| | | OFFLINE | | Post: 3.284 | Giudice***** | |
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25/10/2015 22:29 | |
2 classificata (parimerito) Seconda classificata (parimerito): Over and over – Scelte sbagliate di Sophie_moore
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Correzioni
1. […]puzzava ancora di più di prodotti igenici. --> La scrittura corretta è “igienici”, non “igenici”. Altri dettagli a questa pagina.
2. Sogghignò tra se e se, soddisfatta di aver recuperato qualcosa di valore. --> Quando è pronome riflessivo e non congiunzione ci vuole l’accento: “tra sé e sé”, non “tra se e se”.
Nonostante si ripeta due volte lo considero un errore unico, in questo contest.
3. […] fece per voltarsi e tornare da dov'era venuto… ma qualcosa […] --> Il soggetto è Flare, quindi il participio passato va concordato al femminile: “era venuta”.
4. […] per raggiungere un'altra porta, dalla quale fuoriusciva una luce ancora più debole della camera precedente. Spinse piano la portaed entrò […] --> Ripetizione.
5. […] della cameraprecedente. Spinse piano la porta ed entrò, ritrovandosi in una camerada letto di una bambina. Una classica camerarosa […] --> Ripetizione.
6. Ennesima tacchetta. Era la due-millesima. --> Ho controllato in più siti, ma la scrittura corretta del numero ordinale 2000° risulta sempre “duemillesimo”, tutto attaccato, quindi in questo caso ci vuole “duemillesima”. Altri dettagli a questa pagina e quest’altra pagina.
7. Perché non era disperata? Nonfaceva capire che provava dolore? Perché? Perché? --> Dato che si tratta di un piccolo elenco di domande, anche la seconda deve iniziare con un “perché” esplicito (tanto più che, senza, il significato della domanda cambia radicalmente): “Perché non faceva capire che provava dolore?”
8. […] beccandosi anche un paio di giornodi isolamento come punizione. --> In questo caso ci vuole il plurale: “un paio di giorni”, non “un paio di giorno”.
9. […] sorridendo nel modo più inquietante potesse […] --> La forma corretta, in questo caso, è “nel modo più inquietante che potesse”, oppure andrebbe bene anche “nel modo più inquietante possibile”.
10. Il foglio ingiallito era datato poco più di un anno prima: era rimastalì per […] --> Il soggetto è sempre “il foglio ingiallito”, dunque il participio passato va concordato al maschile: “era rimasto”, non “era rimasta”.
11. […] l'ho scoperto qualche mese fa solo… --> È sbagliato l’ordine degli elementi, poiché “solo” deve precedere il termine a cui si riferisce: “l’ho scoperto solo qualche mese fa”.
Se invece vuoi posporre l’avverbio, puoi utilizzare “solamente”: “l’ho scoperto qualche mese fa solamente”.
12. […] non è una università vera e propria… --> Con l’articolo indeterminativo “una” davanti a vocale l’elisione è obbligatoria: “un’università”, non “una università”. Altri dettagli a questa, questa e quest’altra pagina.
Questo errore è presente altre volte nella storia, ma te lo segnalo soltanto qui.
13. Le veniva il volta stomaco solo a pensarci. --> La scrittura corretta è “voltastomaco”, tutto attaccato. Altri dettagli a questa pagina.
14. […] e si perse nei suoi occhioni scuri. no. No, non poteva farlo […] --> Dopo il punto fermo ci vuole sempre la maiuscola: “No.”
15. […]l'avrebbero sicuramente presa di mira gli altri suoi fratello […] --> In questo caso ci vuole il plurale: “fratelli”, non “fratello”.
16. Kurohebi sgranò gli occhi neri ed un sorriso maligno leinarcò le labbra sottili […] --> Il soggetto, Kurohebi, è maschile, dunque ci vuole “gli”, non “le”.
17. Non ti ho mai vista da queste parte, cosa studi? --> Ci vuole il plurale: “parti”, non “parte”.
18. L'unica cosa che non posso considerare uno sbaglio è stata venire nella tua casa e conoscere quella bambina di noveanni. --> Piccola pignoleria fine a se stessa: al momento del loro primo incontro Lucy dice di avere undici anni, non nove.
