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Melisande

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2012 08:23
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02/11/2012 09:17

Eccomiiii. Pronta e desiderosa d'imparare... [SM=g28002]

In bocca al lupo, maestro! [SM=g27994]
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02/11/2012 10:14

Per iniziare (dividendola per turni di gioco) mi scrivessi come il tuo pg lancia un sasso contro una anfora posta a 7 mt di distanza?
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02/11/2012 13:33

+[ Azione 1 ] Compito della giornata, afferrare un sasso e lanciarlo per colpire un'anfora di coccio porta a 7 mt davanti a te, magari per romperla in mille pezzettini piccoli celebrando la tua vittoria in questo compito che necessita di coordinazione ed abilità. Cerchi di abbassarti sulle gambe, piegando le ginocchia e spostando il peso del corpo leggermente all'indietro, in modo da non sbilanciarti e mantenere l'equilibrio senza cadere rovinosamente a terra. Cerchi poi di allungare la mani dx in avanti, cercando di chiudere le dita affusolate su di un sasso grande quanto la tua mano. Una volta afferrata l'arma di fortuna, cerchi di sollevarti nuovamente in posizione eretta, mettendo forza sulle gambe.

+[ Azione 2 ] Ora, respirando a malapena, osservi il tuo bersaglio con estrema attenzione, ne valuti la forma e calcoli approssimativamente la distanza che ti separa da esso: 7 lunghissimi metri esattamente di fronte a te. L'oggetto è immobile, l'aria tra di voi è immobile e non vi sono ostacoli a separarvi. Ti focalizzi sul centro dell'anfora, sulla pancia rotonda dell'oggetto e cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma, quindi di piegare indietro il gomito con il palmo della mano rivolto a dx.

+ [ Azione 3 ] E sei quasi pronta per mirare: cerchi di spostare ancora più indietro il gomito, diminuendo l'angolo tra braccio ed avambraccio in modo che sia minore di 45° e cerchi di ruotare il polso in modo da avere il palmo della mano rivolto verso il bersaglio. Ecco che il polso cerca di caricare all'indietro, flettendosi quel tanto che basta per poter lanciare il modo più o meno perfetto il sasso. Con gli occhi ancora fissi sull'oggetto da colpire, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti, mollando il sasso con un movimento secco del polso in avanti nel momento in cui il braccio raggiunge la massima estensione.
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02/11/2012 15:20

Questa comunque è un azione che in ON darebbe buoni frutti.

Col tuo permesso però vorrei usare questa azione per migliorare il tuo stile descrittivo nel combattimento, cosa che, penso, potrebbe rilevarsi molto utile per il proseguo delle azioni.


+[ Azione 1 ] Compito della giornata, afferrare un sasso e lanciarlo per colpire un'anfora di coccio porta a 7 mt davanti a te, magari per romperla in mille pezzettini piccoli celebrando la tua vittoria in questo compito che necessita di coordinazione ed abilità. Cerchi di abbassarti sulle gambe, piegando le ginocchia e spostando il peso del corpo leggermente all'indietro, in modo da non sbilanciarti e mantenere l'equilibrio senza cadere rovinosamente a terra. Cerchi poi di allungare la mani dx in avanti, cercando di chiudere le dita affusolate su di un sasso grande quanto la tua mano. Una volta afferrata l'arma di fortuna, cerchi di sollevarti nuovamente in posizione eretta, mettendo forza sulle gambe.



A livello di curiosità ti dico che l’equilibrio si ottiene lasciando che la proiezione del baricentro cada nel baricentro cada nel piano delimitato dai piedi (prendila giusto come una curiosità, non serve saperla in modo particolare).


+[ Azione 2 ] Ora, respirando a malapena, osservi il tuo bersaglio con estrema attenzione, ne valuti la forma e calcoli approssimativamente la distanza che ti separa da esso: 7 lunghissimi metri esattamente di fronte a te. L'oggetto è immobile, l'aria tra di voi è immobile e non vi sono ostacoli a separarvi. Ti focalizzi sul centro dell'anfora, sulla pancia rotonda dell'oggetto e cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma, quindi di piegare indietro il gomito con il palmo della mano rivolto a dx.



I fondamentali dell’azione ci sono e sono buoni, ma io non capisco il movimento del braccio, e se io fossi il master e non capissi, il pg potrebbe essere penalizzato. Quindi ti chiederei di descrivere di nuovo almeno la parte in grassetto.
Qualche consiglio:

Se usi solo il braccio per dare forza al lancio il lancio risulterà debole, perche userai solo i muscoli del braccio per lanciare.

