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)O( Il richiamo delle Nebbie )O( [ALLA C.A. DEL MASTER COORDINATORE] (OK)

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2014 22:53
10/09/2014 09:45
 
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Commento: Sì, prima il commento, perché quanto sto per postare è complesso. Di seguito inserirò 3 role, tutte l'una conseguente alle altre, ognuna con un riassunto proprio. In questo primo post farò un breve riassunto generale e cosa, a grandi linee, si richiede d'approvare (poi specificherò role per role.

Riassunto generale: La guerra sembra essere alle porte di Avalon, la Dea ha sottratto a Nyule il titolo di Regina, i protettori dell'Isola continuano a perire...cosa fare? La scelta delle sacerdotesse ricade su un rito, che conceda una parentesi di pace ed una difesa: il rito è quello per richiamare le nebbie ed isolare Avalon dal resto del mondo.

Link al rito (i master che ne hanno fatto richiesta hanno l'accesso, dovessero esserci problemi fatelo notare sul forum delle sacerdotesse):

freeforumzone.leonardo.it/d/10935755/-O-Rito-delle-Nebbie-O-/discussi...

Schede dei pg coinvolti:

- Eiluned: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

- Mitrhil: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

- Arshal: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

- Hagall: freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8919170

- Inwe: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/d/10924038/-O-Iniziata-del-Tempio-Inwe-O-/discussi...

Qui sotto una tabella di quanto dovrebbe accadere, se il rito andasse a buon fine:

1. Si ritrovano improvvisamente sulla Terraferma, sia che abitassero su Avalon sia che vi fossero temporaneamente per qualche motivo, i seguenti pg:

- quelli avversi all'Equilibrio
- quelli avversi alla Triade
- quelli che sono fedeli di altre divinità
- quelli che fanno parte di razze oscure

2. I pg che fanno parte delle categorie del punto 1, se cercheranno di attraversare le nebbie per fare ritorno ad avalon, subiranno uno dei seguenti destini (a discrezione dei master):

- Si perderanno all'interno delle nebbie;
- Finiranno nel Territorio delle Fate (non su Avalon ma in una location esterna all'Isola);
- Una volta varcate le nebbie si ritroveranno a Barrington, alla Baia.

3. I pg che non fanno parte del punto 1, possono lasciare Avalon e farvi ritorno da soli in qualsiasi momento. Ma non potranno essere seguiti né usati come "ostaggi". Qualora dovessero verificarsi tali condizioni, infatti, una volta giunti sulle rive avalonesi, i facenti parte del punto 1 si ritroveranno di nuovo a Barrington, alla Baia.

4. Le nebbie, essendo magiche, rendono Avalon inacessibile da qualsiasi punto, sia esso Lago, sottosuolo, cielo o teletrasporti di qualsiasi genere XD.

5. Le nebbie ed i loro effetti svaniranno nell'istante in cui verrà scelta una Regina.




"Io sono sempre stata te."






10/09/2014 09:57
 
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)O( L'unica via è quella di ritirarci )O(


Riassunto: Le Tre Stelle s'incontrano davanti all'altare del Tempio, dopo molto tempo. Mitrhil risorge da un periodo in cui la sua mente è stata lontana da Avalon. Arshal è scossa da quanto avvenuto al Tor e dall'assenza di una Regina. Hagall è turbata da qualcosa di ben più grave, per una madre, la perdita di una figlia. Si parla di Nyule, poi di Eihwaz. Troppe perdite, troppi segni da interpretare e una soluzione dev'essere trovata. Mitrhil vorrebbe dare inizio a questa guerra imminente, attaccare prima che lo facciano altri. Hagall vuole nascondere l'Isola agli occhi del mondo e fermare il sangue che sta scorrendo, come la Dea le ha chiesto. Arshal si trova nel mezzo, la sua indole le direbbe d'appoggiare Mitrhil, ma sa che la proposta di Hagall è saggia; allo stesso tempo, interpreta in modo diverso le parole che la Dea ha donato alla Stella del Vespro. La situazione è strana, il Vespro richiede pace e vita, l'Alba guerra e morte...soltanto il Meriggio rimane dove è sempre stato, come il centro di una bilancia ed alla fine quella bilancia pende verso la protezione e dunque, saranno le nebbie, quelle che proveranno a richiamare.

Commento: Questa role non richiederebbe approvazione, se non fosse perché Mitrhil si ferisce una mano con il proprio athame. E' solo un taglio e la Stella dell'Alba è una guaritrice esperta, ma è qualcosa che è giusto far notare.

ARSHAL  [Tempio/Altare] le mani scivolano sull'altare di pietra, come in una carezza distratta. L'abito, il manico dell'athame che porta al fianco sinistro e la stella sulla sua fronte sono perfettamente in armonia con la statua che si trova alle sue spalle e con le mura del Tempio, tinte di rosso sotto il primo sole del Meriggio. Gli occhi chiari sono fermi sull'altare, ma è come se ne vedessero un altro. L'immagine del Tor si sovrappone, nella sua mente, a quella del luogo dove la sacerdotessa si trova. Fatica a trovare la concentrazione adatta a placare la sua mente, a renderla priva d'immagini, adatta alla meditazione. Socchiude gli occhi, sospira...non importa...forse, è il momento di lasciare ogni passione libera di scorrere, permettere ad ogni emozione d'esprimersi. Non si muove, anche le mani si fermano.


MITRHIL {[ Giardini interni -> Tempio ]} )O( { C’è quiete, un silenzio interrotto solo dal gorgogliare della fonte; un silenzio nel quale -da troppo tempo ormai- la Stella Bianca si è rifugiata. Piedi nudi si muovono al di sotto della veste bianca che ondeggia lieve all’incedere della vestale, come la spuma del mare che si lascia trasportare dalla marea fino a lambirne la terra. L’aria tiepida del primo meriggio accarezza il viso della giovane insinuandosi leggera tra i riccioli biondi annodati sul capo in una casuale quanto complicata acconciatura impreziosita solamente da alcuni fiorellini bianchi di caprifoglio. Una fragranza leggera che spesso caratterizza la Stella. Un passo dopo l’altro, sospinta dalla stessa brezza leggera ma soprattutto dal richiamo vivo delle sue sorella. Di una in particolare: Arshal. E’ tempo di incontrarle di nuovo, perché sia parte di quel tutt’uno, parte della Dea, della vita stessa che fiorisce al suo passaggio. Pochi passi ancora fino a che non lascerà la calda terra per poggiare la pianta dei pied sulla pietra fredda. Vibra sotto la sua pelle un flusso impercettibile che formicola attraverso i polpastrelli spandendosi in tutto il suo corpo. La Dea. La sua forza. Il suo potere. Lo sguardo d’argento si fa carico di quell’ondata di energia partecipando al mistero stesso dell’Una e Trina: di Arianrhod. [ Arshal… sorella mia! ] [//Telepatia lvl 5] Carica di emozione la voce che raggiunge la mente dell’Ancella di Cerridwen. }


ARSHAL  [Tempio/Altare] sono le fiamme del Meriggio quelle che sente ardere in sé e che il suo corpo può solo provare a domare...ma non in eterno, no, questo non sarà mai possibile. Eppure, qualcos'altro la circonda: le luci e le ombre delle sue sorelle...bianche, rosse, nere e qualcuna ancora priva di colore. Una, su tutte si fa strada nella sua mente, una che da troppo tempo non aveva modo di percepire in modo così chiaro. ''Mitrhil...'' una sola parola, tremante, raggiungerebbe la mente della Stella dell'Alba, ma non è un tremore che indica insicurezza, piuttosto la fatica di governare l'incendio che smuove la sua anima. Una voce calda, un sussurro pieno di sfumature, che soltanto la sorella potrà percepire. [Skill Telepatia, liv 5] Gli occhi tornano ad aprirsi ed il capo si alza, gli occhi fissano la luce che entra dalla cupola aperta, che fa da tetto al Tempio.


HAGALL  { Stanza Privata > Tempio . FU } • { Tutto quel sangue. Tutto quel sangue. Continua a riempierle gli occhi, ad insozzarle la bocca, a tapparle il naso. Cerca di scacciarlo sia nel sonno che durante la veglia, accorgendosi sempre più spesso di quanto siano potenti ed invadenti questi incubi. Si sveglia spesso urlando il nome di sua figlia, come se le scivolasse dalle dita nel mondo onirico, incapace di seguirla in quello reale. E questa è stata una di quelle volte, in seguito alla quale il cuore batte così forte da far male. Si guarda attorno, si rende conto di essere nella propria alcova, poi si porta le mani al viso e con esse tenta inutilmente di pulire via la polvere di ciò che ha veduto come se non avesse abbastanza forza per attraversarla. Sembra un fantasma. Un Oscuro Vessillo di morte. }


MITRHIL {[ Tempio ° Altare ]} )O( { E’ rimasta tra le ombre, ha affievolito la sua luce per osservare con pazienza senza intervenire. Un silenzio sofferto, ma voluto. Ma ora il tempio ha bisogno di luce, di rinascita sotto molti punti di vista. Gli annunci in bacheca l’hanno spesso turbata, orchi, razze oscure che tentano di diffondere il loro puzzo anche sull’isola di Avalon. E’ questo che l’ha fatta riemergere dal profondo silenzio nel quale si era trincerata. L’isola è della Dea e di nessun altro. Si affaccia da dietro l’altare della Guerriera fissando il suo sguardo immediatamente sulla figura della rossa ancella. Attraversa quei pochi metri che la separano da lei di corsa, così da poterla cingerla in un abbraccio affettuoso. } Mi dispiace… mi dispiace avervi lasciato da sole!!! Perdonami se puoi! { Accentuerebbe appena un po’ di più la stretta mentre mormora quelle parola con una evidente commozione. Si staccherebbe solamente perché la luce oscura, colei che è appena diventata madre sembra vagare all’interno del tempio. [ Hagall vieni da me! ] [//Telepatia lvl 5] La voce gentile e materna della Stella dell’Alba cercherebbe di raggiungere la vestale oscura carezzandole la mente con quel gesto delicato che solo a lei appartiene. }


ARSHAL  [Tempio/Altare] ombre...luci...Arshal le sente entrambe, come se le sfiorassero la pelle. Abbassa il capo, per muovere lo sguardo in direzione di Hagall e quello che vede la sorprende, perché la Stella del Vespro ha vissuto con lei gli eventi del Tor, ma è stata un sostegno e lo spettro che le compare davanti non s'abbina con quel ricordo. Non ha il tempo di riflettere, perché Mitrhil la raggiunge, l'abbraccia ed Arshal lascia fare, voltandosi soltanto quando la stretta glielo consentirà. ''Non sono io a doverti perdonare, è la Dea a dover perdonare entrambe.'' anche lei è stata lontana e da quando è tornata ha lavorato senza sosta per il Tempio, per comprendere quale fosse la strada giusta da seguire...ma ancora fatica ad usare la parola perdono, con sé stessa. Osserverebbe Mitrhil, per un lungo istante, mentre le mani s'alzerebbero per sfiorarne il viso chiaro. Nient'altro. Il suo è un saluto silenzioso, l'accettazione di un ritorno che alberga più negli sguardi che nelle parole.


