18/04/2014 18:31 |
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29) Lou Whitaker (1957-vivente)
twitter.com
pseudonimo di Louis Rodman Whitaker Jr.
indice di notorietà: ****
paese: USA
giocatore di baseball
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Leggendario campione di baseball (sport che negli USA è popolare come il calcio in Europa), second baseman per un ventennio nei Detroit Tigers. E’ nella top 300 degli home run hitters della Major League e presente come recordman in varie classifiche.
Selezionato 5 volte per gli All Star Games (1983-1987), campione del mondo nel 1984, vincitore di tre trofei d'oro (Rawlings Gold Glove Award) e quattro d'argento (Silver Slugger Award), Rookie of the Year nel 1978, “Sweet Lou” detiene ben 17 record individuali nella propria squadra.
tubbsbaseballblog.blogspot.com
In azione coi Detroit in una foto d’epoca.
replacementlevelpodcast.com
Whitaker ricevette testimonianza dal compagno di squadra Chet Lemon ( link, in inglese). Proseguì nell’attività agonistica anche dopo il battesimo.
Con altri assi del baseball: Lance Parrish,
Chet Lemon (in alto a destra, anche lui Testimone)
e Alan Trammell [e… un cucciolo di tigre].
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In questo video, dal minuto 4’ 44’’ in poi, si vede Whitaker che,
durante l’Inno Nazionale, rifiuta di portare la mano al petto.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 31/05/2020 12:54] |
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18/04/2014 19:22 |
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30) Tulsi Giri (1926-2018)
nepalitimes.com
indice di notorietà: ***
paese: Nepal
uomo di stato
ex-primo ministro nepalese
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Laureato in medicina, Tulsi Giri (तुलसी गिरि) è stato primo ministro del suo paese, il Nepal, per quattro mandati: 1960-1963; 1964; 1965; 1975-1977. In precedenza era stato ministro del Nepali Congress sotto il sovrano Mahendra, che lo scelse come presidente del consiglio al suo primo mandato.
Nel 1986 si battezzò come testimone di Geova e abbandonò la politica, rassegnando le proprie dimissioni all'allora presidente Rastriya Panchayat. Era stato poligamo e aveva avuto numerose mogli, ma attualmente è sposato con Sara Giri, anche lei testimone di Geova e autorevole avvocato.
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Pagina di Wikipedia su Tulsi Giri (in inglese):
en.wikipedia.org/wiki/Tulsi_Giri
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[Modificato da EverLastingLife 31/05/2020 12:55] |
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21/04/2014 19:34 |
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31) Andrea Zaccariello (vivente)
cinema-tv.corriere.it
indice di notorietà: ***
paese: Italia
regista e sceneggiatore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Andrea Zaccariello ha lavorato al lungo negli spot pubblicitari (con Christian De Sica, Claudio Bisio, Ezio Greggio e moltissimi altri).
Dirige Luigi Proietti nello spot Kimbo.
comunitazione.it
Dal 1995 si è dato al cinema, con il corto Gioco da vecchi (con i due 'mostri sacri' Massimo Girotti e Arnoldo Foà), per il quale ha vinto il Nastro d'Argento per la migliore regia. Ha diretto, fra gli altri, Luca Zingaretti, Valeria Solarino e Gianni Cavina.
Nel 2013 ha esordito nel lungometraggio con la commedia Ci vediamo domani.
Con Enrico Brignano e Francesca Inaudi alla presentazione del film Ci vediamo domani.
gossip.it
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Scheda di Zaccariello nell'IMDB (il più grande e importante archivio cinematografico on-line), con l'elenco dei suoi lavori.
link
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:08] |
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21/04/2014 20:10 |
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32) Lynette Roberts (1909-1995)
swan.ac.uk
pseudonimo di Evelyn Beatrice Roberts
indice di notorietà: ***
paese: Inghilterra
poetessa
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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"A sit by the hearth with blue flames rising,
No talk. Just a stare at 'Time' gathering
Healed thoughts, pool insight, like swan sailing
Peace and sound around the home, offering
You a night's rest and my day's energy."
"Seduti presso la terra, fiamme azzurre ascendenti,
senza parlare. Solo lo sguardo fisso al Tempo che accumula
idee ricomposte, un lago dentro di noi, come un cigno che veleggia,
pace e suoni tutt'intorno alla casa, che ti offrono
il riposo di una notte e l'energia del giorno."
L.Roberts, Poem from Llanybri, 1944 (brano) (traduzione mia)
In occasione del ritrovamento di un'opera della Roberts che si credeva perduta, il Times (04/11/2009) ha definito Lynette Roberts ' una delle più grandi poetesse [inglesi] del periodo bellico' ( link); in precedenza la BBC si era spinta a chiedersi se non fosse stata ' la più grande' ( link).
Nata in Argentina da genitori gallesi, la Roberts si trasferì ben presto a Londra, ove sposò l'editore Keidrych Rhys. Ha lasciato opere in prosa ( The Endeavour) e, soprattutto, in versi (come il poema epico Gods with stainless ears), oggetto di studi, commentari ed edizioni critiche. Molte delle sue opere risultano perdute, dato che la Roberts non volle mai pubblicarle. Fra i suoi maggiori estimatori Thomas Eliot, che non ha bisogno di presentazioni, ed il celebre romanziere britannico Robert Graves.
Diventò una testimone di Geova nel secondo dopoguerra. Morì nel 1995 a Ferryside.
La tomba di Lynette Roberts a Llanybri, nel Galles.
abc.net.au
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:09] |
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21/04/2014 20:35 |
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33) Benny Golson (1929-vivente)
snjo.co.uk
indice di notorietà: ****
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/04/81 24-28)
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Sassofonista jazz, bebop e Rhythm and Blues fra i più rinomati. Formatosi musicalmente a Philadelphia, ha suonato, fra gli altri, con John Coltrane, Lionel Hampton e Dizzy Gillespie.
E' stato anche un grande arrangiatore jazz ed un compositore di pregio. Ha scritto ad esempio le colonne sonore degli spettacoli televisivi M*A*S*H e L'uomo da sei milioni di dollari.
Ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze: il NEA Jazz Masters nel 1995, il Mellon Living Legend Legacy Award nel 2007 e l' International Academy of Jazz Outstanding Lifetime Achievement Award, conferito dall'Università di Pittsburgh, ancora nel 2007. Nel 2009 è entrato a far parte dell' International Academy of Jazz Hall of Fame. Inoltre, la Howard University Jazz Studies ha creato nel 1996 un premio in suo onore e che porta il suo nome: il Benny Golson Jazz Master Award.
Golson compare nella parte di sé stesso, in una breve scena, nel film The Terminal di Steven Spielberg (2004, con T.Hanks).
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Lo spartito di Killer Joe, una celebre composizione di Golson.
pbguit.blogspot.it
Una prova di registrazione con il trombettista hard bop Lee Morgan
in una foto del 1957.
bainer.tumblr.com
Con il grande bassista californiano John Clayton al Kennedy Center (2007)
npr.org
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Breve passaggio di un'intervista del 1999 in cui Benny Golson parla della sua fede (traduzione mia):
Quando andavo a scuola alla Howard University, ho frequentato un corso di oratoria. L'ho seguito diligentemente, ma non mi ha insegnato nulla. Circa 30 anni fa diventai un testimone di Geova. [I testimoni] tengono una scuola che insegna a diventare un oratore pubblico. Così ci andai, e ha funzionato.
articles.courant.com/1999-12-09/entertainment/9912090925_1_jazz-bands-latin-flavor-alto-s...
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Il sito ufficiale di Benny Golson:
www.bennygolson.com/
Wikipedia (inglese):
en.wikipedia.org/wiki/Benny_Golson
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Benny Golson ha raccontato la propria esperienza nella Svegliatevi! del 22/04/1981 pagg. 24-28, che riportiamo di seguito.
Esperienza di Benny Golson (Svegliatevi! 22/04/1981 pagg. 24-28) - CLICCA PER VISUALIZZARE
La musica ha il giusto posto nella mia vita
QUANDO ero un ragazzino di otto anni abitavo a Filadelfia. Pensavo di essere alquanto diverso dagli altri. Un giorno presi una lametta e mi feci un taglio a un dito, con l’idea che se mi dissanguavo com’era accaduto ad altri ne avrei infine condiviso la sorte: come il nostro vicino che era morto ed era finito in una bara. Guardavo il sangue zampillare. “Benny Golson”, mi dissi, “anche tu morirai”.
Nei cinque anni che seguirono, quando ero solo la preoccupazione della morte assaliva ogni tanto la mia mente. Mi guardavo le mani e le muovevo, ascoltavo la mia voce mentre pronunciavo una o due parole, e mi guardavo allo specchio. Ero spaventato, perché sapevo che un giorno non ci sarei stato più.
Non volevo morire. Volevo vivere. Ma ora sembrava che io fossi impegnato in una corsa col tempo, e il tempo concessomi non era poi così tanto.
Inclinazioni musicali
Mi sentivo portato per la musica, così quando avevo nove anni mia madre cominciò a darmi lezioni di piano. A quattordici anni cominciai a suonare anche il sassofono tenore e mi innamorai di questo strumento. Ogni volta che Lionel Hampton veniva all’Earle Theater, ero lì e non perdevo una nota; avrei voluto suonare come Arnett Cobb, il suo primo sassofono.
