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L'altra parte

Ultimo Aggiornamento: 05/02/2017 18:18
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19/09/2014 18:52

E' buffo vedere che facciamo le stesse cose, della faccenda degli starnuti, io me ne ero accorto alcuni anni fa, ma, come te, non ne parlavo con nessuno, finché alcuni mesi fa mio fratello (buonanima) non mi disse: "Ho notato che: ogni volta che mi sorge un'idea nuova, o allegra, mi viene da starnutire".
Così da quel momento ho cominciato ad approfondire la cosa e posso confermarti che lo stanno notando in molti (compresa Filo).

E FU COSI' CHE: STARNUTENDO STARNUTENDO SI RITROVARONO NEL MONDO DEL "GRANDE FAZZOLETTO"
(da Guida Galattica...)

Ciao [SM=g8174]
Jab
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19/09/2014 21:08

ho appena chiesto ad Adri se, per caso, quando ha idee nuove gli viene da starnutire! e lei mi ha subito risposto di si, aggiungendo che gli prude tutto il naso. La conosco, e sono certo che non stava mentendo! (in questo caso).
Io, invece, non ho notato questa cosa degli starnuti. (quello del raffreddore si).
Però ne aggiungo un altra: C'è un legame tra sbadiglio e spiritualità!
Non aggiungo altro per non influenzare le risposte!

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19/09/2014 22:08

Quand'ero molto piccolo provavo un gran piacere a sbadigliare, mi 'sganasciavo' con gran soddisfazione, poi un giorno pensai che era un modo ... non so come dire ... per dimenticare? Per svuotarmi?
Così 'decisi' che uno sbadiglio non mi avrebbe più ... azzerato. Da allora sbadiglio ancora, ma solo per fame o sonno o ... per solidarietà.

Spero di non avervi indotto a sbadigliare! [SM=g7564]

Jab
[Modificato da JABANS 20/09/2014 08:59]
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20/09/2014 09:00

Per tutta la serata di ieri ho letto e ascoltato questo Krion, mi piace capire le cose e rischiando di prendermi una krionite, mi son dato da fare.
Solo quando mi sono rilassato, andando a letto che era già un nuovo giorno, ho compreso.
Ciò che ho compreso potrà dispiacere qualcuno, forse, ad altri sembrerà che mi voglia mettere in una posizione di preminenza, di supremazia o superiorità, la solita pulsione egoica.
Se avesse un senso tacere, lo farei, ma:

Io e Krion non stiamo parlando della stessa cosa.
Usiamo parole simili, ma non stiamo parlando delle stesse cose.


Quantunque, le intenzioni di Krion siano lodevoli, perché: anche se è possibile, in questo momento, far evolvere l'intera umanità, il Mondo, verso uno stato di coscienza collettiva, migliore e più alta.
Tutto ciò rimane in ogni caso da questa parte.
Krion può anche appartenere a una dimensione più alta di esistenza, di evoluzione spirituale, ma sta, la sua opera, sempre da questa parte, nel Samsara.

Egli sta cercando di suscitare, in chi è venuto qua, proprio per questo motivo, la loro maestria. Al fine di portare l'umanità su un altro piano di esistenza: "L'ascensione Planetaria", come lui la chiama.

Ma sia chiaro che: non può esserci vera "ascensione", "illuminazione", "consapevolezza" di massa, ci può essere certamente evoluzione coscienziale di massa, ma sempre nel Samsara, nella ruota delle reincarnazioni, da questa parte.

Ascensione, illuminazione, consapevolezza o auto-consapevolezza, essere dall'Altra Parte, uscire dalla ruota delle reincarnazioni, ritrovare la propria natura buddica, il vero Se superiore, come più vi piace dire, è sempre e solo un opera individuale, una cosa che fa l'Anima, cioè la nostra individualità spirituale … e non può essere altrimenti.

Ciao
Jab [SM=g10765]
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25/09/2014 17:19

Ho detto che non si può passare dall'Altra Parte, perché noi siamo contenuti, con la nostra coscienza, la nostra realtà, il nostro ego, nell'Altra Parte.
In realtà possiamo, però, essere, divenire, realizzare l'Altra Parte.
In un attimo smettiamo di essere chi credevamo di essere, per Essere chi veramente siamo, il nostro vero Io, .... Quello là!