HAGALL  { Sala Circolare . FU } • { Le guarda, oltre quel confine invisibile fra la gioia ed il dolore. Le vede ricongiungersi, stringersi, sorridere. Perchè si tortura precludendosi ancora per qualche istante il calore dell'affetto di quelle due sorelle? Forse l'idea di dover dire loro cosa è accaduto. L'idea di doverlo rivivere e, peggio, dover scorgere il dolore farsi strada non più solo nei suoi, ma anche nei loro occhi. Come un morbo. Come un contagio irreversibile. La voce di Mitrhil le sfiora la mente, delicata e materna, rassicurante, inudita da così tanto che ora ascoltarla la costringe a chiudere gli occhi per goderne appieno, come se solo ora, dopo giorni in un deserto, le fosse concesso bere acqua fresca. Quando li riapre, anche Arshal la sta guardando. Sente la parola perdono, e si domanda fino a che punto debbano perdonarsi a vicenda e non loro la Dea. Nascono passi lenti fra le sue caviglie magre. Lentissimi. Non ha con sé né le rune, né l'Athame. Solo la Veste, il Ciondolo e quel marchio nero sulla fronte. Quando le avrà raggiunte, non dirà una parola. Non ancora. }


MITRHIL {[ Tempio ° Altare ]} )O( { Annuisce alle parole della rossa Stella ricambiando il suo sguardo carico di quelle parole che non serve che abbiano volume per essere più veritiere. Sorride stringendo le mani dell’ancella fino a far vagare il suo sguardo sull’incedere lento e stanco della oscura vestale. Allunga una mano verso di lei. Una mano tesa ad accogliere l’altra. Sono nuovamente insieme. Le ombre oscure e putride che nulla hanno a che vedere col volto dell’anziana, si sono protratte fin troppo sulla terra cara alla Dea. } Insieme. Insieme ce la faremo. { Le voci che le mura del tempio hanno imprigionato sono allarmanti, quelle stesse comunicazioni delle sorelle lo sono. Mai Avalon ha visto era più oscura. }


ARSHAL  [Tempio/Altare] le osserva entrambe, in modo alternato, poi sospira ed il lieve sorriso che era riuscito ad increspare le sue labbra svanisce. Le braccia s'abbassano e le serve un istante per essere in grado di tornare a parlare ''Mitrhil, temo che la situazione sia più grave di quanto tu possa aver sentito.'' scuote appena il capo, mentre prosegue ''Non senti più la debole luce di Nyule e non la senti, perché la Dea ha cancellato la stella sulle sue fronte e ha strappato dal suo collo il simbolo del suo regno.'' lo sguardo si muove, si posa con Hagall ''E cosa, ancora?'' la Stella del Meriggio è diretta, lo è sempre stata, per quanto affetto si possa leggere nel suo sguardo. Vuole le parole della nera sacerdotessa, vuole comprendere cosa ci sia sotto quel volto che nemmeno prova a celare i propri tormenti. [Skill Empatia, liv 1]


HAGALL  { Pressi Altare . FU } • { E finalmente le raggiunge, limitandosi a stringere la mano che Mitrhil le tende. Sta zitta, mentre lascia che a parlare sia Arshal. La prima cosa che dice alla Stella dell'Alba è quanto accaduto alla fu iniziata. Alla fu Regina. È quasi come lasciarsi cullare. Non deve fare niente. Questo finchè la voce della Stella del Meriggio non la scuote, domandandole che altro sia accaduto, poiché ella ha compreso che l'Oracolo nasconde qualcosa. E lei deglutisce piano prima di rispondere } Due giorni fa ho portato Eihwaz sul Tor. Al mio arrivo nubi nere hanno oscurato l'altare e i frutti degli alberi hanno iniziato a sanguinare. C'era sangue ovunque. Era il sangue di Sandmar. Lo sentivo. { fa una breve pausa, alterna lo sguardo da una all'altra } La Dea mi ha chiesto come avessi intenzione di fermare tutto quel sangue. Poi... { la voce si spezza, chiude gli occhi e riprende } ...poi è giunto Rashin e la Dea mi ha detto di consegnargli mia figlia. Mi ha chiesto di farlo se fossi stata pronta. { la fronte si corruga e le ombre si mescolano ad una rabbia confusa } Pronta per cosa?? { scuote il capo, richiude gli occhi e termina il racconto senza riaprirli } Ho obbedito e sono svenuta. Al mio risveglio Rashin ed Eihwaz erano scomparsi. È stato Gianpher a trovarmi e a portarmi al Tempio. { le ciglia bionde si schiudono }


MITRHIL {[ Tempio ° Altare ]} )O( { E alle parole di Arshal la sua mente frenetica va alla ricerca della luce di Nyule, per concretizzare quello che le è stato appena detto. Non c’è più davvero. E’ raro che una iniziata finisca col venire meno ai voti. E’ raro che la Dea decida di non accogliere tra le sue figlie le giovani promesse, soprattutto quando poche sono le fanciulle che cercano il proprio destino al servizio dell’Una e Trina. È raro ma può accadere. Ma è ancora più inquietante il racconto di Hagall. Il dolore di una madre che perde suo figlio. Lo conosce bene, non ha bisogno di calarsi nei suoi panni per far suo il dolore che l’ancella nera non riesce a trattenere. [//Empatia lvl 3]} La Dea pretende di più da noi. Non le basta più che siamo fedeli a lei, delle preghiere non se ne fa nulla. Vuole che riscattiamo la Sua terra, la nostra terra. Vuole il sacrificio estremo. E io sono pronta a donarglielo. Per Lei, ma soprattutto per voi! { Accenna un sorriso, un sorriso determinato. }


ARSHAL  [Tempio/Altare] lo sguardo si perderebbe in quello di Hagall...sì, sanno tutte cosa significa perdere un figlio e lei sa anche cosa significa sentirsi in colpa per questo. Si scosterebbe dalle sue sorelle, abbandonando con un po' di riluttanza il volto di Hagall ed i piedi scalzi la porterebbero oltre l'altare, là dove ardono le fiamme del Sacro Fuoco. Mentre cammina, sente la voce di Mitrhil riecheggiare alle proprie spalle e quando torna ad essere frontale alle due Stelle non è loro che osserva, nel suo sguardo si rispecchia soltanto il fuoco, così vicino che ancora un movimento e la sua pelle ambrata brucerebbe. ''Come?'' la domanda esce dura, diretta, breve.


HAGALL  { Pressi Altare . FU } • { I piani della Dea non sono mai stati comprensibili. E questa volta meno che mai } La Dea mi ha chiesto di fermare quel sangue, non di versarne altro. { la sua mano lascia piano quella di Mitrhil ed entrambi gli arti vanno alla ricerca del gomito opposto, come se sentisse freddo. In realtà quel gelo non ha nulla a che vedere con la temperatura. E, a questo proposito, aggiunge un dettaglio del racconto, che forse è irrilevante, forse ha un qualche significato anch'esso } Il sangue colava fino alle pendici del Tor, e dopo poco ha iniziato a ghiacciare. { sospira, sempre più confusa. } Forse la Dea ha semplicemente voluto punirmi. O punire il padre di Eihwaz per ciò che ha fatto. { aggiunge. Ma la bambina era innocente. Perchè gliel'ha portata via? } Solo noi possiamo salvare l'Isola, sopratutto ora che non ha più una guida al Castello. { annuisce guardando Mitrhil, per poi replicare ad Arshal } Non lo so. { Non lo sa davvero. }


MITRHIL {[ Tempio ° Altare ]} )O( { Lo sguardo si ferma un istante di più su Hagall, vorrebbe abbracciarla, tenerla stretta a sé e probabilmente lo farà questa notte, nell’intimità della sua camera. Ora cercherebbe solo di sorriderle. Un sorriso però che ha un carattere, ha forza,vigore. Un breve assenso col capo per poi tornare a guardare per un momento le tre iconografie della Dea, soffermandosi qualche istante su ognuna fino a guardare nuovamente Arshal. } Cosa può fare un esercito che noi tre non possiamo fare? Abbiamo poteri che fin’ora, fortunatamente, non sono mai serviti. Abbiamo capacità che uomini e donne solamente se li sognano, eppure siamo umili, ci rimettiamo per lo più nelle mani altrui. Ora credo sia giunto il tempo che siano le figlie della Dea a dare un segno tangibile e visibile, non solo a chi dimora sull’isola, ma anche e soprattutto verso coloro che risiedono oltre lago. Non voglio interpretare male il volere della Dea, ma, anche solo noi tre con la somma sacerdotessa, potremmo lì dove gli uomini hanno fallito. { C’è una certa luce nello sguardo di Mitrhil. Chi ha detto che l’Alba è solamente rinascita? Nella rinascita è insita la morte e se Avalon deve rinascere deve prima necessariamente morire. E lei è pronta a farlo pur di togliere di mezzo il putridume che si è riversato sulle coste dell’isola. } Se ci limitassimo ad alzare le nebbie attorno all’isola sarebbe come arrendersi. Ma sono pronta a seguirvi nel caso si decidesse per una soluzione meno drastica… anche se credo sia solo un modo per rimandare un problema che ormai non è più gestibile. Troppi figli dell’isola sono morti e per cosa? Per il passatempo di alcuni? Io questo non posso tollerarlo. { Stringe appena il pugno muovendosi fino verso l’altare poggiando così le mani sulla superficie di pietra levigata. Scioglie l’Athame dalla cintura passando la lama sul palmo della mano. Un taglio netto non troppo profondo, ma fa sì che ne scorga sull’ara il liquido vermiglio. } La mia vita, il mio sacrificio per la Dea, per Avalon e per voi Sorelle!


