Grammatica e Sintassi: 3,5/5
Allora, confesso che diversi errori sparsi per il testo li ho trovati: ma non ti angustiare, sono più che altro sciocchezze, virgole dimenticate oppure parole scritte attaccate assieme, niente di grave, in sostanza. E visto che la tua storia è, comunque, la più lunga che ho valutato per questo Contest, considerando che la possibilità di commettere errori era più alta, ti ho tolto solo una piccola parte del punteggio.
Come sempre ti lascio agli errori che ho segnato qui sotto così che tu possa correggerli.
Ogni volta che riusciva a toccare la spalla di un coetaneo [,] sorrideva soddisfatto e gonfiava il petto, appoggiandosi le mani sui fianchi. ---> Aggiungerei una virgola dove ti ho segnalato.
“Come mai sei senza maglietta?” chiese a quel punto Vivianne ---> Spazio ripetuto tra “
senza” e “
maglietta”
L’uomo l’aiutò a sistemarsi il cappello di maniera che gli occhi restassero scoperti ---> Piccola svista, hai scritto “
di” invece che “
in maniera”.
Era trascorso più di un mese da quando la sua barca vela era partita ---> Piccolo errore, hai scordato una “
a” … “
la sua barca a vela”.
Non poteva essere altrimenti, perché aveva lasciato al figlio il suo cappello. E Gannet Odair non si separava mai da quel berretto. ---> C’è un doppio spazio tra la frase precedente e questa.
si accorse che il male era vuoto e desolato. ---> Errore di battitura, doveva essere “
mare”.
“Mi manca mio papà” ammise in un sussurro ---> Sarebbe più corretto scrivere: “
mi manca il mio papà”.
Le impronte di sabbia sporcavano il piazzale [,] dove i giovani del Distretto 4 si erano raccolti ---> Metterei una virgola dove ti ho indicato.
Il sangue di Boggs e quello di Mitchell, misto al gel maleodorante scatenato dal baccello, imbrattava l’appartamento sotto forma di impronte, le loroimpronte. ---> Hai scritto “
loro impronte” tutto attaccato.
si sorprese, nel notare l’espressione assorta con cui Gale stava fissando le orme lasciate dai suoi stivali. ---> Toglierei la virgole dopo “
sorprese”, spezza troppo la frase.
gli incubi erano ancora particolarmente frequenti e il ronzio insistente dei macchinari [,] che riempiva lo stanzino in cui si erano fermati [,] lo innervosiva. ---> Qui, invece, aggiungerei delle virgole per dare un po’ di fiato a chi legge questo periodo.
la sua espressione ferma e un po’ sfrontata, lo riportò con la mente a Annie. ---> La “
a” necessita della “
d” perché precede il nome “
Annie” che inizia con la stessa vocale.
Se avesse dovuto descrivere il vero volto della ribellione, probabilmente avrebbe pensato a lui, più che Katniss. ---> Hai dimenticato una “
a” prima di “
Katniss”.
Si dice che le persone morte passeggino per la baia vicino al faro ogni sera ---> Qui hai fatto un piccolo errore, il soggetto della frase è “
baia” quindi quel “
vicino” doveva essere scritto al femminile.
E mettere insieme i pezzi richiedeva dieci volte il tempo che serviva per crollare - anche per i ribelli comeHawthorne. ---> Anche qui ha scritto attaccato “
come” e “
Hawthorne”.
“…Ed era un capitano coraggioso ed invincibile. Un giorno…” ---> La seconda “
e” di congiunzione non necessita della “
d”.
Le sue erano le impronte di una giovane che stava annegando in sé stessa, ma che ogni tanto riemergeva, appigliandosi al ricordo del suo capitano. ---> Il “
se” quando precede “
stesso/stessa” non va mai accentato.
Quella notte aveva sognato Finnick; arrivava dal mare, come se in tutti quei mesi non avesse fatto altro che nascondersi in qualche barca ---> In questo caso, invece del punto e virgola avrei messo i due punti.
Le tornarono in mente le proprie urla e il dolore sordo che le aveva impregnato la testa, quando qualcuno le aveva detto cheFinn non sarebbe più tornato. ---> Hai scritto di nuovo due parole attaccate.
E ne ripetè un pezzo anche in quel momento, tornando ad accarezzare le impronte umide di mare impresse a riva. ---> L’accento di “
ripeté” è scritto nel verso sbagliato.
