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Biancoblù, torna l'entusiasmo La vittoria contro Brescia, i playoff a un passo, il tifo dei 3.000 al PalaDozza
- STADIO -
16/04/2013 18:20 - BOLOGNA -
Meglio partire dalle sensazioni, che dalla pur eccellente classifica. Perché è giusto, utilizzando il metro delle emozioni, riconoscere a questa Biancoblù la vittoria stagionale, comunque vada a finire, a prescindere dal raggiungimento di un playoff ormai a portataci mano. Salieri e i suoi ragazzi hanno riportato al PalaDozza un'atmosfera in qualche modo riconducibile a quelle passate. Magari parente lontana, per numeri e frastuono, ma i 3mila dichiarati di domenica contro Brescia, e il loro entusiasmo, acceso da una squadra capace di mettere in campo un livello di gioco ad alto tasso spettacolare, oltre che efficace, valgono lo sforzo. E confermano la voglia di basket frizzante, divertente e vincente che la città non solo non ha perso, ma anzi sente più impellente adesso che manca. UN PASSO SOLO - Il playoff è dunque il premio meritato dietro l'angolo. Dopo la vittoria con Brescia l'idea dominante è che basti un successo per star sicuri di andare alla post season, e in effetti solo la coincidenza di due avvenimenti renderebbe necessaria Unasecpnda vittoria in queste uh^ime, quattro partite. Scafati, in piena crisi, deve festeggiare due volte - e ha una gara in meno da giocare - tra Imola, Ferentino e Barcellona, prima e ultima in casa. Allo stesso tempo, Trento centrare il tris fra Trieste e Forlì (casa), Jesi e Brescia (fuori). Non impossibile, ma di sicuro è meglio stare da questa parte, dove le avversarie, eccetto la prossima Barcellona, sono addomesticabili: Forlì qui, Imola in trasferta e Ferentino per chiudere al PalaDozza. Sul piano tecnico non ci sono preoccupazioni. La squadra è tornata a correre e brillare come all'inizio, esaltandosi con la difesa - il miglior attacco del campionato ridotto a 72 punti - i balzi di Mo-sley, l'incredibile solidità su entrambi i lati di Cutolo, l'eclettismo di Cournooh e soprattutto la guida sicura di capitan Pecile. Non solo la vittoria della difesa sull'attacco, anche l'impatto a rimbalzo sostanzialmente pareggiato (37-40) dimostra la compattezza e la voglia del gruppo di Sa-lieri. CUTOLO DECIDE - Semmai c'è da domandarsi cosa succederà in infermeria. Se si è vista la difficoltà di allungare le rotazioni, colpa di tutti i problemi fisici - da Harris a Verri, allo stesso Pini, le condizioni imperfette si pagano - il grande interrogativo, da sciogliere oggi, è l'eventuale operazione di Donato Cutolo. Deciderà assieme al professor Esposito, anche pesando i tempi di recupero dopo un intervento al polso molto più che fastidioso e penalizzante per un giocatore di basket. La sua prova è stata splendente, fino al 35 di valutazione, il dolore però è sempre presente e l'ala dovrà stabilire il da farsi. Perderlo, lo dicono i numeri e l'evidenza, sarebbe un guaio pesantissimo, anche perchè un'alternativa non c'è. IL RISCHIO - In prospettiva però, il gare alla fine Alla Biancoblù potrebbe bastare anche una sola vittoria per centrare l'obiettivo playoff: quattro turni alla fine del campionato, la squadra di Salieri dovrà affrontare nell'ordine la Sigma Barcellona, Le Gamberi Forli, l'Aget Imola e all'ultima giornata Ferentino grande rischio è un altro. Non capitalizzare l'entusiasmo della piazza e tutto il lavoro fatto. I rapporti deteriorati fra società e Salieri renderanno probabilmente impossibile continuare assieme. Cournooh e Pini sono in prestito, Vitali e Mosley hanno tanti occhi addosso - il primo in particolare - e ancora nessun approccio con la società, Cutolo avrà mercato dopo una stagione del genere, e Pe-cile ha già detto di non voler aspettare agosto per conoscere il suo futuro e le prospettive. Potrebbe dunque restare poco o niente, e l'Aquila che sarà dover ricostruirsi daccapo. Un eventuale rimpianto che è ulteriore conferma di quanto bene si sia fatto. E al quale comunque sarà giusto pensare, arrivati a questo punto, solo dopo la fine delle appassionanti trasmissioni ora in onda.
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