Se i piedi sono paralleli, sarà più difficile protendere il corpo in avanti per dare quella forza al lancio. Attenzione a non sbilanciarlo troppo in avanti.

Se ruoterai le anche/fianchi (nel caricare, in questo caso senso orario, e poi nel lanciare, in questo caso senso antiorario) il colpo otterrà molta più potenza.

Ti consiglio anche di immaginarti, o magari provare, ad effettuare il lancio. Poi cerca punti di riferimento, che possono essere il piano verticale e quello orizzontale, il corpo del tuo pg(o parti dello stesso), il piano del terreno ed il bersaglio.


+ [ Azione 3 ] E sei quasi pronta per mirare: cerchi di spostare ancora più indietro il gomito, diminuendo l'angolo tra braccio ed avambraccio in modo che sia minore di 45° e cerchi di ruotare il polso in modo da avere il palmo della mano rivolto verso il bersaglio. Ecco che il polso cerca di caricare all'indietro, flettendosi quel tanto che basta per poter lanciare il modo più o meno perfetto il sasso. Con gli occhi ancora fissi sull'oggetto da colpire, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti, mollando il sasso con un movimento secco del polso in avanti nel momento in cui il braccio raggiunge la massima estensione.



In questo caso la parte in grassetto mi è molto piaciuta l’altra non l’ho capita…

Un altro consiglio, che può servire o meno a seconda del master, e usare parole che in qualche modo suggestionino il master, anche mostrando la determinazione del tuo PG.

Non ti scoraggiare per quanto ho detto, ho cercato i difetti per farti migliorare, ma ripeto il colpo è buono secondo me.


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03/11/2012 11:00

+[ Azione 1 ] Compito della giornata, afferrare un sasso e lanciarlo per colpire un'anfora di coccio porta a 7 mt davanti a te, magari per romperla in mille pezzettini piccoli celebrando la tua vittoria in questo compito che necessita di coordinazione ed abilità. Cerchi di abbassarti sulle gambe, piegando le ginocchia e spostando il peso del corpo leggermente all'indietro, in modo da non sbilanciarti e mantenere l'equilibrio senza cadere rovinosamente a terra: la proiezione del baricentro del tuo corpo dovrebbe andare a cadere precisamente tra i piedi divaricati. Cerchi poi di allungare la mani dx in avanti, cercando di chiudere le dita affusolate su di un sasso grande quanto la tua mano. Una volta afferrata l'arma di fortuna, cerchi di sollevarti nuovamente in posizione eretta, mettendo forza sulle gambe.

+[ Azione 2 ] Ora, respirando a malapena, osservi il tuo bersaglio con estrema attenzione, ne valuti la forma e calcoli approssimativamente la distanza che ti separa da esso: 7 lunghissimi metri esattamente di fronte a te. L'oggetto è immobile, l'aria tra di voi è immobile e non vi sono ostacoli a separarvi. Cerchi di spostare la gamba sx leggermente in avanti rispetto alla destra, circa 20 cm e cerchi di piegare entrambe le ginocchia quel tanto che basta per rimanere in tensione con i muscoli. Ti focalizzi sul centro dell'anfora, sulla pancia rotonda dell'oggetto e cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma e di piegarla all'indietro, ruotando contemporaneamente i fianchi il senso orario.

+ [ Azione 3 ] Eccolo li il tuo bersaglio, vuoi assolutamente colpirlo e lo farai: imparare a difenderti è la tua priorità in questo momento. Come se il sasso fosse un veleno, come se l'anfora fosse un nemico. Con gli occhi ancora fissi sull'oggetto da colpire, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti, mollando il sasso con un movimento secco del polso in avanti nel momento in cui il braccio dx raggiunge la massima estensione. Contemporaneamente cerchi d'aiutarti con l'intero corpo, ruotando i fianchi in senso antiorario e quindi stendendo la gamba dx nello stesso istante in qui si flette la sua mano coordinata.