A quell’epoca, durante la seconda guerra mondiale, provavo spesso insieme ad alcuni aspiranti giovani musicisti. Durante una di quelle prove a casa mia un conoscente, una persona molto più avanti con gli anni, disse: “Un giorno tutti voi fumerete, berrete e vi drogherete”. Ne fui indignato e gli dissi che nella nostra mente c’era solo la musica. Ma egli ripeté quello che aveva detto e aggiunse: “Aspetta e vedrai”.
L’ira che suscitò in me divenne una specie di meccanismo di difesa. Ero deciso ad essere un musicista “pulito”, e mentre io riuscii a evitare queste cose, molti miei amici di un tempo, inclusi alcuni che quella sera erano a casa mia, in seguito ne furono vittime. Anzi alcuni sono morti per una dose eccessiva di droga.
Gli inizi della carriera
Nel 1948 mi iscrissi alla Howard University di Washington, per diventare insegnante. Ma la musica era sempre il mio vero amore. Sognavo a occhi aperti di diventare un musicista di fama internazionale, e gli esercizi al sassofono mi assorbivano completamente. I corsi di psicologia, di oratoria e altre materie simili mi avrebbero aiutato a suonare meglio il mio strumento o a creare nuove melodie? Un giorno feci fagotto e non tornai più all’università.
Mi sentivo pronto per affrontare il mondo, dato che avevo suonato parecchio fuori dell’ambito universitario, nei locali notturni del posto. Mi davano sette dollari per ogni arrangiamento per orchestra (17 pezzi), e le orchestre suonavano tutto quello che scrivevo. Non era il denaro che mi interessava, volevo fare esperienza.
Quando tornai a casa a Filadelfia, ricevetti l’offerta di unirmi al gruppo di “Bullmoose” Jackson, un popolare cantante. Tadd Dameron suonava il piano. Era uno dei miei arrangiatori preferiti. Sentii che finalmente ce l’avevo fatta.
Passi avanti nella carriera musicale
In seguito suonai con un’altra orchestra e nelle ore libere scrivevo dei motivi jazz. Mentre ci spostavamo da una città all’altra, li davo ai musicisti in questi vari luoghi.
“Ehi, Benny, ricordi quel motivo che portai con me a New York?” mi chiese un giorno per strada John Coltrane, uno di questi musicisti. “A Miles è piaciuto tanto che l’abbiamo inciso”.
Fui piacevolmente sorpreso perché Miles Davis era un jazzista di successo. Quell’incisione, “Stablemates”, fu l’inizio della mia carriera di compositore di musica jazz.
Dopo di allora parve che tutti volessero che scrivessi e arrangiassi musica per loro. Di conseguenza, componevo tutti i giorni. Cercavo di manifestare una certa mia convinzione, che le canzoni dovevano essere melodiche, anche se si trattava di jazz. In seguito quella convinzione divenne il mio marchio, ed è possibile che il mio successo come compositore di musica jazz fosse dovuto a questo. Verso la stessa epoca cominciai a diventare famoso anche come suonatore di sassofono tenore.
Nel 1956 fui invitato da “Dizzy” Gillespie a entrare nella sua orchestra. Era appena rientrato da una tournée in Medio Oriente, tournée organizzata dal Dipartimento di Stato americano, e stava per partire per una simile tournée nel Sud America. Suonavo nella sua orchestra quando mi classificai al primo posto nel Downbeat International Jazz Poll, sia come sassofonista che come arrangiatore. Alla fine l’orchestra di Gillespie si sciolse e decisi di rimanere a New York per affermarmi definitivamente nel campo musicale.
Qualcosa in cui volevo credere
Ero a New York quando vennero alla mia porta i testimoni di Geova. Li consideravo gente devota ma pensavo che sprecassero il loro tempo. Chi aveva tempo di leggere riviste religiose? Quando se ne andarono le gettai nella spazzatura. Una cosa che mi rimase impressa, però, fu quanto erano educati e gentili.
Un giorno, mentre lavoravo all’Apollo Theater di New York, notai all’ingresso degli artisti una coppia con delle riviste in mano. Quando vidi che si trattava della Torre di Guardia e di Svegliatevi! dissi fra me: “Oh no! Anche qui!” Ma notai pure che tutti i musicisti, molti dei quali erano piuttosto incalliti, li trattavano con gentilezza e cortesia. Non riuscivo a capirlo. In seguito seppi che il marito, Paul White, aveva lavorato nel mondo dello spettacolo e conosceva personalmente molti artisti. Lui e sua moglie erano occupati a parlare alla gente dei propositi di Dio.
Infine si avvicinarono a me. Ero pronto a sentire quello che avevano da dire solo perché ero curioso. Fu allora che capii perché gli altri erano così rispettosi e attenti. Erano le persone più gentili e miti che avessi mai conosciuto. Ma parlavano di cose che mi sembravano pura fantasia: la fine di tutto questo sistema di cose e l’inizio di un nuovo sistema dove la gente sarebbe vissuta per sempre felice sulla terra. — II Piet. 3:13; Riv. 21:3, 4.
Avrei voluto crederci, se solo fosse stato vero. Ma non poteva esserlo. Non avevo mai sentito il “reverendo” Lewis, della Chiesa del Tabernacolo della Fede a Filadelfia, parlare di tali cose. Rividi Paul e Ida White a Chicago mentre suonavo al Regal Theater. Successivamente li incontrai a Miami, in Florida. “Sono persone veramente devote o pazze, o tutt’e due”, pensai.
Aiutato da un altro musicista
Alcuni anni dopo Art Farmer e io formammo un gruppo chiamato “The Jazztet”. In seguito si unì a noi un suonatore di trombone, Tom McIntosh. Apprendemmo poi che studiava la Bibbia con i testimoni di Geova. Parlava di quello che imparava a chiunque gli capitasse a tiro: cameriere, proprietari di club, inservienti dei bagni pubblici, musicisti e finanziatori. Non ricordo di averlo mai visto scoraggiato e non era mai in imbarazzo.
Per spostarci da una città all’altra nelle tournée usavamo spesso una giardinetta. Quando Tom cominciò a viaggiare con noi gli argomenti di conversazione cambiarono notevolmente e si cominciò a parlare di soggetti biblici. Per qualche motivo i ragazzi volevano sempre dimostrare che Tom aveva torto. Tuttavia lui citava le Scritture e diceva: “Controllate un po’ qui”.
Dopo non molto i ragazzi erano seccati perché Tom dimostrava ripetutamente d’avere ragione con la Bibbia. Si accordarono anche di farlo smettere di parlare delle sue idee. Ma poi accadde una cosa strana. Tom aveva fornito informazioni sufficienti per incuriosirli, e così finivano sempre per parlare di soggetti biblici, cominciando di solito con domande. Perciò le conversazioni bibliche in macchina non cessarono.
Mentre era col gruppo, Tom mi disse qualcosa che continuò a echeggiare nella mia mente per molto tempo dopo che se n’era andato. “Stai facendo molte cose giuste”, disse, “ma non ne trarrai nessun beneficio”. Voleva dire che dovevo ubbidire in tutto a ciò che Dio richiedeva, non solo in parte, se volevo ricevere da Lui il dono della vita eterna. — Rom. 6:23; Giov. 17:3.
Ora mi rendevo conto che dovevo conoscere qual era la volontà di Dio. Così, quando qualche tempo dopo il gruppo si sciolse, mia moglie Bobbie ed io cominciammo a studiare la Bibbia con Tom a New York. Dallo studio potei capire cose che mi avevano lasciato perplesso e anche preoccupato per molto tempo. Il ragazzino spaventato di un tempo si sbagliava: era possibile sfuggire alla morte. Appresi che in origine gli uomini non dovevano morire, ma vivere per sempre in un paradiso terrestre. E attraverso la morte di sacrificio di Gesù Cristo era stata aperta la strada per ottenere infine la prospettiva della vita eterna. — Giov. 3:16.
Una nuova vita
Poco dopo, nel 1967, partimmo per Los Angeles. Volevo scrivere per il cinema e la televisione. Molti musicisti affermati e amici miei erano già andati in California e continuavano a ripetermi: “Vieni!” così vi andai.
A Los Angeles la mia unica preoccupazione era di affermarmi in quell’industria. Misi temporaneamente da parte il sassofono e dedicai tutte le mie energie a scrivere musica per film. Scrissi per spettacoli televisivi come Mission Impossible e The Partridge Family, oltre che per film importanti. Materialmente le cose andavano bene, ma sembrava non avessi tempo per nient’altro. Nei primi tempi che eravamo a Los Angeles continuavo a ripetermi che non appena mi fossi sistemato avremmo cercato i testimoni di Geova. Ma non li cercammo. Più prosperavo materialmente, più volevo, proprio come dice la Bibbia in Ecclesiaste 5:10. — Matt. 16:26.
