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Richiesta cambio razza Danwar

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2014 10:10
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23/05/2013 22:51
 
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- Mezzelfo livello 7
- Barra allineamento interamente tendente al Verbo, 5 tacche
- Ranger, di allineamento morale Legale Buono, Capitano di Fanteria del Libero Battaglione (Legione di Frontiera)

BACKGROUND
La storia conosciuta di Danwar inizia sulle rive del Rappahalladran, trovato in fasce da un cacciatore tra le braccia di uomo morente. Non conosce nulla delle sue reali origini e dei suoi veri genitori, è cresciuto in un capanno al limitare della foresta con il padre adottivo che gli ha insegnato l’arte della caccia e della sopravvivenza nella natura, oltre al rispetto per la vita e per tutte le creature viventi. Anche grazie alla parte di sangue elfico che gli scorre nelle vene manifesta sempre un profondo amore per tutti gli animali, ritenuti il più delle volte migliori di tanti umani. E’ quello che si potrebbe definire un ranger quindi, anche se poi gli eventi l’hanno portato a diventare un soldato.

Dal diario di un mezzelfo: (parte giocata)

Alla morte del padre adottivo e rimasto solo decide di lasciar la foresta in cui è cresciuto e raggiungere una grande città, arriva così a Tyrsis dove presto trova lavoro presso un nobile. Qui stringe diverse amicizie e vive una vita relativamente tranquilla mantenendo il suo carattere buono e gentile verso tutti, rifuggendo la violenza se non quando inevitabile.

Un giorno incontra uno dei Viandanti di Faerie che visto il suo interesse per la strada da questi percorsa accetta di accompagnarlo al lago Arcobaleno e di fargli conoscere i suoi compagni, ritenuti fino a quel momento una delle tante leggende ascoltate davanti al fuoco. Ha modo così di incontrare il Re del fiume Argento che dopo aver letto nel suo cuore lo invita a trasferirsi con gli altri alla dimora segreta dei Viandanti in attesa di valutare il suo operato. La speranza nell’animo del mezzelfo è grande ma i giorni passano senza che gli giungano più notizie dell’Antico. Dopo aver atteso quasi due Lune, credendo di aver fallito l’esame, fa ritorno a Tyrsis con la morte nel cuore per non esser stato riconosciuto degno di servire il Verbo.

E’ un periodo di grande tristezza e dubbi interiori per il mezzelfo che non sa più che strada percorrere nel suo cammino, sa solo che la sua vocazione è quella di difendere i più deboli e la Natura che ritiene la grande madre che nutre e protegge tutti. In questo frangente gli viene proposta una missione con un gruppo formato da legionari, guaritori e altri coraggiosi che parte alla ricerca di una rara pianta necessaria per curare un raro morbo dilagante a Kern; missione che accetta senza indugi per il desiderio di aiutare quella gente, senza alcun tornaconto personale, e per dedicarsi a qualcosa di utile in attesa che gli si chiarisca la strada da intraprendere.

Al termine di questa missione viene a sapere dal Generale Ryger delle creature che minacciano Tyrsis e Culhaven e dei cristalli magici che potrebbero fermarle, si imbarca così in questa nuova avventura ma da legionario stavolta. Sempre convinto di non esser stato ritenuto degno di seguire il bianco sentiero dell’Antico decide di rendersi utile in altro modo, nel suo piccolo, mettendo la sua spada al servizio della gente della Frontiera e di Tyrsis. Da sempre restio ad utilizzare le armi accetta di combattere contro quest’altra minaccia alle genti libere, con l’intenzione comunque di dedicarsi in futuro a compiti diplomatici più che militari. Ha modo così di venire a conoscenza e scontrarsi per la prima volta con delle creature terribili chiamate Ombre, acquisendo anche particolari informazioni sul loro conto grazie all’incontro con il Re della città perduta (filone La città perduta e la spada di Cristallo). Nasce così nel mezzelfo la consapevolezza dell’esistenza di creature orribili che minacciano la vita sulle Quattro Terre, e che il loro potere è troppo grande per chi come lui ha solo la spada e il coraggio da mettere in campo nello scontro.

