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Ultimo Aggiornamento: 03/06/2010 17:06
10/04/2006 12:55
 
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Habemus attentatum
(fonte)

Alle 3 del mattino tre molotov contro la scuola elementare e un ordigno
sopra una finestra: "Doveva esplodere all'uscita dei militari"
Treviso, bombe contro un seggio
"Una trappola per uccidere"
La rivendicazione del "Gruppo Libertario", indagini in ambito anarchico

Treviso, bombe contro un seggio
"Una trappola per uccidere"

TREVISO - Non bottiglie incendiarie destinate a fare pochi danni, ma una trappola pensata per uccidere. Le indagini sulle bottiglie incendiare lanciate intorno alle tre della prima mattina di elezioni contro un seggio a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, portano alla pista anarchica. Questa sera i carabinieri hanno fatto l'ipotesi che gli attentatori volessero attirare gli agenti della guardia di finanza di guardia al seggio in una trappola. Le tre bottiglie molotov dovevano servire a fare uscire gli agenti, l'ordigno doveva quindi esplodere per ucciderli. Secondo gli investigatori la pista della trappola è definita "molto verosimile" e le indagini si svolgono nell'ambiente anarchico locale.

L'attentato. Questa mattina al seggio le operazioni sono state regolari, ma le indagini hanno portato a una diversa considerazione del fatto avvenuto nella notte, intorno alle 3, quando contro le pareti di una scuola elementare di Vittorio Veneto, sede di un seggio elettorale sono state lanciate tre bottiglie incendiarie. Al momento, all'interno, si trovavano soltanto alcuni militari della guardia di finanza per il normale servizio d'ordine. All'esterno, però, si è poi trovata una vera e propria bomba, inesplosa, costruita artigianalmente con un tubo, riempito di pezzi di ferro, viti, bulloni, e polvere pirica. Un ordigno la cui potenza, confermano gli investigatori, poteva ferire gravemente, ma anche uccidere.

L'ordigno, che sarà analizzato dai Ris di Parma, era dotato di una miccia che però si è spenta. Questa sarebbe stata la fortuna dei due giovani militari della Guardia di Finanza, di guardia al seggio elettorale, usciti dalla scuola per verificare quanto era successo dopo gli scoppi provocati dalle tre bottiglie incendiarie lanciate poco prima. La bomba era stata lasciata sul davanzale di una finestra, lontana alcune decine di metri dal portone d'ingresso al seggio.

Le indagini. Carabinieri e polizia vogliono accertare se la pista anarchica locale - il "Gruppo Libertario" che ha firmato i volantini di rivendicazione ma non aveva mai compiuto prima atti così eclatanti - sia quella privilegiata, oppure se la matrice non possa essere nascosta in altre frange dell'eversione politica.

La rivendicazione. Qualche ora dopo l'attentato, infatti, sono stati trovati dei volantini di rivendicazione nella zona, firmati dal "Gruppo libertario" appartenente all'area anarchica. La sigla era già apparsa il 4 novembre scorso a Maserada, un comune a una decina di chilometri da Treviso. In quella occasione sul muro perimetrale di una caserma dismessa del XV Reggimento genieri di Padova, erano apparse frasi contro l'esercito. Anche in quella occasione furono lasciati dei volantini in cui si invitava la popolazione a prendersi il territorio, scacciando dall'area ogni luogo di proprietà militare.

Nei volantini lasciati oggi nel Vittoriese, da quanto è filtrato, gli attentatori oltre a sottolineare la loro rivolta contro l'esercito, hanno fatto riferimento alle istituzioni e alla politica, su varie tematiche attuali. Nel corso della giornata ci sono state numerose perquisizioni nelle case di militanti anarchici della zona, ma senza risultati.

Le reazioni. "Si sta lavorando a 360 gradi - ha detto il Questore di Treviso, Filippo Lapi - e stiamo seguendo, assieme all'arma dei carabinieri, delle ipotesi investigative". "Di sicuro nel nostro Paese non siamo scarsi a imbecilli - ha commentato l'accaduto il Governatore del Veneto Giancarlo Galan - In ogni caso episodi del genere non possono che convincere ancora di più i cittadini a andare a votare nella più assoluta tranquillità e serenità".

Per il sindaco di Vittorio Veneto Giacarlo Scottà, il lancio delle tre bottiglie incendiarie "è un episodio molto, molto strano". Scottà, che guida una maggioranza di centrodestra, si è detto stupito dell'azione che ha definito "terroristica". Per quanto riguarda le indagini, Scottà ha auspicato che qualche aiuto all'inchiesta possa anche arrivare dalle molte telecamere che coprono parte di questa città di quasi 30 mila abitanti.

(9 aprile 2006)


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«partigiano, come poeta, è parola assoluta, rigettante ogni gradualità»
(Beppe Fenoglio)


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Dolores Ibarruri è orgogliosa di appartenere agli Ascolti Deplorevoli (sezione Ascolti Cervellotici)
"la presa della Bastiglia del nostro cuore bambino"
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