Poi un giorno, tornato a casa, mia moglie mi venne incontro alla porta e disse: “Indovina! Oggi sono venuti i Testimoni”. Disse che sarebbero tornati la settimana successiva. In seguito venimmo a sapere che Tom McIntosh aveva chiesto di mandare a casa mia qualcuno che condivideva i miei interessi: la musica, naturalmente. Vennero Al Kavelin e sua moglie: Al era stato una celebrità nel mondo del jazz.
Ripreso lo studio cominciammo infine ad apprezzare veramente le cose sacre. A suo tempo mia moglie ed io dedicammo la nostra vita al servizio di Geova Dio e lo simboleggiammo con il battesimo in acqua. Infine, raggiunta la maturità cristiana, fui nominato anziano nella congregazione.
Il giusto equilibrio
Amo la musica. L’ho sempre amata. E prego continuamente di poter tenere tale amore al giusto posto. So che, non importa quanto suoni bene il mio strumento, quanto sia bella una mia canzone, quanto divenga famosa la musica che scrivo per un film o qualsiasi altro successo ottenga, nulla di tutto ciò mi renderà degno della vita nel nuovo sistema di Dio. Sono passati più di dodici anni da che ho dedicato la vita a servire Geova, e posso affermare che bisogna stare attenti per mantenersi spiritualmente vivi.
Per esempio, non molto tempo dopo il battesimo cominciai a saltare le adunanze cristiane. La musica cominciò di nuovo a escludere i più importanti interessi spirituali. Ma un anziano cristiano mi fece gentilmente notare quanto stava accadendo, e, grazie al suo aiuto, feci i cambiamenti necessari. Il denaro e la fama nel mondo musicale non erano più le cose importanti della mia vita. Significa questo che ho smesso di suonare e di comporre?
No. So che il mio tipo di lavoro mi porta a contatto con un brutto ambiente: molti musicisti si drogano e conducono una vita immorale. Ma riuscite a immaginare un qualsiasi tipo di lavoro secolare dove non ci siano tracce di disonestà, corruzione, immoralità, alcolismo, gioco d’azzardo, ecc.? Queste cose, perfino la droga, sono ora presenti in tutti gli strati della società. Se si vuole continuare a fare un lavoro qualsiasi, non si possono evitare.
Nello stesso tempo, se la spiritualità del cristiano comincia a soffrire a causa del suo lavoro, gli si deve far notare, come hanno fatto con me. Ho fatto i passi necessari per salvaguardare la mia spiritualità. E, come musicista, ho avuto l’opportunità di parlare a molti nel mondo dello spettacolo a cui altri Testimoni non avrebbero mai potuto portare il messaggio del regno di Dio.
Da molto tempo la musica occupa nella mia vita un posto molto meno importante che negli anni passati. Il privilegio di servire Geova è la cosa più preziosa che ho. Egli vuole che il suo popolo sia felice, e io lo sono. Inoltre, ho la fiducia che se otterrò la ricompensa della vita nel suo nuovo sistema sarò felice in eterno, col sassofono o senza. — Da un collaboratore.
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:09] |
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24/04/2014 19:38 |
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34) Selena (1971-1995)
selenaforever.com
Nome completo: Selena Quintanilla Pérez
indice di notorietà: ****
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
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La popolarità della più famosa cantante ispano-americana prima dell' "era" Jennifer Lopez si deve per tre quarti al suo non comune talento vocale e all'indubbio fascino, e per il resto alle circostanze tragiche della morte, che ha trovato a soli 23 anni. Fu infatti assassinata con un colpo di pistola da Yolanda Saldívar, responsabile del suo fanclub.
E' stata definita la regina della Tejano Music e la risposta messicana a Madonna. A tanti anni dalla scomparsa, i suoi 'numeri' rimangono impressionanti, soprattutto se si considera che nella sua breve esistenza ha avuto il tempo di pubblicare soltanto 6 album. Appena sedicenne vince il premio di voce femminile dell'anno alla cerimonia Tejano Music Awards. Nel 1993 è la volta del Grammy. Lo stesso anno tiene all' Astrodome (palazzetto dello sport di Houston) un concerto che rimane il più affollato nella storia di questa struttura, con 67.000 spettatori. Ad oggi ha venduto oltre 60 milioni di dischi in tutto il mondo.
Video. Il videoclip di Amor Prohibido , uno dei successi di Selena.
youtube.com
La notizia della sua morte fu seguita da vere e proprie iniziative di lutto nazionale. L'allora presidente americano George W.Bush dichiarò il 16 aprile (giorno della sua nascita) il Selena Day. Nella sua città natale, Lake Jackson, c'è la Mirador de la Flor, una statua in bronzo a grandezza naturale, ed è stato costruito un museo dedicato a lei.
Due anni dopo la sua morte arrivò nelle sale il film Selena, nel quale la sfortunata cantante era interpretata da Jennifer Lopez in uno dei suoi primi ruoli da protagonista; nel film si vedono alcune pubblicazioni dei testimoni di Geova. Dalla pellicola è stato tratto un musical, Selena Forever, con colonna sonora di Fernando Rivas. A 10 anni dalla sua scomparsa (2005) fu organizzato un tribute concert in suo onore, Selena Vive!, risultato poi lo show in lingua spagnola più visto di tutti i tempi negli USA. Nel 2011 le poste americane le hanno dedicato un francobollo commemorativo.
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Selena con Marlon Brando in una istantanea del 1995.
weheartit.com
Con un giovane Ricky Martin.
selenaforever.com
Con Gloria Estefan.
texmexqueen.tripod.com
Testimonial per Cocacola.
selenaforever.com
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Jennifer Lopez nei panni di Selena nella locandina
del film omonimo (1997, di Gregory Nava)
youtube.com
Il trailer del film Selena.
youtube.com
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Il sito ufficiale di Selena:
www.q-productions.com/
Un sito amatoriale dedicato a Selena, ben fatto e ricchissimo di immagini e informazioni:
www.selenaforever.com/
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Selena e i suoi familiari erano testimoni di Geova poco attivi, ma devoti. Il funerale fu celebrato secondo il rito dei Testimoni (con una folla di oltre 600 presenti, malgrado la forma privata). La sua lapide reca, in inglese e spagnolo, le parole di Isaia 25:8 nella versione della Traduzione del Nuovo Mondo, con il nome di Geova (" Egli effettivamente inghiottirà la morte per sempre, e il Sovrano Signore Geova certamente asciugherà le lacrime da ogni faccia. E toglierà il biasimo del suo popolo da tutta la terra, poiché Geova stesso ha parlato")
selenaforever.com
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:10] |
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24/04/2014 19:39 |
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35) Pino Gulino (vivente)
youtube.com
Pseudonimo di Giuseppe Gulino
indice di notorietà: *
paese: Italia
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
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"Un virtuoso... un gustoso 'bocconcino' per tutti gli amanti della buona musica Pop!" - Jan Beiling
"La forza e l'allegria di questo ragazzo siciliano sono contagiose... un artista davvero straordinario!" - Dorothee Strieder
Come molti artisti nostrani, il cantautore siciliano Pino Gulino - che è diversamente abile - è più conosciuto all'estero (Olanda, Belgio, Germania, specie nei canali radiofonici) che in Italia. Spazia fra vari generi, con una predilezione per il Lite Jazz, ed è anche produttore dance con una propria etichetta musicale.
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La homepage di Pino Gulino:
www.youtube.com/user/PinoGulinoOfficial
Playlist di YouTube con vari successi del cantautore:
www.youtube.com/watch?v=y3BOBFt5npU&list=PL25601305E583D9AF
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E ti dirò chi sei, parole e musica di Pino Gulino.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:11] |
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24/04/2014 19:39 |
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36) Kid Gavilán (1926-2003)
todayinafricanamericanhistory.com
Pseudonimo di Gerardo González
indice di notorietà: ****
paese: Cuba
ex-pugile
campione mondiale 1951 categoria Welter
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Pochissimi campioni di boxe possono vantarsi, in tutta la propria carriera agonistica, di non aver mai perduto un incontro per K.O., e Kid Gavilán è uno di quei pochi. Su 143 incontri ufficiali ha conseguito 108 vittorie, 28 delle quali per K.O., e solo 30 sconfitte, tutte ai punti.
Fotogramma del leggendario incontro fra Gavilán e Sugar Ray Robinson
(Philadelphia, 11-7-1949), del quale sono andate perdute tutte le registrazioni filmate.
ringtv.craveonline.com
Il 18 maggio 1951 batté ai punti Johnny Bratton, divenendo campione mondiale dei pesi Welter, titolo che detenne fino al 1954.
Dopo un lungo soggiorno negli USA, nel 1960 rientrò a Cuba, dove divenne uno zelante testimone di Geova. Duramente perseguitato dal regime di Fidel Castro, nel 1968 fece ritorno negli USA, dove morì a Miami, in Florida, all'età di 77 anni.
Molti anni dopo che aveva rinnegato lo sport che l'aveva reso famoso, entrambe le Hall of Fame riconosciute a livello internazionale lo avevano annoverato fra i più grandi pugili di ogni tempo: nel 1985 la World Boxing Hall of Fame e nel 1990 la International Boxing Hall of Fame.
