@ciarass@, 13/09/2007 15.11:
Sento il bisogno di WALTERA....
anche io parecchio...
chissà se tornerà...
L'ho sentito un mesetto fa per telefono, mi disse che chiamava da una cabina, era affannato, aveva il fiatone, diceva che qualcuno lo stava inseguendo, di essere in pericolo e che degli uomini in blu lo volevano morto.
Poi ho sentito degli spari e la cornetta che cadeva giù, poi dei passi di corsa che si allontanavano dall'apparecchio.
Dal rumore dei colpi andati a vuoto ritengo si sia salvato.
Poi dopo una settimana Walter si rifà vivo sempre per telefono e mi dice che aveva bisogno di incontrarmi alla svelta in un posto affollato, per confondersi tra la folla. Io non me la sono sentita di negargli questo favore, in fondo tra di noi un tempo correva buon sangue.
La sera, una sera buia e piovosa ci troviamo davanti all'"ocarina blues" un localaccio malfamato alle porte di Roma Sud, dove il vecchio impero cerca di sopravvivere oramai decrepito all'arroganza palazzinara delle palazzopoli di 20 e passa piani.
Entro, mentre il figlio di un comunista, o meglio, figlio di un menbro del nuovo "labour-party" stupra per finta una finta suora imbellettata per un rapido e finto arrapamento all'angolo dell'entrata del locale.
Dentro è tutto un susseguirsi di voci, casini musicali e odori di sudori alcolici che sgorgano dai corpi danzerecci della consumista e consumata clientela del postaccio.
Ascolto un po di musica all'angolo, cerco di ascoltarla bene, sono in buonafede non ho pregiudizi di nessun tipo, aperta e rotta a tutto, provo a farmela piacere e muovo un po le gambe per non dare l'impressione di essere tappezzeria.
Dopo un paio di minuti rinvengo dal momento di "euphoria", capisco che sono ridicolo con i miei 85 kili ben stipati sui fianchi e sulla pancia quando cerco di adeguarmi ai balli di gruppo in voga.
Sapete, un tempo questo posto non era così, io non ero così, la gente non era così.
Un tempo questo posto non era così "expectaculare", io non ero così "fat" e la gente era meno "wondeful" di così.
Tutto cambia e non importa se in meglio o in peggio, tutto cambia.Punto e basta.
Intravedo il mio appuntamento ad un tavolino all'angolo, mi faccio strada, una donnola dall'abbigliamento molto "labour-party" mi si avvicina e mi porge uno spinello, io declino l'offerta gentilmente e senza troppo interesse per lei o il suo amichetto in punta di labbra.
"No guarda, non sono più fatto per queste cose, ho altre abitudini" dico io. "Come vuoi, ma ti perdi un grande spino, questa la coltiva un mio amico rasta che con il ricavato partecipa alle associazioni per i bambini soldato", "Quali bambini soldato, quelli che in jamaica lasciano spararsi per strada? O quelli che le madri fanno prostituire per evitare le botte dei mariti gangster?" rispondo, "compagno,stai facendo informazione reazionaria e io non condivido che...",mi allontano prima che finisca la frase, non ho lo stomaco per rispondergli senza vomitargli addosso.
Trovo Walter seduto, sudato, sfatto, occhi paranoici e piccoli.
Intorno a noi la musica pompa ritmi alternativi ma tutti in un conforme quattro quarti di "fighissima" fattura.
"Allora, che cazzarola hai combinato, è da troppo temp che non ti fai sentire, anche Chiara 'ciarassa' ti cerca sul forum di Maroccolo e che cazzo vuol dire quelle telefonate da pazzo?",sono irruento nei saluti, è vero, ma ero troppo curioso per perdere tempo con i convenevoli inutili.
"LORO sanno! LORO sanno i sogni! mi stanno cercando e mi vogliono far fuori, ieri mi hanno inseguito, mi hanno sparato addosso, in mezzo alla folla, non gli importa più niente di essere discreti!", è andato, completamente partito, intanto lo ascolto.
"Senti, tieni questo, nascondilo, brucialo , facci quello che ti pare ma non farlo finire in mano LORO! Se ci mettono le mani sopra la società non avrà più motivo di esistere!Siamo tutti in pericolo".
"Adesso calmati e smetti di bere tutto quel vino, ti ammazzerai da solo così, prenditi qualcosa di più leggero, dell'acqua minerale potrebbe rinfrescarti...". Ma lui mi interrompe, non gli interessano i miei consigli.
"Ora me nevado, ricorda quel che ti ho detto ed esci solo dopo 10 minuti che mi avrai visto uscire dalla porta".
Rimango senza parole, più che altro penseroso, nenache tanto curioso di vedere cosa c'è in quel pacchetto. Ero troppo preoccupato per lui.
Dopo dieci minuti faccio come mi ha detto, mi alzo senza incrociare troppi sguardi, mi rimetto il soprabito, esco e torno a casa con la mia Benson fumante in bocca, maledette bionde, prima o poi mi uccideranno.
Mi avvio lungo via Tiburtina, trovo sollievo ad essere uscito da quell'inferno che un tempo era San Lorenzo e che adesso è ridotto come la controfigura si san Giovanni dopo troppi ciak sbagliati.
Intorno a me gente allegra il ciel l'aiuta, anche se non sembrano esseregli troppo riconoscenti. Tra un bidone della spazzatura pieno di sogni troppo vecchi per essere ancora utili, e nuovi simboli di sette politico-orgiastiche, imbocco via Casal dei pazzi, mi tranquillizzo ancora un poco.
Arrivato a casa non ho il coraggio di guardare nel pacchetto che appoggio di fianco al mio pc.
Mi spoglio, mi metto a letto, mi faccio un bicchiere di vino, mi guardo un film porno, mi faccio una sega, giro su un canale dove uno speaker di un porno-telegiornale si danna l'anima per convincerci che ieri era un casino e che domani si cambia musica. Non mi convince. La musica sarà diversa, ma il genere rimane sempre lo stesso. Giro canale e rimetto il film pornografico, almeno lì c'è del movimento che fa godere.
Mi appunto quel che devo fare domani.
Fare due consegne al lavoro.
Scaricare un furgone.
Sbrigare le pratiche arretrate.
Rispondere al Post di Ciarassa.
Sopportare la gente.
Guardare in faccia la realtà.
Non sono impegni da niente credetemi.
P.S.:
Chiara se rivedo Walter ti faccio chiamare.