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1 - Un viaggio inaspettato

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2012 13:30
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Minas Tirith, 5 Q.E. - "Frammenti taglienti"
Malgrado i suoi giorni come capitale del regno fossero ormai prossimi al termine, Minas Tirith era nel cuore degli abitanti di Gondor il simbolo stesso della potenza e soprattutto della sua resistenza come ultimo baluardo contro l’Oscuro Signore. Nessun suddito di re Elessar poteva avvicinarsi senza provare dentro di sé una sensazione mista di stupore e di orgoglio per quella fortezza insespugnabile.
E nessuno straniero poteva entrarvi senza una sensazione di timore e rispetto, come pensò Fu'had Hissam mentre ne varcava i cancelli.
Re Elessar aveva deciso da tempo che la cittadella avrebbe ripreso l’antico nome, Minas Anor, ma solo dopo che le capitale fosse stata ricostruita. E mentre salivano le scale di Minas Tirith, Anoldaer e Krdoss voler lo sguardo verso Osgiliath, che in lontananza stava lottando per rinascere, come una pianta sferzata dalla tempesta, ma le cui radici profonde ne avrebbero garantito la vita.
“Uhm.. ci ha convocani nella sala bianca. Peccato, avrei preferito la grande sala delle udienze” Commentò quasi deluso Angoldaer all’indirizzo del cugino.
Kardoss scrollò la testa,”Persino sire Faramir, che pure ne avrebbe titolo, non usa mai la grande sala. Credo sostenga che ora quella è prerogativa del re. Mi hanno detto che sia lui che dama Eowyn apprezzino molto la sala bianca, le cui finestre danno sulle case di guarigione.
La camminata per salire era molto gradita al ramingo. Quella mattina un lieve mal di testa gli segnalava che forse aveva bevuto un boccale di troppo, la sera prima in compagnia del cugino. Ma in fondo non era nulla di grave, ed erano rare per un ramingo le occasioni di lasciarsi un po’ andare.
Il cugino, invece, sembrava avere l’aspetto di sempre. E con questo non voleva dire esattamente impeccabile.
Il palazzo non era particolarmente affollato , complice anche l’assenza del re e di molti della sua corte, impegnati nel Rhovanion. Le guardie li indirizzarono senza problemi verso la sala.
Notarnon davanti alle porte della sala due guerrieri rohirrim, evidentemente guardie personali della dama del’Ithilien. Con loro stava parlando uno straniero, evidentemente haradrim, che aveva l’aria di essere giunto appena pochi istanti prima. Questi si voltò verso i nuovi arrivati, riconoscendo Kardoss fece un cenno si saluto.
”salve Fu’had” rispose il ramingo.
“E voi siete evidentemente Angoldaer e Kardoss” li interruppe uno dei rohirrim.
Vennero squadrati da capo a piedi, come già era avvenuto poco prima per l’haradrim. Angoldaer tradì un po’ di nervosismo, ma già i lfatto che non venisse cheisto loro di depoistare le armi lì fuori ,era un evidente segno che vivevano in tempi molto migliori di pochi anni prima.
”Entrate pure: dama Eowyn vi attende”

Varcarono la soglia, trovandosi in una sala ampia e luminosa. Le pareti erano decorate coi simboli di Gondor, e diversi affreschi nelle pareti rappresentavano alcuni dei più importanti sovrani ed eroi del regno. Il bianco era il colore dominante, alberi bianchi erano rappresentati sulle colonne che reggevano la volta, mentre sulla parete di fondo spiccava un affresco rappresentante l’incontro di Cirion ed Eorl.
Solo altre tre persone stavano nella stanza. In piedi ai lati della poltroncina al centro, stavano due cavalieri di Rohan. Kardoss e Fu’had non ebero difficoltà a riconoscere quello alla destra come il capitano Dèor, mentre quello alla sinistra, benché fosse un volto non nuovo, non venne immediatamente identificato.
Ma fu la figura al centro a rompere il silenzio, e non c’erano possibilità di non riconoscerla.
”Benvenuti, signori, e grazie da ver accettatoi lmio invito esordì dama Eowyn , signora dell’Ithilien.

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31/07/2012 12:17
 
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"Credo sia opportuna qualche presentazione, signori", prosegue.

