Basket Barcellona - ASJunior Casale Monferrato

Grande Paolo Cuomo... lui si che sa buttare acqua sul fuoco! In un solo colpo ha fatto a merda, presidente, società e tutto l'ambiente cestistico barcellonese! Che signore!!


CONTRORDINE, COMPAGNI: E' L'UPEA LA MESSINESE DA METTERE IN VETRINA

Paolo Cuomo – Gazzetta del Sud

Tutto ribaltato o, meglio, contrordine. È il bello dello sport. Il girone d'andata di DNA Gold si chiude con l'outsider di lusso Orlandina al secondo posto a due soli punti dalla vetta, qualificata per la Final Six di Coppa Italia, e la favorita Barcellona in un anonimo centro classifica. Onore e gloria ai paladini, carbone - è proprio il caso di sottolinearlo - a una Sigma incapace di trovare continuità e, in pratica, sempre battuta negli scontri diretti (ha vinto solo con Biella). La magia di Capo d'Orlando, quindi, si sta ripetendo. Una buona squadra a bocce ferme (non costata, comunque, quattro spiccioli), superato il prevedibile "can can" mediatico, è diventata con i fatti una delle autorevoli pretendenti a quella serie A scippatale oltre cinque anni fa. Un perfetto mix tra "vecchietti" d'oro, stranieri di valore e giovani molto interessanti. Dopo lo 0-3 di avvio stagione (su cui hanno fortemente inciso le assenze di Basile, Nicevic e dell'americano in regia), la reazione è stata clamorosa. Non solo le sette vittorie consecutive, con i colpi del "PalAlberti" e di Torino, ma dopo il calo fisiologico costato due sconfitte ecco altri tre pesanti successi in fila senza Mays. A dimostrazione che la solidità del gruppo, i meccanismi raggiunti e il lavoro di Pozzecco sono oggi garanzia di far bene al di là di chi gioca. Al resto ci pensa l'ambiente. Niente pressioni, ambizioni sempre ben mascherate, esperienza e gestione al top, entusiasmo al massimo, un bel clima familiare, il trio Sindoni senior-Sindoni junior-Venza affiatato ed efficace. Con Pozzecco valore aggiunto, bravissimo a rilanciare, ad esempio, un Soragna che gli infortuni e i 38 anni sembravano aver messo "ko" e invece insostituibile collante dentro e fuori dal campo. E così a Imola, in una serata particolare, con il trio Pozzecco-Basile-Soragna a incrociare - sull'onda delle emozioni - un avversario d'altri tempi come Enzo Esposito, autore di 14 punti a 44 anni, è stato centrato il primo, grande traguardo di una stagione che dopo 15 partite ha già sovvertito i pronostici: la squadra messinese che ha le potenzialità per lottare per la promozione è Capo d'Orlando e non Barcellona. Anche perché il girone di ritorno - con Trento, Torino, Brescia, Veroli e la stessa Sigma da affrontare nella bolgia del "PalaFantozzi" - può diventare una lunga corsa alla prima posizione. E dalla prossima giornata, smaltito l'infortunio, rientrerà Keddrick Mays, che come ha anticipato Pozzecco giocherà anche da guardia, per dare maggiore imprevedibilità e altre soluzioni a un attacco che Basile e Laquintana stanno facendo girare al meglio. Se Capo d'Orlando vive un momento strepitoso, Barcellona è ripiombata nella crisi più nera, fallendo il tentativo di rilancio. Cancellate in un amen la rinascita di Napoli e la scossa Ducarello. Veroli ha sbancato il "PalAlberti" con la stessa autorità di Torino e con un Andrea Casella in versione Andre Smith (9 triple per l'ex Piacenza come per l'americano di Venezia a Roma). Oggi qualsiasi disamina sarebbe aria fritta. Nonostante l'enorme passione e i sacrifici finanziari, i risultati nel basket sono ben distanti da quelli, eccellenti, ottenuti da Bonina a livello imprenditoriale. Ma siamo certi che il patron farà di tutto per evitare che - fatte le debite proporzioni - la Sigma diventi l'Armani: cioè grandi investimenti ma poche soddisfazioni. Siamo ancora a gennaio e sperare che questo gruppo di giocatori, altrove vincenti ma qui altalenanti, trovi finalmente continuità e qualità è il minimo. Solo così si può invertire la rotta.