COMUNICAZIONI

Ci vediamo tra un mesetto

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Scritto da: astrodanzante 05/11/2006 17.42
Ci vediamo tra un mesetto

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e lo dici così..
a bruciapelo..
con tutti i peli che hai..
incosciente

Against Death Penalty Event
Modena – 12 Novembre 2006


Ancora Modena contro la pena di morte.
L’appuntamento questa volta è 12 novembre 2006 alle ore 17
presso la struttura La Tenda ( C/O Parco Novi Sad) che vedrà succedersi artisti e attivisti dei diritti umani, impegnati fino a tarda sera in una maratona per il diritto alla vita.

Essere vivi… nel braccio della morte sarà il titolo dell’evento organizzato dall’associazione SenzaVoce ( ex comitato Modenese contro la pena di morte) per ribadire ancora una volta la necessità, a pochi giorni dal rifiuto da parte del Governo italiano di presentare una risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali all’ONU, di salvaguardare il diritto alla vita di ogni essere umano.

Così Cecilia Negri, vice presidente dell’Associazione SenzaVoce, racconterà del suo viaggio all’ interno del braccio della morte del Nevada mentre il rapper statunitense Capital X, impegnato nella lotta alla pena di morte, renderà i presenti testimoni della sua esperienza in carcere e delle condizioni di vita dei prigionieri.

A fare da sfondo alle due testimonianze saranno le esibizioni di danza del gruppo hip hip Blak Soulz, quella di Elisa Balugani e Sabrina Giarratana e la voce di Katia Rabacchi accompagnata dal gruppo Anima Lesa. A seguire per tutta la sera una serie di concerti di artisti che hanno deciso di appoggiare il diritto alla vita anche laddove questo non sembra essere più riconosciuto.

Beh, non l'ho scritto????

alla serata parteciperanno anche i mitici FATA!!!!!

Vai Redelsilenzio!!!

La diaspora
Molti reduci di Lotta Continua e Potere Operaio, fuoriusciti da queste formazioni, fondarono nel 1976 Prima Linea, il cui nome deriva dagli aderenti che in Lotta Continua facevano parte del servizio d'ordine durante le manifestazioni, che era posto appunto in "prima linea".

Molti reduci di Lotta Continua non aderirono a Prima Linea e nel corso degli anni '80 hanno abbandonato l'ideologia originaria per diventare, chi dopo una militanza nel Partito Radicale (Marco Boato e Mimmo Pinto), chi lavorando in televisione (Rai o Fininvest) o su diverse testate giornalistiche, simpatizzanti del Partito Socialista Italiano, in particolare sostenitori delle posizioni del suo segretario, Bettino Craxi. Solo in pochi, come Marco Revelli o Fulvio Grimaldi, hanno aderito al Partito della Rifondazione Comunista.

Di molti ex-esponenti di Lotta Continua non furono mai accertate le effettive responsabilità.


[modifica] Esponenti
Elenco di persone che hanno pubblicamente dichiarato o è stata accertata la loro appartenenza a Lotta Continua:

Marco Boato
Franco Bolis
Paolo Brogi
Alceste Campanile
Toni Capuozzo
Gian Mario Cazzaniga
Paolo Cento
Guido Crainz
Giovanni De Luna
Luciano Della Mea
Enrico Deaglio
Erri De Luca
Antonio Demuro
Fiorella Farinelli
Giovanni Lindo Ferretti
Lisa Foa
Franca Fossati
Vincenzo Gallo
Fulvio Grimaldi
Paolo Hutter
Peppino Impastato
Alexander Langer
Gad Lerner
Paolo Liguori
Franco Lorenzoni
Fabio Salvioni
Luigi Manconi
Andrea Marcenaro
Leonardo Marino
Gino Menconi
Giampiero Mughini
Carlo Panella
Maurizio Pedrazzini
Giorgio Pietrostefani
Mimmo Pinto
Enzo Piperno
Marco Revelli
Marco Rizzo
Mauro Rostagno
Carlo Rossella
Sergio Saviori
Piero Scaramucci
Paolo Sorbi
Guido Viale

Ehi, ma su quella pagina di Wikipedia ci son finito giusto ieri!

