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cara jeny

Ultimo Aggiornamento: 11/10/2013 15:28
mery75
[Non Registrato]
29/09/2013 16:13
 
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Cara jeny mi rivolgo a te per amore del mio angioletto di terra, sai a volte poter avere una spiegazione dei propri comportamenti da parte di estranei aiuta poi a capirli e a superarli almeno credo e spero.........sono mery mamma dell'angioletto di cielo Giulia.........sai finalmente le mie braccia si sono riempite di un bellissimo sempre sorridente bambino che mi aiuta tanto nell'affrontare le giornate senza la sua sorelllina.........io ho imparato ad accettare le lacrime per la mia Giulia a convivere con il peso al cuore per la sua mancanza........mi sono accorta però che qualcosa dentro me non va e mi preoccupo che col tempo posssa trasmettere negatività al mio piccolino che ha tutto il diritto di vedere una mamma sorridente........vorrei che il mio piccolo conoscesse la mery allegra che ero un tempo...........il problema però è proprio questo che io ho voluto seppellire quella mery insieme alla mia Giulia..........sai non ci facevo tanto caso ma io non mi guardo mai allo specchio e non mi piace guardarmi gli occhi........quando esco per amore di Gabriele mi sistemo magari metto pure un pò di trucco ma lo faccio quasi meccanicamente cercando di sfuggire davanti lo specchio.........se mi capita di sorridere di avere voglia di comprarmi qualcosa poi ci sto male dentro mi sento come se tradissi la mia bimba penso che lei è in una tomba e io non posso vivere pienamente...........ogni sera penso sempre quando ha cessato di vivere davanti i miei occhi quando l'ho accarezzata dentro la bara mentre non riesco mai a ricordare cosa ho fatto quando me l'hanno messa tra le braccia anche se da morta.... mio marito mi racconta che l'ho a lungo accarezzata e baciata ma io non ricordo e un cassetto che non si vuole aprire........nn so che fare vorrei che Gabriele avesse una mamma che gli trasmettesse positività......secondo te i bimbi capiscono se dentro di noi le cose non vanno bene.....ieri è stato il mio compleanno e per me i compleanni erano sempre da festeggiare mi vestivo sempre in modo particolare ai miei compleanni mi preparavo il pranzo il dolce e sorridevo tutto il giorno invece adesso spengo il telefono per non ricevere gli auguri e mi sento in colpa perchè dovrei essere felice di vivere c'è un piccolino che ogni giorno mi riempe di sorrisi ed io sembro solo pensare alla sua sorellina che non c'è ma credimi i miei figli sono tutte e due importanti per me,....stamattina ho fatto un brutto sogno c'era qualcuno sotto il letto che voleva fare del male a Gabriele io l'ho picchiata e quando sono riuscita a tirarlo fuori dal letto quella persona aveva la mia faccia ero io mi sono svegliata col cuore che mi batteva forte lo so è un sogno ma la realtà è che io amo Giulia ma amo immensamente anche il mio piccolino e vorrei essere una buona mamma per lui.............scusami se scrivo sempre tanto........che devo fare grazie mery
Jeny
[Non Registrato]
06/10/2013 20:48
 
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Carissima
Mery,
prima di tutto vorrei trasmetterti un grande abbraccio virtuale che arrivi proprio lì nel luogo in cui ti trovi in questo momento e dirti che proprio nel momento più buio quando ti sembra che Dio abbia spento la luce in realtà è dietro di te con una lampada tra le mani, in attesa che tu trovi la forza e il coraggio per voltarti e osservare questa nuova luce che ti conduca nuovamente verso la strada illuminata della tua vita.
