Rincaso, con ancora in testa l'"Ode alla Panda" piena di rime come "motore dolore calore amore sudore tepore stupore a volte rancore".
Lancio uno sguardo ai miei contestualizzati Numi: Dick e forse Nori. Mi ritrovo a pensare "Benni ce l'ho sulle Balle" ma non so perche'...
"Mangio qualcosa?" mi chiedo.
"Non posso, sto a dieDa" mi rispondo.
Ma nulla e' piu' come prima.
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...Flashback li'
Stiamo ancora accovacciati sulle radici di grande albero.
Aspettiamo il sorgere della luna.
"Vedi, esteticamente non offre nulla, non lascia spazio ne' a eros ne' a psiche, e cosi' essenzialista, forse perfino minimalista. Lei invece non e' cosi'. Gia' topograficamente si pone riparata, giocando un eterno nascondino, ma lasciandosi annunciare. Quando poi infine s'offre alla vista, non la stai vedendo. E solo il suo vestibolo. Lei e' dentro, e non si lascia vedere - almeno in queste nostre situazioni, sono io che sono deformato ma questo e' un altro discorso.
Lei sfugge al dominio dell'occhio. La puoi assaporare, la puoi toccare, eppure non ti sembra mai di capirla. Ecco, e' qui che lui si prende la sua rivincita. In se insignificante, ma Lei cade sotto il suo dominio." discorrevo io, ancora in preda ad un rapimento estasiato.
Lei mi mostrava gia' il suo disappunto mentre parlavo. Evidentemente non gradiva questo sminuire lui ed esaltare lei.
Ma e' l'ultima frase a contrariarla del tutto. Non razionalmente, ma a pelle.
L'idea di questo dominio la scuote intimamente.
No, per lei, Lei e' una duocrazia. Non c'e' dominante ne' dominato, ne' dominante ne' dominato, in nessun modo, no, e quando e' no e' no, comunque e ovunque e sempre, indistintamente.
Mi sta minacciando, adesso, apertamente.
"Te la tolgo io l'idea di dominio"
Minchia, ma mica volevo dire questo io!
Io parlavo a livello sensoriale!
Vabbe'...
...ma forse ha ragione lei. L'aria di citta' mi ha distabilizzato. Magari, lungo il cammino, ritrovero' un equilibrio tra me e il resto del mondo.
In lontanza, il rombo di un aereo.
E capisco tutto...
"A fa bene ai somari ce piji solo cauci" diceva una mia bisnonna.
"Bella gratitudine... non sai mai come comportarti con questi qui. Prima si lamentano che hanno fame, poi si lamentano che gli dai da mangiare!"
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Altrove e altroquando
Ricordero' per sempre quella sera.
Se ne stava sul cofano di una jeep color panna e mi fissava intenso. Ed io fissavo lui, pensando che fosse una lei.
Lui/lei guardava solo e fisso i miei occhi.
Io invece cercavo di carpire tutto l'insieme che lo/a rendeva affascinante.
Lei (me ne convincevo sempre di piu' che fosse una lei) guardava fissa me, ma era chiaro che con i suoi sensi teneva sotto controllo tutto. Nulla poteva sfuggurle nel suo territorio.
Io mi perdevo tra le linee delle le sue orecchie.
Lei cominciava ad innervosirsi, forse a impaurirsi anche, ma continuava ad ostentare una sicurezza granitica.
Io cercavo di capire dove finissero le sue vibrisse.
Lei mi fece capire che era ora.
Io ero ancora perso tra il suo pelo, ma andai via.
Pochi passi dopo mi voltai a guardarla. Lei era ancora li', maestosa, e mi seguiva con lo sguardo.
Non lo dimentichero' mai, un gatto cosi'.
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Il sacerdote della disperazione
sentenzio': "non avrai sperato di certo di non poter pagare il prezzo della tua vita!"
L'uomo-di-media-estrazione-sociale-etc-etc chino' il capo, e quasi impercettibile mormoro':
"ne avevo sentore".
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"Me ne sono liberato"
pensai', mentre con la pala spianavo la terra.
Ma proprio allora sentii un mano afferrarmi la caviglia!
Era lui! ItTidu il redivivo!
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Poco prima qui...
Ittidu fu preso da un irrefrenabile impulso, e scappo' via, approfittando della maniglia scassinata.
GWB e Spir si strinsero la mano.
Spir ando' via, e continuo' ad aggirarsi per l'Europa e provincia.
GWB ordino': "TB metti a posto i carrarmatini!"
TB ordino': "SB metti a posto i carrarmatini!"
SB penso' che doveva esserci un sistema per defiscalizzare i carrarmatini, ma non aveva idee, e penso' di chiedere per 3mari e per 3monti.
Di zaren conosciamo il destino.
Il pappagallo meccanico si ruppe' le penne e volo via'.
Amboy gli fece il verso e si getto' dalla finestra.
In casa restarano solo Bea in topless, Virgilio, Ongii, Lenzuola e le sue rose.
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Adesso come adesso
"merda, quanti soldi buttati da ragazzo. Guarda che tiro fuori perfettamente lucido."