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Pagina di wikipedia (inglese) dedicata a Gavilán
en.wikipedia.org/wiki/Kid_Gavil%C3%A1n
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:11] |
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26/04/2014 01:39 |
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TERZO INTERMEZZO
IMPORTANTI MEMBRI DEL CORPO DIRETTIVO DEL PASSATO
Anche se ufficialmente chiamato con questo nome solo dagli anni 1970, i testimoni di Geova hanno avuto un Corpo Direttivo ( Governing Body) praticamente sin dalla loro nascita come Studenti Biblici, alla fine del XIX secolo. Di questo importante organo hanno fatto parte negli anni molte decine di persone, per lo più di nazionalità statunitense, le quali, salvo poche eccezioni, hanno servito in tale ruolo di responsabilità fino alla morte. In uno stesso momento della propria storia moderna, il Corpo Direttivo ha annoverato da un minimo di 7 ad un massimo di 18 membri.
Alcuni testimoni di Geova che hanno prestato servizio nel Corpo Direttivo, pur senza mai assumere la nomina (ormai desueta) di presidente, meritano tuttavia una menzione d'onore nella storia di questa confessione di fede, per l'impulso decisivo dato all'organizzazione dell'opera di proselitismo, per aver contribuito al rinnovamento dell'impianto dottrinale, per il proprio apporto alla letteratura ufficiale e non del gruppo, o per altre ragioni. Di questa categoria di membri del Corpo Direttivo del passato si parla qui di seguito. Il punteggio di celebrità non è assegnato per le schede di questo intermezzo.
1) Alexander Hugh MacMillan (1877-1966). Canadese di nascita, conobbe gli Studenti Biblici alla fine del XIX secolo e lesse e si appassionò alle opere di C.T. Russell. L'incontro fra i due avvenne nel 1900, anno nel quale MacMillan iniziò anche l'opera missionaria nel Massachusetts. Divenuto ben presto uno stretto collaboratore del presidente Russell, che lo portava con sé nei suoi tour di evangelizzazione, fu tra i maggiori fautori del 1914 come data nella quale (sebbene la circostanza non fosse mai qualificata come certezza negli scritti ufficiali del gruppo) gli Studenti Biblici devoti sarebbero stati rapiti al Regno celeste; è rimasta famosa una sua dichiarazione di quello stesso anno, sulla quale peraltro lo stesso Russell ebbe modo di ironizzare: "Questo è probabilmente l'ultimo discorso pubblico che pronuncerò, perché torneremo presto 'a casa'" ( Svegliatevi! del 22/6/95, pag.8).
jw.org
Dopo la morte di Russell entrò a far parte dello staff del secondo presidente dell'Organizzazione, Rutherford, e seguì il destino di quest'ultimo e degli altri 6 rappresentanti della Watch Tower Society in occasione dello storico imprigionamento ad Atlanta (1918). Per avere un'idea della rilevanza e del prestigio di MacMillan, si consideri il fatto che un numero (20 agosto) del New York Times di quell'anno lo definì 'sovrintendente della Betel' e 'uno dei leaders dell'Associazione degli Studenti Biblici Internazionali'.
Dopo il rilascio intraprese una lunga serie di viaggio di servizio, come in Palestina, in Libano, in Siria, in Italia, in Danimarca e nell'intera Scandinavia. Operò inoltre a lungo nella figura oggi conosciuta come sorvegliante viaggiante, come ministro di culto per le carceri e come rappresentante del Corpo Direttivo per gli organi governativi e giudiziari degli USA, ed è stato a più riprese ospite della WBBR, la stazione radiofonica della Società (poi dismessa). Morì nel 1966; la cerimonia funebre fu officiata da un appena 29enne Nathan Knorr.
MacMillan è principalmente ricordato per aver scritto quello che, fra i libri di argomento religioso firmati da singoli testimoni di Geova, è probabilmente il più noto, Faith on the March (1957). L'opera, realizzata grazie alla consultazione dei voluminosi archivi dell'Organizzazione, è una storia dei testimoni di Geova della prima metà del XX secolo ma ha anche, com'è facile immaginare, forti connotazioni autobiografiche. Ha avuto molte riedizioni e traduzioni, ed essendo ormai decaduto ogni diritto di copyright, è facilmente rintracciabile in formato elettronico. Si veda anche il link a Macmillan nel 3D testimoni di Geova scrittori.
ebay.co.uk
(continua)
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[Modificato da EverLastingLife 09/06/2020 00:46] |
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26/04/2014 09:37 |
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37) Bria Valente (1975-vivente)
tumblr.com
Pseudonimo di Brenda Fuentes
indice di notorietà: **
paese: USA
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Dopo gli inizi da modella e come corista per il cantante hip hop Usher, nel 2009 esordisce da solista con Elixer, una raccolta di 10 brani scritti da lei e parte integrante del triplo album Lotusflower di Prince. Prince, che aveva già conosciuto all'età di 17 anni, era divenuto suo mentore e verosimilmente ha anche favorito la di lei conversione ai testimoni di Geova ( link , in inglese), avvenuta nel 2010 (in quel periodo i due facevano coppia). La Valente aveva in precedenza collaborato con Prince come vocalist per l'album Planet Earth, del 2007.
ashuraken.cocolog-nifty.com
Elixer si piazza immediatamente al secondo posto nella Billboard 200 (la classifica dei 200 dischi più venduti negli Stati Uniti), con oltre 168.000 copie vendute nella prima settimana. E', finora, l'unico album di inediti pubblicato dalla Valente.
Video. Il videoclip di un brano di successo della Valente, Everytime (scritto da lei con Prince).
youtube.com
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Dopo la fine della love story con Prince, la Valente è rimasta una testimone di Geova praticante. Nel 2013 ha sposato un suo fratello in fede, Alex Reece. Le foto seguenti, tratte dalla pagina Facebook della cantante ( link), documentano il matrimonio, celebrato in una Sala del Regno.
hosting picture
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:15] |
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26/04/2014 11:07 |
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38) Shonte Peoples (1972-vivente)
quod.lib.umich.edu
indice di notorietà: ***
paese: Canada
giocatore di football americano
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Linebacker, oggi ritirato, della Canadian Football League (il più importante campionato canadese di football); ha militato in 5 squadre e ha vinto 3 CFL All-Star.
Peoples... è un testimone di Geova. "Svolgo il ministero, perciò vado di casa in casa". - Peoples planting roots in Regina, intervista rilasciata a Rob Vanstone per Regina Leader Post nel 2002.
In una successiva dichiarazione alla stampa (2003), Peoples ha ammesso di aver rallentato il proprio impegno religioso in favore della carriera, pur rimanendo un testimone di Geova dedicato. "Non puoi servire due padroni: Dio, che promuove la pace, e il football, che è esattamente l'opposto della pace". Ha precisato tuttavia: " Credo in tutto ciò che insegnano i testimoni di Geova", e come prova ha esibito al giornalista che lo intervistava il tesserino sanitario antitrasfusionale. ( link) (traduzione mia)
In azione con la squadra del college (University of Michigan)
(è il numero 3, sovrastato dal compagno di squadra, n.36 Morrison)
gettyimages.com
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Pagina di wikipedia (inglese) dedicata a Shonte Peoples.
en.wikipedia.org/wiki/Shonte_Peoples
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:15] |
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26/04/2014 14:43 |
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39) Roshanne Minnis Eyma (1972 - vivente)
fineartamerica.com
indice di notorietà: *
paese: Bahamas
pittrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Iniziata all'arte dall'infanzia dal genitore, il celebre pittore bahamiano Eddie Minnis, comincia a dipingere a 14 anni. Studia e si laurea al Queen's College. Vince numerosi premi e partecipa a varie rassegne insieme al padre e alla sorella Nicole. Nel 1998 sposa un altro pittore, Ritchie Eyma, col quale condivide non solo la passione per l'arte ma anche quella per l'evangelizzazione a tempo pieno delle verità bibliche.
I quadri della Eyma (presenti anche in collezioni private di Canada e USA, oltre che delle Bahamas), realizzati ad olio o pastello, riflettono il suo interesse peculiare per la vita dei suoi compaesani, effigiati nelle loro attività quotidiane e immersi nella natura. Contrariamente allo stile paterno, nei suoi soggetti sono quasi sempre presenti delle persone, quali artigiani, pescatori, contadini, donne di casa e bambini, e più raramente degli animali (in prevalenza gabbiani e altri volatili). Per quanto riguarda l'elemento naturale, protagoniste indiscusse sono le acque dell'Atlantico.
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Con il marito Ritchie:
islandpropertiesbahamas.com
Il sito ufficiale di Roshanne Minnis-Eyma:
eddieminnis.webflow.io/roshannes-bio
Due quadri dal sito ufficiale: Labour of Love e Precious Cargo.
Non di rado la valutazione di mercato delle opere della Eyma supera i 10.000 dollari.
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:16] |
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27/04/2014 10:21 |
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40) Joe Pinckney (1930-2005)
charlespaolino.wordpress.com
indice di notorietà: *
paese: USA
pittore
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Pinckney è stato un insigne esponente della cultura Gullah, termine che designa le popolazioni americane d'origine africana del Sud Carolina, della Georgia e della Florida. Vincitore di due borse di studio, si era formato alla New York School of Industrial Art e alla Manhattan School of Printing, ma sviluppò il suo peculiare stile pittorico a partire dagli anni '70. E' stato anche un insegnante d'Arte.
