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Filippesi 1:21-24;

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20/06/2013 19:33
 
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Caro Kalillo,

Si, in effetti non mi sono spiegato molto bene...


alla lettera, significa:
"Sono stretto ora da le due cose, il desiderio avendo per il partire e con Cristo essere, infatti è molto meglio".

Sarò io che non me ne intendo ma non vedo nessuna particella "de" nel punto in cui la TNM rende "ma"



La particella "de" non significa "da" (quella è la particella ek) ma "ma". Letteralmente la frase sarebbe (sulla parte tra parentesi ci sono delle varianti testuali):

"Sono stretto ma da le due (cose) il desidero avendo per il partire e insieme Cristo essere, [molto infatti è più] meglio".

Di solito la particella "de" indica un contrasto oppure è esplicativo, il problema è capire quali sono le "due cose" quelle precedenti (vivere nella carne o morire) oppure quelle precedenti e la successiva (essere liberato ed essere con Cristo). In quel caso il "ma" sarebbe: tra [vivere e morire] ed [essere liberato e con Cristo].


in modo da creare un contrasto tra vivere e morire, ma non la trovo dove la TNM traduce "ma"



Secondo me la TNM mette quel "ma" prima del periodo "ciò che desidero..." per specificare che "le due cose" in contrasto non erano quelle precedenti (vivere o morire) ma le precedenti con la successiva.

L'Appendice 5D dice:

"È a questo ritorno di Cristo e alla liberazione dell’apostolo per essere sempre col Signore che Paolo si riferisce in Flp 1:23. Qui egli dice di avere due possibilità immediate, cioè (1) continuare a vivere nella carne e (2) morire. A causa delle circostanze da considerare, si espresse come essendo messo alle strette da queste due cose, non facendo sapere quale avrebbe scelto. Quindi ne presenta una terza, che realmente desidera. Non c’è dubbio che preferisca più di ogni altra questa, cioè “la liberazione”, poiché significa per lui essere con Cristo.

Perciò l’espressione to analỳsai, “la liberazione”, non si può applicare alla morte dell’apostolo come creatura umana e alla sua dipartita da questa vita. Si deve riferire agli avvenimenti relativi al tempo del ritorno e della presenza di Cristo (vedi App. 5B) e alla risurrezione di tutti quelli morti in Cristo affinché siano eternamente con lui"

Più che sul "ma" mi pare che il problema sia il senso di quella "liberazione" che la CEI e la ND interpretano come essere liberati o sciolti dal "corpo" del v. 20 (la morte) mentre la TNM interpreta come liberazione escatologica per essere con Cristo.

Shalom
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