Non mi scoraggio, ce la posso fare con un grande maestro. Quindi rimproverami tutte le cose che ritieni errate [SM=g28002] [SM=g28002]
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Sesso: Maschile
05/11/2012 09:18


+[ Azione 1 ] Compito della giornata, afferrare un sasso e lanciarlo per colpire un'anfora di coccio porta a 7 mt davanti a te, magari per romperla in mille pezzettini piccoli celebrando la tua vittoria in questo compito che necessita di coordinazione ed abilità. Cerchi di abbassarti sulle gambe, piegando le ginocchia e spostando il peso del corpo leggermente all'indietro, in modo da non sbilanciarti e mantenere l'equilibrio senza cadere rovinosamente a terra: la proiezione del baricentro del tuo corpo dovrebbe andare a cadere precisamente tra i piedi divaricati. Cerchi poi di allungare la mani dx in avanti, cercando di chiudere le dita affusolate su di un sasso grande quanto la tua mano. Una volta afferrata l'arma di fortuna, cerchi di sollevarti nuovamente in posizione eretta, mettendo forza sulle gambe.



OK


+[ Azione 2 ] Ora, respirando a malapena, osservi il tuo bersaglio con estrema attenzione, ne valuti la forma e calcoli approssimativamente la distanza che ti separa da esso: 7 lunghissimi metri esattamente di fronte a te. L'oggetto è immobile, l'aria tra di voi è immobile e non vi sono ostacoli a separarvi. Cerchi di spostare la gamba sx leggermente in avanti rispetto alla destra, circa 20 cm e cerchi di piegare entrambe le ginocchia quel tanto che basta per rimanere in tensione con i muscoli. Ti focalizzi sul centro dell'anfora, sulla pancia rotonda dell'oggetto e cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma e di piegarla all'indietro, ruotando contemporaneamente i fianchi il senso orario.



Caricare e mirare dovrebbe essere fatto nella seconda azione. Oggi come oggi non sono molti i master che vi fanno caso, ma visto che su Avalon non ci sono regole fisse, ti consiglio di descrivere sempre il meglio possibile, e soprattutto fare molta attenzione su cosa descrivi.


“cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma e di piegarla all'indietro,…”



Io qui immagino che Meli solleva la mano puntandola indietro e che piega solo il polso. E’ quello che intendevi descrivere?


“ruotando contemporaneamente i fianchi il senso orario. “



Giusto. Ma avrei preferito leggere anche quanto ruotano, possibilmente senza usare gradi, ma, per esempio, potevi scrivere “fino a mostrare frontale al bersaglio la spalla sx”. Mi è capitato di vedere master che si impuntavano, ma onestamente secondo me la descrizione potrebbe bastare anche così. Alla fine non stai eseguendo una guardia, e il movimento di lancio (dei fianchi) compenserà questo.



+ [ Azione 3 ] Eccolo li il tuo bersaglio, vuoi assolutamente colpirlo e lo farai: imparare a difenderti è la tua priorità in questo momento. Come se il sasso fosse un veleno, come se l'anfora fosse un nemico. Con gli occhi ancora fissi sull'oggetto da colpire, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti, mollando il sasso con un movimento secco del polso in avanti nel momento in cui il braccio dx raggiunge la massima estensione. Contemporaneamente cerchi d'aiutarti con l'intero corpo, ruotando i fianchi in senso antiorario e quindi stendendo la gamba dx nello stesso istante in qui si flette la sua mano coordinata.



Attenta alle autoconclusive o a quelle che potrebbero sembrarlo.


“, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti,”




E quando il braccio è andato indietro?
Vuoi provare a riscriverla?
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06/11/2012 19:30

+[ Azione 1 ] Compito della giornata, afferrare un sasso e lanciarlo per colpire un'anfora di coccio porta a 7 mt davanti a te, magari per romperla in mille pezzettini piccoli celebrando la tua vittoria in questo compito che necessita di coordinazione ed abilità. Cerchi di abbassarti sulle gambe, piegando le ginocchia e spostando il peso del corpo leggermente all'indietro, in modo da non sbilanciarti e mantenere l'equilibrio senza cadere rovinosamente a terra: la proiezione del baricentro del tuo corpo dovrebbe andare a cadere precisamente tra i piedi divaricati. Cerchi poi di allungare la mani dx in avanti, cercando di chiudere le dita affusolate su di un sasso grande quanto la tua mano. Una volta afferrata l'arma di fortuna, cerchi di sollevarti nuovamente in posizione eretta, mettendo forza sulle gambe.

+[ Azione 2 ] Ora, respirando a malapena, osservi il tuo bersaglio con estrema attenzione, ne valuti la forma e calcoli approssimativamente la distanza che ti separa da esso: 7 lunghissimi metri esattamente di fronte a te. L'oggetto è immobile, l'aria tra di voi è immobile e non vi sono ostacoli a separarvi. Cerchi di spostare la gamba sx leggermente in avanti rispetto alla destra, circa 20 cm e cerchi di piegare entrambe le ginocchia quel tanto che basta per rimanere in tensione con i muscoli. Ti focalizzi sul centro dell'anfora, sulla pancia rotonda dell'oggetto e cerchi di sollevare in alto la mano dx contenente l'arma e di piegare conseguentemente prima il gomito e poi il polso all'indietro all'indietro, ruotando contemporaneamente i fianchi il senso orario fino a mostrare la spalla sinistra al bersaglio.

