ad attendere alla gestione della magione e il secondo a bere in magione. Vicino a Ginapher vi è solo un fantasma biondo, etereo, una donna che lo vezzeggia e gli dona una corona di rose senza spine su cui campeggia una R. Thatar è, invece, assediato dai fantasmi. Vi è una rosa gialla a terra che il fante raccoglie e che lo punge infliggendogli una dolorosa puntura e aprendogli una ferita sul palmo della mano destra. Gianpher ascolta il messaggio del fantasma che dopo avergli donato la corona e averlo esortato lo libera dai fantasmi di luce accerchiandolo di luce che doma le tenebre che invadono le due terre. Il Supremo recupera una missiva inviatagli dalla Regina che gli parla del comportamento del fante, si muove verso la sala comune dove trova l'uomo riverso al suolo e dolorante. Lo spirito del medaglione appare presentandosi come un bianco cavaliere immacolato, un elmo che sovrasta il capo con un corno di unicorno, due ali come quelle di Pegaso sulla schiena. Chiede un giudizio per Thatar, la valutazione del suo comportamento come cavaliere. Il Fante si difende dietro le parole. Il Supremo cerca di curare la sua ferita ma le parole del fante sono forti ed è per questo che l'incanto per curare le sue ferite non viene concesso e non funziona.
Il Supremo si fa consegnare le effigi e lo arresta scortandolo alle prigioni. A lui ora il compito di decidere.

Thatar ha una ferita per la spina di rosa sulla mano destra e perde 35 ps che saranno recuperabili con una giocata di riposo.
Gianpher è libero dai fantasmi che non lo assediano e non lo seguono più e sta a lui ora decidere, vome ordinato dal Medaglione del Drago, del destino di Thatar.
Thatar incarcerato nelle prigioni della magione e privato delle effigi sino a nuovo ordine di Gianpher.


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