"Accanto a me vedete due dei miei più fidati protettori, il mio capiatno Dèor" indica l'uomo alla sua destra "e l'ufficiale Raekwon" accennando a quelloa lla usa sinistra. Entrambi fanno un piccolo inchino col capo.

" e qui abbiamo Kardoss Karandar, un uomo che si è distinto al fianco del nostro re nella grigia compagnia, e che abbiamo anche avuto onore di ospitare brevemente nel Mark,
quindi il suo parente Angoldaer, un uomo d'ingengo che sta facendo moltoper la riscostruzione dell'antica capitale...
e in fini il nostro ospite del sud è Fu'had Hissam, che già in passato ha portatao la sua preziosa conoscenza del territorio al servizio di Gondor"
.

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31/07/2012 12:57
 
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Angoldaer
Il dunadan face un passo avanti, accennò un inchino, sapendo bene che la dama non era troppo attaccata ai formalismi, e si presentò ufficialmente.

"Lady Eowyn, gentili cavalieri, messe Fu'had, è un onore essere in vostra presenza. Io sono Angoldaer, e il mio ingegno e la mia spada sono al vostro servizio"

Sorrideva, ma pensava al motivo della chiamata. Potevano essere degli incarichi, una consulenza, o una missione in terre lontane. Tutti gli scenari lo solleticavano nell' animo. Face un piccolo passo indietro ed attese
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31/07/2012 14:59
 
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"Ne sono lieta, mastro Angoldaer, perhè potremmo aver bisogno di entrambi."

Fece una pausa

"al ragione per cui vi ho convocato qui, è che, in accordo con il sovrintendente, intendo organizzare un amissione esplorativa. Ci sono alcuni elementi che ci danno da pensare, e che richiedono qualche indagine. Si tratterà di un viaggio che si svolgerà principalmente nell'Harad settentrionale. Un viaggio che richiede capacità come le vostre, e che desidero si svolga con una certa discrezione."

Un'altra pausa

"Per intenderci, non sta andando il principe dell'Ithilien con tutta la Bianca compagnia. Sta andando un piccolo gruppo di inviati che non vuole dare troppo nel'occhio, e vuole soprattutto capire la situazione.

Considerate le distanze, credo che non meno di un mese, sarà la durata del vostro viaggio.. e non vi nascondo che dovrete mettere in conto qualche pericolo, benchè, sia chiaro, non è per combattere che vi stiamo mandando."


I suoi begli occhi sembravano penetrare uno an uno quelli dei suoi ospiti, prima che chiedesse

"Cosa ne pensate, credete che questo incarico possa fare per voi?"

[Modificato da Salkaner 31/07/2012 15:06]
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31/07/2012 15:04
 
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Dèor
Dei nuovi arrivati, Dèor poteva affermare di conoscere solamente l'uomo del sud, Fu'had Hissam ... un nome che aveva sempre avuto difficoltà a pronunciare e che quindi, spesso, abbreviava nel poco pertinente "Sam" (ovvero le ultime tre lettere).
Uno dei due dunedan lo conosceva di vista ... Kardoss. L'altro era per lui solo un "nome", un tipo alquanto particolare di cui aveva sentito parlare di tanto in tanto.
Rimase in silenzio, osservando attentamente gli uomini che aveva di fronte, rispondendo con un impercettibile gesto del capo all'inchino appena accennato da Angoldaer.
Fu la Sua Signora, Dama Eowyn, a rompere il silenzio.
Dèor non potè fare a meno di notare come tutti i presenti ascoltavano (e osservavano) affascinati la meravigliosa donna che in quel momento stava parlando.
*Sire Faramir è un uomo estremamente fortunato* si ritrovò, suo malgrado, a pensare.
[Modificato da Admin-Geko 31/07/2012 15:37]
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31/07/2012 15:12
 
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Kardoss

"Lady, non ci avreste convocato se non riteneste necessaria la nostra presenza, partirò volentieri, il caldo dell'Harad sarà un'interessante variazione e Fu'had Hissam è un'ottima guida, sono al Vostro servizio"

disse Kardoss e fece un sorriso complice all'indirizzo del cugino che sapeva scalpitare all'idea di qualcosa di intrigante ed incognito, Deor era una garanzia, Hissam un'ottima guida, non poteva sperare in compagni migliori soprattutto per suo cugino, un vero asso nella manica, era davvero parecchio che non aveva modo di viaggiare con lui.
[Modificato da Kardoss 31/07/2012 15:12]
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31/07/2012 18:06
 
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Fu'had Hissam (*)
L'uomo del sud salutò con affetto i propri amici e avvicinatosi, inchinò il capo in segno di rispetto alla peresenza della dama.

