RIASSUNTO
E' la mattina che segue la notte di Samhain, una mattina che vede il risveglio delle due figlie del Vespro, ancora immerse nella polvere e nei rimasugli dei loro incubi. La notte degli spiriti le ha lasciate indenni, e ha portato assieme a grandi doni anche grandi responsabilità. Le due si raccontano le reciproche visioni, per poi decidere di mutare nella forma animale. Accade però qualcosa di strano: non ci sono la gatta bianca e il lupo nero questa volta. Come per uno scherzo del Destino Roseline si ritrova nella pelle di un candido lupo, Hagall invece scopre la sua natura di gatto nero come l'inchiostro.
COMMENTO
Si chiede approvazione per
- passaggio di info tra le sacerdotesse
- seconda mutazione sia per Hagall che per Roseline
Rose è un lupaccio cattivo e Hagall un gattaccio nero portasfiga.
Mo so problemi X°D
HAGALL { Giardini Interni . Cerchio di Ametiste . FU } • { Il mattino è giunto ormai da qualche ora, con le sue luci dapprima tenui e ora invadenti. È il sole a destare l'Oracolo, nello stesso luogo in cui la notte prima ha rischiato di morire soffocata nella gola di una Chimera. La treccia si è sciolta e i capelli vengono spostati dal viso con una mano lenta ed assonnata. Si mette a sedere e sente in bocca sapore di terra. La mano che ha spostato i capelli ora le pulisce le labbra dal fango, e lo sguardo ambrato cerca la Sacerdotessa che sa essere sdraiata accanto a lei } Rose... { la chiama piano, scuotendola delicatamente per una spalla } Svegliati Rose... { ha freddo, o almeno sente di averlo avuto per tutta la notte, ma ora il sole è alto e le scalda. È piacevole. Si guarda attorno mentre concede all'altra il tempo di tornare alla realtà. Con ciò che ha assunto, potrebbe non riuscirvi subito. Attorno vi sono ancora tutte le candele, consumate per metà, spente. Gli Spiriti sono tornati cheti, come di consueto. } Stai bene? { le domanda appena la nota sveglia, aiutandola a mettersi a sedere. }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ I rimasugli del sonno le vorticano nella testa, impastandole la bocca di incubi. Distesa sulla terra fredda e nuda, accoccolata all'interno del cerchio di ametiste, sembra essere mutata nella sua forma felina. Ma no, non è così. Ha lunghe gambe e dita magre come stecchi. Poi, una voce si insinua in ciò che rimane dei suoi sogni, richiamandola alla realtà. Il tocco gentile della Stella la induce a riaprire gli occhi, e si desta, battendo le palpebre più e più volte, confusa } Hagall... { La riconosce, e il suo nome esce rauco dalle labbra. Lascia che l'altra l'aiuti a mettersi a sedere, mentre gli arti scricchiolano sotto il peso del freddo e della notte passata all'addiaccio. }Sto bene { mormora, passandosi le mani sul viso, cercandola con gli occhi } E tu?
HAGALL { Giardini Interni . Cerchio di Ametiste . FU } • { Guarda sua sorella, nei suoi occhi si specchiano quelli dell'Oracolo e di numerosi altri spiriti. Hanno vissuto una notte intensa, dalla quale avrebbero potuto non fare ritorno. Ma ce l'hanno fatta e la Dea ha concesso loro molto più di quanto avrebbero osato sperare } Sto bene anche io { la rassicura annuendo } Mi sono trovata sola, durante il Rito, fra le fauci di uno Spirito Maligno. { le racconta } Ma sono riuscita a scacciarlo e a liberarne uno che invece era dalla nostra parte e per mezzo di lui ho parlato alla Dea. { mentre le dice questo, guarda davanti a sé, nel vuoto, ripescando da li i ricordi più recenti. } Tu dov'eri? { non è una domanda arrabbiata. Non la sta accusando di essere sparita e di non averla soccorsa. Sa bene che se erano separate è perchè Rhiannon ha voluto che superassero da sole ognuna la propria prova. È fiera di lei. Averla accanto significa che anche l'altra ha superato qualsiasi cosa la Dea ha deciso di contrapporle. }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ Ha la faccia sporca di terra e i capelli impiastricciati di polvere. Il nero dell'abito sacerdotale nasconde lo sporco che spicca invece sulla pelle chiara. Si mette a sedere e, s'istinto, s'abbraccia le ginocchia, poggiando il mento su di esse senza abbandonare la figura della mutaforma. La ascolta con attenzione, senza battere ciglio. Le prove della Dea, e del volto al quale loro sono votate, sanno essere terribilmente aspre e crudele. L'hanno ormai imparato sulla loro pelle. } Cosa ti ha detto, la Dea? { chiede con un filo di voce, cercando sul suo corpo ferite che - fortunatamente - non trova. } Ero nelle Nebbie { e nella sua voce l'altra potrà avvertire il rinculo di un'ancestrale paura. Il terrore di chi in quelle