Griglia di valutazione
Titolo: 1,5/3
Su questo titolo c’è da fare un discorso un po’ articolato, dato che si suddivide in due titoli diversi:
- Over and over --> I titoli in inglese non mi piacciono, come ho specificato sulla mia pagina giudice, e anche se sono convinta che la canzone che hai citato sarebbe una buona colonna sonora della storia non ha – nella stessa – un’importanza tale da “giustificare” l’utilizzo di questo titolo, quindi – purtroppo – il punteggio per questa prima parte è 0.
- Scelte sbagliate --> Pur nella sua semplicità, questo titolo mi ha colpito moltissimo, perché nella storia ci sono molte scelte che potrebbero essere definite “sbagliate”, per un motivo o per un altro, il che porta a numerose interpretazioni… e questa è una cosa che io apprezzo moltissimo, nei titoli, quindi il punteggio per questa seconda parte è 3.
Uso del pacchetto: 4,5/6
- Prompt: “vampiro” --> Ad una prima occhiata il prompt sembrerebbe affrontato in maniera superficiale – come semplice maschera con cui Flare si presenta alla festa – ma mi è piaciuta molto la spiegazione metaforica che hai dato a questa scelta: quando cioè Flare stessa dice che il vampiro, che succhia il sangue alle persone, è la maschera perfetta per una come lei, che succhia loro la vita vendendo la droga. --> 2 punti.
- Luogo: “festa in maschera” --> Nonostante compaia solo nella parte finale della storia, la suddetta festa è estremamente importante, perché è teatro della riappacificazione tra Lucy e Flare. --> 2,5 punti.
Grammatica e sintassi: 3,7/5
- Errore di ortografia --> punto 1, punto 6, punto 13 --> - (o,1 x 3) --> -0,3
- Errore di mancato accento --> punto 2 --> -0,15
- Errore di genere/numero --> punto 3, punto 8, punto 15, punto 16, punto 17 --> - (0,1 x 5) --> -0,5
- Errore di soggetto --> punto 9 --> -0,1
- Errore di mancata elisione --> punto 12 --> -0,1
- Errore di maiuscola --> punto 14 --> -0,15
- Totale: -1,3
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Flare è un personaggio che mi ha affascinato fin da subito: è una ragazza inquietante ma insicura, sensibile e impaurita… e tu hai reso tutte le sue caratteristiche alla perfezione.
Ci sono tre diversi rapporti in questa storia, ciascuno completamente diverso dall’altro ma tutti estremamente importanti per quello che è stato lo sviluppo di Flare: il rapporto con la sua famiglia, quello con Savina e, ovviamente, quello con Lucy.
Il rapporto che la tua Flare ha con la sua famiglia è lo stesso che aveva con i compagni di gilda e con Ivan: tanta paura e un pizzico di affetto che, nonostante tutto, Flare non può fare a meno di provare. Per questo ho trovato molto naturale l’evoluzione del suo comportamento nei loro confronti. Insomma, è normale che una ragazzina di soli dodici anni cerchi in tutti i modi di rendere orgogliosi il patrigno e i fratelli maggiori, e che segua quest’ultimi senza batter ciglio, anche se le chiedono cose che proprio non vorrebbe fare, ed è altrettanto naturale – anche se purtroppo non scontato – che, crescendo, riesca ad alzare la testa e a ribellarsi ai loro soprusi.
I “fratelli” e Ivan non si vedono molto, fisicamente, nella storia, ma la loro presenza incombe su Flare in ogni momento. Li ho trovati molto ben delineati: inquietanti e insensibili, egoisti e pronti a tutto pur di soddisfare i propri bisogni.
Meglio di tutti probabilmente è caratterizzato Ivan, con la violenza che usa per ottenere ubbidienza e i suoi piani subdoli che non lo vedono – quasi – mai protagonista, perché preferisce mandare i propri figli a fare “il lavoro sporco” per poi gustarne i frutti.
Il rapporto con Savina è quello che mi ha affascinato di più: tra loro non ci sono grandi gesti né lunghi discorsi o confidenze intime… eppure questo legame c’è; è lì, invisibile ma consistente, tanto tenace che non si spezza nemmeno con la morte di Savina. Anzi, diventa sempre più forte, quasi un’ossessione, ed è la miccia che accende il primo grande cambiamento personale di Flare; quello che le dona “gli occhi da pazza”, che accentua la sua andatura ciondolante e che trova il suo apice durante la macabra scena della tortura dello zio di Savina.