Chissà perchè ogni volta che m'inoltro in Wikipedia prima o poi arrivo sempre o agli anni di piombo o alla guerra in Vietnam

NAPOLITANO OGGI DAL PAPA, LA PRIMA VOLTA DEL PRESIDENTE EX-PCI
CITTA' DEL VATICANO - Ci sono diverse "prime volte" nella visita ufficiale che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà stamattina alle 11 a Benedetto XVI in Vaticano: si tratta infatti del primo incontro diretto tra il presidente eletto lo scorso 11 maggio e papa Ratzinger; ma Napolitano, allo stesso tempo, è anche il primo capo dello Stato italiano proveniente dalla storia del Pci a varcare il portone di bronzo. Della delegazione del presidente della Repubblica, che avrà al fianco la signora Clio, farà inoltre parte il vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema (anche lui con la moglie Linda Giuva), che a sua volta fu il primo presidente del Consiglio ex comunista ad essere ricevuto in Vaticano.

Al di là degli aspetti di alto profilo istituzionale della visita, non sfugge quindi la rilevanza politica, in particolare per quanto riguarda il terreno dei rapporti tra Stato e Chiesa, un argomento su cui il Papa tedesco e il presidente italiano avevano già avuto una sorta di dialogo a distanza al momento dell'elezione di Napolitano. Nel suo telegramma augurale, Ratzinger aveva tra l'altro invocato "la costante assistenza divina" sul capo dello Stato "per una illuminata ed efficace azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e cristiani che costituiscono il mirabile patrimonio del popolo italiano".

Un richiamo che Napolitano aveva subito sottolineato come "motivo di incoraggiamento". Nel suo discorso di insediamento, poi, il presidente aveva raccolto il riferimento ai valori cristiani propri dell'Italia, "ben sapendo quale sia stato il profondo rapporto storico tra la cristianità e il farsi dell'Europa. E ne traggo la convinzione - aveva aggiunto - che debba laicamente riconoscersi la dimensione sociale e pubblica del fatto religioso, e svilupparsi concretamente la collaborazione, in Italia, tra Stato e Chiesa cattolica in molteplici campi in nome del bene comune".

Scambi di messaggi ci sono stati anche in occasione dei viaggi papali, con una sintonia di toni emersa in particolare in occasione della presenza di Benedetto XVI al Meeting mondiale delle famiglie di Valencia, in luglio, quando il Papa, nel suo telegramma al presidente, aveva invitato l'Italia "a tutelare con ogni sforzo l'istituto familiare": uno di quei "principi non negoziabili", la famiglia fondata sul matrimonio, insieme alla difesa della vita e alla libertà delle scelte educative, che Ratzinger a nome della Chiesa non ha mai mancato di ribadire dinanzi agli interlocutori politici.

Sono temi che, insieme al significato della laicità dello Stato, non potranno non tornare nell'incontro di domani, che oltre al colloquio privato nella Biblioteca del Papa prevede anche i discorsi ufficiali dei due protagonisti. Successivamente, Napolitanoe D'Alema incontreranno anche il cardinal segretario di Stato Tarcisio Bertone e il, 'ministro degli Esteri' vaticano, monsignor Dominique Mamberti.

Parlando della visita come di "un evento ricco di buoni auspici sia per la Chiesa sia per lo Stato", l'Osservatore Romano ha sottolineato che "la Santa Sede e l'Italia possono continuare a operare congiuntamente a livello internazionale, mediante un sempre più efficace impegno a favore della pace, dello sviluppo, della comprensione fra i popoli e le culture, del rispetto dei diritti umani e, in primo luogo, della libertà religiosa, nonché con una fattiva attenzione e solidarietà verso quelle regioni del mondo che sono tuttora colpite dai flagelli della guerra, della violenza terroristica, della fame, della sete e delle epidemie".