“Sono umilmente al vostro servizio, nobile signora.”

disse allargando le braccia alla maniera orientale.
poi fece due passi indietro.

“Anche per me è un onore essere in vostra presenza, amici miei.."

disse, rivolto anche agli altri.

"..e sarò lieto di accompagnarvi in questo viaggio.
Il mio nome, per chi non lo conosce, è Fu'had Hissam, e ho giurato sulla mia vita di servire fedelmente re Elessar, il generoso, che gli dei lo benedicano, e chiunque lo rappresenti, e avete la mia parola che farò tutto quanto è in mio potere per esservi d'aiuto.
Prego il Cielo misericordioso che possa guidare al meglio i nostri passi.. e il torrido vento del Sud perchè si mostri clemente e comprensivo coi nostri mantelli...”


Concluse sorridendo e con la mano destra si toccò brevemente il cuore, la bocca e la fronte, con un gesto di beneaugurio e rispetto tipico delle usanze del suo popolo.



----
(*) = Cuore generoso, dialetto Haradrim
[Modificato da Ashtarazor 31/07/2012 18:07]
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01/08/2012 10:28
 
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master
Dama Eowyn sorrise all'augurio delll'haradim, che suonava vagamente bizzarro alle sue orecchie
*dovremo abituarci, ad ascoltare questi ed altri strani auguri* Per un attimo il pensiero corse a quando suo zio Theoden, cinque anni prima, aveva posto fine ad una questione secolare, siglando il patto con gli Wose... quelli sì erano davvero bizzarri...


"Bene, sono lieta di avere a disposizioni uomini così validi. Se c'è qualcosa di cui avete bisogno, potete chiedere ora, oppure più tardi a Dèor che guiderà il gruppo. "



"Domattina, alle prime luci dell'alba, partirò per una visita all'avamposto di Tir Ethraid, sul fiume Poros. L'ultimo villaggio dell'Ithilien. VOi ci accompagnerete, e poi da lì proseguirete per la vostra missione."

"Intanto, anche da parte del sovrintendente Faramir, grazie"
[Modificato da Admin-Geko 14/08/2012 12:51]
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Dèor

Dèor fece un passo avanti e guardò i presenti con aria interrogativa, come a dire: se non ci sono domande, per il momento siete congedati. Per sottolineare le sue intenzioni fece un inequivocabile gesto con la testa all'indirizzo dell'ufficiale rohirric che stava sull'attenti alla sinistra di Dama Eowyn, e che la donna aveva presentato con il nome di Raekwon. Questi fece per accompagnare fuori gli ospiti.

"L'appuntamento è domattina, un'ora dopo l'alba, all'ingresso della cittadella"
[Modificato da Admin-Geko 02/08/2012 15:08]
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Dèor

Dèor aspettò che Raekwon accompagnasse tutti fuori dalla stanza e che, uscendo anch'egli, chiudesse la porta alle sue spalle.
Una volta rimasto solo con Dama Eowyn ruppe il suo silenzio e chiese:
"Mia Signora, posso affermare di conoscere unicamente Sam ..." si corresse "... Fu'had Hissam, e solamente da pochi anni. Degli altri non so praticamente nulla, a parte i loro nomi. Mi è concesso chiedervi quant'è la fiducia che riponete nei loro confronti e da dove deriva?"
[Modificato da Admin-Geko 02/08/2012 15:19]
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02/08/2012 15:29
 
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master X Deor
Naturalmente, mio buon Dèor. Siediti pure, se vuoi indicò una delle sedie sgabelli presenti nela sala.