Quel che mi racconti ti rende una mamma migliore paradossalmente perché “piena” di tutti quei sentimenti e di quelle emozioni, anche più forti e contraddittorie di cui molte sono invece spaventate e prive per paura appunto di saperle gestire. Vivere anche i colori più scuri del proprio arcobaleno interiore significa comprenderne e a apprezzarne pienamente la parte colorata nel momento in cui, finalmente, si riesce a discostare lo sguardo dalla fonte buia del colore. Avere perso la tua piccola stella Giulia ha lasciato in te una profonda e lacerante ferita che, inizialmente si era presentata “solo”avvolta da tanto dolore, da sbigottimento, da un vortice frullatore che ti aveva svuotata di tutti i sentimenti e della tua parte vitale e colorata. Con il passare del tempo, ognuno elabora a proprio modo, con i propri ritmi il dolore e tu lo stai facendo pienamente, nell’accezione più positiva del termine, essendo passata dalla fase di puro e unico dolore, di tristezza e sconforto, alla fase di rabbia, e di negazione di sè, del proprio diritto a essere nuovamente felice. Questa fase è decisamente più attiva, spaventa spesso di più chi la vive rispetto a quella passata contraddistinta solo da dolore e sofferenza (che comune sono ancora presenti e lo saranno ancora anche se via via si attenueranno) perché ci fa percepire come “cattive” come “ingrate” , della serie “ stai bene, ora hai tutto ciò di cui hai bisogno per essere felice eppure …” o ancora ti senti felice e soddisfatta perchè hai appena fatto le coccole a Gabriele, vorresti uscire a svagarti con altre mamme o con tuo marito ma ti guardi allo specchio proprio mentre stai scegliendo un abito e ti senti maledettamente in difetto come se pensare per qualche secondo a qualcosa di estetico e futile potesse renderti meno profonda o dispiaciuta per la morte di Giulia.
Questa è una fase delicata che vorrei imparassi a vivere ed affrontare nel modo più sereno e giusto possibile. Sei arrabbiata, tanto arrabbiata e delusa, delusa dal destino, delusa probabilmente dai medici, delusa con te stessa perché è come se avessi rimosso alcuni frammenti, ricordi importanti del poco tempo trascorso con Giulia. Vorresti che “qualcuno” te la riportasse in dietro e con lei ritornerebbe anche la tua parte più solare e felice della vita ma sai anche che questo non avverrà mai e da qui nasce il binomio tra la Mery che vuole vivere il presente ed essere felice con suo marito, la sua vita e il suo Gabriele e la Mery arrabbiata, delusa e intimorita che vuole rimanere sospesa nel passato alla ricerca di risposte, di una chiave di lettura nuova al proprio dolore, in attesa che le venga ridato il suo angioletto Giulia. Ovviamente in questo processo sei come sospesa, alterni momenti in cui sei presente e sei un punto di riferimento a momenti in cui sei persa nel tuo mondo, in questo modo ciò che vorresti di più con tutte le tue forze: essere una mamma serena per Gabriele paradossalmente non lo ottieni e questo non fa che acuire ulteriormente il tuo già penetrante senso di colpa. Come uscirne?Accettando di essere una doppia madre. Ognuno di noi che ha avuto più figli dice spesso la frase sbagliatissima :”per me i miei figli sono uguali in tutto e per tutto, voglio bene nello stesso modo a entrambi”. Niente di più falso, ognuno di noi è diverso dall’altro, ognuno di noi ha un proprio carattere e una propria storia ,dei propri bisogni e in base alla alchimia che si genera tra tutti questi elementi ne escono rapporti più o meno saldi e in sintonia o più burrascosi, tutti sicuramente contraddistinti da amore in generale ma Mai uguale. In questo senso devi ragionare anche tu per la tua esperienza. Diventare madre per la prima volta comporta tutta una serie di emozioni, di aspettative, di paure, di progetti, di immagini e di spirito che solo con il primo figlio si possono avere proprio perché è il primo e questo spiega perché nella stragrande maggioranza dei casi nelle famiglie con più figli il primo è solitamente quello più in gamba a scuola, più giudizioso o comunque meno cocciuto o caratteriale. Perché tutto l’amore ” della prima volta “ da genitori della mamma e del papà lo avvolge, questo lo rende sicuro di sé e in grado di applicarsi meglio senza grandi lotte o scoraggiamenti alla vita, cosa che non accade dal secondo figlio in poi che deve sempre, sin da subito, misurarsi con uno che comunque vada sarà arrivato sempre prima di lui. Avrà avuto le prime attenzioni, avrà