ARSHAL  [Tempio/Sacro Fuoco] due voci che s'alzano e suonano musiche ben diverse. Ascolta quella melodia dissonante in silenzio, senza prendervi parte, senza interrompere, nemmeno alza il proprio sguardo dalle fiamme. Alla fine, però, anche la voce della Stella dell'Alba si spegne e lo fa con un rinnovato giuramento. Potrebbe aspettare ed ascoltare ancora come quei due fronti opposti possono incontrarsi e scontrarsi...ma non lo fa. Alza lo sguardo e torna a posarlo sull'altare, macchiato dal sangue, ora. ''Quale sangue dobbiamo fermare? Quello dei figli della Dea che continuano a morire scontrandosi con il Caos? Quello d'ogni persona che viva in queste terre?'' stringe le labbra per un istante, prima di proseguire ''Entrambe le interpretazioni sono valide, entrambe le vie perseguibili. La Triade mostra i suoi simboli e come agire resta nelle nostre mani.'' sorride, un sorriso amaro ''Non basta dire che siamo disposte a morire e non basta parlare di pace. Cosa volete fare? Iniziare una guerra, patteggiare, cercare un regnante, dare una prova della forza dell'Isola...Cosa?'' alza lo sguardo sull'immagine della Madre ''Se non sappiamo questo, avvero l'unica via è quella di ritiraci tra le nebbie, finché Avalon non sarà pronta.'' non da risposte, semplicemente, cerca un punto d'incontro tra quei due discorsi ideali, cerca un binario su cui far proseguire la conversazione. [Skill Diplomazia, liv 2] Se qualcuno s'avvicinasse a lei, vedrebbe le dita che fremono appena, sintomo di tutte le energie che in lei vorrebbero sprigionarsi e che, invece, vengono sfruttate per alimentare quel discorso, sostenendolo.


HAGALL  { Pressi Altare . FU } • { Le ascolta entrambe e ad entrambe concede il proprio silenzio finchè non arriverà il suo turno. L'azione compiuta da Mitrhil le attraversa gli occhi. Altro sangue. Quasi non ne sopporta più la vista dopo la visione del Tor, che visione non era. Respira a fondo e ricaccia indietro uno strano malessere, per poi spostare l'attenzione su Arshal. Luce ed ombra che sembrano essersi scambiate, la prima pronta ad uccidere e la seconda a fermare queste morti. Al centro: il meriggio. L'unica che pare avere ancora chiaro il volto che rappresenta. Forse è per questo che la Dea l'ha punita. Ma se era una prova, forse allora vuole che la sua Stella Nera torni a farsi guidare dal dolore, a farsi spingere dalle ombre e dall'oscurità. Dalla vendetta. } Alziamo le nebbie. { sentenzia. Sembra tornata in sé soltanto ora. } Non possiamo lasciare l'Isola scoperta ora che è senza Regina. Rendiamola inaccessibile fino a quando non avremo compreso come agire. { compie un passo avanti, il suo sguardo è tornato ad essere un groviglio di anime. }


MITRHIL {[ Tempio ° Altare ]} )O( { Rimane nei pressi dell’altare osservando Arshal e Hagall, osservando i loro volti e percependo ogni sfumatura nelle linee che la pelle del viso mostrano. [//Empatia lvl 3] } Il mio lungo silenzio non mi permette di impormi con la mia idea su una decisione che riguarda noi tutte e soprattutto l’isola. Alzeremo le nebbie, nessuna creatura che non abbia i natali ad Avalon, possa metterci più piede. Almeno fino a che Avalon non sarà nuovamente pronta. { Annuisce muovendosi verso di loro porgendo la mano che ormai ha smesso di sanguinare affinchè possano stringerla. }


ARSHAL  [Sacro Fuoco/Altare] dovrà scostarsi dal calore del fuoco per raggiungere nuovamente le sue sorelle, per stringere quella mano macchiata di sangue che viene porta. Mentre cammina, riprende a parlare e sì, accetta quanto è stato detto, ma ci sono mille altre sfumature da osservare ''Chiederò ad Elysiane d'assistermi, prepareremo il rito ed il Tor.'' questa è la parte più semplice da analizzare, quella più ovvia ''Dobbiamo sentire il parere della Somma Stella.'' sì, non la chiama Eiluned, non questa volta ''Dobbiamo anche pregarla di nominare una Decana, perché troppo scivoloso è il terreno su cui ci muoviamo e se la perdita di una Regina crea tutto questo, cosa potrebbe accadere se non vi fosse una guida?'' ancora qualcosa, sì, mentre la sua mano scura raggiunge quella ben più chiara della sorella ''Dobbiamo cercare i simboli della Dea, come non è mai stato fatto realmente e...Nyule, dovremo capire se per lei c'è ancora una speranza, o se per il Tempio è persa per sempre.'' nella sua voce non ci sono dubbi, dunque, trova inutile fingere, se le altre vorranno ribattere potranno farlo.


HAGALL  { Pressi Altare . FU } • { Non sta prendendo alcuna decisione che vada contro le idee di Mitrhil. Sta solo scegliendo la prima cosa da fare, le altre cose verranno dopo. Qualsiasi decisione verrà presa, una volta alzate le nebbie, lei sarà li, con le sue sorelle e con la Dama del Lago. Unite. Si avvicina ancora di più all'altare per poter posare la propria mano su quelle unite delle altre due. Annuisce } E sia. { tre stelle, finalmente riunite. Finalmente i tre volti della dea riemergono dalle loro nebbie. }




"Io sono sempre stata te."






10/09/2014 10:06
 
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Riassunto: Arshal chiede ad Inwe di seguirla nei giardini interni, per raccogliere le erbe ed i rami necessari a creare le ghirlande che orneranno l'altare e le teste delle sacerdotesse, durante il rito. Raccolgono rami di betulla, abete bianco e sorbo, poi lavanda e rosmarino. Arshal spiegherà solo in parte all'iniziata quale sia lo scopo di quelle piante, in relazione al rito, ma le parlerà di come devono essere raccolte. Alla fine, il tutto verrà portato all'interno del Tempio, per allestire l'altare.

Commento: Semplice raccolta di erbe, che non hanno altro fine se non quello del rito stesso (le proprietà e il simbolismo delle piante sono nel testo del rito).

ARSHAL [Giardini Interni/Boschetto Betulle] quel particolare punto dei giardini interni non è ancora nel suo pieno splendore. Si scorge chiaramente la devastazione creata da Nyule...la Stella del Meriggio osserva in silenzio quella devastazione. Indossa sempre il suo abito rosso, ma oggi i capelli sono stati raccolti in cima al capo, in modo pratico e poco elegante. Per il compito che >>
ARSHAL >> s'appresta a svolgere non ha bisogno d'impicci. Si guarda intorno, osservando i rami spezzati che la circondano...raccogliere il legno delle betulle non sarà difficile.

INWE [Giardini interni/Boschetto betulle] E' il primo ingresso dell'Iniziata nei Giardini interni, un angolo nuovo dei tanti che il Tempio cela. Segue la rossa figura Stella, giacché hanno un compito da svolgere: ubbidiente, pronta ad ascoltarne le indicazioni, l'allieva è nello stato d'animo ideale per apprendere. Molti degli alberi attorno a loro sono danneggiati, e se ne domanda il motivo, >>>
INWE seppur senza esternarlo alla Guida. È pronta ad agire secondo i suoi consigli, mentre le s'accosta: l'abito verde delle Iniziate indosso, i capelli raccolti in un'unica treccia, attende solo che Arshal parli.


ARSHAL [Giardini Interni/Boschetto Belle] ''Dobbiamo raccogliere alcune erbe ed i rami di alcuni alberi.'' osserva ciò che la circonda, mentre parla all'iniziata, con un tono pratico, un po' diverso da quello più mistico usato in altre occasioni ''Qui non sarà difficile. Dobbiamo avere rami di betulla, abete bianco e sorbo...gli abeti sono vicini alla sacra fonte,'' ed indica a sinistra con un >>
ARSHAL >> cenno del capo ''il sorbo dovremmo trovarlo nella parte del giardino dedicata a Rhiannon.'' aggiunge, muovendo il capo verso destra ''Le betulle.'' alza le mani, per indicare la devastazione che hanno davanti ''In questo primo caso non ci saranno problemi, ma ricorda che di ogni pianta non bisogna mai prendere più della metà. Non dobbiamo mai danneggiarla in modo che non possa >>
ARSHAL >> continuare a dare nuovi frutti e per ogni foglia che raccogliamo è bene ringraziare.'' inizia a muoversi verso la betulla più vicina ''In genere ti direi di usare un athame per tagliare e non strappare le erbe...'' ed indica quello che lei porta al fianco sinistro ''ma nel caso dei rami la cosa non è possibile.'' piega le ginocchia ed inizia a raccogliere quei rami che, già da soli, >>
ARSHAL >> si sono spezzati e riposano a terra.