Mi sono stari entrambi suggeriti da Faramir " dama Eowyn spesso tralasciava i titoli nobiliari, specie per le persone a lei più vicine"Kardoss Karandar come forse saprai è un ramingo del nord, uno di quelli giunti da noi al seguito di Halbarad. è un esploratore, e le sue ricerche lo avrebbero probabilmetne portato comunque, nelle terre di harad. Dove peraltro è già stato una volta, al seguito del re, due anni fa. Faramir ne ebbe un'ottima impressione.
Quanto a Anogldaer, beh, ti ricordi quello che ti ho mostrato ieri? beh, è forse la persona più competente in città per questo genere di cose. Ma tienilo un po' più d'occhio, credo che abbia la tendenza a fare un po' troppo di testa sua."

*senti da che pulpito* se no nl'aveva pensato Dèor, sicuramente l'aveva pensato Eowyn...
[Modificato da Salkaner 02/08/2012 15:34]
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02/08/2012 15:43
 
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Dèor

"Mia Signora, in tutta questa faccenda, qual'è il ruolo che avete pensato per me?" fece una breve pausa, guardandola negli occhi "Dalla lunga chiacchierata che abbiamo fatto ieri, non sono riuscito a comprenderlo. Vi prego, parlate in tutta franchezza ... dovrò tener d'occhio questa improvvisata ed improbabile compagnia, affinchè non tradisca la fiducia assegnatale e non devi dallo scopo della missione, oppure avrò anche dei compiti diversi?"
[Modificato da Admin-Geko 02/08/2012 15:43]
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02/08/2012 16:14
 
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Master x deor
Éowyn sorrise complice "L'intuito non ti manca. Si, non posso negare che il tuo primo compito sia proprio quello di tenere a bada questa strana compagnia. Ma c'è dell'altro. Voglio qualcuno che sia in grado di capire quando è ora di abbassare la lama. Qualcuno che sappia vedere oltre le apparenze. E il fatto che Sam, come lo chiami tu, sia qui ne è la prova vivente ... . Nei suoi occhi si leggeva che era sincera. Eppure Déor aveva la sensazione che non fosse ancora tutto...
[Modificato da Salkaner 02/08/2012 16:39]
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Dèor & Eowyn


Dèor
"Essendo persone scelte personalmente da Sire Faramir, sono certo che durante il corso della missione non sarà necessario nessun intervento autoritario da parte mia. D'altra parte se è vero che non avrei problemi a farmi obbedire da un'èored intera, conducendola nel cuore della battaglia come fosse un corpo unico, è altrettanto vero che gli uomini che prenderanno parte a questo viaggio non sono rohirrim ne soldati, o almeno non come li intendiamo noi. Quindi credo che ai loro occhi io non possieda alcun tipo di autorità riconosciuta ... non sono tenuti ad obbedirmi.
Posso solo sperare di riuscire a farmi ascoltare, ove e quando sarà necessario, e spero che l'intuito e la saggezza che Voi troppo generosamente mi attribuite, non mi vengano meno nel momento del bisogno.
"
Fece una breve pausa, poi riprese
"Mia Signora ... se c'è altro di cui io debba esser messo a conoscenza, forse è il caso di parlarne ora, perchè non so se avremo altre occasioni riservate come questa ... intendevo dire che qui, tra queste mura amiche, siamo al sicuro da occhi e orecchie indesiderate."