La danza giocosa dei suoi ragazzi s’impresse sulla sabbia, ricamandola di impronte bianche. ---> Prendimi pure per matta, ma non credo di aver capito il significato di questa frase… ^^’’ … non capisco chi sono “
i suoi ragazzi”, forse è semplicemente un errore di battitura e tu intendevi “
dei due ragazzi” o qualcosa di simile.
Appena arrivato [,] aveva incominciato a scorrazzare per la riva, improvvisando una gara di corsa con degli avversari immaginari. ---> Aggiungerei una virgola.
lo richiamò dopo una mezzoretta, indirizzandogli un’occhiata apprensiva. ---> “
Mezz’oretta” andrebbe scritto più correttamente così.
“Sei come me: anche io non ho un papà e certe volte mi sento un po’ solo.” ---> “
Anch’io” andrebbe apostrofato… non è sbagliato come l’hai scritto tu, ovviamente, ma secondo me ci sta meglio.
Ripresero a camminare lungo la riva, camminando l’uno di fianco all’altro. ---> Quel secondo “
camminando” è un po’ ridondante, io lo eliminerei.
E con questo ho praticamente finito, vorrei solo farti un piccolo discorso a parte sui puntini di sospensione: quando vengono usati, la parola successiva dovrebbe essere sempre staccata.
Ti faccio un esempio pratico con una delle frasi conclusive della storia (perché è a portata di mano):
“
…Ed era un capitano coraggioso e invincibile. Un giorno…”
Vedi che tu non lasci lo spazio tra i puntini e “
ed”? E l’hai fatto sempre, però, da che so io, lo spazio ci vuole, perché i puntini di sospensione sono dei segni di punteggiatura come potrebbero esserlo delle virgole o dei punti fermi.
Ti consiglio quindi di rileggere il testo e correggere questo dettaglio.
Per il resto niente, direi che ho finito qui! ^^
Stile e Lessico: 10/10
Ok, adesso mi ci vorrà un momento per radunare decentemente le parole che vorrei riservati per questo punto: io sono rimasta affascinata da questo testo, dallo Stile che hai usato e dal Lessico così adatto per la storia che hai deciso di raccontare.
Ma cerchiamo di andare con ordine altrimenti poi m’incasino e mi perdo dei pezzi per strada.
Per quanto riguarda lo Stile ho poco da riferire: ti conosco, so come scrivi e apprezzo il modo in cui lo fai, in cui sei in grado di catapultarmi all’interno della mente dei personaggi, nel mondo in cui mi fai sentire forte e pulsate la loro introspezione. È una gran bella qualità, questa, quindi tienitela stretta, mi raccomando.
Per il Lessico, invece, spenderò qualche parola in più: ho trovato il registro molto alto, ben ricercato nelle parole da usare, eppure così semplice, facile da comprendere sin dal primo impatto, come se la storia fosse filtrata interamente dagli occhi di un bambino che, proprio come Peter Pan, non vuole crescere mai. Ho avvertito una nota fiabesca durante tutta la narrazione, come se la storia raccontata fosse una sorta di favola della buonanotte recitata da qualche madre del Distretto 4 al proprio figlio, troppo vivace per addormentarsi subito la notte. Magari è stata solo una mia impressione, ma quest’atmosfera fantastica che ho sentito mi ha fatto sorridere e brillare anche un po’ gli occhi, non lo nego. u_u
Detto questo, passiamo alle poche cose “
negative” che poi non sono nemmeno così gravi: ho trovato qualche ripetizione nel testo (il fatto che all’inizio si riprendesse sempre il dettaglio della finestrella tra i denti di Finnick, il continuo sottolineare che Gale è un ragazzo silenzioso, ecc…); niente di grave, ovviamente, la forse limerei un pochino questi dettagli, spostando l’attenzione su altro.
Ho anche trovato una frase che, a mio dire, andrebbe un po’ rivista:
“
Non poteva essere altrimenti, perché aveva lasciato al figlio il suo cappello. E Gannet Odair non si separava mai da quel berretto.”
Non mi suona proprio benissimo, lo confesso… ^^’’
Io avrei scritto qualcosa come: “
Non poteva essere altrimenti, perché gli aveva lasciato il capello. E Gannet Odair non si separava mai da quel berretto” … più che altro perché la storia, in parte, è dal punto di vista di Finnick, quindi, per restare in linea con la narrazione, avrei scritto così.