nebbie s'è perduto } C'era una bambina, ma aveva il volto di una vecchia; a terra era steso un lenzuolo iridescente, Mi ha chiesto di coprirla, aveva freddo. C'era qualcosa di bello e terribile in lei. Solo dopo ho capito che era l'incarnazione dello Spirito dell'Isola. Una ventata di potere mi ha avvolta, ma cedo si sia steso su tutte quante noi. La vecchia-bambina ha parlato, e ha detto che da oggi ognuna di noi sarà capace di alzare la coltre di nebbie, e di far entrare }Cerca di ricordare le parole esatte } ... Alleato, Mostro, Leggenda. Perchè noi siamo le Custodi e le Vigilanti dell'isola { Ma non è finita qui. Oh, no } Qualcosa rotolava accanto a lei. Quando mi sono chinata per vedere meglio, ho riconosciuto la testa del Comandante dei guardiani, che chiedeva sepoltura {Tace, ma lascia come la sensazione che ci sia dell'altro ancora }
HAGALL { Giardini Interni . Cerchio di Ametiste . FU } • { Cosa le ha detto? In verità non le ha dato alcun oracolo, ma le ha concesso qualcosa di molto più grande, la possibilità d'acconsentire ad alcune richieste. } Mi ha permesso di chiedere. { le rivela incrociando le gambe sotto la veste, come un'indiana. Le mani tornano alla terra, come se non ne avessero avuto abbastanza. } Le ho chiesto di porre fine all'esistenza di Ithilbor Wright. { tace per qualche istante, poi, cercando il profilo di Roseline, prosegue } Ella ha accettato, ma ha detto che dovrà essere accompagnata da un mortale. { chi? Chi mai accetterebbe di condurre una simile missione? L'unica persona che le viene in mente, ha già perso così tanto, che domandargli questo potrebbe essere un grave errore. } Le ho anche chiesto di avvertirmi con una Visione ogni volta che qualcuno cospirerà ai danni dell'Isola, dei suoi figli e dell'Equilibrio. Mi ha concesso anche questo. { una grande responsabilità grava ora sulle sue esili spalle. Ascolta poi in silenzio il racconto della Magistra, alla quale replica punto per punto, cominciando dalla visione sullo Spirito dell'Isola } Questo è un bene. So che c'è un Cavaliere nelle Nebbie e ho promesso di salvarlo. Egli merita di poter passare. { parla di Rastal. La sua prossima mossa sarà quella di andare da lui } Dunque dobbiamo riavere i corpi, o quel che ne resta, e concedere loro una sepoltura. { corruga la fronte e domanda } Le basta questo? Non ha detto che fare con i colpevoli? { ha paura risposta, invero. }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ Di nuovo insegue gli arabeschi tracciati dalle parole dell'Oracolo, in silenzio. E di nuovo non batte ciglio, pure dinanzi al acconto di una tale manifestazione di potere. Di una tale concessione. Schiude solo un poco le labbra, in segno di lieve stupore e grande reverenza } Samhain ha portato doni preziosi { bisbiglia. Alla sua domanda esita per qualche istante, come restia, e solo infine si decide a rispondere } Il verdetto della Dea è stato duro. Sangue chiama Sangue. { Quasi fa fatica a continuare a guardarla negli occhi } Ma la minaccia non pende solo sul capo dei nostri nemici. La Dea richiama all'ordine le sue figlie. Dobbiamo tornare ad essere la sua Voce, e che tutti, sull'Isola, la ascoltino. Altrimenti il loro non sarà un destino felice. { Spiega, inumidendosi le labbra per poi continuare }C'è dell'altro. { E inizia raccontare con una voce rubata ai sogni, molto più distante, fissando un punto alle spalle della stella, ma senza vederlo davvero. Vede altro } Malati, appestati, ovunque sull'isola, di quel morbo che rende le orecchie bluastre Un gabbiano plana verso un luogo dell'Isola non ben comprensibile ma alto. Becchetta una scatola, aprendola e da questa si vedono spuntare pasticche rosse. Piccole pillole, nascoste in quell'incavo. Poi acqua, e un gabbiano che vola e incontra il Lord del Lago, dal corpo di Kraken e il volto umano. In seguito scorgo entrare nella Guarnigione e con in mano una scatola anche lui, identica a quella. La scena cambia: pire funebri si innalzano ovunque, corpi ammassati vengono accatastati, porte sbarrate, la gente si spranga nelle casupole, in tutta l'Isola di Avalon. Vedo le nostre sorelle deboli, nei loro letti, che tossiscono sangue. Una clessidra mostra lo scorrere del tempo, rapido. { C'è orrore adesso nella sua voce } E poi ancora Barrington. Goffredo, l'uomo che ho maledetto, e un campanile cristiano che si erge nella cittadella. { Tace, quasi in affanno. Ha parlato senza interrompersi } Ah... E poi ho visto il Governatore entrare nudo nella vasca da bagno. Ma credo si sia trattato dell'interferenza di qualche spirito troppo eccitato dal sabba...
