L'ascia venne rinvenuta da
Spyridon Marinatos, l'archeologo famoso per la scoperta di
Akrotiri a Thera e discusso per la sua vicinanza con il Regime dei Colonnelli in Grecia sotto cui fu Ministro della Cultura, nel 1934. Si ritiene che si trattasse di un'arma rituale e, per quanto riguarda i caratteri incisi
(molto simili a quelli del Disco, ma non identici: su 15 simboli riportati sull'ascia, solo 5 sono simili ad altri del disco), il Prof.
Godart (di cui ho avuto il piacere di seguire le lezioni è belga, ma è Consigliere del Presidente della Repubblica per l'archoelogia) ritiene che i simboli dell'ascia non siano altro che
"pseudo-iscrizioni" realizzate da un illetterato dell'epoca ad imitazione di altre autentiche iscrizioni in
lineare "A" ricavate da altre asce dello stesso tipo. In questa valutazione
Godart è suffragato anche da altri eminenti archeologi
(tra gli altriGlanville Price, Professore Emerito della Aberystwith University nel Galles, dipartimento di linguistica mediterranea)
L'ascia, così come il Disco del resto, si trova nel Museo di Iraklion, a Creta.
...ah, dimenticavo, il
Disco di Festos (i cui scavi sono ancora oggi gestiti da una missione italiana) fu scoperto dagli italiani
(anche in questo caso, pare che i nomi degli "egeologi" debbano necessariamente essere stranieri):
Luigi Pernier e dal "padre" dell'archeologia egea italiana,
Federico Halbherr.
[Modificato da Hotepibre 04/09/2013 10:18]