Non si tratta di cambiare pensiero su di noi, ma è smettere di essere 'ciò che pensiamo di essere'.
Accettando di Essere qualunque cosa sia, che emerge da questo abbandono.

E' arrendersi al fatto che inutile lottare per essere qualcosa, controllarsi, giudicarsi, vergognarsi, temere e temersi, affermare di essere quello che ci han detto che siamo.
Non sappiamo chi veramente siamo, ma accettiamo di Essere quello che rimarrà, quando avremo rinunciato ad ogni etichetta, ad ogni ruolo, ad ogni titolo, ci accetteremo senza riserva alcuna, anche se dovessimo scoprire di essere NULLA.

Tutto ciò che pensiamo di noi è il nostro limite, anche se pensassimo di essere Dio, questo ci limiterebbe.
Tutto ciò che pensiamo di noi, ci confina il un piccolo dispotico ego, che ci trascina da un'illusione all'altra, da una delusione all'altra, da una sofferenza all'altra.

Abbandonare ciò che fino adesso abbiamo preteso da noi stessi e accettare ciò che scopriremo.
Due azioni che sono facilissime da compiere, ma che richiedono grande coraggio.

Jab [SM=g7542]
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25/09/2014 22:25

e' incredibile quante cavolate si possano concentrare in poche parole!!!!!!
come si può essere NULLA? il nulla è una "non esistenza"! anzi, il nulla non esiste!

Noi non possiamo pensare di essere dio (pensarlo realmente)perchè dio non pensa!!!! possiamo solo essere dio e basta!... anzi lo siamo, ma poichè lo pensiamo in una condizione relativa (siamo incarnati in un mondo fisico) di Esso possiamo avere solo una idea relativa (relativo come opposto all'assoluto).

Anche se abbandonassimo cio che abbiamo preteso da noi fino a questo momento, non faremmo altro che trovarci in una condizione opposta a ciò che abbiamo preteso fino a questo momento. Il che vuol dire che quello che abbandoniamo ci condiziona sempre, anche se pensiamo non lo faccia!!!!!!!!!!!!
Jab, non ne usciamo!!!! la vita è fatta di piccoli passi...step by step!
Non siamo in questa terra come in un concorso a premi! dove se indovini la sequenza giusta vinci il montepremi!!!
non c'è una illuminazione da raggiungere, ma esiste quello che tu... noi, pensiamo occorra per raggiungerla!!!!
Il solo fatto di essere qui a scriverci battendo le dita sui tasti di un computer, non vuol dire, per te, che abbiamo ancora da imparare nel mondo fisico? ma cosa ci stiamo a fare in questo mondo, se non ci fosse qualcosa da imparare?
Non ho fretta di trovarmi dall'altra parte (e non parlo dell'aldilà), perchè voglio assaporare l'aldiqua sapendo (e non solo pensarlo) di essere dio!( nel senso di sapere di non finire mai e che anche aldiqua ne fa parte).
Diciamo che mi ritrovo con un piede qui e un altro la!!!!!! lo sai, tutto è sfumato nella vita! [SM=g7574]

[Modificato da il vulcaniano. 25/09/2014 22:34]

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26/09/2014 15:54

Accettare di essere anche NULLA, non sottintende che siamo NULLA.
Ma vuol significare che la nostra accettazione è TOTALE.

Questa vita non è un concorso a premi, Giusto!
Ma non è neanche una scuola, non c'è nulla che tu possa imparare, perché: TU SAI GIA' TUTTO! Anzi: TU SEI TUTTO!

Puoi DECIDERE di ricordartelo oppure no, non corre alcun obbligo. Come non corre alcun obbligo a pigiare dei tasti, o fare o non fare alcuna altra cosa.

Ma, non vi è alcun dubbio che ogni cosa che fai o non fai ti sta portando a TE STESSO, ma uno se ne accorge solo se è arrivato .... a casa.

Se parlo di Abbandono e Accettazione è perché è la strada che ho percorso io.

