No comment. Altro che voltar pagina, come commentavo ieri con la Zarina
Contiene,
la faccia come il culo (da
qui)
La Sir, l'agenzia di stampa episcopale, invita gli italiani a non astenersi
"Andare a votare è espressione di fedeltà alla Repubblica"
Referendum, monito dei vescovi:"Votare è un dovere civico"
ROMA - I vescovi richiamano gli italiani al proprio dovere civico di elettori invitandoli ad andare alle urne per il referendum sulla Costituzione. Un monito, quello espresso attraverso la Sir - l'agenzia dei vescovi - volto a impedire l'astensionismo.
Secondo i vescovi è importante che i cittadini esprimano il proprio parere su una riforma che è stata votata a maggioranza e non attraverso le grandi intese. "In un sistema politico fatto di soggetti deboli, e sottoposto a ripetute alternanze 'per disperazione', riformare la costituzione può apparire il massimo della capacità decisionale: senza tuttavia il supporto di una opinione diffusa e condivisa, il rischio è di generare piuttosto instabilità e sovraccaricare il sistema".
Quindi l'appello agli elettori: "Il referendum del 25 e 26 giugno risulterà così comunque periodizzante, in quanto rappresenta in qualche modo il punto di coagulo di una vicenda che data dagli anni ottanta, sia che vincano i 'Sì', sia che si affermi il 'No'".
Insomma, secondo i vescovi, non conta tanto quale dei due schieramenti prevarrà, l'importante è la partecipazione che "in caso di referendum confermativo" spiega la Sir "è un dovere civico ancora più rilevante, un'espressione di 'fedeltà alla Repubblica', per riprendere il deposito etico dell'articolo 54, di cura ed attenzione per le istituzioni, che sono di tutti".
Un dovere civico quello al quale i vescovi richiamano gli italiani, temendo l'astensionismo. Tanto più significativo oggi se si pensa che solo un anno fa, quando gli elettori dovettero esprimersi nel referendum sulla riproduzione assistita - dove però c'era il quorum - l'invito fu esplicitamente all'astensione.
(12 giugno 2006)
*******************************************************************************************
«partigiano, come poeta, è parola assoluta, rigettante ogni gradualità»
(Beppe Fenoglio)
*******************************************************************************************
Dolores Ibarruri è orgogliosa di appartenere agli Ascolti Deplorevoli (sezione Ascolti Cervellotici)
"la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino"