Gianni quando 25 anni fa hai cominciato a fare musica, eri un ragazzo con determinate caratteistiche, con determinati amici...."convivevi" con gli altri 4 Litfiba episodi, che sono certo ricordi con un pò di nostalgia e che hai raccontato nell'intervista da te rilasciata a Litfibopolis. Dopo 25 anni sei un altro uomo.... visine della vita cristiana... hai sedimentato le esperienze... insomma sei quello che sei dalla somma del presente e del passato. Dove voglio andare a parare? Vorrei sapere con quale spirito guardi a quel periodo che all'epoce vedevi come punto interrogativo. Grazie.
"E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. E' dire senza timore, E' MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. E' vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà." - Bandito Carmine Crocco