Sventata anche questa minaccia e riportata la Capitale alla normalità sono altre creature mortali a rappresentare un nuovo pericolo per la Frontiera, insieme ad altri legionari viene mandato alle porte di Leah dove si combatte una lunga guerra contro la Federazione che tenta di avanzare. Qui si rende conto che la crudeltà degli uomini può raggiungere dei livelli impensabili per uno come lui, e ne resta inorridito. Iniziano i primi dubbi sul suo ruolo nell’esercito ma non ha tempo per indugiarci troppo, nello scontro finale il nemico mette in campo una potente magia, la spada di Cristallo riconosce la presenza di altre ombre ed anche uno spettro si aggiunge a seminare il panico. Il suo mentore viene ferito gravemente, sua è la responsabilità di accompagnarlo a Storlock e proteggere in sua assenza la Spada di Cristallo. Ci prova, aiutato anche da una delle Accolite che viene in suo aiuto contro gli ombrati e lo spettro giunti per prenderla, ma alla fine la spada viene perduta. Una macchia indelebile per l’onore del mezzelfo e che fa crescere in lui il desiderio di rivalsa, combattendo senza tregua queste creature portatrici di distruzione.

E poi è la volta dei demoni che infestano le Quattro Terre approfittando dell’Eterea morente, si trova con la sua centuria a Storlock per difendere il nosocomio e quando i demoni attaccano sono costretti a barricarsi dentro assieme a guaritori e stor per quasi due Lune, combattendo continue battaglie con le creature infernali e vedendo perire sotto i suoi occhi gran parte dei coraggiosi soldati della Legione nel tentativo di salvare i civili. Alla fine trovano una lunga e tortuosa via sottoterra per far fuggire tutti, a costo di grandi fatiche e con l’aiuto di diversi alleati giunti per salvare la gente di Storlock. Ma ciò che resta di questa esperienza è un‘avversione sempre più profonda per tutto ciò che causa morte e caos, costretto a vivere per un lungo periodo a stretto contatto con innocenti terrorizzati ed in costante pericolo non può fare a meno di sentire la loro angoscia come un peso sul cuore a cui non riesce a porre troppo rimedio. Circondato, braccato dai demoni e con la responsabilità dei soldati e delle genti innocenti che hanno trovato rifugio nel nosocomio… gran parte di loro riesce a salvarsi infine ma la loro è comunque una fuga precipitosa. Ancora una volta è costretto a chinare la testa e ammettere che il nemico in campo è troppo forte, ancora una volta le sue sole forze e la sua volontà non bastano contro creature tanto potenti. Ancora sente questa sensazione di inadeguatezza, questo desiderio incalzante di poter fare qualcosa di più per riportare la pace per le Quattro terre, da tempo ormai costantemente in pericolo per qualche forza oscura che ne minaccia la sopravvivenza.