Eowyn e Dèor
La Dama sorrise, divertita dal fatto che Dèor, sempre molto attento e preciso, si era lasciato andare, se pur per un singolo istante, ad un momento di confusione linguistica.
"E' vero che queste sono mura amiche, ma qualcuno una volta mi disse di stare in guardia proprio dai luoghi che consideriamo fin troppo sicuri"
Eowyn si avvicinò così tanto al Capitano che quest'ultimo rimase pietrificato, per la prima volta nella sua vita incapace di decidere cosa fare: poteva sentire l'odore della sua pelle bianca e dei suoi capelli, avrebbe potuto elencare tutte le sfumature di celeste dei meravigliosi occhi della donna ... e per un istante si perse, errando in un luogo che non aveva mai visitato, provando sensazioni talmente forti da costringerlo a compiere un enorme sforzo per rendersi conto che la sua Signora gli stava rivelando qualcosa in un sussurro, all'orecchio.
Tornò alla realtà appena in tempo per afferrare quasi tutte le parole che la Dama gli stava confidando usando la loro lingua madre.
Dopo qualche istante Eowyn si scostò dal volto dell'uomo, tornando ad una distanza più consona.
Dèor rimase in silenzio, guardandola, cercando di raccogliere le idee, poi risolse:
"E' davvero enorme la fiducia che riponete nelle mie capacità ... mia Signora. Cercherò dentro di me tutte le risorse per non deludere Voi, Sire Faramir ed il nostro orgoglioso popolo" quel nostro era evidentemente riferito a loro due "Prego le Potenze dell'Ovest affinchè il mio spirito ed il mio cuore rimangano fermi e saldi nel momento del bisogno e che le mie scelte e le mie azioni non siano motivo di vergogna per i Nostri Padri, per Voi e Re Eòmer, e per tutti i fieri figli di Eorl"
Si alzò, fece un breve ma significativo inchino ed uscì dalla stanza a grandi passi.
Fuori dalla porta trovò Raekwon e i tre uomini che erano stati convocati. Si avvicinò al gruppetto e disse:
"Signori ... quello che vi è stato detto poco fa da Dama Eowyn è da considerarsi riservato. Per quanto vi riguarda, noi tutti stiamo semplicemente accompagnando la Signora dell'Ithilien in un viaggio ai confini del Regno, per constatare di persona lo stato dei lavori di ricostruzione. Vi attendiamo domattina, così come vi ha indicato la mia Signora. A presto" si congedò dai tre con un silenzioso saluto fatto con il capo, poi si avvicinò al suo vice:
"Raekwon, oggi pomeriggio ti occuperai tu di assistere Dama Eowyn!"
"Si, Capitano" rispose questi "Ma ... voi ... ?"
"Io esco a cavallo" rispose di spalle, senza girarsi, quando era già a diversi passi di distanza.
[Modificato da Admin-Geko 03/08/2012 11:04]
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master - il giorno dopo
Era da poco passata l'alba quando il terzetto raggiunse le porte della cittadella. Trovò un gruppo di rohirrim intenti a prepararre gli stupendi cavalli per i quali il loro popolo era famoso. Nel gruppo riconobbero facilmente Raekwon, che li salutò con un cenno.
Attorno, si era già radunato un drappello di curiosi, come sempre accade nelle città in vista di qualcosa di insolito. E la gente aveva già imparato che le uniformi indossate da quei soldati indicavano la vicinanza della dama dell'Ithilien.

Non dovettero aspettare molto, poco dopo giunsero sul posto, accompagnati da Dèor, da una donna rohir e da alcuni soldati gondoriani, i principi d'Ithilien, che agli applausi e al vocio dei curiosi risposero salutando sorridenti, mentre le guardie tenevano, pur gentilmente, la piccola folla a debita distanza.

Il sovrintendente volle scambiar poche parole ad uno ad uno con tutti i componenti del drappello, iniziando da Raekwon, e dalle guardie di Eowyn. Qualcune cosa avesse sussurrato al laconico ufficiale, doveva essere divertente, visto che questi rispose con un sorriso sorpreso.

Dopo aver salutato le altre guardie, si rivolse a Kardoss, ponendogli una mano sulla spalla

”Il nostro buon cercatore... non smettere di osservare, e troverai anche più di quel che cerchi”

si avvicinò quindi a stringere la mano di Angoldaer ”La tua fame di conoscenza è preziosa.. ricorda che quel che cacci può nutrire molti, qui “

Salutò quindi Fu'had, tentando, invero discretamente, di imitarne il saluto tipico “La luce illumini il tuo cammino, amico del sud. E di quella luce avremo bisogno”

Quindi fu la volta di Dèor, cui strinse la mano alla maniera degli uomini del mark “Sei la nostra roccia, l'unico che possa tenere saldo il timone in questo mare. poi aggiunse sottovoce ma sento che la tua ciurma non è completa... qualcun altro dovrà unirsi a voi.. qualcuno che cammina lungo un filo...”.

deliberatamente riservò il saluto finale alla sua dama, che aiutò a montare a cavallo (benchè fosse del tutto chiaro che fosse in grado di fare da sola), e a cui si rivolse ad alta voce, perchè tutti potessero sentire.

