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UN GRANDE AMORE DI NOME FEDERICO SB

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2014 14:32
ANGIOLETTO FEDERICO SB
[Non Registrato]
29/10/2012 16:25
 
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Carissimi genitori di una stella,
siamo Elisa e Paolo ed anche noi dal 24 agosto 2012 abbiamo un angioletto in cielo di nome Federico. Abbiamo deciso di condividere con voi la nostra storia, sicuri che saprete capire la nostra sofferenza come nessun altro può farlo ed aiutarci a superare questa tragedia.
Siamo sposati da 9 splendidi anni ed il nostro sogno è sempre stato quello di dare un volto al nostro amore e diventare una vera famiglia. Inizia così la nostra avventura caratterizzata da un grande
entusiasmo e tanta voglia di essere finalmente genitori. Purtroppo gli anni passano a vuoto e non riesco a rimanere incinta. Iniziamo a fare dei controlli secondo quanto indicato dai medici ma tutto risulta normale, ci dicono che è solo questione di stress e basta non pensarci. Non ottenendo risposte precise decidiamo di rivolgerci ad un centro di Milano specializzato in problematiche di fertilità di coppia, era il 29 novembre 2010 ed a distanza di un anno il 16 dicembre 2011 dopo interventi, cure e tanti viaggi "della speranza" più una Fivet, finalmente sono incinta. Abbiamo iniziato a chiamare per nome i nostri bimbi il giorno stesso del transfer, per noi erano da subito Federico e Anna Karol pur non conoscendo ancora il sesso. Il 22 dicembre 2011 effettuiamo la prima ecografia, c'é solo una camera gestazionale ed un unico embrione, siamo un po' tristi perché pensavamo già a due angioletti ma se Dio aveva deciso così dovevamo rassegnarci e concentrarci sul miracolo della vita che avevo ancora in grembo e che sarebbe nato il 25 agosto 2012.
Il 4 gennaio 2012 all'improvviso inizio ad avere delle perdite, corro in ospedale, il battito c'é ancora e mi rimandano a casa dicendo che è tutto normale. Dopo due ore mi ritrovo in un lago di sangue, ritorniamo in ospedale e per fortuna il nostro piccolino è ancora lì, mi rimandano nuovamente a casa dicendomi che sono nelle mani di Dio.
Rimango immobile a letto dal 5 gennaio al 15 febbraio con una cura intensiva di progesterone e tra mille preghiere spero che il nostro sogno non finisca così all'improvviso.
Fortunatamente il nostro angioletto non molla, si aggrappa con tutte le sue forze alla vita e riesce a superare anche questa difficoltà. Dopo questa brutta parentesi la gravidanza prosegue regolarmente con
controlli ed esami mensili sia presso il centro di Milano al quale ci
siamo rivolti che presso le strutture locali dove abitiamo, io non mi
sono mai sentita così bene, tutto è perfetto "da manuale" mi dice
sempre il medico.Alla prima morfologica ci dicono che è un maschietto, per noi era indifferente ma siamo contentissimi ed iniziamo a predisporre tutto per il suo arrivo. Finalmente la nostra casa si riempirà di gioia, dipingiamo la cameretta con le nostre mani
decorandola con mille orsacchiotti, acquistiamo tutto quello che può
servire ed io ricamo tutto il giorno bavaglini, lenzuola e tutto quello che fa parte del corredino di un neonato. Io e Paolo parliamo tanto con Federico, gli raccontiamo le favole, gli facciamo ascoltare le nostre canzoni preferite e lo rendiamo partecipe di tutto quello che facciamo quotidianamente. Ci sembra di toccare il cielo con un dito e non nascondo che ogni tanto scappa anche un pizzicotto per capire se stiamo sognando o se è realtà.