HAGALL { Giardini Interni . Cerchio di Ametiste . FU } • { Doni preziosi, si. Ma anche sciagure terribili. La Dea, infatti, non ha taciuto circa le sorti dei colpevoli della morte di Sandmar. Ella ha decretato che deve essere il Volto della Morte, quello di Rhiannon, a doverli punire. Ascolta il verdetto, e viene a conoscenza di un futuro che nessun Oracolo innamorato vorrebbe apprendere. Sospira, chiudendo gli occhi su un mondo che ora le sta stretto. E anche se il sole le scalda nel suo abbraccio tiepido, lei sente freddo. Un gelo che si porterà dentro a lungo e che è destinato ad aumentare. } La Dea non può volere la Morte di Gildor, Rose. Io lo conosco e so che lo conosce anche lei, perchè lei può sondare a fondo gli animi. Non può volere per lui la stessa sorte che meritano gli altri colpevoli. Altrimenti perchè mi avrebbe permesso di mettere al mondo sua figlia? { scuote il capo. Sa che il Wendigoo deve pagare per ciò che ha fatto, ma sa anche che non può essere condannato alla stregua di altri } Egli ha sbagliato, e pagherà per questo. Ma mi ha salvata troppe volte per meritare di morire. { dunque, rammentando i suggerimenti della sorella, aggiunge } Li malediremo. { perchè vi sono cose peggiori della morte, vero? Poi il discorso cambia e verte sul morbo. } Dunque vi sono due scatole contenenti la cura, una sull'Isola e una a Barrington. Posso procurarmi quella della Guarnigione, ma prima sarà meglio andare a cercare quella che hai visto su questa terra. Potrebbe trattarsi del Tor. { si stringe nelle spalle. Per quanto riguarda il Lord del Lago, il viso di Arshal è la prima cosa che le viene in mente } Di questo dovresti parlarne alla Stella del Meriggio { le sussurra. Radunare gli Avalonesi. Coloro che li rappresentano. Annuisce } Dobbiamo trovare una regina da sedere su quel trono e insieme a lei dovremo convocare un'assemplea nella Torre delle Adunanze { conclude }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ Sciagure. Disastri. Sventura. Non è forse questo il Vespro ? Cosa potevano aspettarsi, le due donne-bestia? Esistono cose peggiori della morte, si. Forse sapere che il suo compagno è stato sbattuto fuori dall'isola per volere della Dea non è una di quelle, ma di certo non la renderà felice. La Magistra però non lo sa ancora, quindi zitti. Tacete, spiriti dell'altro regno. Lasciate che si culli nella gioia di averlo ritrovato ancora per un poco. Lasciate che non sappia di averlo perso di nuovo. E se la Dea non vuole la morte di Gildor, se gli ha permesso di mettere al mondo la figlia di Hagall, perchè avrebbe dovuto esiliare colui che ha giurato di difendere - e ha difeso - il Tempio? Domande che non si insinuano ancora nella sua mente, ma che presto esigeranno risposta } Li malediremo { Le fa eco, con voce sorda, priva di inflessione } Scriverò ad Arshal, presto. Quello che ho visto potrebbe essere il Tor, oppure la Cordigliera {Ricorda quel luogo, la sua asperità rocciosa, con una stretta al cuore. Poi, stancamente } Forse avremmo dovuto porre anche questa domanda alla Dea. Il suo volere non si è ancora manifestato, a riguardo. Ma certo una Regina siederà sul trono di Avalon. Quando verrà il tempo, allora parlerà { c'è fede cieca nelle sue parole. S'abbandona e s'affida, perchè sa che solo questo possono fare. Credere in Lei. E Darle ogni cosa }
HAGALL { Giardini Interni . Cerchio di Ametiste . FU } • { Di quante e quali prove ha ancorabisogno, la Dea, per testare la fedeltà -ed il masochismo- di queste sue figlie? Gildor non morirà, ma certamente maledirlo non sarà comunque piacevole. Ma loro non sono che strumenti, e chinano il capo al volere della Triade. Una triade che ha un Dio da incontrare nella notte di Beltane, ma che evidentemente non conosce l'amore. } Prenderò in Guarnigione le pasticche sufficienti a curare tutte le Sacerdotesse, poi insieme cercheremo la scatola per Avalon. { si alza in piedi, guarda la veste e