“Come principi d'Ithilien è nostro dovere, far sì che il nostro fiore più bello possa essere ammirato fin ai confini del dominio, ma conto comunque che torni al più presto a splendere nel nostro giardino”
[Modificato da Salkaner 03/08/2012 10:37]
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Dèor

Dèor rispose alla stretta di mano del Sovrintendente di Gondor, e Principe dell’Ithilien, facendo al contempo un cenno di assenso con il capo. Dopodiché diresse il suo imponente cavallo di Rhoan (dal manto grigio come una nuvola temporalesca) verso Raekwon e gli altri uomini di scorta per dar loro le indicazioni per il viaggio e anche per lasciare "soli" Dama Eowyn e Sire Faramir e permettergli così di salutarsi in maniera confidenziale.
Giunto di fronte al suo vice, Dèor impartì gli ordini utilizzando la sua lingua madre:
Io cavalcherò al fianco di Dama Eowyn mentre Raekwon non dovrà allontanarsi da Kardoss, Angoldaer e Sam.
Arhelm, Frèalor … voi posizionatevi davanti all'intero gruppo, in avanguardia!
Walda, Folca … voi nelle retrovie!

Avrebbero viaggiato all’interno dei confini del Regno di Gondor, attraversando terre conosciute, in tempo di pace e tra genti fedeli alla corona, ma Dèor non concedeva eccezioni alla sua ferrea disciplina, ne all’impegno che metteva in ogni sua azione, ogniqualvolta si trattava della sicurezza della Sua Signora (anche se chi lo conosceva bene avrebbe affermato, senza timore di esser smentito, che il Capitano utilizzava la stessa meticolosità tanto durante gli addestramenti quanto nel corso di una battaglia).
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Kardoss, Fu'had, Angoldaer
Angoldaer si presentòa con una buona armatura di cuoio bollito con spallacci a coppa, tinta di rosso scuro. Gli avambracci o protetti da bracciali dello stesso materiale, lunghi fino al gomito. Sul petto aveva inciso un triangolo d'argento con la punta in basso (simbolo della sua casata). Portava stivali alti, guanti, cappa rosso scura con una bordatura gialla all interno. Dietro la sella, aveva allacciato un bacinetto in acciaio brunito con le finiture ed i guanciali smaltati di un rosso scuro. Guanciali e mascherina erano richiudibili tramite una vitina a sgancio rapido.

Alla cintura portava un lungo coltello, ed appesa al pomo della sella
c'erano una spada bastarda, a sinistra, ed un arco composito , a destra. In un altra sacca 12 frecce e due corti giavellotti. da caccia.

Sembrav abbastanza fresco e riposato. Mentre nessuno guardava, iuniziò a contare qualcosa nella corolla dei fiori di un cespuglio vicino, varie volte, sempre più attento, finchè non sorrise come se qualche conto finalmente gli fosse tornato. Tirò fuori carta e matita ed iniziò a scrivere in sella, appoggiandosi ad una piccola tavoletta


Kardos preparò la sua cavalcatura dopo essersi congedato con un sorriso da Sire Faramir, la sua sella montava sul lato destro una bisaccia e sul sinistro 2 foderi, uno per una spada lunga ed uno per l'arco, subito sotto l'arco c'era una faretra chiusa, viaggiava senza mantello, sarebbe stato scomodo, mentre portava la spada (quella sul cavallo sembrerebbe essere stata la seconda) sulla destra a mo' dei mancini, il tutto sembrava un po' pittoresco anche perchè non si vedevano scudi tra il suo equippaggiamento. Indossava un giustacuore in cuoio e bracciali e schinieri di cuoio oltre ad un paio di guanti usati ma integri e morbidi ideali per cavalcare ed alti stivali, sembrava molto a suo agio all'idea di partire e parlava con tono interessato con Fu'had Hissam del viaggio e con Angoldaer di una certa maschera, argomento che dava l'idea di appassionare entrambi.

"state parlando della maschera del cobra?"
chiese Fuhad, a un certo punto.


