Caro VVRL,
Barnabino in Fill. 3 non si parla di risurrezione fisica, ma solo spirituale dato che Paolo per ottenere questo si deve conformare alla morte di Cristo, cioè deve soffrire come ha sofferto Cristo durante la sua passione (la morte in se non da nessuna soffernza); ma tanto è inutile spiegarti queste cose
Anche io parlo di
risurrezione spirituale, te l'ho già detto in partenza. Paolo tanto in 1 Corinti 15 che Filippesi 3 parla della "prima risurrezione" che avrà luogo alla parousia di Cristo, non della risurrezione dei "giusti e degli ingiusti" che avrà luogo dopo la venuta di Cristo, questa risurrezione come egli dice è celeste poiché Paolo aspetta la sua "cittadinanza che esiste nei cieli".
Supponiamo che la pensasse come voi TdG, cioè la morte annulla l'io cosciente e quindi diciamo che da morto non sarebbe di certo stato con Gesù. Questo sarebbe accaduto solo alla sua venuta diversi millenni dopo la sua morte
Paolo come tutti i cristiani del I secolo era convinto che la presenza di Cristo fosse imminente, tanto è vero che in sia in 1 Tessalonicesi che 1 Corinti distingue tra i viventi alla parousia e quelli che sono morti prima della parousia. Per quanto fosse vicina non tutti sarebbero vissuti,
alcuni si erano già addormentati nella morte, questi per Paolo non erano andati già in cielo ma dovevano attendere la risurrezione al tempo della paousia, permettimi ma negare questo significa non capire il testo!
Shalom