INWE [Giardini interni/Boschetto betulle] Si sorprende a trovare a situazione stranamente familiare: memorie del passato, scene di un'altra vita in cui non era la Stella del Meriggio a spiegarle come e quali erbe raccogliere, ma la vecchia Cailleach, con la sua voce roca e gravata dagli anni. Ascolta con attenzione, impara, assorbe ogni stilla della conoscenza che le viene tramandata: abete bianco,>
INWE betulla, sorbo... piante che perfino una profana come lei è in grado di distinguere con sufficiente facilità. Piega le ginocchia, iniziando la raccolta dei rami che qualcosa ha spezzato, le dita che ne cercano di abbastanza robusti ma non tanto da rendere complesso il loro trasporto. �Perchè proprio questi alberi, Arshal?� chiede, senza sollevare lo sguardo da terra.

ARSHAL [Giardini Interni/Boschetto Betulle] raccoglie i rami con la mano destra e li posiziona sul braccio sinistro. ''Perché ogni volto ha i propri simboli, ognuno colori e piante sacri. Queste sono le piante sacre alla Triade: la betulla per Cerridwen, l'abete bianco per Arianrhod e il sorbo per Rhiannon.'' torna ad alzarsi ''Basteranno, dobbiamo creare delle ghirlande, non ne serviranno molti.'' >>
ARSHAL >> così dicendo, inizierebbe a muoversi verso la parte sinistra dei giardini, non senza accertarsi che Inwe la stia seguendo.


INWE [Giardini interni] Uno, due, cinque, dieci ramoscelli nodosi trovano posto nell'incavo del gomito destro, piegato e pronto ad accoglierli: ne prende non più lunghi di un piede, cerca il legno più giovane ed elastico, quello più adatto ad essere adoperato per le ghirlande di cui parla la Stella. S'alza in piedi imitandola, e ne segue i passi verso oriente: nel mentre, lo sguardo vaga su ciò>>>
INWE che la circonda, pur senza allontanarsi mai troppo dalla figura di Arshal.

ARSHAL [Giardini Interi/Abeti] supererebbe in fretta le betulle, con il passo di chi conosce a memoria il luogo all'interno del quale si sta muovendo. ''Raccogli tu i rami degli abeti, Inwe, mi raccomando, con delicatezza, qui ne troverai pochi già spezzati e pronti per essere utilizzati.'' mentre parla, il suo sguardo si muove verso l'acqua limpida della sacra fonte. Cerca qualcosa di >>
ARSHAL >> diverso, piante ed erbe meno semplici, forse, da individuare...non impossibili e ben comuni, ma certo non grandi come un abete. [Skill Conoscenze Naturali, liv 2/Skill Potere della Stella, liv 5]

INWE [Giardini interni/Abeti] Uno dopo l'altro, diversi figli dell'abete vengono riposti assieme a quelli della betulla, mentre l'inconfondibile odore di resina si spande nell'aria. Le dita della Mezzosangue sono ormai piene di quelle lacrime viscose, ma non esitano nel portare a termine il loro compito. Torna a voltarsi verso la Stella, impegnata con la lavanda, mostrando la raccolta: >>>
INWE �Basteranno?�. Non sa esattamente quali siano le quantità necessarie, non avendo mai partecipato ad alcun rito.

ARSHAL [Giardini Interni/Abeti] si china per raccogliere la lavanda e sistemarla nel proprio braccio destro, assieme ai rami di betulla. Giunge la voce di Inwe e la sacerdotessa si volta per osservare. China il capo in segno d'assenso ''Basteranno. Mentre io finisco qui, potresti andare dalla parte opposta del giardino, oltre le betulle e raccogliere lo stesso quantitativo di rami di >>
ARSHAL >> sorbo?'' le ha già chiesto se conosce le piante e la risposta le fa pensare che l'iniziata sia in grado di riconoscere le piante e le erbe più comuni ''Io terminerò qui, poi potremo portare tutto sull'altare del Tempio.'' e già si volta verso il rosmarino, già porta l'athame all'altezza della pianta.


INWE [Giardini interni/ Abeti → Sambuco] Annuisce alla richiesta della Guida: senza abbandonare il carico, si volta e torna sui propri passi, cercando il prossimo arbusto da cui attingere. Ne cerca le piccole bacche, soprattutto, in quell'esplosione di colori che sono i Giardini. Supera le betulle, come suggerito, ma ancora non lo vede.... fin quando, continuando a proce
INWE >>>
INWE procedere, gli occhi non incontrano la macchia che cercava. Qualche passo, e sarà innanzi al cespuglio rigoglioso, da cui inizierà la raccolta.

ARSHAL [Giardini Interni] l'athame recide anche i sottile rami del rosmarino, anche questi cadrebbero per terra, poi, la Stella si piegherebbe per raccoglierlo. Il ringraziamento, questa volta, è racchiuso nella sua mente. Quando le braccia saranno cariche, la Stella del Meriggio tornerà ad alzarsi, per incamminarsi verso l'interno del Tempio, la nicchia di Cerridwen e l'altare. Ha spiegato cosa >>
ARSHAL >> fare all'iniziata e sarà nel punto stabilito che l'attenderà, per poi proseguire nei preparativi che questa giornata richiede.


INWE [Giardini interni/Sambuco] Come prima, un ringraziamento silenzioso viene portato alla pianta, le palpebre abbassate per qualche secondo a celarne la vista: quindi verrebbe allungata la destra, e fra i piccoli e fragili fiori verrebbe cercata la solidità del sostegno legnoso, costretto a spezzarsi sotto la lieve e ferma pressione della Novizia. Ha curato i Giardini per molte lune, prima >>>
INWE - ancora di essere accolta come Iniziata, e sa dove andare ad operare, quindi non impiega molto tempo a completare l'opera e terminare la raccolta. Le braccia cariche, s'incammina verso il Tempio: sa che la Stella l'attenderà nei pressi dell'altare, ed è lì che è diretta.
INWE ancora di essere accolta come Iniziata, e sa dove andare ad operare, quindi non impiega molto tempo a completare l'opera e terminare la raccolta. Le braccia cariche, s'incammina verso il Tempio: sa che la Stella l'attenderà nei pressi dell'altare, ed è lì che è diretta.



"Io sono sempre stata te."






10/09/2014 10:12
 
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)O( Il Rito )O(


Riassunto: La Somma Stella attende vicino all'altare e dietro di lei è ferma Inwe, iniziata del Tempio, che per la prima volta assiste ai riti. L'altare del Tempio è stato preparato per il rito che stanno per tentare, un cerchio di candele acceso attorno ad esso. Le tre Stelle giungono dalla navata, portando con sé i simboli sacri ai 3 Volti. Il rito ha inizio, le voci delle sacerdotesse rompono il silenzio ed alla fine non resta che l'attesa. Cosa accadrà? Si manifesterà in qualche modo il potere della Triade?

Commento: C'è poco da aggiungere, le specifiche del primo post sono soprattutto in relazione a quest'ultima role. Il primo responso master è stato fatto da Eiluned.

Il vento ulula il cupo canto della tempesta accompagnato dal martellare non di tamburi ma della pioggia che pare essere un pianto, un pianto portatore di vita. Ma nel Tempio la pioggia è solo un sottofondo, un sottofondo che accompagna, come in tutti gli antichi riti, col suo ritmo ciò che sta per accadere. Ardono attorno all’altare candele di tre colori, bianco, rosso, nero. Disposte in questo ordine a formare un cerchio. Sull’altare tre rune si possono facilmente scorgere tre rune. Kano, Eihwaz ed Algiz. Ma non l’inchiostro, bensì la cenere del sacro braciere, resa pastosa da qualche goccia dell’acqua della Fonte Sacra, è il materiale con cui queste sacre lettere sono state vergate. Neppure l’altare è vuoto. Una grande corona, intrecciata con i legni sacri alla Trina,- abete bianco, betulla e sambuco- racchiude in se altre tre candele, gialle quest’ultime, a simboleggiare il quarto tra gli elementi, ossia l’aria. Anche le candele gialle ardono nell’oscurità della notte. Il cerchio non è vuoto. Due donne vi si trovano all’interno, una, vestita del colore dei germogli, l’altra ammantata del colore del più prezioso dei metalli. Entrambe indossano una corona sul capo, una corona fatta degli stessi materiali di quella posta al centro dell’altare. Escluso il crepitare delle piccole fiamme ed il battere della pioggia, null’altro suono giunge nel Sacro Luogo.
GDR PLAY [Eiluned, Inwe, Mitrhil, Arshal, Hagall]



EILUNED  { Tempio- pressi altare } La veste rossa come le fiamme che la circondano è ricoperta dalla semplice eppure regale sopravveste che la contraddistingue come Signora dell’Isola. I fili dorati della veste si accendono di dolci bagliori al danzare delle piccole fiamme delle candele che la circondano e che risplendono anche nel suo sguardo, fisso verso la navata centrale del Tempio, verso quel luogo da cui sente giungere forti, complete, perfette, le auree delle prescelte dalle Dee. Luce, Fiamma, Oscurità nel loro massimo splendore. Dietro di se una lucina tremolante e fioca come quella delle candele, ma nonostante questo carica di un potere specialissimo, il potere di una promessa, il potere di ciò che potrà essere. E’ serio il volto di Eiluned incorniciato dalla corona di legno e dai lunghissimi capelli neri che le scivolano ormai come un manto fino all’altezza del ginocchio. Tace come tace la luna. Tace ed attende.