Secondo Emory Campbell, presidente della Gullah-Geechee Cultural Heritage Corridor Commission (un'istituzione del congresso USA), quella di Pinckney "era un tipo di arte davvero straordinario: Joe ha fatto un gran lavoro nel ritrarre la cultura Gullah e tutte le sue tradizioni" ( link) (traduzione e grassetto miei).
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La notizia della morte di Pinckney data dal Washington Times e dal Los Angeles Times (26-11-2005):
www.washingtontimes.com/news/2005/nov/26/20051126-11523...
articles.latimes.com/2005/nov/27/local/me-passings27.2
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:16] |
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27/04/2014 12:53 |
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41) Lark Voorhies (1974-vivente)
it.mediamass.net
indice di notorietà: ***
paese: USA
attrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Volto noto della TV americana, spesso e volentieri esportata in Europa e Italia, ha recitato in svariate serie televisive e soap operas da protagonista e non protagonista, fra le quali sono da ricordare almeno le seguenti (tutte arrivate in Italia):
- Super Vicky
- Bayside School (da protagonista, compare in oltre 100 episodi e film TV)
- Willy, il principe di Bel Air (accanto a Will Smith)
- Star Trek: Deep Space Nine
- 8 sotto un tetto
- Beautiful (5 episodi, ha interpretato il personaggio di Jasmine Malone)
- Love Boat
E' anche comprimaria cinematografica. E' apparsa finora in una decina di pellicole, una sola delle quali, How High, giunta in Italia col titolo di Due sballati al college (2001, una riuscita commedia di Jesse Dylan). E', infine, modella e scrittrice dilettante.
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Nel cast della serie TV di successo Bayside School, ove ha recitato il
ruolo-protagonista di Lisa Turtle (la prima a sinistra nella foto).
people.com
Nel ruolo di Jasmine Malone nella
soap opera fluviale Beautiful.
gnomiz.it
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Trascrizione di un articolo di People nel quale la Voorhies fa menzione della propria fede e in cui si parla dei suoi problemi di salute (l'attrice soffre di un disturbo bipolare dell'umore).
www.people.com/people/archive/article/0,,20640693,00.html
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:17] |
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06/05/2014 18:00 |
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42) Paul Wyche (vivente)
journalgazette.net
indice di notorietà: *
paese: USA
giornalista
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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E' un reporter di The Journal Gazette ( link al sito ufficiale), uno dei più antichi quotidiani statunitensi ancora in attività (le sue origini risalgono al 1863) e, nello stato dell'Indiana, secondo solo a The Indianapolis Star per diffusione. Autore soprattutto di pezzi di cronaca e attualità, lavora per la redazione del prestigioso giornale dal 2014.
Elenco degli articoli scritti da Wyche per il Journal Gazette.
www.journalgazette.net/search/results/?PageNumber=1&keywo...
Pagina di Paul Wyche sul portale giornalistico Anewstip.
anewstip.com/profile/journalist/paul-wyche/667885/?tab=...
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:18] |
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06/05/2014 19:46 |
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43) Tom Edur (1954-vivente)
hockeydb.com
Pseudonimo di Thomas Edur
indice di notorietà: ***
paese: Canada
giocatore di hockey su ghiaccio
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/02/86 13-17)
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Canadese di origini estoni, è stato un estroso defenceman di hockey. Ha giocato per 6 stagioni (dal 1972 al 1978) nelle due massime competizioni nazionali di questo sport, la National Hockey League (giocata fra squadre canadesi e statunitensi) e la World Hockey Association, distinguendosi anche per la prolificità realizzativa (insolita per il suo ruolo) che gli fece guadagnare il soprannome di 'bomber'.
Nel 1978, mentre era in forze ai Pittsburgh Penguins, comunicò che avrebbe lasciato lo hockey per dedicarsi pienamente alla sua fede di testimone di Geova; le inevitabili pressioni contrarie, a suon di lucrose proposte contrattuali, non servirono a fargli cambiare idea.
Oggi, malgrado la sua breve carriera, Edur è annoverato fra le 'leggende dello hockey'. Questa la pagina a lui dedicata sull' "Official Site of the Hockey Hall of Fame" (inglese):
www.legendsofhockey.net/LegendsOfHockey/jsp/SearchPlayer.jsp?play...
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In azione con la maglia dei Penguins
in una figurina del 1977.
penguinslegends.blogspot.com
Altro entusiastico profilo di Edur per la categoria Greatest Hockey Legends (inglese):
penguinslegends.blogspot.it/2010/04/tom-edur.html
Trascrizione di una lunga intervista lasciata al giornale MacLean's nel 1979:
groups.yahoo.com/neo/groups/hockhist/conversations/topi...
Un brano (traduzione mia):
"Servire Geova, il grande Dio, non è affare di un giorno alla settimana. E' un modo di vivere. Anche l'Hockey comporta una carriera 'full time': ti ci devi dedicare, devi giocare ed allenarti continuamente. Ma ora [sono] dedicato a Geova."
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L'esperienza autobiografica di Edur è stata narrata nella Svegliatevi! del 22 febbraio 1986 pagg. 13-17. Viene riportara di seguito.
Esperienza di Tom Edur (Svegliatevi! del 22 febbraio 1986 pagg. 13-17) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Finalmente ho trovato la vera vita!
Maclean’s, un’importante rivista canadese, scriveva nella rubrica sportiva del 13 novembre 1978: “A 23 anni Tom Edur aveva tutto, il sogno di tutti i canadesi: donne, denaro e un posto nella Lega Nazionale Hockey. Nella squadra dei Penguins di Pittsburgh è stato il difensore che nella scorsa stagione ha totalizzato il maggior numero di punti. Ha lasciato l’hockey per andare a fare proseliti per i testimoni di Geova di Denver”.
Sei mesi dopo il Denver Post del 14 giugno 1979 pubblicava il seguente servizio su Edur: “Tom Edur, a quanto pare, non ha ancora convinto tutti che la sua decisione di ritirarsi a 23 anni dall’hockey professionistico non era solo un capriccio passeggero.
“L’ex difensore dei Colorado Rockies e dei Penguins di Pittsburgh è stato chiesto mercoledì alla squadra dei Penguins da quella degli Oilers di Edmonton nel corso del programma di espansione degli ingaggi della Lega Nazionale Hockey. . . .
“Edur era da due stagioni con i Rockies quando è stato ceduto alla squadra di Pittsburgh . . . Ha giocato le ultime 58 partite quella stagione con la squadra di Pittsburgh e ha ottenuto una delle migliori medie nella Lega Nazionale Hockey prima di annunciare che rinunciava al suo stipendio annuo di giocatore di hockey, che si calcola si aggirasse sui 92.000 dollari, e che si ritirava”.
Cosa aveva spinto Edur a prendere una simile decisione? Cos’aveva trovato di tanto superiore all’hockey professionistico? Lasciamo che sia lui a spiegarlo:
HO SMESSO di giocare a hockey, ma non perché non mi piacesse. Tutt’altro. Avevo sempre sognato di diventare un giocatore della Lega Nazionale Hockey. Ricordo ancora quando avevo circa dieci anni e seguivo fedelmente alla TV la mia squadra preferita di hockey. A volte, quando le loro partite erano trasmesse alla radio, mi addormentavo ascoltandole a letto.
Giocavo dopo la scuola e fino a tarda notte, finché non spegnevano le luci sulla pista di ghiaccio. Infine entrai a far parte delle leghe dilettanti del Canada, salendo sempre più in alto. A 17 anni facevo parte della squadra più importante, i Marlboros di Toronto. Nel 1973 vincemmo il più prestigioso titolo del Canada per dilettanti, il Memorial Cup, che corrisponde al Rose Bowl del football americano.
Divento professionista
Verso quell’epoca fu formata una seconda lega di professionisti, la Federazione Mondiale Hockey. In gara con la Lega Nazionale Hockey, esistente da più tempo, cercava dei buoni giocatori giovani. Fui contattato dai Crusaders di Cleveland, appartenenti alla nuova lega. Questo costituiva un precedente, perché la più vecchia Lega Nazionale Hockey non ingaggiava giocatori di età inferiore ai vent’anni. Per un adolescente questa era dunque un’opportunità unica!
I Crusaders mi offrirono 250.000 dollari per giocare con loro per tre anni, un bel po’ di soldi in quei giorni. Per un diciottenne era un’offerta davvero allettante! In effetti mi piaceva così tanto giocare che l’avrei fatto per molto meno.
Nel luglio del 1973 firmai quindi un contratto di tre anni con i Crusaders di Cleveland appartenenti alla nuova Federazione Mondiale Hockey. Il mio sogno si era in parte avverato: ero un giocatore di hockey professionista! La “vera vita” che desideravo stava per incominciare. Presto sarei stato sulla pista di ghiaccio insieme ad alcuni dei famosi giocatori di hockey che ero solito ammirare in TV: gli eroi della mia infanzia!