+ [ Azione 3 ] Eccolo li il tuo bersaglio, vuoi assolutamente colpirlo e cercherai di farlo con tutta te stessa: imparare a difenderti è la tua priorità in questo momento. Come se il sasso fosse un veleno, come se l'anfora fosse un nemico. Con gli occhi ancora fissi sull'oggetto da colpire, cerchi d'imprimere forza sulla tua leva (il braccio) e cerchi di muoverlo dall'indietro in avanti, mollando il sasso con un movimento secco del polso in avanti nel momento in cui il braccio dx raggiunge la massima estensione. Contemporaneamente cerchi d'aiutarti con l'intero corpo, ruotando i fianchi in senso antiorario e quindi stendendo la gamba dx nello stesso istante in qui si flette la sua mano coordinata.

Spero di aver sistemato tutto in modo decente. L'unica cosa che non ho ben compreso è questo tuo commento riferito alla seconda azione:


Caricare e mirare dovrebbe essere fatto nella seconda azione. Oggi come oggi non sono molti i master che vi fanno caso, ma visto che su Avalon non ci sono regole fisse, ti consiglio di descrivere sempre il meglio possibile, e soprattutto fare molta attenzione su cosa descrivi.



Secondo me ho messo tutto nella stessa azione [SM=g27994]
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Post: 412
Sesso: Maschile
14/11/2012 08:23

Scusa il ritardo nella risposta.

Si avevi caricato e mirato nella stessa azione.

Qui potrai trovare le tabelle con i valori per le varie armi. Le schede e le regole hanno comunque un valore relativo, alla fine , come sempre, il Master pensiero ha l’ultima parola (considera che le variabili che possono entrare in gioco sono tante, ognuna delle quali può condizionare il master in un modo o nell’altro). Trovi anche una tabella sulle armi da tiro.

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=3952455

Vorrei facessi una piccola ricerca su internet e trovassi come si chiamano le parti di un arco (le parti di un arco medievale si intende) e di una balestra(sempre medievale).
Mi passi il link dell’immagine di Melisanda?


Responso:

Brilla il sole allegro in un terso cielo autunnale. Poco più di una decina di gradi segnerebbe un termometro odierno, ma il vulgo può solo apprezzare una mite giornata di autunno. L’esile umana (potenza: 0?) si appresta a mettersi ancora una volta alla prova, lei contro se stessa, lei contro le sue aspettative, le speranze, e la tenacità di chi non è solito darsi per vinto e accettare ciò che le impongono gli altri.

Responso azione 1:

Ed ecco che la donna si piega, con gesti precisi, mostrando al contempo eleganza e determinazione. Si impadronisce di una pietra, poco più piccola del suo pugno, la impugna chiudendoci tutte le dita intorno, forse ne valuta il peso, la forma e la consistenza.

Responso azione 2:

La donna si prepara, il busto si torce, il braccio e il polso vengono piegati in qualche modo per preparare il lancio e la donna porta tutta la sua attenzione all’obbiettivo di quel lancio.

Responso azione 3:

L’esile donna ruota di scatto il corpo in senso orario con un azione esplosiva, il braccio si allunga mentre cercando di indirizzare il proietto verso il bersaglio inerme, in quella che dovrebbe essere una morbida parabola. Il sasso rotea freneticamente coprendo quella distanza. Gli dei del vento sembrano clementi oggi, no, non a loro può attribuirsi questo merito, Melisanda ha cercato e trovato un momento di calmo in quella brezza mattutina, che agevola il suo lancio. L’acuto rumore di vasellame che si infrange fa da cornice all’immagine dell’anfora che va in pezzi, colpita dal sasso.



Riproviamo, ora però procediamo con un azione per volta a cui seguiranno, eventualmente, consigli, e quindi il responso.

Responso:



Un addetto rimuove velocemente i cocci, per poi posizionare un'altra anfora alta una trentina di centimetri, con la parte più larga a due terzi dell’altezza. L’anfora viene posizionata in maniera che un puntino rosso su essa dipinto sia frontale a Melisandra. Il puntino rosso risulta essere sulla circonferenza più larga dell’anfora.[GDR PLAY]



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