STAGIONE 2012-2013

La mia idea è questa. Loro hanno sempre avuto paura e probabilmente verso novembre/dicembre hanno avuto una "soffiata" che qualcosa sarebbe potuto andare storto. Il fatto poi che gli sponsor e i soldi non ci fossero così come l'interesse della città ha fatto passare tutto in secondo piano e hanno fatto credere la motivazione di facciata.

Era quasi ora che venisse fuori la verità. Però francamente mi rimangono molte perplessità: erano tutti sicurissimi che non dovessero pagare e poi alla fine è venuto fuori il contrario... com'è possibile?

www.romagnanoi.it/news/Sport/742844/E--stato-il-lodo-Mauriello-a-far-chiudere-il-Club-Atletico-Roma...

Se non altro qualcuno che ha fatto chiarezza. Ora si capisce come mai abbiano deciso in fretta e furia di chiudere la baracca

www.romagnanoi.it/news/Sport/740397/Bagnoli-Traditi-da-Faenza-e-dagli-spon...

Io dico solo una cosa: la fiducia della gente va guadagnata sul campo e fuori da esso, il tifoso medio va cercato, non gli si può chiedere di seguire una squadra a priori. Gente, come Bagnoli, che è nel basket da una vita lo dovrebbe sapere molto bene e avrebbe dovuto dirlo agli altri patacca che, l'abbiamo capito tutti, di sport non se ne intendono per niente.

Analisi ottima tranne per quanto riguarda il settore giovanile: da quel che ho letto sulla pagina facebook non si poteva avere come settore giovanile faenza e quindi si è andati su un'altra città.

Comunque il club atletico faenza ufficialmente non è ancora morto, va avanti solo con le giovanili ma esiste ancora

FAENZA - Sono bastati quattro mesi per cancellare sessantacinque anni del Club Atletico. La cooperativa Club Atletico Romagna ha fallito l’obiettivo nonostante in estate si fosse presentata come salvatrice della patria ed abbia avuto il merito (questo è innegabile) di rilevare una società che non si sarebbe nemmeno iscritta al campionato. Il problema è che il modus operandi si è rivelato sbagliato sotto ogni punto di vista.

EMIGRAZIONE - La scelta di giocare a Castel Bolognese è stata fallimentare ed è stato il colpo di grazia per perdere il poco pubblico rimasto fedele alla squadra. La presa di posizione di non volere restare al Cattani è stata mascherata dall’impossibilità di tornare al vecchio Bubani, impianto sbandierato come l’unica alternativa faentina. I risultati di questa emigrazione sono stati disastrosi sia a livello economico (investimenti in un nuovo parquet e in nuovi canestri) che di pubblico con appena cento persone contro Cagliari. Non era meglio pagare l’affitto del Cattani?

COOPERATIVA E TERRITORIO - L’idea di coinvolgere le persone direttamente nel progetto è stata senza dubbio lodevole, ma Faenza ha mostrato da anni che si è disinnamorata della pallacanestro femminile e dunque piuttosto che chiedere 50 euro era meglio coinvolgere di più la piazza e il territorio. Non certo facendo terra bruciata attorno alla squadra non volendo avere come settore giovanile nessuna società di Faenza, ma siglando un accordo con la Libertas Forlì e sentendosi sempre “vittime del sistema” in ogni situazione non prendendosi mai le responsabilità. Un comportamento che non ha mai portato le ragazze delle giovanili alle partite casalinghe, rendendo difficile anche l’arruolamento di due giocatrici da inserire in serie A1. Ovviamente pochissimi sono stati gli associati alla cooperativa. Dai sessanta ufficiali bisogna infatti togliere giocatrici e tesserati arrivando così a trentaquattro persone. Numeri che fanno rabbrividere. A proposito: la quota versata così come gli abbonamenti non verranno restituiti, ma serviranno per liquidare le pendenze con i creditori quando il 14 gennaio la cooperativa chiuderà.