La cruda realtà
Giunto però nel luogo dove la squadra si allenava ebbi una sgradevole sorpresa. Per la prima volta vidi com’era la “vera vita” di una squadra professionistica di hockey. La prima cosa che imparai non riguardava l’hockey ma i posti dove andare a bere. È vero che mentre facevo parte delle leghe di dilettanti qualche volta ci eravamo ubriacati. Ora, però, andavamo immancabilmente al bar dopo l’allenamento o una partita. Non avevo ancora l’età per farlo legalmente, ma dato che ero uno dei giocatori mi permettevano di entrare.
C’era poi il fatto che molti giocatori di hockey professionisti commettevano adulterio. Questo proprio non me l’aspettavo, ma finii presto per accettare la cosa, immaginando che facesse parte della “vera vita”. Decisi così di essere un vero professionista come loro. Come fu facile cambiare le mie idee in proposito solo per essere benvoluto!
La mia prima stagione andò bene, sia sulla pista di ghiaccio che fuori, o per lo meno così pensai. Nella seconda stagione però le conseguenze delle mie attività fuori della pista si notarono. Infatti, l’ultimo mese della stagione mi ubriacai tutte le sere per 30 giorni. Sia il mio modo di giocare che la mia mentalità ne risentirono parecchio.
La terza stagione cominciò ancor peggio. Pensavo che non avrei neppure giocato. Il mio compagno di stanza mi aiutò a cambiare mentalità. Non era tipo da farsi trascinare dagli altri; era padrone di se stesso. Ne fui colpito e cominciai a controllarmi di più. Non mi lasciavo più influenzare facilmente quando i compagni dicevano: ‘Andiamo a fare una bevuta’, oppure: ‘Andiamo a donne’. Il mio gioco migliorò.
Finalmente nella Lega Nazionale Hockey
Il mio contratto con i Crusaders di Cleveland scadde alla fine di quell’anno. Desideravo giocare nella prestigiosa Lega Nazionale Hockey, ma la squadra della Lega Nazionale che aveva un’opzione su di me — i Bruins di Boston — non mi aveva offerto abbastanza soldi. Come si può notare, il mio modo di vedere il denaro era cambiato. Il mio allenatore aveva trovato un posto nella Lega Nazionale e voleva che giocassi nella sua nuova squadra, i Colorado Rockies, e accettai.
Ora facevo parte di una lega veramente importante! Il sogno della mia infanzia si era completamente realizzato. Apparivo in TV da un capo all’altro del Canada e ricevevo molti riconoscimenti. Questa era senz’altro la “vera vita”! Anche nella mia vita privata c’erano stati molti cambiamenti. Avevo seguito il consiglio di un amico e nel periodo in cui non si giocava avevo seguito un corso di sviluppo personale, che mi aveva aiutato a essere molto più positivo.
Pensando di avere ora tutto sotto controllo, cominciai la mia prima stagione nella Lega Nazionale Hockey. Bevevo molto di meno e stavo cambiando il mio modo di pensare riguardo alle relazioni immorali. Diventava sempre più sgradevole osservare l’ubriachezza e l’immoralità che mi circondavano, con le tristi conseguenze dei matrimoni infranti dei compagni di squadra.
Mi chiedevo se sarei mai riuscito a trovare una moglie fedele e a stabilire una relazione felice basata sulla fiducia. Non c’era nessuno che la pensasse come me riguardo alle norme morali? Misi comunque da parte quel pensiero e mi concentrai nel gioco dell’hockey. Come risultato quello fu fino a quel momento il mio miglior anno da professionista.
Ricevo aiuto da un’ex compagna di scuola
Alla fine della stagione nel 1977, in occasione della morte di mia nonna tornai a Toronto. Ora che ero diventato positivo e sicuro di me stesso mi sentii molto a disagio vedendo tutta quella tristezza e quei pianti al funerale. Pensai: ‘Mia nonna dovrebbe essere in un posto migliore, secondo quanto credono sinceramente i miei parenti; perché allora questo atteggiamento verso la morte?’
Quella stessa settimana incontrai Liz, un’ex compagna di scuola, e le parlai di come mi sentivo. Mi disse che anziché fare assegnamento su me stesso e su un cosiddetto atteggiamento positivo dovevo imparare a fare assegnamento su Dio e a confidare in lui.
Le sue parole mi colpirono perché la mia fede in Dio lasciava molto a desiderare, anche se a 16 anni ero stato confermato come luterano. La mia reazione fu: ‘Non puoi confidare in Dio; devi arrangiarti da solo. I soldi non cadono dal cielo!’
Liz spiegò di avere appena cominciato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Questo non significava nulla per me dato che non avevo mai sentito parlare dei Testimoni. Così mi lesse alcune scritture che, disse, i Testimoni ritengono debbano essere seguite da tutti i cristiani. Fra queste c’erano Efesini 5:3-5; I Corinti 6:9, 10 e Galati 5:19-21, dov’è indicato che fornicazione e adulterio sono opere della carne che allontanano l’individuo da Dio e dalla vita futura.
Non appena udii questi versetti mi meravigliai perché avevo trovato qualcosa che sosteneva quello che io credevo circa le norme di comportamento, proprio quello che desideravo sentire! Non dovevo più fare assegnamento solo su me stesso, ma avevo il sostegno della Bibbia. ‘Quale fonte è migliore di questa?’, ragionai. ‘Esiste da migliaia d’anni’. Ed ecco un popolo che si sforzava effettivamente di vivere secondo questi princìpi.
Liz mi diede una Bibbia e i libri La Verità che conduce alla Vita Eterna, Vera pace e sicurezza, da quale fonte? e È la Bibbia realmente la Parola di Dio? In un mese li lessi tutti, poi cercai Liz ma non riuscii a rintracciarla. Ero disperato perché volevo saperne di più. Allora ricordai che Liz aveva detto: “A Toronto c’è un posto dove stampano questi libri”.
Così cercai i testimoni di Geova nell’elenco telefonico e disposi di andare alla sede della Watch Tower Society dove presi tutti i libri tascabili che trovai. Quindi mi misi in viaggio verso il nord per andare a fare del canottaggio e dedicarmi seriamente alla lettura. Quell’estate lessi tutti i libri, ed essi fecero una profonda impressione su di me. Conclusi che princìpi biblici e hockey professionistico non vanno d’accordo. Sulla pista di ghiaccio si commettono spesso atti deliberati di brutale violenza, e fuori della pista è frequente condurre una vita immorale. — Matteo 22:39; Proverbi 10:23.
Tornato a Toronto riuscii a contattare Liz e le dissi: “So che quanto ho letto è la verità. Ritengo di dover abbandonare l’hockey e insegnare queste cose ad altri”. Lei sarebbe stata battezzata come testimone di Geova dopo due settimane e io avrei dovuto riprendere gli allenamenti dopo una settimana, e non volevo veramente andarci. Liz mi suggerì di recarmi alla filiale della Watch Tower Society a Toronto per chiedere consiglio.
Una decisione da prendere
Speravo effettivamente che mi dicessero subito di abbandonare l’hockey professionistico, ma non lo fecero. Mi lessero invece alcune scritture per aiutarmi a capire che dovevo essere io a prendere la decisione e che dovevo capire bene quello che facevo. (Proverbi 21:5; 29:20) Compresi che dovevo studiare di più la Bibbia prima di prendere una decisione.
Mi rimisi in viaggio per il Colorado dove avrei dovuto riprendere gli allenamenti. La prima cosa che feci fu di cercare i testimoni di Geova nell’elenco telefonico e prendere accordi perché studiassero la Bibbia con me. Tutto procedeva per il meglio. La mia conoscenza della Bibbia aumentava e io non avevo mai giocato così bene.
All’improvviso, come accade spesso nello sport professionistico, fui ceduto ai Penguins di Pittsburgh. Fra una stagione e l’altra il mio allenatore di Cleveland e del Colorado era andato a Pittsburgh e mi aveva ceduto a quella squadra. Era un passo avanti nella mia carriera di giocatore di hockey, dato che quella di Pittbsurgh era una squadra migliore e più affermata, ma fu un passo indietro spiritualmente parlando.
Questa situazione, però, non durò a lungo. Cercai di nuovo i Testimoni nell’elenco telefonico e presi accordi per lo studio biblico. Lì comunque era un po’ più difficile isolarmi dagli altri giocatori per studiare, dato che per qualche tempo diversi di noi vissero insieme nello stesso albergo. Fu più facile però quando affittai una casa in periferia e mi procurai un’auto.
Man mano che crescevo in conoscenza contavo i giorni che mancavano alla fine della stagione di hockey. Non per questo il mio gioco ne soffrì. Fu la mia migliore stagione, perché totalizzai il massimo dei punti nella mia squadra il che è considerato ottimo per un difensore. Tuttavia nel mio cuore sapevo che avevo chiuso con l’hockey professionistico. ‘Perché sprecare il mio tempo, le mie energie e le mie forze in simili attività’, ragionavo, ‘quando posso servire Geova Dio?’
La stagione finì e io mi preparai per essere battezzato al congresso internazionale che i testimoni di Geova avrebbero tenuto a Montreal nel luglio del 1978. Per pregustare il ministero a tempo pieno, il mese prima del mio battesimo dedicai circa 60 ore a parlare ad altri delle mie nuove credenze. Le preghiere che rivolsi a Dio perché mi aiutasse e mi addestrasse non rimasero inesaudite. In quel periodo mi fece conoscere tante cose e mi provvide l’addestramento di cui avrei avuto bisogno per i futuri privilegi di ministro pioniere a tempo pieno.
