| | | OFFLINE | Post: 1 | Registrato il: 23/07/2014 | Città: URBINO | Età: 30 | Sesso: Femminile | Utente Junior | |
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23/07/2014 00:37 | |
INFORMAZIONI
PG : Arval
Razza : Umana
Livello : 4
Barra allineamento: tendente quasi totalmente al Verbo
(tre spostamenti complessivi, tutti e tre verso il Verbo)
BACKGROUND ARVAL:
Arval nasce in un piccola fattoria nel Callahorn, figlio di mercenari, è costretto dalla figura paterna, per penuria economica, ad intraprendere sin dalla più tenera età quella strada, che lo terrà lontano da casa per molto tempo. Nei brevi periodi di pausa si dedica alla cura della dimora e del nucleo familiare, male assortito, formato dal padre, dalla madre e dalla sorella, Antares, per la quale sviluppa un affetto che finisce per sconfinare, in età adolescenziale, in un sentimento di morboso amore.
Scoperto dai genitori in questa sua inclinazione dell'animo, peraltro ricambiata, è allontanato dalla famiglia, che assolda dei sicari affinché lo uccidano. Riesce a scamparla, ma a lungo giace tra la vita e la morte, incapace di agire e di intendere finché, finalmente, decide di fare ritorno al focolare domestico, ignaro della sottile e letale trama intessuta contro di lui.
Quando si incontra con i suoi genitori essi non lo accolgono benignamente, ma poco gli interessa a quel momento. E' invece più preoccupato per Antares, che scopre essere fuggita. Furioso a causa di questo, sentendosi circondato da esseri che non lo comprendo, il giovane compie un gesto estremo, assassina il padre e la madre, quindi dà alle fiamme la sua dimora, scappando quindi, come un animale braccato dai proprio fantasmi e dai propri rimorsi che mai lo abbandonano.
Giunto a Leah in un giorno del dodicesimo mese, dodicesimo anno, viene accolto nell'elite degli artisti dal Sublime Yuen, si mette immediatamente al suo servizio, deciso di mutare radicalmente la propria esistenza e di trovare uno scopo alla medesima, ossessionato certo dalla mancanza della sorella ma anche ben consapevole del terribile delitto che ha compiuto. Dopo qualche tempo la figura di riferimento che per lui era Yuen scompare misteriosamente portandosi appresso anche il compito che Arval era chiamato a svolgere, quello di sua Maschera.
Di nuovo senza meta, Arval decide di lasciare l'Elite all'interno della quale sente solo il peso dei ricordi e di una sconfitta che, in parte, attribuisce anche a se stesso. Nonostante i sacrifici compiuti, infatti, non è riuscito a salvare il suo protetto, per il quale nutriva un affetto quasi fraterno.
A lungo viaggia per le Quattro Terre, rimanendo sempre, ed indirettamente, in contatto con coloro i quali alla sorella sono vicini, lo fa perché ancora è interessato a lei ma perfettamente conscio del suo utopistico desiderio. Si adopera a lungo, in solitudine, a lavorare per migliorare il suo essere, da sempre macchiato a causa del delitto e di quel peccato incestuoso, cerca insomma di sbarazzarsene, allontanandosi di sua spontanea volontà dall'oggetto del suo desiderio.
La morte della congiunta è la definitiva conferma che quanto agognava non può essere più raggiunto e, per tale ragione, il giovane cerca di mettere a tacere i demoni del passato, da sempre in agguato per circuirlo e per portarlo sulla cattiva strada, nello spasmodico tentativo di dare un senso alla sua esistenza. Sebbene sia circondato da amici e da persone fidate Arval fa spesso fatica ad approcciarsi con essi con completa disinvoltura nonostante sia un personaggio votato all'altruismo e ad una sorta di rettitudine morale che gli impedisce qualunque tipologia di gesto sconsiderato. E' disinteressato negli intenti verso il prossimo, tanto da essere spinto ad aiutare chi è più in difficoltà di lui ed è stato proprio questo, di recente, a permettere ad una bambina di avvicinarsi a lui che l'ha accolta ed adottata, quasi si trattasse di una figlia.
MOTIVAZIONE PER LA QUALE IL VERBO DOVREBBE SCEGLIERE LA FIGURA DI ARVAL:
Arval non è esattamente un personaggio pulito. Scevro, quindi, da ogni tipologia di peccato e non nasce, necessariamente, come buono. E' un personaggio travolto dagli eventi che lo hanno portato, in gioventù, a scelte sconsiderate. Con il senno di poi ha sviluppato uno spirito più generoso e volto al benessere del prossimo piuttosto che al proprio, scoprendo che è proprio la gioia del prossimo a renderlo più sereno.
Arval potrebbe essere un redento, consapevole quindi del suo peccato e del suo passato ma, al tempo stesso, motivato a mutare la propria condotta con la finalità ultima di agire per qualche cosa di più grande, come il bene comune.
Resto in attesa di domande da parte dei moderatori e di eventuali delucidazioni ^^
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