Proprio in questi giorni anch'io mi sono imbattuta di nuovo nel meraviglioso Mirto, ed anch'io lo sto un po' "corteggiando" perché mi riveli il suo spirito. L'ho incontrato durante una passeggiata e ne ho raccolto le bacche scure e turgide, ed alcune foglioline dall'intenso aroma. Ora le tengo qui e aspetto...
Ricordo anche che il Mirto è una pianta legata alla Bona Dea romana, la misteriora figura, a volte moglie a volte figlia di Fauno, fustigata con rami di Mirto. A causa di ciò, durante le sue celebrazioni che erano esclusivamente femminili (cosa rarissima a Roma), il Mirto era bandito e non poteva assolutamente far parte degli addobbi del luogo di culto (che era la casa di uno dei più alti funzionari romani, famoso è l'episodo in cui la cerimania che si svolgeva in casa di Cesare fu profanata dall'intervento del tribuno Clodio travestito da donna).
Omnia vincit amor et nos cedamus amori.
Virgilio