Sforzi per cambiare mentalità
Familiari bene intenzionati e altri che pensavano che fossi sulla strada sbagliata non mancarono di fare pressione su di me. Tentai di spiegare loro le mie convinzioni e nello stesso tempo cercai di aiutarli spiritualmente. Essi comunque pensarono fossi uno sciocco a rinunciare alla fama e a tutti quei soldi. Ma con l’aiuto di Geova sopportai le loro critiche. Nel frattempo mi ero fidanzato con Liz, che era stata la prima a suscitare il mio interesse per il messaggio della Bibbia. Due settimane dopo il mio battesimo ci sposammo e subito dopo partimmo per andare a fare i pionieri nel Colorado.
Non avevo ancora parlato al club di hockey della mia nuova carriera. Così in settembre, una settimana prima che cominciassero gli allenamenti, annunciai loro che mi ritiravo. Rimasero esterrefatti e tentarono in tutti i modi di persuadermi a tornare sulla mia decisione. Dato che il mio contratto scadeva l’anno dopo, pensarono che tenessi duro perché volevo più soldi. Così mi offrirono un “contratto aperto”: mi avrebbero dato tutti i soldi che desideravo. Volendo venirmi incontro, dissero che avrei anche potuto avere tutte le domeniche libere per dedicarmi alla mia religione.
Servire Geova, l’Altissimo Dio, non è cosa da fare solo un giorno la settimana. È un modo di vivere. Anche l’hockey è una carriera a tempo pieno. Bisogna dedicarcisi, giocare e allenarsi di continuo. E adesso io ero dedicato a Geova. (Matteo 16:24) Giocare da professionista e cercare nello stesso tempo di servire Geova sarebbe stato, a mio avviso, come avere due padroni: qualcosa o qualcuno ne avrebbe sofferto. Perciò informai la squadra che abbandonavo l’hockey professionistico. — Matteo 6:24.
Persino quattro mesi dopo, quando ci recammo a Pittsburgh, la squadra mi fece un’allettante offerta per indurmi di nuovo a giocare. Mi offrirono 20.000 dollari per giocare due partite di fine settimana. Fu una vera prova, perché in quel periodo eravamo a corto di denaro. Ad ogni modo mi attenni alla mia decisione e non giocai. Poco tempo dopo il ragioniere ci informò di avere realizzato uno dei nostri investimenti. Potevamo così soddisfare i nostri bisogni. Geova provvede senz’altro per chi gli è fedele.
La vera vita
Quella che pensavo fosse la vera vita non lo era. Avevo raggiunto la vetta nel mondo dell’hockey, e cosa avevo trovato? Né contentezza né felicità. No, gli allettamenti e la gloria del mondo dello sport non sono la vera vita. Anche se esteriormente può apparire tutto roseo, all’interno c’è in genere estremo egoismo e non c’è nessun vero orientamento o scopo nella vita.
Questo non vuol dire che io abbia intrapreso un’altra carriera perché l’hockey in se stesso sia un brutto gioco. Mi piaceva moltissimo giocare e ogni tanto gioco ancora per svago. La “santa devozione” però è più utile dell’“addestramento corporale”, dice l’apostolo Paolo, “giacché ha la promessa della vita d’ora e di quella avvenire”. (I Timoteo 4:8) La mia attuale carriera offre qualcosa che non si può comprare col denaro e con la fama: una preziosa relazione con Geova Dio e anche il dono della vita futura che egli ha promesso, la vita eterna!
Come sono felice e grato a Geova di avere ora una moglie con la stessa mentalità e lo stesso scopo che ho io! Dopo aver fatto i pionieri insieme per due anni negli Stati Uniti, nel 1980 fummo invitati a prendere parte ai lavori di costruzione della nuova filiale del Canada. Terminati i bei nuovi locali della casa, degli uffici e della stamperia, entrammo a far parte del personale fisso della filiale.
Liz ed io possiamo servire insieme l’Altissimo Dio perseguendo non le “ricchezze incerte”, ma piuttosto gli interessi spirituali per afferrare “fermamente la vera vita”. (I Timoteo 6:17-19) Sono davvero grato di avere finalmente trovato la “vera vita”! — Narrato da Tom Edur.
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:18] |
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06/05/2014 21:02 |
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44) Aoife Ní Thuairisg (vivente)
flickr.com
indice di notorietà: ***
paese: Irlanda
giornalista e presentatrice TV
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Donna in carriera e conduttrice TV di successo della rete pubblica irish TG4, della quale costituisce da anni (1997) un'immagine-simbolo.
Ha presentato programmi popolarissimi nel suo paese ( Ceol Tíre, Féilte, Paisean Faisean, di quest'ultimo è stata anche produttrice) oltre ad eventi sportivi; è anche annunciatrice di news e previsioni meteorologiche.
tvnews.thetvroomplus.com
In una sala di regia del network TG4.
gaeilge.ie
Foto pubblicitaria per la presentazione del palinsesto
sportivo per il torneo di Wimbledon (giugno 2013)
rte.ie
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:19] |
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09/05/2014 13:14 |
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45) Olavi Johannes Mattila (1918-2013)
yle.fi
indice di notorietà: ***
paese: Finlandia
uomo di stato
ex-ministro degli esteri finlandese
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 01/12 24-26)
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Abilissimo diplomatico (noto soprattutto per il suo impiego nelle missioni di Pechino e Buenos Aires, anni 1952-1960), è stato per due volte ministro finlandese per gli affari esteri. Ha presieduto inoltre al ministero del commercio e dell'industria nel suo paese.
Ingegnere, ha anche operato a lungo nel settore privato, in particolare come amministratore delegato (e in seguito presidente) della Valmet Corporation e come presidente della Stora Enso Oyj.
E' diventato testimone di Geova nel 2002, molti anni dopo il suo ritiro dalla vita politica. E' deceduto, 94enne, nel 2013.
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Olavi Mattila narra la propria esperienza ( Svegliatevi! gennaio 2012, pagg. 24-26).
Non è mai troppo tardi per diventare amici di Dio
Narrato da Olavi J. Mattila
“Ha mai preso in considerazione la possibilità di acquistare un’accurata conoscenza del Creatore?” Questa domanda, che mi rivolse un testimone di Geova, mi fece riflettere. Allora avevo più di 80 anni e avevo conosciuto molti personaggi importanti, tra cui figure di spicco della politica. Ma mi chiedevo se a quell’età potevo davvero iniziare a conoscere Dio e diventare suo amico.
SONO nato a Hyvinkää, in Finlandia, nell’ottobre del 1918. Iniziai da giovanissimo a lavorare nella fattoria di famiglia. I miei allevavano vacche, cavalli, polli e oche. Imparai a darmi da fare e a essere orgoglioso del mio lavoro.
Man mano che crescevo, i miei mi esortavano a farmi un’istruzione e così a un certo punto me ne andai di casa per proseguire gli studi. Iniziai anche a dedicarmi all’atletica e venni notato dal presidente del Comitato Olimpico Finlandese, Urho Kekkonen. Non potevo immaginare che quell’uomo sarebbe diventato primo ministro della Finlandia e poi presidente della Repubblica, cariche che ricoprì per quasi 30 anni. Soprattutto, non potevo sapere che avrebbe influito così tanto sulla mia vita.
Prestigio e potere
Nel 1939 tra Finlandia e Unione Sovietica scoppiarono le ostilità e così nel novembre di quell’anno venni arruolato nell’esercito. All’inizio prestai servizio come istruttore nei riservisti, poi come comandante di un plotone di mitraglieri. Il fronte era in Carelia, una regione al confine tra Finlandia e Unione Sovietica. Nell’estate del 1941, mentre combattevo nei pressi della città di Vyborg, venni gravemente ferito da una granata e fui ricoverato in un ospedale militare. A motivo di quell’episodio non fui più rimandato al fronte.
Nel settembre del 1944 venni congedato dall’esercito, ripresi gli studi e le mie attività sportive. Vinsi tre volte il titolo nazionale, due volte nella staffetta e una nella corsa a ostacoli. Conseguii anche la laurea in ingegneria e un master in economia.
Nel frattempo Urho Kekkonen era diventato un influente uomo politico. Nel 1952, durante il suo mandato come primo ministro, mi propose di lavorare come diplomatico in Cina, dove conobbi molti funzionari di governo, tra cui il presidente Mao Tse-tung. Comunque l’incontro più importante fu quello con Annikki, una ragazza molto carina che lavorava per il Ministero finlandese degli Affari Esteri. Ci sposammo nel novembre del 1956.
L’anno seguente venni trasferito all’ambasciata finlandese in Argentina. Avemmo due figli maschi. Nel gennaio 1960 facemmo ritorno in Finlandia e poco dopo nacque il nostro terzo figlio, questa volta una femmina.