INWE  [Navata centrale/ Nel cerchio] Attende. L'animo freme dopo gli accadimenti del pomeriggio, dopo che il cielo – per la prima volta da quando è arrivata sull'Isola e, suppone, per la prima volta da molto tempo – s'è tinto dei colori più foschi, riversando sulla terra una pioggia torrenziale, e fulmini. Dodici, ne ha contati, ferma nei Giardini, mentre l'acqua le sferzava il viso alzato: dodici lampi che hanno squarciato le nubi e sono andati a scagliarsi su Barrington ed Avalon, facendole stringere il cuore per la paura. Proprio oggi la Dea ha allontanato la sua primavera dai cieli sempre tersi dell'Isola, oggi che il rito deve essere compiuto. Cosa mai potrà essere accaduto, perché una tale punizione – non può vederla diversamente – venisse inflitta alla carne stessa dell'Una e Trina? Ma ha allontanato le preoccupazioni ed il timore, o almeno ha tentato di farlo, per avere la mente sgombra e non errare nei suoi compiti: ha letto molte e molte volte le parole vergate da Arshal per non permettere alle sue scarse conoscenze di trarla in inganno, e ormai quelle hanno preso posto nella sua memoria. Attende, quindi, immobile dietro alla Somma Stella: è la prima volta che la vede, e non potrebbe provare nei suoi confronti sentimenti diversi dal profondo rispetto e sì, ben più d'una punta di reverenziale timore, mentre la guarda, vestita di stoffe purpuree e dorate. Sul capo ha una ghirlanda intrecciata con il sorbo, la betulla e l'abete che ha aiutato a procurare, e che ornano anche l'altare, assieme a simboli che non è ancora in grado di decifrare: attorno a lei ed a Eiluned un cerchio di candele, ad allontanare il buio della notte e della tempesta. Attende, dritta, pallida ed immobile: attende che inizi, lo sguardo fisso innanzi a sé, ma dietro alla maschera di cera che s'è imposta il cuore continua a correre.


MITRHIL {[ Navata centrale -> Altare ]} )O( { Una tempesta impervia fuori dalle mura del tempio, una tempesta che non ha nulla di naturale, tutt’altro. Sei le saette che hanno colpito l’isola, sei ferite che rimangono aperte a sanguinare nel ventre della terra. Lo scrosciare è talmente impetuoso che il rimbombo è tale nel tempio da scandire e accompagnare quella processione come se fossero gli stessi tamburi di Beltane. Ma in questa notte, dove la luna piena si nasconde dietro le pesanti coltri plumbee, Mitrhil, Stella dell’Alba, è chiamata per compiere quello che sarà la volontà della Dea. Semplice e regale nel suo portamento; la veste bianca scivola sulla sua figura armoniosa fino a lambire i piedi nudi; l’athame legato alla cintura d’argento; il medaglione a forma di stella che delicatamente si poggia sulla curva del seno. I capelli acconciati in una sobria quanto complessa acconciatura così da lasciarle il collo libero e tra quei morbidi ricci biondi la coroncina fatta intrecciando legnetti di abete bianco, albero sacro ad Ariarhod. Tra le mani ha la Brocca d’argento con la quale ha attinto l’acqua dalla sacra fonte. Occhi grigi e scuri come il cielo di questa notte si posano dapprima sull’altare, adornato con elementi essenziali alla riuscita del rituale, posandosi infine sulla Somma Stella. Lo sguardo va oltre fissandosi sui tre volti partendo dalla Velata fino ad arrivare a quello della Fanciulla soffermandocisi per un istante mentre, un piede dopo l’altro, avanza verso Eiluned. Una notte davvero particolare questa; notte nella quale probabilmente l’isola tornerà ad essere per molti solo un ricordo. Arrivata davanti alla Dama del Lago inchina appena il capo per salutare colei che è loro somma guida posizionandosi così alla sua destra. Rivolge uno sguardo alla giovane iniziata della quale percepisce la debole luce, e alle sorelle subito dietro di lei: Arshal e Hagall. L’animo e il corpo dell’ancella prescelta dalla Vergine Fanciulla sono predisposti per accogliere il potere che Arianrhod vorrà donarle, mentre è proprio a lei che il suo spirito protende. [//Volontà lvl 3 + Ritualistica della Dea lvl 5 + Imperturbabilità lvl 5]


ARSHAL  [Navata Centrale/Cerchio di Candele] batte la pioggia sulle mura oscure del Tempio. Batte il cuore della sacerdotessa, ad ogni passo dei piedi scalzi. Sente quel ritmo insinuarsi in ogni centimetro del suo corpo, un ritmo voluto dalla Dea, che danza assieme alle fiamme del Meriggio. La Stella si muove e con lei le sue sorelle: la figura candida di Mitrhil la precede, quella oscura di Hagall è dietro di lei. Sente i loro passi, il frusciare delle vesti che si mescola allo scrosciare della pioggia, la luce dell'Alba e le ombre del Vespro. Lei si muove al centro, come al centro si trova sempre Cerridwen, la bilancia tra la luce e il buio, tra la vita e la morte. La Stella del Meriggio veste di rosso, come sempre, perché è quello il colore del volto che l'ha chiamata a a sé, più e più volte, ricalcando la stella sulla sua fronte ambrata. Rosso è anche il manico dell'athame che porta al proprio fianco sinistro, quell'oggetto che solo quella mattina l'ha aiutata a recidere i piccoli rami di lavanda e rosmarino, che ora ornano il suo capo, intrecciati ai rami più spessi della betulla, a formare una ghirlanda. Sotto la quella corona di materiali naturali, i capelli scuri sono sciolti e ricadono lisci lungo la schiena. Il suo aspetto è curato, più di quanto non sia di solito, ha persino indossato il ciondolo a forma di stella, che soltanto le sacerdotesse possiedono. Ogni simbolo è al suo posto. Non potrebbe apparire più chiaro che loro sono le figlie della Triade. Tra le mani di Arshal, a completare il quadro, c'è il Sacro Braciere, sostenuto dalle sue mani, da cui il fumo s'alza leggero. Il profumo è quello della lavanda che si mescola al rosmarino, sì, le stesse erbe della ghirlanda, erbe che invocano a gran voce protezione. Non è lontano il Cerchio. Vede Eiluned e ne percepisce il potere, prima che gli occhi possano metterla a fuoco… dietro di lei, una figura verde, una luce ben più fioca. Un sorriso leggero increspa le sue labbra, poi arriva il tempo di prendere posto all'interno del Cerchio. Supererebbe le candele…bianche, nere, rosse…e le loro fiamme accese, per poi posizionarsi di fronte ad Eiluned. Ora esiste soltanto il rito. [Skill Volontà, liv 3/Skill Ritualistica della Dea, liv 5]


HAGALL  { Navata > Altare . FU } • { Il tempo è giunto, dunque. All'esterno del Tempio un temporale senza precedenti scuote l'intera Isola, sferzando gli alberi ed abbattendosi al suolo con rabbia. Una rabbia divina. Si. Perchè loro sanno che è di questo che si tratta. Le sacerdotesse lo riescono a comprendere ed è per questo che la decisione presa qualche giorno addietro, e che oggi trova compimento, ri rivela sempre più necessaria. Non parla, l'Oracolo. Non ne ha nessuna voglia. Fra i suoi pensieri svetta il viso di sua figlia, e quello di Rashin quando ha dovuto consegnargliela. È anche per lei che stasera si concentrerà e donerà alla causa ogni stilla del proprio potere. I capelli sono raccolti in tante piccole trecce e sul capo ha una coroncina di sorbo. Fra le mani reca l'Ampolla d'Onice e sul corpo sono radunati tutti i Simboli che la designano quale figlia dell'Oscura, quali la veste sacerdotale nera, l'Athame, le rune, il ciondolo di congrega e, il più piccolo ma più pesante di tutti: la stellina che le macchia la fronte. Ha ancora le dita scure, i suoi polpastrelli sono anneriti per via della miscela di acqua e cenere che ha usato, al tramonto, per disegnare le tre rune sull'Altare: Kano, Eihwaz ed Algiz. Nel tracciare la seconda, ci ha messo particolare cura, come se in qualche modo, potesse giungere come una carezza alla sua bambina. Sente l'aura delle sorelle. Sono tutte qui, tutte unite. Tutte pronte. E lo è anche lei, che in silenzio entra nel cerchio e si ferma alla destra di Eiluned. Concentrata (//Volontà +3) } . { Ritualistica della Dea liv 5 }


MITRHIL {[ Altare – Cerchio dicandele ]} )O( { Chiare e vivide le fiamme, non solo delle candele che ballano seguendo il ritmo incalzante della pioggia, ma soprattutto quelle che ciascuna di loro ha dentro di sé mentre il vuoto del silenzio è riempito proprio dal crepitare del fuoco, dallo scroscio dell’acqua e dalla terra che piange per le ferite subite. Avanza l’ancella dell’alba, oltrepassando la Somma sacerdotessa fino a raggiungere il lato sinistro dell’altare. Con la brocca tra le mani cercherebbe quel contatto con Ariarhod che viene sempre in suo soccorso, lo anelerebbe come farebbe la cerva sui corsi d’acqua, lo lascerebbe passare attraverso di lei, spandendosi in ogni suo essere, partecipando con ogni sua fibra, con ogni frammento della sua anima a quell’invocazione. } Vergine Fanciulla, Candida bambina, Tu che sei Luce e Speranza, Illumina il nostro cammino. { Lentamente la stellina sulla fronte, marchio e sigillo indelebile del suo rapporto con la Dea,prenderebbe ad illuminarsi di un chiaro bagliore mentre l’ancella prediletta di Arianrhod verserebbe l’acqua sulla ghirlanda posta al centro dell’altare. } Questo è il mio dono, possa l’acqua purificare i nostri cuori! { Nel buio del tempio la luce della Vergine Fanciulla brillerebbe con intensità; ancora qualche istante per la bianca ancella che poserà la brocca sull’altare prima di riprendere nuovamente posto nel cerchio. } [// Luce della stella lvl 5- Ritualistica della Dea lvl 5 – Volontà lvl 3]