cerca di rasettarla come meglio può. Ha bisogno di correre. Di correre libera nel vento e non pensare a nulla. Le serve la Lupa, per questo. Si guarda attorno, si avvicina ad un cespuglio e, dopo averli tolti, vi nasconde i simboli della Dea: Ciondolo, Rune, Athame. Sta per togliersi anche la Veste, quando si concentra per comprendere se vi sono sorelle nei paraggi. Nessuna. } Ho intenzione di trasformarmi e andare a farmi una corsetta, vieni con me? { domanda a Roseline denudandosi e nascondendo l'abito. }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ Non conosce amore, la Dea? Può darsi. Ma allora perchè lo concede alle sue figlie? Perchè da loro la possibilità di amare, e soffrire, e perdere? Forse è solo un gioco di vittime e carnefice. L'ennesima prova. L'ennesima punizione. Segue con gli occhi l'oracolo che si alza e alle sue parole le labbra le si incurvano in un sorriso che ha già qualcosa di ferino. Annuisce, alzandosi e avvicinandosi allo stesso cespuglio, deponendo lì i suoi simboli, pronta a scivolare nella pelle della gatta come in un altro abito. Intanto è la sua veste quella che viene sfilata,a ancor prima della cane umana. Getta anche quella, e senza troppe cerimonie, dietro le foglie dell'arbusto. Non ha bisogno di concentrasi, nè di nessuno sforzo particolare. La schiena si inclina in avanti come se una mano invisibile e ferrea la stesse piegando, mentre gli arti si accorciano e il viso si allunga [Mutazione 1/3] }
HAGALL { Giardini Interni . FU } • { Da quanto tempo non muta. Troppo. Non vede l'ora di liberare la Lupa, che non sente però scalpitare felice come sempre. Non si fa però troppe domande, ed attende che la sorella sia pronta per poi andarsi a nascondere in un angolo dei giardini non troppo esposto. Meglio essere prudenti. Poi si inginocchia e con calma si abbandona alla splendida sensazione di cambiamento ed evoluzione. La pelle che freme, le ossa che sembrano sciogliersi senza fare male. Il corpo che si predispone a una nuova e più congeniale posa, dove non vi sono i legamenti umani ma l'elasticità animale. Gli occhi si chiudono e la stella che ha sulla fronte si espande fino a coprire di ombre tutto il corpo dell'Oracolo, che a poco a poco si riempie di una folta peluria nera, soffice e lucente } . { Trasformazione 1/3 }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ C'è qualcosa di strano. Qualcosa di diverso. Il suo corpo sembra non rimpicciolire poi molto. La costringe come sempre a quattro zampe, ma sembra pure irrobustirsi; le mani non diventano zampine delicate e agili, ma arti possenti. Il muso non è quello corto e un po' schiacciato della gatta, ma si allunga, si protende, e i denti che si sente in bocca sono più grossi e più pericolosi. Il pelo che la ricopre è come sempre morbido e bianco, ma più volto ancora. La coda, sebbene abbastanza lunga, non ha la morbidezza di una piuma, ma è robusta e nervosa. Gli occhi solo restano quelli di sempre: di un azzurro appannato, quasi a vederli si guardasse in una sfera di cristallo. E ancora, sente che le orecchie si spostano sulla sommità della testa, mentre quel processo ancora le fa tremare il corpo, spingendo la donna in fondo al cuore [mutazione 2/3]}
HAGALL { Giardini Interni . FU } • { Nella sua mente già si profila l'immagine di un lupo nero, suo compagno ormai da anni. Non potrebbe immaginare niente di diverso, ma conosce così bene la mutazione, che si rende subito conto che qualcosa non va. Il suo corpo si sta rimpicciolendo. Sempre di più. Vorrebbe cercare Roseline con lo sguardo, ma non può farlo ora perchè è in balìa della mutazione. Si guarda le zampe e non vi trova le solite ma un paio più piccole. Abbassa il muso e vede la stessa cosa in quelle posteriori. Cosa sta succedendo? Il corpo si piega e diventa morbido, con la schiena sinuosa e molto più elastica di quanto non la sente di solito. Il viso non si allunga ma si schiaccia, riducendosi così tanto che si sente leggera, meravigliosamente leggera. } . { Mutazione 2/3 }