AMMINISTRAZIONE E SPONSOR - Purtroppo anche il periodo storico è stato avverso al Club Atletico Romagna e i pochi sponsor del territorio si sono ben guardati di dare una mano sia a causa della crisi, sia per la gestione degli ultimi anni. L’intenzione era quella di aspettare una stagione per vedere come lavorava questo gruppo di persone e poi eventualmente investire. Se a questo scenario si aggiunge poi che molte aziende hanno versato meno di quello promesso e altre si sono tirate indietro ecco spiegato perchè quel 40% che serviva per chiudere la stagione non è mai arrivato. E l’amministrazione comunale? Ha fatto il minimo sindacale raccogliendo quindicimila euro affermando però di essere dispiaciuta per la chiusura della società ribadendo ad ogni occasione di non aver voluto cacciare via da Faenza il Club Atletico nella scorsa stagione. Il problema è che nessuno si è reso conto che la città stava perdendo un suo storico patrimonio. Del resto anche nel 2010 la Pallacanestro Faenza di serie B2 chiuse i battenti senza che sindaco e assessore allo sport muovessero un dito. Purtroppo questa volta il copione si è ripetuto con uno dei club più blasonati dello sport italiano.

DIRIGENZA E ILLUSIONI - Forse in estate si è fatto il passo più lungo della gamba non considerando le difficoltà che sarebbero arrivate dopo pochi mesi. Alcuni membri del cda, non a contatto con il mondo dello sport, si sono probabilmente spaventati davanti ai primi problemi non ritenendo opportuno proseguire l’avventura. La sera del 19 dicembre si è arrivati al paradosso: vedere il cda dimissionario che inizia a fare il de profundis per la cooperativa e un dirigente in giro per l’Italia alla ricerca di sponsor per salvare la baracca con un miracolo. La vita del dirigente sportivo purtroppo non è così facile da praticare.

FINE DI UN’ERA - La morale è che il Club Atletico è scomparso e che tanta gente resterà orfana di una consuetudine che ha accompagnato per decenni Faenza. Certe emozioni nessuno le dimenticherà mai, anche se da oggi resteranno ancora di più nel libro dei ricordi. Un simile patrimonio avrebbe però meritato di uscire di scena a fine stagione con maggior stile e non a metà campionato diventando l’ennesima barzelletta del basket italiano.


Luca Del Favero

Non aggiungo altro, l'analisi mi sembra lucida e pertinente.
Addio, C.A.

www.romagnanoi.it/news/ravenna/740026/Game-over-Il-Club-Atletico-chiude-i-batte...

FAENZA - Game over. Il Club Atletico chiude i battenti. Ad essere sinceri è la cooperativa che si ritira dalle scene, perché il vero Club Atletico è di fatto morto in estate. L’ufficialità arriverà il 2 gennaio quando riapriranno gli uffici della Lega Pallacanestro Femminile, a cui verrà spedita la richiesta di ritiro dal campionato. Le speranze (se mai ce ne sono state) sono invece già terminate da un pezzo.

“Gli ingredienti iniziali per pensare ad un risultato positivo c’erano tutti - spiega Marco Tonini, presidente della cooperativa - ma, mese dopo mese, la realtà è apparsa con contorni diversi, in parte inaspettati. E’ stata scelta la forma cooperativa per coinvolgere direttamente i tanti appassionati di basket ma l’adesione è stata molto al di sotto delle attese. E’ stata messa in campo, pur con costi di gran lunga inferiori alle altre, una formazione competitiva ma eccetto alcune realtà cooperative, questa non ha acceso l’interesse di pressoché nessuna impresa del territorio. In questi mesi abbiamo avviato diversi contatti anche con aziende di ambito nazionale interessate alla visibilità da main-sponsor, ma nessuna opzione si è poi tramutata in contratto. Raggiunto il 60% del budget necessario - continua Tonini - abbiamo avviato la stagione confidando sul fatto di trovare nuovi sponsor durante l’anno, ma cosi poi non è stato. Giocare a Castel Bolognese un difetto? No, più che altro è stata una necessità, data l’inagibilità della storica sede del PalaCofra. Ma Imola in passato, nelle stesse condizioni, non ha forse giocato per anni a Faenza senza perdere interesse nel suo pubblico? Dopo sette mesi siamo arrivati al dunque e come dirigenti non vogliamo andare avanti ad occhi chiusi per fare i conti alla fine ripercorrendo situazioni già viste. Per tutto questo, responsabilmente ma con grande rammarico, il Club Atletico Romagna è costretto a scelte che sono state oggetto di ampia analisi e confronto con i soci della cooperativa, scelte che non avrebbe mai voluto prendere ma che ad oggi sono forzatamente necessarie”. In una parola: addio.

Sale così a cinque il numero delle formazioni che hanno abbandonato le scene del massimo campionato negli ultimi mesi. A luglio toccò ad Alcamo e alla neopromossa Vigarano, poi alle storiche società della Pool Comense e di Sesto San Giovanni. La serie A1 continuerà ora con solo dieci squadre rendendo obbligatorio il blocco delle retrocessioni. Uno scenario che in un torneo già poco competitivo lo renderà privo di ancora più interesse. E pensare che a giugno si era studiata una formula con quattordici squadre...