ARSHAL  [Tempio/Cerchio di Candele/Altare] conosce ogni parte di quel rito, come potrebbe essere diversamente, dato che l'ha creato lei? E quanto tremava la sua mano, mentre scriveva le invocazioni per le altre sacerdotesse e in lettere chiare per Inwe e la sua difficoltà nella lettura? Mai quanto tremava il suo cuore, al ricordo di Nivienne e dei suoi insegnamenti. Il rito si svolge davanti ai suoi occhi e la mente deve aggrapparsi al presente, alla figura di Mitrhil che porta la voce dell'Alba tra quelle mura. Soltanto quando la sorella avrà terminato la propria invocazione la Stella del Meriggio avanzerà verso il centro del Cerchio, per posizionarsi ancora una volta di fronte alla Somma Stella, ma più vicina, posizionandosi a fianco del Sacro Fuoco, sfiorando quasi l'altare. I passi si fermano e le labbra si schiudono, la voce di Arshal s'alza, più forte di quanto non sia solita fare…quella è la voce che la sacerdotessa ha imparato ad adottare durante i riti, decisa e ben udibile da ogni angolo del Tempio ''Madre Guerriera, Giusta signora, Tu che sei Calore e Forza, Proteggi il nostro cammino.'' le mani si muovono, portando il sacro braciere sopra l'altare e la ghirlanda che lo orna. le mani si muovono in modo circolare, il fumo fuoriesce e s'insinua tra i nodi della ghirlanda, confonde le fiamme delle gialle candele. La stella sulla sua fronte reagirebbe a quel richiamo, iniziando a brillare e la sua luce rossa s'unirebbe a quella bianca ''Questo è il mio dono, Possa il fuoco rinvigorire i nostri cuori.'' altre parole, poi il braciere viene posato davanti alla sacerdotessa, le mani s'abbassano e gli occhi corrono verso il volto di Eiluned, anche se sa che, prima che lei parli, dovrà essere udita la voce del Vespro...e mentre attende che quella voce giunge, abbandonerebbe il volto della Somma Stella, almeno per pochi istanti, per permettere ai suoi piedi scalzi di portarla nuovamente al posto che le spetta all'interno del Cerchio. [Skill Ritualistica della Dea, liv 5/Skill Luce di Stella, liv 5/Skill Volontà, liv 3]


HAGALL  { Altare . FU } • { I piedi nudi calcano la pietra che tante volte hanno baciato in tutti questi anni. Eppure è la prima volta che la conducono in quella posizione, in un rituale di questo genere. Chissà quando è stata l'ultima volta che altre Sacerdotesse si sono radunate attorno a questo altare per compiere ciò che stanno per fare loro. Chissà quando e se si renderà ancora necessario, in futuro. Ora che accanto a sé ha la Dama del Lago, l'Oracolo lascia che la propria voce segua quella delle sorelle. } Vecchia Saggia, Anziana velata, Tu che sei Ombra e Saggezza, Nascondi il nostro Cammino. { la luce, sulla sua fronte, prende a brillare. È un bagliore forte, canale del potere che risiede in lei. Eppure è diversa dalla luce delle altre due stelle, perchè la sua, in qualche modo, è fatta di ombre vibranti (//Luce di Stella liv5). La mano sinistra s'immerge nell'Ampolla d'Onice, prendendo una manciata di terra che sparge sulla ghirlanda dicendo } Questo è il mio Dono. Possa la Terra custodire i nostri cuori. { l'ampolla, a questo punto, viene posata sull'Altare, mentre lei torna nel Cerchio. } . { Volontà liv5 . Ritualistica della Dea liv5 }


EILUNED { Tempio- pressi altare } La Vergine, La Madre, L’Anziana. Le sue sorelle, quei corpi mortali che portano in loro il potere ed il fardello di essere il veicolo della Dea, coloro con le quali divide il compito che le è stato da Lei assegnato. Una ad una un dono alla Dea che Eiluned stanotte, ancora una volta, incarna. Quindi lo rialza e guardando nell’ordine Mitrhil, Arshal ed Hagall con una voce che ha solo l’eco della sua ora dice: *La Triade v'ascolta, figlie mie. Io sono la Bianca Fanciulla, Io sono la Rossa Signora, Io sono la Nera Anziana. * Quindi attende solo qualche breve istante, perché sa che alla sua voce si unirà quella dell’iniziata * La Triade v’ascolta, figlie mie, parlate.* Ora a confermare che Ella ha risposto, oltre alla voce che pare senza tempo di Eiluned, si dovrebbe aggiungere anche la luce che prenderebbe a brillare dalla piccola stella tatuata sulla fronte della donna. Una luce che racchiude in se ogni colore dell’iride. Una luce meravigliosa e sovraumana. Nulla nulla ora dovrebbe poter distrarre la donna che ha abbandonato il suo corpo alla Dea, la sua voce, i suoi occhi. [Volontà ferrea 3; Ritualistica della Dea 6; Luce di Stella 6]


INWE  [Navata centrale/ Nel cerchio] Ha atteso, e la pazienza è stata ripagata: una dopo l'altra le tre Stelle fanno il proprio ingresso nel cerchio di candele che continuano a diffondere la loro luce tremolante. L'ancella d' Arianrhod è la prima a recarsi al proprio posto, ed in un'altra occasione ne osserverebbe con più attenzione i lineamenti sconosciuti, ma non ora: ora gli occhi seguono la rossa figura della Stella del Meriggio, e poi quella oscura di Hagall, la prediletta di Rihannon. Ognuna prende posto, ed il Cerchio viene chiuso. Tutta l'attenzione di cui è capace è rivolta a ciò che sta per accadere, alla cerimonia a cui sta per partecipare. Muta, ancora, immobile, attende le parole rituali: prima Mithril, poi Arshal, infine Hagall, ognuna porta a termine il proprio compito, mentre l'Acqua, il Fuoco e la Terra accarezzano la ghirlanda sull'altare. Un fremito, al sentire le prime parole della Somma Stella: è lì, la Dea, innanzi agli occhi della Mezzosangue, vestita d'oro, e non ha dubbi a riguardo, anche senza vedere la luce iridescente che si diffonde dalla stella che porta sulla fronte. Le basta udirne la voce – lontana, senza tempo - per percepirlo. Poi è la sua voce a levarsi assieme a quella di Eiluned, quasi senza che se ne renda conto: inspiegabilmente ferma, nonostante l'emozione, s'alza e prende corpo anch'essa nell'aria ricca di odori. “La Triade vi ascolta, figlie mie. Parlate.”


MITRHIL {[ Altare – Cerchio di candele ]} )O( { Potenti e sicure le voci di ciascuna sorella, ciascuna con il suo timbro,ciascuna con la propria forza e determinazione. E mentre fuori la tempesta impervia come monito per tutti, lì al tempio sarebbe un tripudio di luci. Luci che incarnano il potere della Dea, segno tangibile della sua presenza. Le figlie della Dea sono unite da un filo invisibile, sorelle, madri, amiche, compagne, maestre, la terra che appartiene all’Una e Trina è piagata, ferita. Scorre da troppo tempo il sangue a irrorare la terra che anela vita, non la morte. Non quella che esula dalla conclusione naturale. E attraverso quel filo invisibile alza le braccia al cielo insieme alle proprie consorelle. } Questa è la casa della Triade e noi invochiamo il Suo potere. Arianrhod, rendi invalicabili le acque del lago. Cerridwen, che nessuno possa violare le tue sacre fiamme. Rhiannon, ritira la tua terra dietro il velo. Triade tutta, noi t'invochiamo! Chiudi le Nebbie sull'Isola di Avalon. Dona alle tue figlie il tempo di trovare il giusto cammino. Chi desidera violare il Tuo equilibrio sia bandito dal Suolo a te Sacro. Senza una guida sicura si perda nelle nebbie l'uomo che per il lago s'avventura. Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto. { Solenne come non lo è mai stata. Lo sguardo rivolto verso l’alto, in quell’unico coro di voci femminili che a gran voce cerca protezione non solo per loro stesse, ma soprattutto per l’isola tutta. Brillerebbe di una luce abbagliante la stellina posta sulla fronte della sacerdotessa. Questa notte, se la Dea accogliesse il loro richiamo, potrebbe allontanare, se non definitivamente, ma in parte, l’isola dal resto della terra ferma, così da potersi rigenerare dalle ferite subite. } [// Luce di Stella lvl 5 – Ritualistica della Dea lvl 5 – Volontà lvl 3]


ARSHAL  [Tempio/Cerchio di Candele] il rito scorre, le voci si susseguono, la Somma Stella impone di parlare, accompagnata dalla voce di Inwe, che fa da coro...no, non sono soltanto loro ad imporre di parlare, non la donna e la mezzelfa, non i mortali. E' alla Triade che devono rivolgersi ed è delle fiamme della Madre che si riempie la mente di Arshal...ma non soltanto, non questa volta. E' il tempo d'invocare ogni volto, di comprendere con la mente l'acqua e la terra, assieme al fuoco che in lei arde, con naturalezza, senza alcun bisogno di sforzare la propria mente. Le labbra si schiudono ancora ed un nuovo coro dovrebbe formarsi, un coro che comprende tutte le voci presenti. ''Questa è la casa della Triade e noi invochiamo il Suo potere.'' le voci si mescolano e questa non è soltanto un'invocazione, è una richiesta, forse la più grande che le figlie della Dea abbiano mai osato fare ''Arianrhod, rendi invalicabili le acque del lago. Cerridwen, che nessuno possa violare le tue sacre fiamme. Rhiannon, ritira la tua terra dietro il velo. Triade tutta, noi t'invochiamo, Chiudi le Nebbie sull'Isola di Avalon.''A quelle parole la sua voce ha un lieve fremito, ma non può fermarsi, non ora ''Dona alle tue figlie il tempo di trovare il giusto cammino. Chi desidera violare il Tuo equilibrio sia bandito dal Suolo a te Sacro. Senza una guida sicura si perda nelle nebbie l'uomo che per il lago s'avventura Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto.'' La luce della sua stella dovrebbe continuare a mandare i propri bagliori, rossi, capaci di rafforzare il cuore di chi ha fede nella Dea…e chi più di loro ne ha? I sentimenti della Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto.'' La luce della sua stella dovrebbe continuare a mandare i propri bagliori, rossi, capaci di rafforzare il cuore di chi ha fede nella Dea…e chi più di loro ne ha? I sentimenti della donna sono banditi, in questo momento, lei non pensa a cosa questo potrà comportare per quei legami che la stringono a chi sta al di là del lago. Ora deve esistere soltanto la sacerdotessa. Ascolterà le voci delle Sue figlie la Triade? [Skill Ritualistica della Dea, liv 5/Skill Luce di Stella, liv 5/Skill Volontà, liv 3]