Il 16 agosto 2012 alla 38 settimana facciamo
l'ultimo controllo a Milano: tutto è perfetto. In contemporanea, fisso già con il medico che mi segue da Legnago il primo tracciato a distanza di qualche giorno giusto per essere tranquilla che Federico sta bene. Io e Paolo iniziamo inoltre a visitare degli ospedali della zona per scegliere una struttura il più attrezzata possibile per la nascita di Federico, non che ci siano problemi anzi i medici ci dicono che siamo troppo ansiosi ma per noi questo bimbo tanto desiderato rappresenta tutta la nostra vita.Il 22 agosto 2012 fissiamo una visita con il primario di ostetricia di un ospedale in provincia di Verona che ci è sembrato il migliore tra quelli visitati, è una persona squisita e molto competente, il quale ci conferma che tutto è nella norma, Federico è più di tre chili, il liquido amniotico è regolare ed il collo dell'utero già accorciato, il termine è fissato per il 25 agosto 2012.Fissiamo il tracciato per la mattina del 24 agosto 2012 e ritorniamo a casa felici.Nel pomeriggio del 23 agosto 2012 mi sembra di sentire meno i movimenti di Federico ma i medici mi hanno sempre detto che sono sufficienti 10 MAF al giorno, che il bimbo ha anche momenti di riposo ed in nove mesi ha meno spazio per muoversi inoltre le contrazioni preparatorie che avverto rendono più difficile la percezione di calci e pugni. Federico adora fare la doccia quindi dopo il solito riposino pomeridiano faccio una bella doccia e mi sembra di sentirlo muovere, mi tranquillizzo.Nella notte iniziano le contrazioni regolari, perdo il tappo che si presenta trasparente e gelatinoso come mi avevano insegnato ai corsi pre-parto, gli slip sono perfetti ed alle 4 del mattino del 24 agosto 2012 a 39 +6 settimane di gestazione partiamo per raggiungere l'ospedale, il cuore ci traboccava di gioia: era arrivato il grande momento. Arriviamo in ospedale, saliamo in reparto, fanno accomodare in sala attesa Paolo e mi fanno la visita di ingresso..... al momento del tracciato vedo il volto dell'ostetrica incupirsi, continua a spostare a destra e a sinistra lo strumento, rimette il gel poi mi dice che deve andare a chiamare la ginecologa di turno...io chiedo se c'é qualche problema ma mi tranquillizza. Dopo tre minuti arriva la ginecologa mi spiega che sembra non ci sia più il battito del bambino ma che devono fare un'ecografia per sicurezza perché a volte il bambino è in una posizione tale che si fa fatica a percepirlo. Io non voglio credere a
quello che sento, gli dico che sicuramente lo strumento peri il
tracciato non funziona bene ed è rotto perché avevamo fatto la visita
con il primario 12 ore prima e tutto era ok. Ripetono l'ecografia tre
volte e chiamano mio marito Paolo in sala con me poi la ginecologa ci
prende la mano e con gli occhi lucidi ci dice che purtroppo non c'era
più il battito e Federico ci aveva lasciato. Ci sentiamo gelare il
sangue, non vogliamo crederci e supplichiamo medici ed ostetrici
presenti di fare qualcosa, magari un cesareo d'urgenza e poi un
massaggio cardiaco al piccolo, forse anche l'ecografo era rotto e non
rilevava bene il battito. Chiedo a Paolo di cercare subito il nostro
medico di Milano perché trovasse il modo di farci uscire da questo
terribile incubo, la disperazione più totale ci assale e non riusciamo a fermare le lacrime. E' solo un brutto sogno dicevamo, ora ci svegliamo a vicenda e vedrai che tutto passa.Ci fanno accomodare in una stanza un pò appartata e con grande umanità cercano di spiegarci che purtroppo anche se rari casi simili esistono, ci spiegano che sarà necessario procedere con il parto indotto, rimane con noi un'ostetrica per farci coraggio e cercare di calmarci poi quando saremo stati pronti avrebbero iniziato la procedura.Io non sento più nulla, sono come una bambola di pezza, avrebbero potuto tagliarmi anche un braccio ma non avrei sentito alcun dolore. Mio marito Paolo non si ferma di piangere e di chiedersi perché proprio a noi dopo mille sacrifici, anni di attesa ed un bimbo meraviglioso che già era parte della nostra vita quotidiana. E come dirlo ai nostri genitori che non aspettavano altro che un momento di gioia dopo tante disgrazie che negli ultimi anni hanno colpito le nostre famiglie (io e mio marito siamo entrambi figli unici)? Alle 10 del 24 agosto 2012 iniziano l'induzione al parto, io non mi rendo ancora conto di quello che sta succedendo, è come se stessi guardando un film horror ... ma non posso