I Borgia

Che serie ragazzi!!!
Sto recuperando tutto d'un fiato questa prima stagione in attesa della seconda e davvero devo dire che mi sta lasciando senza parole.
Intrighi, guerre, trame e politica di una delle famiglie più discusse della nostra storia italiana.
E da questo nostro background si può capire molto, senza temere di esagerare, anche della nostra Italia attuale.

Tutto molto vero e bello master se stai parlando della serie borgia fatta dagli europei che mi sono gustato in diretta settimana dopo settimana. Quella americana non l ho vista...

Se si parla di quella NON con Jeremy Irons (li confondo sempre i titoli) confermo e sottoscrivo PIENAMENTE tutto quanto.

Parlo di quella in onda in questi giorni su Sky, non con Jeremy Irons e di produzione europea mi pare, e mi piace davvero tantissimo.
L'altra non l'ho vista quindi non so dire...la recupererò.

A me han detto che le due serie non possono piacere entrambe, in pratica se ti piace una l'altra non la guardi!

In ogni caso direi che abbiamo visto tutti la stessa stupenda serie. La stagione 2 su sky è alle porte quindi mi sa che dovrò riscaricarmi la prima per ricordarmi bene il tutto.

Da notare come il buon Sam appaia qui come uno della famiglia De Medici!!!!

Non so ragazzi se l'avete notato...ma la seconda stagione di questa serie è appena ripresa da due settimane.
Mentre Papa Alessandro VI Borgia fatica a difendere il trono dello Stato Pontificio da attacchi esterni ed interni, suo figlio Cesare Borgia inizia la propria scalata personale al potere. Una scalata sempre più macchiata di sangue.
Da segnalare nei primi episodi un grandissimo Iain Glen (il nostro Jorah Mormont del Trono di Spade) in un'interpretazione magistrale del Savonarola.

Per ora purtroppo ho visto solo la prima stagione: inutile dire che mi unisco al coro dei consensi. Avendo visto anche le tre stagioni della serie con Jeremy Irons credo di poter fare dei paragoni.
Le serie sono entrambe validissime, a me sono piaciute tanto. Quella di Tom Fontana (la europea)è senz'altro più attenta e precisa nella ricostruzione storica, quella con Irons più romanzata, ma non per questo meno interessante. In particolare il punto di forza della serie con Irons secondo me è la psicologia del personaggio Cesare, che al contempo è il punto debole della serie europea, secondo me.
Tom Fontana tratteggia infatti Cesare con alcuni elementi maniacali e psicopatici che secondo me fuorviano dalla corretta visione del personaggio. Credo che ormai anche i profani sappiano che la sua figura di mostruosità non sia che il riflesso distorto di una storia scritta dai suoi vincitori (capitanati da papa Giulio II). Comunque vabbè, questo è un altro discorso...
Concludo dicendovi che le serie secondo me sono da vedere entrambe, quella americana si conclude con la terza stagione, troncata per mancanza di budget e orfana della quarta e ultima. Speriamo che quella europea possa godere di maggiore fortuna.

Sì sono d'accordo.
Cesare è bistrattato come personaggio. A volte sembra un grande uomo, freddo e calcolatore, altre volte un pazzo esaltato.
Troppo brusco anche il passaggio dal ragazzo fanatico religioso (che puniva ogni suo eccesso a frustate, salvo poi ricaderci puntualmente, che voleva uccidere il proprio figlio appena nato, per via del proprio stato ecclesiastico e quindi frutto del peccato) della prima stagione, all'ateo e blasfemo uomo che è diventato di colpo nella seconda.
La serie resta cmq di altissimo livello.
Io non vedo l'ora che venga il venerdì per vederla.

Terminata anche la terza stagione che conclude l'epopea dei Borgia.
Molto bella, valida e curata storicamente, mi sono documentato e i fatti sono andati esattamente come raccontati nella serie.
"I Borgia" come ho già avuto modo di dire svela molto del nostro background storico e politico, e ci fa capire, semmai ne avessimo bisogno, che le origini del nostro malessere nazionale sta nel fatto che non siamo mai stati considerati una nazione (in primis dagli italiani stessi) ma solo un assemblamento immane di comuni, signorie e principati in perenne lotta tra loro, e agli occhi delle potenze straniere un semplice territorio di conquista.
Politicamente poi sappiamo solo comprare, vendere e corrompere, e se non riusciamo ad ottenere quello che vogliamo in questi tre modi...beh...passiamo ai crimini più estremi, nascondendoli dietro il potere esercitato.

Riflettiamo...per quel che serve...

Bravissimo Master, noto con piacere che hai un palato fino.
Io ho molto cara la figura di Cesare Borgia, a dispetto dei suoi crimini, che pur sono uno specchio della sua epoca (nel senso che i suoi nemici erano anche peggiori di lui), perché ebbe una visione pionieristica di come, a dispetto delle rivalità, l'esigenza primaria degli italiani fosse quella di superare le divisioni regionali per potersi emancipare da un giogo straniero che si faceva sempre più stringente al formarsi e consolidarsi degli stati nazionali.
Non fu infatti un caso che la pressione sulla nostra penisola cominciò proprio alla fine del '400, quando la guerra dei Cento Anni era finita ormai da qualche decennio proiettando la Francia unita sullo scenario europeo e la Spagna completava la reconquista proponendosi come una delle sue principali antagoniste.
L'Italia, colta nel mezzo, anziché dar vita a sua volta ad un processo unitario o assecondare in maniera lungimirante coloro che se ne vollero fare carico (su tutti il Borgia), pensarono solo a mantenere intatto il proprio orticello, dimostrando una miopia politica che anche oggi, a dispetto dei secoli intercorsi, appare per lo più immutata.

Finita anche questa serie Tv che devo ammettere mi è piaciuta enormemente anche se in questa terza stagione ci sono stati momenti un po stagnanti.

Non è esattamente una riproposizione storica Master ma a quanto pare sicuramente meglio dell'altra.