Quando un giovane Jab, arrabbiato, triste, permaloso, ateo, sfortunato, solo, ha buttato tutto via, ogni pensiero su di se per scoprire lo splendore d'Esistere.

Forse c'è/c'era bisogno di una profonda crisi personale per percorrere questa via, non lo so. Non ho metodi certi, perché non esistono metodi, non dipende dal metodo dipende da ognuno.

Jab [SM=g8097]
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28/09/2014 10:47

Stamattina, curiosando nel mio computer, tra vecchi file, ho trovato un breve testo, che mi sembra di avere scritto alcuni secoli fa, ma mi è sembrato ancora attuale, poi ho trovato in rete una conferenza di Sibaldi.
Ve li posto tutti e due, come sulla "Settimana Enigmistica", Trovate le uguaglianze. [SM=g7566]

Abbattere i limiti

Abbattere i nostri limiti, è un atto di coraggio. Si lascia la propria condizione di stanziali: ci trasformiamo in nomadi, non poseremo più lo sguardo su, rassicuranti, staccionate ora abbiamo di fronte un paesaggio sconfinato, non vi sono strade e sentieri da seguire, dovremo imparare a sopravvivere la fuori. Abbiamo il nostro zaino, in cui, per tutta la vita, abbiamo accumulato cose, teoremi, teorie e credenze, è giunto il momento di verificare se questa roba ci viene utile. Altro troveremo lungo la strada, cose di cui abbiamo sentito parlare e cose che saremo i primi a vedere, frutti dolci o amari e sia i dolci che gli amari possono nutrirci o farci star male, lo sapremo soltanto mangiandoli, la fiducia per provarli sarà quella che ci siamo portati dietro, nello zaino: la fiducia in noi stessi. Troveremo persone dietro recinti impenetrabili, quando li guarderemo da sopra la loro staccionata, alcuni ci aizzeranno contro i loro cani, altri ci guarderanno con sciocca invidia, altri ancora ci chiederanno come si fa, o come si sta la fuori. Incontreremo altri pazzi e liberi quanto noi, faremo la stessa domanda e daremo l'identica risposta, assieme chiederemo: -"Che c’è di là?".
E assieme risponderemo: " La Vita.".
La vita che ci è stata concessa è un dono.
Un dono di libertà, sta a noi viverla o sprecarla.
Ci saranno momenti in cui non si saprà dove trovare rifugio, dove riposare, sarà quello il momento di ricordare il nostro passato, le tante traversie che abbiamo superato, ricordare che nulla perdura, se non lo tratteniamo, e che passerà anche questo momento che non è inutile. Abbiamo sconfitto demoni, senza cedere alle loro violenze né alle loro lusinghe, abbiamo pagato ogni debito che ci siamo accollati, siamo importanti per gli altri, per noi e per l’Esistenza stessa, altrimenti non saremo.

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Ciao a tutti!
Jab
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05/02/2017 18:18

Tramite un gruppo di Face Book ho trovato questo testo nel sito:

retenews24.it/la-vita-la-morte-cosa-vediamo-oltre-la-luce-la-testimonianza-choc-cosa-...

