Ce l'ho fatta!! Eccoti il tutto!
Nickname: Rallienbow_
Titolo della storia: Arc of Time: Last Ages. – Tonight you look so pretty, yes, you do.
Link alla storia:
www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3189233
Coppia: Ultear/Meredy
POV: Entrambe, 3^ persona.
Pacchetto: Pan. Luce.
Bonus pacchetto: obbligo.
Bonus citazione: Sapevamo che [il Dr. Cox] aveva ragione, perché è la totalità dei tuoi ricordi – sia di quelli belli sia di quelli brutti – a fare di te la persona che sei.
Rating: Giallo.
Genere: Angst, Guerra, Sentimentale. (Ho messo guerra perché sono contro i draghi, idk, è okay? Io le canno sempre queste cose XD)
Avvertimenti: /
AU o fandom!AU (solo se presente): /
Localizzazione: prima dei GMG e durante l’attacco dei draghi.
Note: AAAAAHHHH la mia prima vera ff riguardo Fairy Tail! Sono così [terrorizzata di aver scritto una schifezza] emozionata! Ho letto tutta la roba riguardo i punteggi, e mi sa che il titolo non avrà molta fortuna- dato che è in inglese e il sottotitolo è una canzone LOL però no, non sono riuscita a trovare di meglio e sono contenta di questo titolo.
*Ho deciso di lasciare in giappo le due espressione che troverai con l’asterisco perché, come capirai quando le leggerai, hanno un valore particolarmente forte nel manga in generale, e credo che tradurle avrebbe tolto parte di quella forza.
Intro: A Meredy era sempre piaciuto moltissimo quel luogo. Le infondeva una sorta di tranquillità che le era difficile da raggiungere, non solo in altri posti, ma in generale; spesso le era capitato di non riuscire ad addormentarsi per i troppi pensieri, per i troppi se, i troppi rimorsi e i troppi rimpianti.
Si trovava in un grande parco. C’era questo albero magnifico, non molto alto, dalle fronde così colme di foglie che i rami erano talmente appesantiti da curvarsi e creare una sorta di effetto salice piangente. Accanto alle possenti radici era situata una piccola scalinata che scendeva verso un terreno più basso, in pietra, di quattro o cinque gradini, sufficienti per creare un certo dislivello. Meredy era sdraiata all’ombra, un lieve venticello le solleticava i vestiti. Gli occhi verdi erano semi chiusi, quasi dormienti; sì, era una bella giornata da trascorrere nel dolce far nulla.