Il quattordicesimo incontro in Vaticano tra un Papa e un presidente italiano si inserisce in una lunga tradizione di rapporti tra la Sede apostolica e la più alta carica dello Stato. Non è, tra l'altro, la prima volta che Benedetto XVI riceve un capo di Stato italiano: il 3 maggio 2005, infatti, si era recato in Vaticano l'allora presidente Ciampi, visita restituita dal Papa al Quirinale circa un mese dopo, il 24 giugno.

In quell'occasione, citando la Gaudium et Spes, il Papa aveva ricordato che "la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l'una dall'altra nel proprio campo. Tutte e due, anche se a titolo diverso, sono a servizio della vocazione personale e sociale delle stesse persone umane". Un principio, questo, già presente nei Patti Lateranensi e poi confermato negli Accordi di modifica del Concordato. A questo proposito Ratzinger aveva riaffermato la legittimità di quella "sana laicità dello Stato grazie alla quale le realtà temporali si reggono secondo le norme loro proprie, senza però escludere quei riferimenti etici che trovano il loro fondamento ultimo nella religione".

ho visto prima su raiuno Napolitano e D'Alema, sorridenti con papillon bianco, in visita da Benedetto XVI

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Scritto da: pastronef 20/11/2006 13.59
ho visto prima su raiuno Napolitano e D'Alema, sorridenti con papillon bianco, in visita da Benedetto XVI

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questo potevi metterlo nel visionario...

dlin dlon

Si ricorda ai gentili forumisti l'avvenuto inizio del cartone animato di Rat-Man, dal lunedì al venerdì alle 17.55 su Rai-Due.
E la mia ovvia perdita del primo episodio (D'OH!)

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Scritto da: ittidu 20/11/2006 19.27
dlin dlon

Si ricorda ai gentili forumisti l'avvenuto inizio del cartone animato di Rat-Man, dal lunedì al venerdì alle 17.55 su Rai-Due.
E la mia ovvia perdita del primo episodio (D'OH!)

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eh?
vabè, lascia perdere và, io ignoro ciò che passa in tv
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Scritto da: ittidu 20/11/2006 19.27
dlin dlon

Si ricorda ai gentili forumisti l'avvenuto inizio del cartone animato di Rat-Man, dal lunedì al venerdì alle 17.55 su Rai-Due.
E la mia ovvia perdita del primo episodio (D'OH!)

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puahuahuaha

a quell'ora finisce giorgie...cerchero' di ricordarmi

ma niente regge il confronto con il fumetto

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Scritto da: pastronef 20/11/2006 19.29


eh?
vabè, lascia perdere và, io ignoro ciò che passa in tv
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Pffff, tu pure Scrubs (mi ricordo, eh!)

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Scritto da: ittidu 20/11/2006 19.45

Pffff, tu pure Scrubs (mi ricordo, eh!)

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si, questa parola, Scrubs, devo averla letta da qualche parte

Annuntio vobis gaudium magnum:

Habemus Pescetrombettae bonas notitias!

Sta bene... struchi, saluti, abbracci etc. a tutti.

A presto, la figliola prodiga, farà ritorno.

( )

Deo Gratias!!

Vabbe'... fatemene anna' a casetta.

Sabato 25 Novembre alle ore 18.00 l'Auditorium della Biblioteca Comunale di San Benedetto del Tronto sarà proiettato il documentario "Leo Ferrè in Italia" di Maria Teresa De Vito.
Il documentario "Léo Ferré in Italia" realizzato per conto di RAISAT dalla regista Maria Teresa De Vito, racconta l'impatto della presenza artistica di Ferré nel panorama culturale italiano, dopo la sua scelta di vivere e lavorare in Toscana, avvenuta all'inizio degli anni 70.
Girato in buona parte a San Benedetto del Tronto durante la decima edizione del Festival Ferré, il documentario è arricchito dalle immagini intense e provocatorie di Ferré nei programmi televisivi della RAI.
"Léo Ferré in Italia" ha ricevuto il premio della critica al recente festival del documentario di Palazzo Venezia a Roma e sarà in concorso nel 2007 al Festival del documentario di Montreal in Canada.

Per informazioni: centroleoferre@libero.it