"amico mio, come conosci Il Cobra? rispose il ramingoIn effetti non parlavamo di lui ma della mia di maschera, eppure è curiosa la tua domanda perchè la mia si era rovinata proprio quando ho affrontato in duello Il Cobra durante l'assalto finale della Guerra, egli comandava un grosso gruppo di Sudroni e nessuno riusciva ad avvicinarsi, fuggivano impauriti al solo guardarlo, era la maschera che indossava, ne sono sicuro, c'è mancato così poco che riuscissi a sottrargliela ma prima che potessi finirlo i suoi l'hanno circondato e mi sono trovato a combattere per la vita mentre lui veniva portato, ferito, nelle retrovie non prima però di aver indossato di nuovo la maschera che per un breve momento gli avevo fatto saltare via, tu come lo conosci?"
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03/08/2012 21:31
 
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Fu'had Hissam
"Ah.. allora sei stato tu a ferirlo così gravemente.."
disse l'uomo del sud, forse ridacchiando con simpatia mentre avvicinava il cavallo.

Le vesti da viaggio ampie e fluenti si gonfiavano alla brezza ed erano di un colore bruno e bruciato, un turbante più chiaro gli proteggeva il capo e la vista dal sole, ma ora quello che sembrava un velo o una sciarpa era allentato e lasciava intravedere il volto scuro, barbuto e bruciato dal sole, e lo sguardo fiero e acuto che guardava lontano.
Si vedeva comunque dalla postura che era un cavaliere esperto.

"L'ho visto qualche volta, durante la guerra, quando veniva a colloquio col nostro generale.."
disse dando qualche buffetto al collo dell'animale.

"la sua faccia non mi è mai piacuta, anche se il comandante si fidava di lui ciecamente..
Non conosco il suo vero nome, ma so che era un temuto signore della guerra al servizio di Barad-Dur e la sua guardia era di qualche centinaio di soldati, reclutati per lo più tra la feccia dei nostri popoli."


aggiunse con un certo disprezzo.

"Ma non so che fine abbia fatto.. dopo quel giorno non ne ho più sentito parlare.. e spenso sia meglio così.. ma spero che gli dei ti concedano l'occasione di portare a termine il lavoro incominciato, una volta o l'altra.. "


disse, dando qualche colpetto significativo all'impugnatura della lunga scimitarra che gli pendeva al fianco..

[Modificato da Ashtarazor 03/08/2012 21:42]
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05/08/2012 01:32
 
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Kardoss

"me lo auguro anch'io amico mio, se non sarò io a trovarlo un giorno lui troverà me ed in ogni caso questa macabra danza avrà la sua fine"

disse Kardoss con una strana luce negli occhi e questa volta non sorrideva.

*due maschere, due rami di uno stesso albero, 2 vite per un solo cammino...decisamente ce n'è una di troppo e non sarà la mia.*
[Modificato da Kardoss 05/08/2012 01:33]
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06/08/2012 12:05
 
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master
Il piccolo drappello attraversa la città di Osgiliath in piena attività da ricostruzione. Sono passati 5 anni dalla guerra, e ormai l’antica capitale sta cominciando a prendere una fisionomia degna di una grande città. Oltrepassato il grande ponte sul’Anduin, il drappello prende la strada verso Minas Morgul, anch’essa in procinto di riprendere il suo antico nome, per deviare dopo meno di un’ora di cavalcata, verso sud, sull’Antica via Harad. La strada, un tempo improtante via carovaniera, era caduta in disuso da almeno un secolo, con l’inizio del clima ostile fra Gondor e Harad, e rimessa in sesto alla meglio dalle truppe Haradrim in cammino vero nord.

Gli uomini di Gondor negli ultimi anni avevano inizato in lavoro più serio di ristrutturazione, ma restava ancora una strada poco frequentata.

Difatti il piccolo drappello non incontrò nessuno fino a tarda mattinata, quando Arhelm e Frèalor si trovarono davanti due lenti carri mercantili, proprio in uno dei tratti in cui la strada si restringeva rendendo disagevole un sorpasso, e comunque da farsi in fila indiana.
Arhelm tornò indierto a riferire al suo capitano, che in quel momento si trovava poco avanti alla sua dama, e accanto ai tre compagni di viaggio.

“Signore, ci precedono due carri, sembrano mercanti. Sono quattro uomini, almeno due ben armati. Un’orientale e un uomo del nord. Gli altri due non saprei.”
[Modificato da Salkaner 07/08/2012 10:08]
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