Ai massimi vertici
Anche se non mi ero mai iscritto a un partito politico, nel novembre del 1963 il presidente Kekkonen mi offrì la carica di ministro del Commercio con l’Estero. Nei successivi 12 anni ricoprii la carica di ministro per sei volte, due delle quali presso il Ministero degli Affari Esteri. In quegli anni ero fermamente convinto che l’uomo fosse in grado di risolvere i problemi del mondo, ma ben presto mi resi conto di quanto possa essere forte la sete di potere. Vidi con i miei occhi a cosa possono portare il sospetto e l’invidia. — Ecclesiaste 8:9.
Riscontrai che ci sono anche molte persone che sinceramente cercano di cambiare le cose, ma alla fine anche i politici con le migliori intenzioni non riescono a raggiungere i loro obiettivi.
Nell’estate del 1975 i capi di stato di 35 paesi si riunirono a Helsinki per la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa. In quel periodo ero ministro degli Affari Esteri e fidato consigliere di Kekkonen. Mi venne affidata la responsabilità di curare l’organizzazione dell’evento e così incontrai tutti i vari rappresentanti di governo intervenuti.
Nel trattare con i membri della conferenza la mia capacità diplomatica venne messa alla prova in tutti i modi: anche solo metterli d’accordo sulla disposizione dei posti a sedere fu un’impresa! Nonostante ciò ero convinto che quella conferenza, così come altri incontri che seguirono, avrebbe contribuito al rispetto dei diritti umani e alle relazioni pacifiche tra le superpotenze.
Prendo coscienza del mio bisogno spirituale
Nel 1983 andai in pensione e mi trasferii in Francia, dove viveva mia figlia. Successivamente una serie di avvenimenti sconvolsero la mia vita. Nel novembre 1994 ad Annikki venne diagnosticato un tumore al seno. Quello stesso anno rimasi implicato in un piano di investimenti che si rivelò fraudolento. Mi ci era voluta una vita per farmi un buon nome, ma con quell’unico errore di giudizio mi macchiai la reputazione.
Nel corso della vita ero venuto a contatto con i testimoni di Geova in varie occasioni. Anche se apprezzavo le loro visite e accettavo le loro riviste, ero molto impegnato e non avevo tempo per le cose spirituali. Ad ogni modo nel 2000 il mio compito era prendermi cura di Annikki, che stava ancora lottando contro il suo male. Nel settembre 2002 ricevetti la visita di un testimone di Geova, che mi fece la domanda menzionata all’inizio. Mi chiedevo se fosse davvero possibile conoscere la verità su Dio e diventare suo amico. Tirai fuori la mia Bibbia, che era coperta da due dita di polvere, e così i Testimoni cominciarono a tenere regolarmente con me conversazioni basate sulle Scritture.
Nel giugno del 2004 mia moglie morì e rimasi da solo. È vero che potevo contare sui miei figli per avere sostegno emotivo, ma mi facevo delle domande su cosa accade quando si muore. Mi rivolsi a due pastori luterani, ma si limitarono a rispondermi che erano questioni troppo difficili. Non fui per niente soddisfatto della loro risposta e questo mi rese ancora più consapevole del mio bisogno spirituale.
Man mano che studiavo la Bibbia con i Testimoni, acquistavo l’accurata conoscenza che avevo inseguito per tanto tempo. Per esempio, la Bibbia spiega che la morte è uno stato di incoscienza paragonabile al sonno e che i morti hanno la prospettiva di ritornare in vita sulla terra. (Giovanni 11:25) Questo mi diede speranza e grande conforto.
In poco tempo lessi l’intera Bibbia per conto mio. Rimasi colpito dal passo di Michea 6:8: “Che cosa richiede da te Geova, se non di esercitare la giustizia e di amare la benignità e di essere modesto nel camminare col tuo Dio?” Questo pensiero, nella sua saggezza e semplicità, mi toccò e mi fece anche scoprire quanto Geova Dio sia amorevole e giusto.
Una speranza per il futuro
Mentre continuavo a imparare la verità su Dio, crescevano anche la mia fede e la mia fiducia in lui. Stava nascendo una vera amicizia con il Creatore. Rimasi stupito leggendo queste parole riportate in Isaia 55:11: “Così sarà la mia parola che esce dalla mia bocca. Non tornerà a me senza risultati, ma certamente farà ciò di cui mi son dilettato, e avrà sicuro successo in ciò per cui l’ho mandata”. Dio ha sempre mantenuto le sue promesse e continuerà a farlo nel futuro. Realizzerà quello che i governi umani e le loro numerose conferenze politiche non sono riusciti a concretizzare. Per esempio, Salmo 46:9 ci assicura: “Fa cessare le guerre fino all’estremità della terra”.
Le adunanze dei testimoni di Geova mi hanno aiutato molto. Ho visto con i miei occhi il segno distintivo dei veri seguaci di Gesù: l’amore cristiano. (Giovanni 13:35) Questo amore supera le barriere nazionali ed è decisamente estraneo al mondo della politica e del commercio.
Il privilegio più grande
Ora che ho superato la novantina posso dire che il più grande onore che ho avuto è stato quello di diventare testimone di Geova. Il vuoto spirituale che sentivo è stato colmato. Ho avuto il privilegio di conoscere lo scopo della vita e la verità riguardo a Dio.
Sono felice che, nonostante la mia veneranda età, posso partecipare alle attività cristiane. Anche se nella vita ho conosciuto molti uomini importanti e ho avuto incarichi di un certo peso, nulla è paragonabile al privilegio di conoscere il Creatore ed essere suo amico. Gli sono davvero grato e desidero lodarlo per l’opportunità che mi ha dato di diventare uno dei suoi “collaboratori”. (1 Corinti 3:9) Non è mai troppo tardi per diventare amici del Creatore, Geova Dio.
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Col segretario generale dell'ONU Kurt Waldheim nel 1975.
unmultimedia.org
Col leader comunista sovietico Brežnev ed il presidente finlandese Kekkonen (1975).
mtv.fi
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09/05/2014 13:15 |
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46) Corrado Ruzza (vivente)
corradoruzza.it
indice di notorietà: *
paese: Italia
musicista sinfonico
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Diplomato al conservatorio di Verona e specializzatosi a Vienna, è noto per il suo repertorio cameristico (che comprende in particolare Faurè, Verdi, Mozart, Schubert, Schumann), ma è anche un promotore di autori poco conosciuti al di fuori dei circuiti di appassionati, specie dell'ottocento italiano, quali Dominiceti, Ferrari, Giancarlo Colò. Ha svolto attività concertistica in sale prestigiose europee e statunitensi.
Attivissimo come pianista per lieder, romanze, arie d'opera e altri brani di musica lirica, ha accompagnato, fra le altre, i soprano Sharon Zhai, Joanna Klisowska, Linda Kazani, Ljuba Kazarnovskaya.
Manifesto per Il Cielo d'Italia (2013),
concerto commemorativo per Giuseppe Verdi.
Nella foto il celebre soprano Joanna Klisowska.
klisowska.pl
E' pianista stabile del Museo Nazionale Giuseppe Verdi di Busseto e pianista ufficiale del concorso internazionale AudiMozart. E' un apprezzato insegnante di musica, docente di ruolo al Conservatorio di Riva del Garda; ha tenuto masterclasses in tutto il mondo (Finlandia, Slovenia, Russia, USA).
Con i concertisti Martini, Sanson, Dal Don, Maestri e Corbolini
alla presentazione dell'integrale del compositore Giancarlo Colò
(Conservatorio Bonporti, 2008).
corradoruzza.it
Video. Interpreta l' Après un rêve di Gabriel Fauré con il violoncellista Pierre Michaud (2009)
youtube.com
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Il sito ufficiale del maestro Corrado Ruzza.
www.corradoruzza.it/
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09/05/2014 13:16 |
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47) Jerry Wayne Hairston, Jr. (1976-vivente)
chadmoriyama.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
giocatore di baseball
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Di origini africane, ha giocato nella MLB per 15 anni, in 9 squadre diverse, concludendo la sua carriera nel Los Angeles Dodgers (2013).
E' un professionista di livello, proveniente da una famiglia di veterani di questo sport: anche il nonno, il padre ed il fratello Scott (altro testimone di Geova) sono stati baseballer professionisti. E' membro della Southern Illinois Baseball Hall of Fame. Nel 2009 è divenuto campione World Series con la maglia dei New York Yankees.
In azione con i Milwaukee Brewers (2011).
newshopper.sulekha.com
E' diventato testimone di Geova nel 2000.
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Hairston su wikipedia (inglese):
en.wikipedia.org/wiki/Jerry_Hairston,_Jr.
Traduzione (tdgonline) di un brano di un intervista rilasciata a Sports Illustrated (magazine della CNN, edizione elettronica) nel 2001. Il grassetto è mio.
Il secondo baseman degli Orioles, Jerry Hairston, conosce il valore dell'umiltà. Da quando si è battezzato come testimone di Geova, lo scorso luglio, bussa alle porte di tutta Baltimora, diffondendo il messaggio della sua fede."Un sacco di gente mi dice: 'somigli moltissimo a Jerry Hairston!'" , dice. "Io rispondo: 'mi capita continuamente!'. Non voglio entrare nelle case della gente e dire: 'Ciao! sono Jerry Hairston'. Preferisco mantenere un profilo basso".
Il link:
sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1022842/2/i...
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[Modificato da EverLastingLife 13/05/2020 10:21] |
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