HAGALL  { Altare . FU } • { Ed infine, il momento in cui le loro voci, mescolandosi a quelle degli Spiriti, si uniscono in un'unico grido. Le braccia si alzano, nello stesso modo in cui dovrebbero fare le stesse Nebbie. } Questa è la casa della Triade e noi invochiamo il Suo potere. Arianrhod, rendi invalicabili le acque del lago. Cerridwen, che nessuno possa violare le tue sacre fiamme. Rhiannon, ritira la tua terra dietro il velo. Triade tutta, noi t'invochiamo, Chiudi le Nebbie sull'Isola di Avalon. Dona alle tue figlie il tempo di trovare il giusto cammino. Chi desidera violare il Tuo equilibrio sia bandito dal Suolo a te Sacro. Senza una guida sicura si perda nelle nebbie l'uomo che per il lago s'avventura. Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto. { le loro luci si fondono in un tripudio di colori. Brillano come vere stelle e le anime danzano attorno a loro, fiondandosi poi all'esterno, sotto la Tempesta, per andare a guardare ciò che accadrà adesso oltre i confini di questa Terra Sacra. } . { Luce di Stella liv5 . Volontà liv5 . Ritualistica della Dea liv5 }


EILUNED { Tempio- pressi altare } Le parole hanno un grande potere, lo si impara fin da quando si è iniziate, lo si impara a proprie spese, sulla propria pelle. Ed ora a parola si sono aggiunte parole, alla magia si è aggiunta magia. Dovrebbe brillare ora la sua luce, inglobando, espandendosi in unione alle altre Così come la sua voce che sembra intonarsi e racchiuderle tutte mentre alza le mani al cielo e dice * Questa è la casa della Triade e noi invochiamo il Suo potere. Arianrhod, rendi invalicabili le acque del lago. Cerridwen, che nessuno possa violare le tue sacre fiamme. Rhiannon, ritira la tua terra dietro il velo.>> Triade tutta, noi t'invochiamo, Chiudi le Nebbie sull'Isola di Avalon. Dona alle tue figlie il tempo di trovare il giusto cammino. Chi desidera violare il Tuo equilibrio sia bandito dal Suolo a te Sacro. Senza una guida sicura si perda nelle nebbie l'uomo che per il lago s'avventura. Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto.* [Luce di stella 6, Volontà ferrea 3, Ritulaistica della Dea 6]

INWE  [Navata centrale / Nel cerchio] L'ultimo momento del rito, le parole che lo termineranno ed invocheranno definitivamente il potere della Triade. Alza le braccia a quel cielo notturno cui sono state nascoste le stelle, le maniche che scivolano in basso, scoprendo la pelle fino ai gomiti: di nuovo, eleva la propria voce con più fermezza di quanto lei stessa non si aspetti, unendola a quelle delle quattro donne. “Questa è la casa della Triade e noi invochiamo il Suo potere. Arianrhod, rendi invalicabili le acque del lago. Cerridwen, che nessuno possa violare le tue sacre fiamme. Rhiannon, ritira la tua terra dietro il velo. Triade tutta, noi t'invochiamo! Chiudi le Nebbie sull'Isola di Avalon, dona alle tue figlie il tempo di trovare il giusto cammino. Chi desidera violare il Tuo equilibrio sia bandito dal Suolo a te Sacro. Senza una guida sicura si perda nelle nebbie l'uomo che per il lago s'avventura. Fuori dal tempo degli uomini sia l'Isola delle Mele, Finché dalla sacra pietra il simbolo del reame non sarà sciolto.” Ognuna delle stelle sulla fronte delle quattro donne risplende, ognuna richiama in quel luogo il potere della Dea. Le voci si spengono, e l'Iniziata sa che è di nuovo il momento d'attendere, seppure non sappia esattamente cosa aspettarsi: il cuore non rallenta la propria corsa, anzi, se possibile si lancia in una galoppo ancora più sfrenato.



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17/09/2014 10:02
 
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Vi spiego i perchè dell'attesa che la role sta subendo, così sapete qualcosa:

1) Limite temporale della questione da concordare fra master ed Eiluned

2) Al vostro on segue una programmazione apposita della land che è completata quasi ma che dovremo gestire DAVVERO. Per cui prima deve concludersi la quest MAGIONE che è gdr ANTECEDENTE.

Grazie e perdonate l'attesa.
05/10/2014 19:01
 
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GDR APPROVATO.
Grande giocata che spero sia spunto per molti.

LEGGETE TUTTI PERCHè è IMPORTANTE




Le nebbie appariranno più gonfie, immense e dense del solito, come una cappa spessissima. Non appena concluso il rito le Sacerdotesse cadranno svenute, tutte. Quando rinverranno vedranno attorno all'isola la Fascia di Nebbie che, come una coperta, avvolge tutti loro, proteggendoli.


I Barcaioli che si prestano a fare avanti e indietro sono quelli non appartenenti al punto 1. Alcuni barcaioli si ritrovano catapultati all'indietro con i clienti e hanno smesso di lavorare. Tale notizia è nota.

In compenso a parte queste 'indiscrezioni' non si sa nulla.
La rocca di Avalon NON è ACCESSIBILE O LEGGIBILE dai Barringtoniani che appartengano al punto 1.

NANI, ELFI E Coloro che non sono fedeli alla triade, o di razze oscure sono bloccati su Barrington. Vale per tutte le categorie del punto 1.

Qualora un pg al punto 1 voglia tentare di scoprire qualcosa (ovvero attraversare le nebbie) verrà svolto un tiro dado per decidere la sua sorte secondo modalità del punto 2.


--- SPECIFICO CHE LE NEBBIE PERMANGONO FINO ALLA SCELTA DI UNA REGINA DI AVALON ---OPPURE FINO AL 21 DICEMBRE (FESTA DI YULE).

Buon gioco.

N.B. Penso sia in corso un codice per le nebbie, in quel caso i risvolti saranno automatici.





1. Si ritrovano improvvisamente sulla Terraferma, sia che abitassero su Avalon sia che vi fossero temporaneamente per qualche motivo, i seguenti pg:

- quelli avversi all'Equilibrio
- quelli avversi alla Triade
- quelli che sono fedeli di altre divinità
- quelli che fanno parte di razze oscure

2. I pg che fanno parte delle categorie del punto 1, se cercheranno di attraversare le nebbie per fare ritorno ad avalon, subiranno uno dei seguenti destini (a discrezione dei master):

- Si perderanno all'interno delle nebbie;
- Finiranno nel Territorio delle Fate (non su Avalon ma in una location esterna all'Isola);
- Una volta varcate le nebbie si ritroveranno a Barrington, alla Baia.

3. I pg che non fanno parte del punto 1, possono lasciare Avalon e farvi ritorno da soli in qualsiasi momento. Ma non potranno essere seguiti né usati come "ostaggi". Qualora dovessero verificarsi tali condizioni, infatti, una volta giunti sulle rive avalonesi, i facenti parte del punto 1 si ritroveranno di nuovo a Barrington, alla Baia.

4. Le nebbie, essendo magiche, rendono Avalon inacessibile da qualsiasi punto, sia esso Lago, sottosuolo, cielo o teletrasporti di qualsiasi genere XD.

5. Le nebbie ed i loro effetti svaniranno nell'istante in cui verrà scelta una Regina.






-Non decurto alcun punteggio.

[Modificato da Ambrosya0 05/10/2014 19:13]
05/10/2014 22:46
 
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Ehm, una domanda.

Nani, elfi?

Io ho un Nano Cavaliere ed un Elfo Druido. Come mi devo regolare? E soprattutto perchè?
"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

"Affrontali e assaggerai le loro asce,
ignorali e assaggerai la potenza dei loro pugni
fatteli amici ed assaggerai la bontà della loro birra..."


05/10/2014 22:48
 
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Ed aggiungo, i Nani di Sottoavalon? Lì c'è il regno e tutta la popolazione. Tutti catapultati a Barrington all'improvviso?
"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

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05/10/2014 23:13
 
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Per tutti vale questo:

- Non fedeli altra divinità non sia la triade e Non essere avversi alla triade.


Per l'elfo druido non c'è problema, essendo condizione sicura che i druidi CREDONO nella triade.
Non credendo quindi alle divinità elfiche soltanto, può restare.

Per i nani esatto, sbattuti fuori in quanto 'non fedeli alla trina'.

Tuttavia per il caso di Rastal mi riservo di consultarmi con Eiluned. Perchè comunque lui è un Cavaliere.


Intanto, com'è il rapporto di Rastal con la Triade?
[Modificato da Ambrosya0 05/10/2014 23:14]
05/10/2014 23:34
 
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Bhè, sicuramente il nano crede negli dei del suo popolo. Condivide il codice e gli ideali dei Cavalieri e da sempre si è fatto garante della tutela della popolazione di Avalon nel limite delle sue possibilità. E' un difficile equilibrio da mantenere, ma se è arrivato a sfidare Darlin per sostenere la causa dell'isola contro la terraferma di certo vuol dire che è assolutamente contro ogni qualsiasi cosa che danneggi i valori che difende. Nel senso che se domani la Dea dovesse apparirgli ed ordinargli di distruggere sottoavalon e rinnegare il suo popolo non lo farebbe, mai e poi mai, tuttavia almeno fino a questo momento il suo essere (legale neutrale) gli ha concesso di portare avanti senza intoppi il duplice fardello. Insomma, con certezza posso affermare che Rastal non è avverso alla triade, anzi, la rispetta ed a suo modo crede in essa.

Fatemi sapere come devo regolarmi, anche perchè un Cavaliere confinato sulla terraferma sarebbe piuttosto bizzarro da ruolare e sinceramente potrebbe causare degli scompensi ON di difficile risoluzione per il nano.

Non giocherò comunque fino ad una indicazione ufficiale. Nel frattempo, grazie della disponibilità.
"Il destino di un nano non è scritto da nessuna parte.... il suo futuro invece, viene scolpito nella roccia dalle sue stesse mani, ogni giorno."