Un’altra sfida contro quello che per il mezzelfo è visto genericamente come il Male arriva con le Ombre giunte a Tyrsis per impossessarsi di un calderone magico. Passa qualche giorno e in città iniziano anche delle aggressioni a causa di un essere mostruoso con l’epilogo clamoroso di un attacco diretto agli accampamenti della Legione. Violati nella sicurezza della loro casa tutti i legionari scendono in campo con decisione per sterminare la minaccia di questi esseri portatori di morte e distruzione, più volte si scontrano ma i nemici riescono sempre a scappare. La rabbia per non essere riuscito a sconfiggere chi ha attaccato la sua gente incupisce ancora una volta il suo cuore facendolo sentire mancante in qualche modo, per quanto faccia non è mai abbastanza per riuscire a far prevalere la giustizia.
Non passa molto tempo prima che una nuova grave minaccia si affacci sulle Quattro Terre. La fortezza dei Druidi viene attaccata dai servitori del Vuoto, e quando si organizza il salvataggio il mezzelfo si propone per prenderne parte in aiuto di una cara amica ed in difesa di segreti e magie che nelle mani sbagliate potrebbero scatenare il caos. Gli scontri si susseguono sanguinari fuori e dentro le mura, i soldati alleati cadono a frotte nell’assalto alla Fortezza ma alla fine riescono ad entrare. Il gruppo di Danwar attraversa un passaggio segreto ed una sorta di nebbiolina verde, residuo della potente magia che ha da poco sconfitto il nemico. Non se ne rende conto subito, ma qualcosa in lui cambia per sempre in quel momento con la magia innata e ancora latente che si risveglia. Grazie all’aiuto dei druidi stessi impara a controllarla, ed a rispettarla quasi fino a temerla. Dalle spiegazioni ricevute da una Fata apprende anche lo scopo primario del Verbo, mantenere un generale Equilibrio con le forze del Vuoto senza che nessuna delle due prevalga. Un concetto forse troppo complesso per un uomo semplice come il mezzelfo che non riesce a comprendere la necessità di mantenere anche ciò che provoca caos e distruzione, ma accetta la cosa con la consapevolezza di essere solo un uomo davanti ad un potere più grande. Ma deciso comunque a fare la sua parte.
Rientra a Tyrsis con la convinzione che il Fato, se non il Verbo stesso , ha voluto risvegliare in lui la magia per un motivo ben preciso: fornirgli un’arma efficace negli scontri contro le creature infernali.

Da questo punto in avanti la sua vita prende una strada più definita, convinto che nulla accade per caso sente la responsabilità del potere da poco scoperto. Si confida con il suo superiore e con il Comandante, sicuro di poter essere molto più utile ora davanti alle minacce di creature oscure e proponendosi in diverse missioni anche per evitare che suoi compagni periscano in uno scontro ad armi impari. Nell’animo resta sempre una persona nobile , ben fermo però nella convinzione di impiegare le sue forze per proteggere i più deboli e ripulire il mondo dalle creature più empie.


La scelta del Verbo: (spunto per un’eventuale cambio razza)

Giunge il momento in cui le cose cambiano , quelle che per il mezzo erano viste come una sconfitta si rivelano delle prove per lui da parte di chi deve valutare se è davvero degno di servire il Verbo. E’ di nuovo il Re del Fiume Argento a presentarsi a lui spiegandogli che ha osservato il suo operato in tutto questo tempo e che ha deciso di concedergli una possibilità. Diviene così un Paladino del Verbo, un custode della Vita chiamato a salvaguardare l’umanità tutta e combattere il dilagare delle creature del Vuoto. Chiamato in qualche modo a proseguire quindi nell’opera già intrapresa ma con la guida illuminata del Verbo e l’aiuto del potere donategli.