ROSELINE { Giardini interni - Rhiannon }{ FU }{ E' una sensazione completamente diversa, quella che la avvolge. Non c'è nessuna morbida ed indolente eleganza a permearle il corpo candido e flessuoso, piuttosto è una sensazione di possanza a prevalere. Si sente forte. Si sente viva. Guarda in alto, davanti a sè, cerca Hagall. E, per la Dea, non la trova. Non trova almeno il lupo nero a cui è abituata. Quello che la sovrasta. Quello con cui rischiò di azzuffarsi, nell'agile ma debole corpo della gatta, ormai troppi anni fa. QUello che vede abbassando il muso, è un gatto. Si, un gatto. Un felino nero come l'inchiostro, in cui riconosce l'anima dell'Oracolo. Schiude le fauci, e quello che ne esce non è un miagolio ma, come sospettato, un ringhio basso, che si mescola ad un sommesso uggiolio. Si abbassa sulle zampe anteriori, facendo per avvicinare il grosso naso nero alla gatta, annusandola, la coda ben ritta, tesa. Non capisce. Che sia uno scherzo di Samhain, quello? O che semplicemente la loro natura abbaia deciso di ridipingere loro i tratti, divertendosi a mescolarle, a renderle ancora una volta riflesso l'una dell'altra? Bianca quanto l'altra è nera, farebbe per darle un piccolo colpetto col muso, sulla testa, per poi tentare di utilizzare quel canale ben noto [telepatia] ''Questo si che è strano'' commenta [TMutazione 3/3] }
HAGALL { Giardini Interni . FA (Gatto) } • { Finalmente la mutazione ha fine. Perchè si, una mutazione è avvenuta. Non può vedersi in uno specchio, ma si rende conto di non essere in forma lupo. E ha visto abbastanza gatti nella sua vita, per riconoscere quel tipo di zampe. Si sente elastica, si siede, si contorce, si vede la coda. É tutto in miniatura ma non ha mai sentito una simile forza latente nei propri muscoli e nei propri tendini. Si solleva e prende a zompettare verso Roseline, non vedendo l'ora di capire con lei cosa sia accaduto. Cerca un altro gatto. Ma non lo trova. Ciò che trova è un lupo. E non sta guardando in qualche superficie riflettente, no. La bestia che si trova davanti è tutta bianca. Per un attimo le viene in mente Nephasto e il cuore, quello della donna che ora è nascosta, si stringe in una morsa. Ma la Sacerdotessa percepisce l'aura di Roseline. * Questa è bella. *(//Telepatia) non è infastidita, ma divertita. Le piace il modo in cui si sente * Sei bellissima * le rivela, con un sorriso nella voce. * Leviamoci di qui, la nostra aura potrebbe smascherarci. * non hanno tempo per chiacchierare. Ora devono solo correre e allontanarsi dal Tempio. Si fermeranno nella foresta e la, una insegnerà all'altra come muoversi in quella forma. } . { Mutazione in Gatto 3/3 }
ROSELINE { Giardini interni }{ FA }{ E' diversa. E anche l'Oracolo lo è. Due facce della stessa medaglia. Il candore dell'Inverno e l'oscurità della notte, unite da quella natura selvatica e dal giogo della Dea. Unite dall'affetto di due sorelle. Fa uno scatto all'indietro, saggiando i muscoli; non sono flessuosi come quelli della gatta, ma più potenti. Le zampe lasciano un'impronta più profonda sul terreno e gli artigli, sebbene non retrattili, sono capaci ancora di ferire, così come i denti possono adesso squarciare. Sentendo la sua voce di bestia, dunque, comprende. E se avesse bocca per ridere riderebbe di gusto, dinanzi a quella bizzarria del fato. Accoglie le parole di Hagall nella sua mente, carezzandola a sua volta [Telpatia] ''Adesso io sono te e tu sei me'' La guarda, mentre il suo odore di felino le riempie le narici e le si imprime addosso. Il suo è un latrato d'assenso. Si volta e, con uno scatto che si tramuta in un balzo, comincia a correre via di lì. E chissà, forse questa volta riuscirà ad essere più veloce degli spettri }
MASTER DESCRITTIVO DEITHWEN
)O(
Che era morta. Le dissero che era morta...
Che nell'alba l'avevano vista galleggiare. Come un cigno.