essere io la protagonista è impossibile, mi ripeto continuamente! Alle 15.30 mi portano in sala parto, viene anche mio marito Paolo che non mi lascia un secondo, io continuo a ripetere a lui ed alle ostetriche che è tutto un errore, che Dio non poteva farci questo e che presto avremo sentito le urla di Federico.Alle 17.50 Federico arriva fra noi, è bellissimo la fotocopia in miniatura del papà, ha tantissimi capelli neri, visino roseo e paffutello, manine e piedini perfetti. Pesa Kg. 3,2 ed è lungo 50 centimetri. Me lo appoggiano sul petto, io lo guardo, lo copro di baci e gli tocco le manine chiedendogli di svegliarsi che la sua mamma ed il suo papà sono lì pronti ad accoglierlo ..... nulla succede. Dopo dieci minuti il medico mi dice che la placenta non si stacca e devono portarmi in sala operatoria, mi tolgono Federico, io gli dico a dopo amore mio...la tua mamma torna subito. Rimango in sala operatoria dalle
ore 18 del 24 agosto 2012 alle 2.30 del mattino del 25 agosto 2012 a
seguito di una grossa emorragia con conseguente arrestocardiocircolatorio da shock emorragico. Da quanto mi ha riferito mio marito i medici lo avevano chiamato alle 21 per dirgli che non sapevano più cosa fare, avevano tentato di tutto ma l'emorragia non si fermava e probabilmente come ultimo tentativo per salvarmi la vita sarebbe stato necessario asportarmi l'utero. Paolo non riesce a crederci prima il figlio e ora la moglie....ma non si fa prendere dalla disperazione e chiama il nostro medico di Milano, riesce per miracolo a trovarlo, conosce una tecnica nuova per arrestare l'emorragia ed evitare che mi tolgano l'utero, Paolo passa il cellulare ad un medico che sta uscendo dalla sala operartoria, lo staff decide di seguire le sue indicazioni del medico di Milano....una squadra di angeli con a capo Federico.... e l'intervento si conclude positivamente.Alle 2.30 del 25 agosto 2012 esco dalla sala operatoria con ancora il mio utero, mi portano in terapia intensiva e dicono a Paolo che la mia vita è appesa ad un filo e che è molto probabile che qualche organo sia stato compromesso, una minima crisi e avrei raggiunto Federico. Mi tengono in coma sedato.Il 27 agosto 2012 mi risvegliano, io non mi ricordo nulla di quello che è successo e non riesco a capire dove sono....mio marito Paolo mi racconta tutto ma sono ancora tra la veglia ed il sonno e non riesco a rendermi conto della realtà.
Il 28 agosto 2012 mi spostano dalla terapia intensiva al reparto maternità dove rimango fino al 7 settembre 2012 (giorno delle dimissioni).Il mio amore Federico non l'ho più potuto tenere in braccio e non sono neanche potuta andare al funerale. Mio marito Paolo è stato con me giorno e notte durante tutto il periodo
trascorso in ospedale, non mi ha lasciato un momento e lo considero il mio secondo angelo custode. Ci sono stati molto vicini anche medici, ostetriche, infermieri che giornalmente sono venuti a parlare con noi e a portarci conforto, anche in occasione del mio secondo ricovero dopo circa 20 giorni abbiamo trovato lo stesso clima di condivisione ed amore per il prossimo.
A casa tutto intorno a noi ci ricorda Federico e gli splendidi nove mesi trascorsi con lui, a volte speriamo ancora sia solo un brutto sogno da cui ci risveglieremo presto. Abbiamo esaurito tutte le nostre lacrime ma cerchiamo di farci forza a vicenda e di rimanere uniti, se sono ancora viva ed ho ancora il mio utero una ragione ci deve per forza essere, sicuramente Federico non ha voluto che la sua mamma lo seguisse e lasciasse solo il suo splendido papà che ha già sofferto tanto nella vita ed aspettava solo la gioia di abbracciare la sua creatura. Federico ci manca da morire, è e sarà sempre il nostro splendido bambino, il nostro grande amore con cui ancora parliamo, a cui auguriamo la buonanotte e diamo il buongiorno, siamo sicuri che lui è sempre insieme a noi anche se in modo diverso e sicuramente ci aiuterà a ritrovare fiducia nella vita e a donargli un
fratellino o una sorellina.
Grazie per aver pazientemente "ascoltato" la nostra storia, ci piacerebbe entrare in contatto con voi o con altri genitori per ricominciare insieme a percorrere le innumerevoli salite che la vita ci riserverà..a volte ci consideriamo dei terremotati a cui è rimasto solo un granello di polvere di un immenso castello fatato ma anche un piccolo granello può essere un inizio.

Elisa, Paolo e [SM=g6146] Federico


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