Perché Il Verbo dovrebbe scegliere proprio Danwar

Danwar è un uomo semplice cha ha sempre seguito i dettami del Verbo, cresciuto a contatto con la natura da un uomo buono. La natura creatrice di vita è il primo amore del pg, che ancora trova un po’ di pace a ritirarsi da solo sulle rive del Mermidon e non tollera alcun tipo di violenza gratuita su qualunque creatura vivente. Avrebbe potuto continuare a vivere isolato e restare un uomo di buon cuore qualunque, ma la vita l’ha condotto a Tyrsis ed alla scoperta di quanta violenza c’è al di fuori della sua tranquilla foresta. Da quel momento in avanti si è sempre prodigato contro le ingiustizie ed i soprusi rischiando la vita in prima persona , prima da semplice cittadino (perfino un po’ restio davanti ai soldati) e poi da Legionario. Ciò che vede Danwar nel suo ruolo di militare è la possibilità di difendere la gente di Frontiera e le persone a cui tiene di più, essendo per lui Tyrsis diventata a tutti gli effetti la sua casa. Non è mai stato un tipo violento, l’uso delle armi l’ha vissuto all’inizio con qualche problema perché prima non aveva usato che l’arco per cacciare. In un’occasione ha perfino avuto dubbi sulla vita che si era scelto, e probabilmente è solo merito delle parole e dell’esempio di alcuni superiori se ancora oggi è in Legione. Nella gilda ha trovato un’organizzazione che persegue i suoi stessi ideali: il legionario è un soldato valoroso che serve con onore il sovrano ed il popolo di Tyrsis, interviene sempre in aiuto di chi è in difficoltà o per proteggere il territorio da qualsiasi minaccia. Nella sua vita di soldato si è sempre comportato con umanità ed ha sempre estratto le armi solo nei momenti di reale pericolo, provando dove possibile a risolvere prima con le parole i problemi. Un discorso diverso è il rapporto del mezzelfo con le creature sovrannaturali del Vuoto: la sua esperienza l’ha portato innumerevoli volte a scontrarsi con demoni, ombrati e le più svariate creature del Bestiario. Spesso è stato testimone di crudeltà inconcepibili, e spesso ne è uscito malconcio o vivo solo per l’intervento di alleati in possesso di magia, e questo ha alimentato in lui la volontà di eliminarle per sempre dalle Quattro Terre senza nessun indugio. E’ stato più volte anche a stretto contatto con i servitori del Verbo, all’inizio con l’allora gilda dei Viandanti e l’incontro con il Re del Fiume Argento che l’ha portato nella loro dimora segreta per diventare un suo seguace. Poi per motivi off (cancellazione della gilda) non se n’è fatto più nulla. Come soldato della Legione ha partecipato a diverse missioni congiunte, con alleati di razze diverse con cui ha sempre collaborato al meglio per il fine comune. Ha conosciuto qualche pg Fata da cui ha appreso il reale scopo del Verbo, ed ha un rapporto di amicizia di vecchia data con l’attuale Druido Supremo, che gli ha insegnato a controllare la magia risvegliatasi in lui e con cui resta in contatto in caso di pericolo. Da quando controlla la magia si è sentito sempre più in dovere di intervenire di persona contro i servitori del Vuoto che più volte si sono fatti vedere a Tyrsis, insistendo con i superiori per farsi assegnare quelle missioni perché lui ora è in grado di difendersi contro le magie oscure, mentre i compagni continuerebbero a perire come il mezzelfo ha già visto succedere troppe volte.
Riassumendo il Verbo dovrebbe scegliere Danwar semplicemente perché la strada che sta percorrendo da anni è già quella del Paladino, ha dimostrato più e più volte di essere un uomo di buon cuore ed un difensore estremo della Vita, più quella degli altri che la propria affrontando in particolare le creature del Vuoto con il solo desiderio di liberare le Quattro Terre dalla loro minaccia, anche quando consapevole di essere più debole. Da tempo sta facendo quello che gli è possibile con la forza ed i poteri da umano che ha, il Verbo potrebbe riconoscere in lui un servitore che già ha dimostrato quanto vale e quanto potrebbe rendersi utile alla “causa”, e quindi concedergli parte delle sua magia primordiale per permettergli di fare ancora di più. Nel sacro nome del Verbo stavolta.
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24/05/2013 23:33
 
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Abbiamo letto il background e la gestione non ha particolari domande da farti.
Solo una considerazione: dopo un'inattività di un mese e mezzo, Danwar è tornato al gioco attivo solo da una decina di giorni.
Attendiamo magari qualche tempo, per vederti con piacere nuovamente e costantemente attiva in gioco così da non far pesare questo "neo" sulla tua candidatura.

§§ Chi segue le orme altrui non giungerà mai primo! §§

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Post: 15
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25/05/2013 00:43
 
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Certamente, mi rendo conto che la presenza attiva è determinante per un pg di razza chiusa.
Vedrò di rimediare, intanto grazie!
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01/08/2013 11:59
 
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cambiorazza effettuato

§§ Chi segue le orme altrui non giungerà mai primo! §§

OFFLINE
Post: 7.364
Registrato il: 15/09/2005
Sesso: Maschile
Utente Master
31/08/2014 10:10
 
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Su richiesta della player, viene rimossa la razza speciale al pg Danwar

§§ Chi segue le orme altrui non giungerà mai primo! §§

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