entusiasmato per la prima nascita, il primo pianto, la prima poppata ecc per tutta la vita. Il secondo dovrà misurarsi con questo e trovare un suo spazio agli occhi dei genitori per essere valorizzato per le proprie diversità sempre, ovviamente positivamente questo lo renderà sicuramente più aperto, eclettico, malleabile e collaborativo. Inoltre considera che ogni figlio racchiude in sé differenti mondi di esperienze: ci sono figli più “facili” e figli più “complessi”, alcuni che hanno una salute di ferro altri più cagionevoli e tutte queste differenze comportano diverse reazioni, preoccupazioni e pensieri da parte dei genitori che li renderanno più o meno protettivi, rilassato ansiosi. In questo senso devi accettare che tutto quello che hai vissuto per Giulia ti ha segnato e lascerà sempre una impronta dentro di te che come tale racconterà la sua e la vostra storia e nessuna nuova impronta potrà né dovrà mai cancellare quella lasciata da Giulia ma semmai le si accosterà per formarne una nuova. Non devi sentirti in colpa se ORA nel tuo presente ti senti di vivere la vita, di curare la tua persona, di pensare con un sorriso a qualcosa di divertente, non solo non devi sentirti in colpa ma devi ricordare che tutto ciò che ti neghi di vivere ORa nessuno te lo potrà MAI più ridare, sarà una tessera mancante del grande puzzle della TUA nuova vita d di quella di chi ami e che ora la riempie:Tuo marito e Gabriele. Non è solo una questione di diritto alla felicità di Gabriele, di avere una mamma serena, sorridente e a 360 gradi che non si limiti ma che sappia vivere pienamente la vita, ma anche un dovere TUO di vivere questa vita al meglio per svolgere pienamente il compito di Madre, donna e moglie che Dio ti ha riservato per te, per chi ami e anche per Giulia che tramite la vostra gioia, i tuoi sorrisi, i tuoi progetti, la tua felicità e le vostre vite vivrà per sempre in eterno anche se non fisicamente presente ma in ogni vostro momento condiviso. Ti consiglio ogni qual volta che senti questa contraddittorietà dentro di te prevalere e farti desistere dalla felicità di prendere carta e penna e scrivere a Giulia tutto il tuo dolore, tutta la tua malinconia per non averla qua a accanto a te, ma subito dopo averlo fatto dovrai chiudere il quaderno e parlare con la Mery di adesso e fare un lungo respiro e VIVERE, per te, per Giulia e per Gabriele. Quel che vogliamo non è che tu dimentichi ma che intergi il suo ricordo con una sfumatura e una accezione sempre più dolce e positiva svestendolo di tutta quella drammaticità che ti intrappola e non ti fa continuare a vivere. Inoltre fai questo breve esercizio una sera si e una sera no per almeno 3 settimane.
Mettiti davanti allo specchio e osservati senza trucco, senza esserti sistemata e scrivi su un foglio 5s sensazioni che ti vengono in mente così di getto, dopo di che chiedi anche a tuo marito o tua madre di fare lo stesso e leggi le loro risposte. Poi sistemati, truccati, mettiti in rodine come ti piace e scrivi sullo stesso foglio altre 5 sensazioni che la tua nuova immagine ti fa venire in mente e fai lo stesso chiedendo a tuo marito o tua madre e confronta le risposte. Ti renderai conto di come la cornice di un quadro non ne cambi la bellezza del dipinto ma come possa però valorizzarla ulteriormente. So che hai compreso cosa voglio dirti. Vivi e ascolta le tue emozioni, smetti di dirti cosa Dovresti o non Dovresti fare, vivi, vivi, vivi per te e per chi ami questo è il tuo dono nella vita e Giulia ricordati che vivrà sempre attraverso la tua gioia: mostrale che questa è una vita bella.
Ti abbraccio forte
mery75
[Non Registrato]
11/10/2013 15:28
 
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Cara jeny ho appena letto le tue parole.......ancora una volta riesci a darmi un bello scossone.......sai mi sento come intrappolata dentro me stessa dentro quella mery che si hai ragione ha ancora tanta rabbia per non aver saputo salvare la sua bambina.........vorrei riportarla indietro ma so che non è possibile come non è possibile che riporti indietro quella mery di un tempo....... le esperienze cambiano e non si può fare niente............spero un giorno di riuscire a vivermi la mia bimba nel cuore serenamente......... mi hai fatto pensare è vero Gabriele è venuto dopo che la sua mamma ha vissuto un grande dolore e questo non lo posso cambiare........cercherò di seguire i tuoi consigli.........grazie mery
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