il sonno ai giusti.
A me solo pensieri grevi.
Pensieri che non voglio pensare, che invadono la mia mente e ivi rimbalzano, lasciandomi senza difese, in balia dello sconcerto.
Dietro il muro, nulla puo' difenderci da noi.
Meglio fuori, a respirare aria e amore, a veder luccicare le stelle, nel lento girotondo a rincorrersi e soave la polare a gustarsi lo spettacolo...
Ma a volte va diversamente.
Vorrei averne di reali, di lacrime di mercurio denso e pesante, e sentirle sgorgare dalla rima palpebrale e scivolar via, come lubrificate, sulle mie gote, mi par anche di sentirne il rimbombo, un ploff assordante nel silenzio della notte rotto solo dal ticchettare delle mie dita sulla tastiera.
Mi par di sentirne il sapore metallico, non salato, ma innaturale ed estraneo, eppure accomodante, che coccola...
mi par vederle accumultarsi, ho in mente le linee di forza che determinano la geometria, la legge della tensione superficiale... e poi volare anch'io, per capillarita', verso mondi adesso inesplorabili...
Se passa un solo giorno senza di te, la solitudine mi avvolge come una vecchia coperta che conosce le pieghe del mio ventre, mi scalda e mi inumidisce, mi da quel fastidio di cui non so fare a meno.
Mi pare di conoscere il mio destino.
Mi pare strano fuggirgli.
Mi pare impossibile fare altrimenti.
Vecchie parole dette da altri me tornano a farmi visita.
Posso realmente averle dette? Il tempo fa cambiare molte cose...
Frammenti di vita parallela...
Il ricordo di me come quello di un vecchio amico.
Cambia, tutto cambia, panta rei...
E il silenzio del rumore delle valvole delle pentole a pressione...
ti sei mai chiesto quale funzione... hai?
O si', o si'... tante volte... maledizione, troppe volte...
Come hai ragione...
"A cosa serve tutta questa consapevolezza?
Perche' devi essere sempre attento?"
Meglio distrarsi dall'orrore, che l'orrore ha tante dimensioni... e che comunque percepiamo sempre solo quella che ci fa piu' comodo...
"Le maschere mascherano o smascherano?"
Domanda di un Albertazzi sul teatro frievico...
Vorrei possedere stanotte la saggezza di un giullare di corte.
Io credo che l'estasi, la divinazione, il massimo del piacere si ottenga nelle cose che durano tempi infinitesimali...
Cosi' deve essere per la saggezza, per l'illuminazione...
Tanto poco deve durare la perfezione...
il resto del tempo occorre solo per raggiungere la subliminazione...
Vorrei aver la testa leggera come un 3/3 di un valzer, e le membra come le ampie veste di una dama di rosa vestita che volteggia con un sorriso forse realmente sincero sul volto tra le braccia delicate e robuste del suo cavaliere...
e invece dovro' accontentarmi di un moment...
c'est la vie, madame.
Bon nuit