E poi basta, ho detto tutto quello che dovevo dire… però, lasciami iniziare a farti i complimenti perché hai scritto proprio una storia stupenda, con quest’ambientazione e atmosfera da favola che è… *Q*
*
E fu così che ManuFury perse la capacità di esprimersi normalmente!*
IC Personaggi (Caratterizzazione per gli OC): 10/10
Io di nuovo credo di essere senza parole…
Le sfumature che sei riuscita a dare al personaggi di Finnick sono qualcosa di epico e fantastico, almeno per quanto mi riguarda! *Q*
Sei riuscita a sviscerarmi la vita di Finnick dalla sua infanzia: passando dalla felicità sconfinata di un bambino pieno di sogni e aspettative, che si ritrova da solo a causa della prematura morte del padre (ma sei poi crudele, eh! T____T) e che in seguito verrà estratto per i Giochi.
Grazie a questi istanti l’ho visto cambiare: crescere prima del tempo, senza farlo veramente, proprio come Peter Pan che, tra l’altro, trovo che sia una figura decisamente adatta a questo personaggio, qualche volta ci ho riflettuto anch’io sul fatto che Peter Pan e Finnick si somigliasse e confesso che avrei voluto averla io per prima l’idea, ma ormai! XD (Tranquilla che non te la rubo o, se lo faccio, ti citerò sicuramente… u_u).
E poi Gale… ma com’è che riesci sempre a infilarlo ovunque? O_o
Trovo che sia una cosa incredibile… la sua partecipazione in questa FanFic ci sta anche, benché, forse, avrei reso il suo ruolo un po’ più marginale (in fondo il Tema del Contest è Finnick), però ho apprezzato il parallelismo tra i due ragazzi.
E qui vorrei farti una nota… a un certo punto, nella storia, dici che Finnick e Gale sono coetanei… però, attenzione che non è così…Finnick è più grande di Gale. Ti consiglierei di correggere quel passaggio.
Ci sono poi Annie, i genitori di Finnick e la vecchia Mags che compaio per brevi istanti all’interno della storia, ma che, comunque, sono molto ben caratterizzati: Annie mi è piaciuta particolarmente e forse l’ho apprezzata tanto perché avevo letto altre tue storie su di lei, quindi mi è stato relativamente semplice identificarla.
Per ultimo, Sebastian. Come bimbo mi piace molto: è un po’ taciturno e un po’ triste, come tutti gli orfani sono, perché (come dici tu e come dice Capitan Uncino) vengono lasciati soli della persone che amano; forse, per i suoi sei anni, fa alcuni ragionamenti un po’ troppo maturi, ma è solo un piccolo dettaglio, sai che devo sempre trovare qualcosa che non va nelle storie altrui… u_u
Originalità: 10/10
Io ancora mi domando come tu sia in grado di stupirmi sempre con tutta questa incredibile originalità!
Ogni volta che leggo qualcosa di tuo la prima frase che si forma nella mia testa (dopo il: “
oddio, ma è stupendo!”) è: “
ma come diavolo fa?!”
Te lo chiedo sinceramente perché non riesco a capire come tu sia in grado di scrivere storie sempre così originali.
Confesso che la prima parte del testo, quella riferita all’infanzia di Finnick e alla sua estrazione per gli Hunger Games, era forse la meno originale, non perché non fosse scritta bene, eh, semplicemente perché avevo già letto molto sull’argomento. Ma la seconda parte è stata quella che mi è piaciuta di più, perché sono davvero momenti che, da quanto ho potuto leggere su Finnick, non erano mai stati usati prima.
E poi vogliamo parlare della storia sulla Baia delle Impronte Dimenticate?
Una parola: eccezionale.
Ho trovato tutta la vicenda, nel suo complesso, meravigliosa e innovativa: bellissima anche l’idea di iniziare la storia e concluderla allo stesso modo, dando ciclicità alla stessa (anche se, forse, alcuni punti in comune sono stati un po’ eccessivi, nel senso che Finnick e Sebastian si assomigliavano un po’ troppo).
In poche parole: complimenti, hai fatto un lavoro eccellente! ^u^
Gradimento Personale: 5/5
Ma… ne vogliamo parlare?
Io come faccio adesso a riempire questo punto quando, come sempre, ho usato troppe parole prima?
Potrei fare un copia e incolla, ma mi sembrerebbe brutto quindi lasciami solo dire che questa storia è stata fantastica: mi ha emozionato, fatto sorridere e rattristare nel giro di poche pagine, mi ha tenuta incollata allo schermo fino alla fine, mi ha fatto chiedere di volerne ancora dopo la conclusione e tantissime altre cose… in un certo senso mi ha fatto sognare, ed è ciò che cerco sempre in una buona storia, quindi, complimenti per aver scritto ciò che mi piace, come mi piace! ^u^
Totale: 38,5/40