Parlando di lei, di Savina, non saprei cosa dire: è un personaggio sfuggevole, descritto con poche rapide pennellate, che però lascia un’impronta indelebile nella vita di Flare.
E poi c’è Lucy. Lucy che, come hai detto tu nelle note, è profondamente buona, e che riesce a vedere oltre le apparenze di Flare e farsi breccia nel muro che lei aveva innalzato per proteggersi dal mondo… Lucy che, pur essendo stata tradita, è disposta a lasciare aperto uno spiraglio verso il perdono.
La Lucy iniziale è una ragazzina sola, impaurita e tremendamente bisognosa di un’amica… esattamente come Flare. La sua assoluta mancanza di paura nel ritrovarsi una sconosciuta in camera in piena notte potrebbe sembrare strana, ma in fondo era piccola e ingenua, e probabilmente – vedendo di fronte a sé una ragazzina più o meno della sua stessa età – la speranza di aver trovato un’amica ha prevalso sulla sorpresa e sul timore.
La sua scelta di lasciare quella lettera sul cuscino mi è sembrata estremamente naturale per il personaggio, così come la sua ferma decisione di tenersi in contatto dopo che Flare si è rifatta viva.
Ho apprezzato molto anche il parallelismo con il manga per quanto riguarda la reazione di Lucy alla morte della madre: non rimane a crogiolarsi nel suo dolore, ma si rimbocca le maniche e lavora sodo per riuscire a dare un senso alla propria vita.
Stile e trama: 9,5/10
Innanzitutto, ci sono stati alcuni errori, tra quelli che ti ho segnalato, che hanno influito in questo parametro.
- Ripetizione --> punto 4, punto 5 --> - (0,1 x 2) --> -0,2
- Errore di comprensione --> punto 7 --> -0,1
- Errore di forma --> punto 9, punto 11 --> - (0,1 x 2) --> -0,2
- Totale: -0,5
Nonostante questa storia tratti di argomenti tutt’altro che leggeri, lo stile della narrazione non è mai pesante, anzi: scorre fluido per tutta la fic, con una sintassi semplice ma curata, dalle frasi perlopiù brevi e sempre di immediata comprensione.
La trama si suddivide in tre grandi blocchi (il primo incontro con Lucy, il periodo del riformatorio e il periodo dopo il riformatorio) pieni di suspense e colpi di scena, attraverso i quali si dipana la complessa evoluzione della personalità di Flare.
La relazione tra Lucy e Flare è estremamente contorta, se osservata con occhio critico, ma allo stesso tempo risulta del tutto naturale al lettore, che la vive con gli occhi di Flare.
Oltre alla perfetta introspezione ho molto apprezzato, in questa storia, anche l’attenzione ai dettagli: il tipo di posate che ruba all’inizio, il passaggio dalle trecce ai capelli sciolti perché “le trecce sono troppo da brava ragazza”, il modo in cui Savina ha affilato il filtrino della sigaretta, la disposizione delle stanze in casa di Lucy e tanti, tantissimi altri.
Tutte informazioni apparentemente banali, buttate lì nella narrazione come se non avessero peso ma che, proprio per questo, hanno contribuito a renderla concreta e verosimile.
Gradimento personale: 5/5
Questa storia mi ha emozionato in mille modi: mi ha fatto piangere, mi ha fatto sorridere… mi ha pure fatto ribrezzo nella scena della tortura dello zio di Savina, a dire il vero.
Ci sono molte scene che mi hanno colpito, ma la parte che ho apprezzato di più è il dialogo finale con Lucy. Che vuoi farci, sono una romanticona nata!
In conclusione
Titolo: 1,5/3
Uso del pacchetto: 4,5/6
Grammatica e sintassi: 3,7/5
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Stile e trama: 9,5/10
Gradimento personale: 5/5
Totale griglia: 34,2/39
Bonus pacchetto: 2/2
Bonus pairing: 2/2
Bonus citazione: 2/2
Totale bonus: 6
Totale definitivo: 40,2 punti.[Modificato da rhys89 28/10/2015 21:21] |