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06/10/2014 19:02
 
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i pg con simbolo 'AVALONESE' restano su Avalon.

Rastal quindi può restare in magione [SM=g27828] Non deve fare l'emigrato a sovrappopolare Barry.
06/10/2014 19:48
 
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Ehm, non per fare la polemica, ma il simbolino AVALONESE non è necessariamente legato a persone che possono stare sull'Isola.
Henz_, per esempio, è un Mannaro, quindi non può starci, eppure ha il simbolino di avalonese.

(Ho preso come esempio lui solo perchè ho aperto la lista presenti ora ed è il primo che mi è saltato all'occhio)


 


06/10/2014 21:43
 
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Oppure Darlin che ha il simbolino avalonese ma che bestemmia la Dea come se bevesse birra. [SM=g27828]




"Non è possibile suonare senza uno strumento Mitrhil e io ti ho scelta per far risuonare il mio volere tra i mortali. Fai che la tua voce sia la mia melodia nel parlare, che i tuoi gesti siano armonia e che tutta te stessa sia il mio canto. Tu sei la mia Stella Mitrhil, ed io sarò con te in ogni tuo passo"

07/10/2014 10:10
 
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Allora stop, perchè devo ri-dire a Rastal di aspettare.

Avevo capito ben altro.
07/10/2014 16:05
 
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Scusate, avrei delle domandine:

- vorrei sapere cosa succede ai pg che non si dimostrano fedeli alla triade (es: non visitano il tempio e non pregano regolarmente), ma che, se qualcuno glielo chiedesse, direbbero di rispettarla e di credere nella sua esistenza.
Insomma, coi credenti non praticanti che si fa? [SM=g27828]

- le Fate Banshee sono da trattarsi come 'razza oscura'?

- senza far nomi (tanto la conoscete bene [SM=g27828] ), la Fatina che ebbe l'ardire di rubare una brocca al tempio è da considerarsi 'palesemente ostile'? [SM=g27828]




E mo' che è il "Territorio delle Fate"? [SM=g27836] Quello ancora non l'abbiamo colonizzato... tocca rimediare. Se serve, contatemi pure per giocare in quella location come master descrittivo di razza. [SM=g27817]

Grazie a chi risponderà! [SM=g27811]


07/10/2014 21:55
 
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Territorio delle fate fuori dall'isola? Il bosco oscuro, dalle banshee..... Ma kub ha già aperto il B&B? Tanto di lenzuola ne ha...XD

Epppoi..... Non ho rubato la brocca per spregio alla dea, ma in on per poter studiare qualcosa che conteneva sia acqua che luce.... E in off perché intendevo aprire un filone di gioco che poi è abortito...
Quindi adesso sono pg da gruppo 1 e mi mandate da kub a far l'insegna? XD
[SM=g27822]




Dorato Scintillio
Fata dei Funghi
Signora della Luminosità
Fata Consigliera


08/10/2014 03:37
 
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1- rastal.
Le regole sono quelle elencate nel commento.
Bisogna essere 'non fedeli ad altro culto' quindi pure rastal fedele al pantheon nanico è fuori.
In realtà è difficile concepire come possa usare 'poteri di ascendenza e legami divini, per esempio fra tanti altri i cavalieri hanno 'fendente di cerridwen'. Ecco, non è un nome a caso, ma devi proprio essere fedele a cerridwen.
Data la particolarità enorme sia del pg e della sua situazione, ti consiglio di riflettere in on al riguardo. Può darsi sia di spunto, essendo di fronte al bivio dei Di razza o dea dei cavalieri di avalon.
In pratica dovrà giocarsi questa situazione critica!
Te ne sei accorto tu per primo, cosa che evidenzia coerenza, ti invito quindi a cercare soluzioni ongame confidando che, avendo tu colto la novità in sé, ti dia gioco.

2. Atei o non ostili alla dea o legati ad altri dei possono rimanere. Per questa ragione i credenti semplici rimangono su avalon.

3. Invece Griteas è fuori. Lei ha agito 'contro' il tempio e mai riparato a quel suo 'faericamente ingenuo' affronto. La dea non l'ha folgorata nel tentativo ma nemmeno l'ha presa benissimo, in fondo motivo o no Griteas si è pur sempre presa senza permessi un oggetto sacro.

4. Territori fate -sono su avalon ma una consistente parte è quasi in mezzo alle realtà, come una dimensione parallela. Si intende che da li Non può il pg passare all'isola. Tutto qui.
Eh si può darsi che qualche ramingo naufraghi. Ma in quel caso se riuscite giocate con un confronto con master e qualche direttiva. [SM=g27811]

5- le banshee non violano l'equilibrio come in varie maniere accade alle razze oscure. Sono una razza di tenebra ma naturale, quindi sono autorizzate sull'isola.
[Modificato da Ambrosya0 08/10/2014 03:43]
09/10/2014 11:24
 
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mi sorgono due dubbi....

GRI: ma la fata si è sempre giocata coerentemente la sua fede nella dea, si è sempre proclamata figlia della dea ed ha sempre ruolato coerentemente la difesa della foresta e delle creature della dea sull'isola. Tramite gri e le fate, i druidi hanno stretto uno dei patti con la natura (vi ricordate che per un certo periodo tutte le creature dell'isola erano diventate albine e fu proprio il patto tra druidi e fate a farli tornare normali? [...]). al tempo della role della brocca fu deciso che la dea non fulminò la fata (come invece avrebbe fatto normalmente per qualunque altro pg) perchè aveva riconosciuto che non c'era blasfemia nell'atto di gri. Ma non se lo ricorda più nessuno??? [SM=g27825] Poi il filone delle ricerche che gri aveva tentato di creare per ruolare con le congreghe è abortito dopo l'unica ricerca delle tesse... per cui saltare fuori dopo una manciata di anni a dire che gri ha agito contro la dea, mi sembra davvero una mancanza di coerenza. [SM=g27833]

NANI: anche se credono in un panteon in cui la dea non c'è (ma che ne sappiamo di come si accoridno gli dei???? [SM=g27822] ), sfrattarli tutti ex abrupto mi sembra eccessivo. Ricordo che i nani hanno stretto un patto con i druidi, che hanno lavorato per l'equilibrio (e che perseguono il loro equilibrio!!) e che sono stati ringraziati con una porzione dei cunicoli sotto l'isola per l'aiuto che hanno dato all'equilibrio stesso. Posso capire che chi bestemmia la dea venga defenestrato senza pensarci su nemmeno un momento, ma ci sono anche nani rispettosi del credo della dea (se non altro per riconoscenza del fatto che sia stato loro concesso sottoavalon) che potrebbero essere semplicemente messi agli "arresti domiciliari" a casa loro (per bontà della dea e degli accordi inter-deità!!! [SM=g27822] ), invece che trovarsi (magari in mutande, horribile visu!!!! [SM=g27828] ) in mezzo al cimitero o sulla baia!!!!!


In cammino sulla via dell'EQUILIBRIO






http://www.krissnature.net/article-24864578.html

10/10/2014 16:44
 
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Uhmm e i draghi?
BELFAGOR

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Disintegratore di coscienza altrui
Il bello.
L'audace.
Lo sfrontato.
L'eroico.
L'incantatore.
L'imbonitore.
Lo spropositato.
L'ineguagliabile.
L'insormontabile.
L'innominabile.
Il canterino.
l'abajour
il potente
Il guerriero.
Le posate
Il pentolame.
il ghibellino
i carpazi
Lo spaccacuori
i l guelfo
Lo spaccanoci
Il martello e lo scalpello
Orazi e curiazi
pure li carpazi
Colui che è stato
che è
che sempre sarà


10/10/2014 16:46
 
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Ah, non per essere puntiglioso, ma punto uno e punto due vanno in conflitto.
Per questo chiedo dei Draghi.
Ambrosya0, 08/10/2014 03:37:

1- rastal.
Le regole sono quelle elencate nel commento.
Bisogna essere 'non fedeli ad altro culto' quindi pure rastal fedele al pantheon nanico è fuori.
In realtà è difficile concepire come possa usare 'poteri di ascendenza e legami divini, per esempio fra tanti altri i cavalieri hanno 'fendente di cerridwen'. Ecco, non è un nome a caso, ma devi proprio essere fedele a cerridwen.
Data la particolarità enorme sia del pg e della sua situazione, ti consiglio di riflettere in on al riguardo. Può darsi sia di spunto, essendo di fronte al bivio dei Di razza o dea dei cavalieri di avalon.
In pratica dovrà giocarsi questa situazione critica!
Te ne sei accorto tu per primo, cosa che evidenzia coerenza, ti invito quindi a cercare soluzioni ongame confidando che, avendo tu colto la novità in sé, ti dia gioco.

2. Atei o non ostili alla dea o legati ad altri dei possono rimanere. Per questa ragione i credenti semplici rimangono su avalon.

3. Invece Griteas è fuori. Lei ha agito 'contro' il tempio e mai riparato a quel suo 'faericamente ingenuo' affronto. La dea non l'ha folgorata nel tentativo ma nemmeno l'ha presa benissimo, in fondo motivo o no Griteas si è pur sempre presa senza permessi un oggetto sacro.

4. Territori fate -sono su avalon ma una consistente parte è quasi in mezzo alle realtà, come una dimensione parallela. Si intende che da li Non può il pg passare all'isola. Tutto qui.
Eh si può darsi che qualche ramingo naufraghi. Ma in quel caso se riuscite giocate con un confronto con master e qualche direttiva. [SM=g27811]

5- le banshee non violano l'equilibrio come in varie maniere accade alle razze oscure. Sono una razza di tenebra ma naturale, quindi sono autorizzate sull'isola.

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L'ineguagliabile.
L'insormontabile.
L'innominabile.
Il canterino.
l'abajour
il potente
Il guerriero.
Le posate
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il ghibellino
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Lo spaccacuori
i l guelfo
Lo spaccanoci
Il martello e lo scalpello
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