Ve lo posto di seguito:
Silver Birch ci descrive sinteticamente ciò che dobbiamo aspettarci dopo il “Passaggio”, e ‘come’ e ‘dove’ vivono i nostri cari che hanno già varcato la Soglia. Silver Birch è uno Spirito-Guida che non si è mai incarnato sulla Terra. Per fornire un aspetto “umano” di se stesso al medium Maurice Barbanell, si presentò a lui sotto le spoglie di un Nativo Americano vissuto più di 3.000 anni fa. I messaggi da lui trasmessi nei primi decenni del secolo scorso sono ancora attualissimi e trovano pieno riscontro con tutto ciò che oggi sappiamo sull’Aldilà, grazie a migliaia e migliaia di testimonianze dei cosiddetti “ritornati”, e a svariati medium e canalizzatori sparsi in tutto il mondo. Il giorno dopo la tua “morte” sarai lo stesso individuo che eri il giorno prima, tranne per il fatto che avrai buttato via il tuo corpo fisico. In questa nuova condizione, potrai esprimere te stesso attraverso il corpo eterico, che è una replica di quello fisico, senza però alcuna delle sue imperfezioni. Tutte le malattie e le infermità saranno state lasciate dietro di te: i sordi udranno, i muti parleranno, i ciechi vedranno e lo storpio non sarà più tale. È necessario cercare di capire che la vita nel mondo spirituale non è un sogno nebuloso. E’ invece piena di attività e altrettanto reale della vita che ognuno vive qui sulla Terra. Siamo abituati a pensare al mondo materiale come reale e solido, anche se in realtà non è così, come la Fisica dimostra. Le cose della mente, o dello Spirito, ci sembrano oscure e vaghe, ma per quelli che vivono dall’Altra Parte, il mentale è il "vero", mentre il fisico è l’ombra.
Questo, senza dubbio, sarà un po’ difficile da cogliere per voi, ma troverete una perfetta analogia se pensate ai vostri sogni. Quando si sogna, tutte le cose che si incontrano sono reali nel momento del loro accadere, e diventano sogni solo quando vi svegliate. Ma se non vi svegliaste mai ed il sogno fosse lo stato perenne della vostra esistenza, allora quello stato onirico sarebbe la vostra realtà. Il mondo degli Spiriti è intorno e su di noi. Alcune persone lo vedono e lo sentono perché possono entrare in sintonia con le sue vibrazioni. Non si trova in qualche continente lontano, ma è una parte dell’universo, miscelato ed intrecciato con il mondo fisico. È necessario allontanare dalla vostra mente la vecchia idea teologica che, dopo la “morte” c’è un sonno eterno ed indisturbato, sebbene ci possa essere, in un primo momento, un breve periodo di riposo per permettere allo Spirito appena arrivato, di adattarsi alla sua nuova vita. Questo richiede di solito un po’ di tempo, ma poi lo spirito incontra coloro che lo hanno preceduto. Le famiglie sono riunite e i vecchi legami sono ristabiliti, come pure le antiche amicizie. So che vi state chiedendo: “Come sarò in grado di riconoscere coloro che mi hanno preceduto?”
Però questa non è una vera difficoltà, perché Essi vi conoscono bene, avendovi vegliati ed essendo rimasti in costante contatto con voi; poi, giacché il mondo degli Spiriti è un luogo dove il pensiero è realtà, essi saranno in grado di mostrarsi a voi per come li avevate conosciuti. Vi è, tuttavia, un fattore di grande importanza operante sempre nel mondo dello Spirito: la ‘Legge Eterna di Attrazione’. Solo chi ha qualità spirituali affini, può incontrarsi nella nuova vita, sullo stesso piano. Per esempio, il marito e la moglie che sono stati insieme sulla terra, uniti solo da un legame giuridico e tra i quali il vero amore non è mai esistito, non vivranno insieme nella vita dello Spirito. A volte, le persone sono perplesse perché scoprono che qui ci sono anche molti edifici. È necessario ricordare, però, che non sono case fatte di mattoni e malta, ma costruite dal pensiero. Ciò vale anche per l’abbigliamento che è indossato, perché l’istinto di vestirsi è profondamente radicato ed è diventato abituale. Nessuno si sognerebbe mai di camminare per le strade senza veli, questa abitudine è parte della nostra formazione mentale, ecco perché persiste anche dall’Altra Parte, dove gli stati mentali sono la realtà. “Che dire del cibo, gli Spiriti mangiano?” Finché c’è desiderio per il cibo, questo desiderio mentale viene soddisfatto. Fino a quando l’individuo desidera ardentemente cibo e bevande, può avere l’illusione di soddisfare tale desiderio. Si può chiamare un bisogno molto materiale, se volete, ma molto più sano e logico delle porte del Paradiso e delle arpe d’oro! Nel mondo dello Spirito, inoltre, non esistono difficoltà linguistiche. Tutte le persone di tutte le nazioni parlano lo stesso linguaggio: quello del pensiero. Non ci sono parole emesse dalla bocca, perché le idee sono trasmesse telepaticamente, da una persona all’altra. Le parole, in fondo, sono goffi sostituti dei pensieri, mezzi artificiali con cui comunichiamo le nostre idee l’uno con l’altro e non potranno mai esprimere adeguatamente i pensieri che si stanno cercando di trasmettere. Un giorno, quando la razza umana si sarà evoluta, la lingua verrà, infatti, abolita. Avrete imparato come inviare le vostre idee telepaticamente ed è così che molte delle difficoltà internazionali spariranno. Nel mondo dello Spirito, i pensieri di ogni persona sono noti e non possono essere nascosti: non ci può essere inganno nè finzione. Ogni individuo è conosciuto per quello che è, non può ingannare nessuno, perché mentire è impossibile. Libri sull’argomento “Che dire dell’età? Cosa succede alle persone anziane quando muoiono?” L’età fisica e la crescita mentale non procedono alla stessa velocità. Voi, in terra, avventatamente giudicate la mente di un uomo dall’età del suo corpo fisico, ma dall’altro lato della vita, è la mente che sopravvive e la crescita mentale consiste di progresso verso la maturità. I bambini invecchiano ed i vecchi diventano più giovani nello Spirito. “Che lavoro fanno?” Qui ogni persona cerca di esprimere appieno le sue inclinazioni naturali. Durante la vita terrena ci sono migliaia di cantanti che non hanno mai cantato; attori che non hanno mai recitato; pittori che non hanno mai dipinto; poeti che non hanno mai scritto una riga di poesia; musicisti che non hanno mai composto una nota musicale. Tutti questi talenti non hanno mai avuto la possibilità di essere espressi, a causa, per esempio, di avverse circostanze economiche. Queste persone sulla Terra hanno dovuto intraprendere qualche altra attività per garantirsi il pane quotidiano. Dall’altra parte, invece, costoro possono esprimere il proprio talento: non ci sono pioli quadrati da infilare in fori rotondi in quel mondo. Per loro, la vita è un continuo progresso, ognuno cerca di eliminare le scorie dalla propria natura e perfezionare il proprio essere. In questa lotta per la perfezione, non c’è limite: si va avanti per l’eternità. Il mondo dello Spirito non è però così sconosciuto come pensiamo, perché la maggior parte di noi lo visita durante il sonno, anche se pochi poi ricordano ciò che sognano. Quando però si arriva qui, grazie alla legge di associazione delle idee, ci ricorderemo anche delle nostre esperienze notturne. Certo, ci vuole del tempo per lo Spirito appena arrivato, per acclimatarsi alle nuove condizioni di vita. Inoltre, questo processo di risveglio è diverso secondo la conoscenza spirituale che il “morto” aveva prima della sua dipartita. Quanto più ‘ignorante’ era in materia, tanto più tempo gli ci vorrà per familiarizzare con le sue nuove condizioni. E’ per questo motivo che persone che sono state educate con idee molto ortodosse, con concezioni rigide degli stati “post-mortem”, in questa fase sperimentano spesso grandi difficoltà di adattamento. La fase successiva della vita è, infatti, uno stato mentale: qui le persone vivono nel mondo mentale che hanno creato, fino a che non si saranno evoluti sufficientemente per eliminare questa illusione. Quando moriamo, noi non entriamo in Cielo attraverso le “Porte del Paradiso”, né scendiamo all’Inferno attraverso laghi di “fuoco e zolfo”, né dormiamo per sempre. Ognuno di noi gravita naturalmente nella sfera spirituale alla quale è adatto, secondo la vita che ha vissuto ed il carattere acquisito in terra. Non possiamo occupare una sfera superiore rispetto allo status spirituale che abbiamo raggiunto, né desidereremo occuparne uno inferiore. Automaticamente, andremo solo in quel piano di vita spirituale per il quale siamo adatti, né saremo in grado di far finta di essere migliori o peggiori, perché una volta spogliati del nostro corpo fisico, saremo conosciuti solo per quello che in realtà siamo. Le persone che hanno vissuto una vita normale, non troveranno nulla di deludente quando arriveranno nel mondo degli Spiriti. E’ l’uomo egoista che dovrà affrontare grandi difficoltà– a causa delle abitudini terrene che agiscono come una barriera verso il progresso da raggiungere – prima di riunirsi a coloro che ama. Se, in virtù della vita che ha vissuto sulla terra, egli sarà tenuto lontano da coloro che ama, questo sarà il suo inferno. “Che cos’è il Paradiso?” E’ la ricompensa di una vita saggiamente spesa sulla terra, perché automaticamente vivremo con chi amiamo. Il Paradiso e l’Inferno sono solo stati mentali. Naturalmente, quelli che abitano su un piano superiore possono, se lo desiderano, visitare gli Spiriti che gravitano nelle sfere relativamente più basse, e spesso lo fanno, mentre è impossibile per chi vive nei piani inferiori recarsi in quelli superiori. In molti casi, coloro che “muoiono” passano un difficile periodo di stress, a causa del fatto, che: non possono più mettersi in contatto i loro cari sulla terra. Fino a quando non si saranno risvegliati nella loro nuova vita, continueranno quindi a tornare dai propri cari per cercare di dir loro che sono vivi. I defunti spesso non riescono a capire perché, pur potendo vedere ancora i propri familiari e amici, questi ultimi non sono in grado di rilevare la presenza di coloro per i quali sono in lutto. Si tratta di un dolore molto intenso che migliaia di Spiriti provano, e sebbene facciano tutto il possibile per attirare l’attenzione dei loro cari, troppo spesso non ci riescono e devono lasciarli sconsolati. Per qualche legge che non conosciamo, gli spiriti sanno un po’ in anticipo quando qualcuno sta per passare la Soglia, dal vostro al nostro mondo, così fanno i preparativi necessari per salutarli e aiutarli durante il Passaggio. Questo spiega il fatto per cui in centinaia di occasioni i moribondi dicono di parlare con i propri parenti “defunti” che possono anche vedere accanto a loro e, a volte, questi parenti in Spirito sono visti o percepiti anche da chi assiste al decesso. I chiaroveggenti che assistono alla “morte” di un individuo, affermano di poter vedere, nei frangenti del trapasso, una replica del corpo fisico apparire gradualmente, collegata ancora per un po’ al corpo fisico, da un cordone (che è quello che la Bibbia descrive come il “cordone d’argento”) che s'innesta nella testa. Quando il filo è spezzato, avviene la “morte” vera e propria, e il corpo eterico è poi visto salire verso l’alto, fino a scomparire alla vista. L’unica cosa che causa grande dolore a chi è trapassato, è vedere il nostro eccessivo dolore. Esso, curiosamente, agisce da deterrente, impedendo loro di stare vicino a noi. Non amano nemmeno le continue visite al cimitero, poiché sanno di non essere lì, perciò la maggior parte degli Spiritualisti preferisce mettere fiori dinanzi alla fotografia dei propri cari, in particolare ricordando gli anniversari. Questo serve a perpetuare l’idea che lo Spirito è sempre in casa. Lo Spiritualista indulge anche nell’abitudine di comunicare mentalmente con quelli che sono passati, inviando loro messaggi, trattandoli come se fossero effettivamente presenti nella stanza. So, per certo, che questi messaggi sono ricevuti; per più e più volte ho sentito Spiriti ringraziare per questa comunione e testimoniare che avevano ricevuto il messaggio, ripetendo al medium alcune delle idee espresse loro. Ormai avrete capito che la vita spirituale, non è uno stato di indeterminatezza o di sonno eterno, ma è piena di attività e lavoro: l’ozio e la disoccupazione non esistono lì. C’è abbondanza di cose da fare per tutti, anche se so che è difficile per voi che siete immersi negli affari materiali, apprezzare le attività del mondo spirituale. Oltre al lavoro, vi è svago e divertimento: ci sono possibilità di educazione ed istruzione in tutti i rami della vita ed in ogni particolare forma di conoscenza che lo Spirito desidera. Naturalmente,molti spiriti sono impegnati in compiti di cooperazione con persone che vivono nel vostro mondo. Alcuni sono al lavoro per rendere più facile la comunicazione tra i due mondi, altri, attratti da persone vive che stanno seguendo linee di ricerca simili alle loro, tornano per aiutarle nei loro sforzi, anche se spesso tali persone non hanno interesse al mondo dello Spirito e non si accorgono dell’aiuto che ricevono.


La scio a voi ogni commento.

[SM=g8097] Jab
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