Luca Del Favero

www.ilgiornale.it/news/sport/crisi-sponsor-tv-cos-va-pezzi-basket-rosacampionati-mezzo-869...

www.romagnanoi.it/news/Sport/739980/Coach-Rossi-Luned%C3%AC-faremo-le-valigie-e-libereremo-gli-appartame...



www.youtube.com/watch?v=Z-5OWNrMlmQ

Ma quel che rimane del tifo organizzato non potrebbe scrivere una lettera aperto o comunicato (chiamatelo come vi pare) ai giornali per mandare in quel posto certe persone? Sarà sicuramente inutile ma almeno sarebbe un atto di dissenso contro società, comune ecc.

Altra domanda: se io mi presento in sede per essere rimborsato di metà dell'abbonamento, mi ridono in faccia?

MAFFETTINO, 28/12/2012 11:11:

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ma quali giocatrici????

SI CHIUDE, se non si è ancora capito!!!!!

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Evviva!
Così finalmente i signori dell'amministrazione non avranno più nessuno che romperà il cazzo per sistemare il Bubani!
Ci saranno sicuramente mille mila colpe che hanno portato a questa buffonata di fine, assolutamente ingloriosa ed immeritata, vista la storia del club, ma sulla miopia delle amministrazioni Casadio e Malpezzi, anche sul tema sportivo, si potrebbe parlare per ore.

Facciamo due conti: abbiamo un palazzetto inutilizzabile, uno inutilizzato, avevamo una società di basket maschile ad un certo livello - non c'è più, ne avevamo una di basket femminile - non c'è più.
Avevamo anche una squadra di calcio che aveva toccato il professionismo, attualmente milita nel secondo campionato regionale.

Ok la crisi, ok tutto, ma riuscire a mantenere ZERO e sottolineo ZERO, è quasi un record.

Bravi, bravi, bravi tutti.

Forza Genius, forza Raggisolaris!

img201.imageshack.us/img201/874/assemblea14gennaio.jpg

Ripeto la domanda: ora, a livello legale, cosa succede? Il titolo rimane al comune di Faenza giusto?

Che tristezza infinita...

Già la città era triste e svuotata prima...ora senza nemmeno il basket...che città di merda....

Hanno prima fatto fallire la maschile...e ora anche la Femminile...

Assessore allo sport dovrebbe ora dare le sue dimissioni, per fallimento...

Ma tanto tutti mangiano col 5,8% di IMU...

Bravi chi li ha votati!! BRAVI!!

che tenerezza chi parla ancora di partenze,arrivi,mercato...
i miei più sinceri complimenti a chi ha "AMMAZZATO" o contribuito a farlo,un patrimonio storico della città.
quest'ultimo anno ha avuto il sapore del ridicolo,era meglio non farlo nemmeno cominciare.
un grazie sentito anche all'attuale amministrazione comunale,che ha fatto zero in questa vicenda,come sta facendo zero in molti altri contesti.

Esatto, ieri il corriere di romagna annunciava la fine del club atletico. I miei complimenti a chi è riuscito a far scomparire il basket femminile da faenza che aveva una tradizione che andava avanti dal 1945.
Ora che succede? Il titolo sportivo rimane al comune di Faenza, giusto?

timoteo., 28/12/2012 08:13:

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http://www.romagnanoi.it/news/Sport/739945/Quattro-giorni-per-salvare-il-Club-Atletico-Romagna.html

Dotto a Umbertide e McCarthy in Francia

Per arrivare a cinque giocatrici tesserano Bjedov????

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ma quali giocatrici????

SI CHIUDE, se non si è ancora capito!!!!!

timoteo., 28/12/2012 08:13:

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http://www.romagnanoi.it/news/Sport/739945/Quattro-giorni-per-salvare-il-Club-Atletico-Romagna.html

Dotto a Umbertide e McCarthy in Francia

Per arrivare a cinque giocatrici tesserano Bjedov????

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CHE ROBE !!!
NON VOGLIO NEMMENO COMMENTARE !!

www.romagnanoi.it/news/Sport/739945/Quattro-giorni-per-salvare-il-Club-Atletico-Roma...

Dotto a Umbertide e McCarthy in Francia

Per arrivare a cinque giocatrici tesserano Bjedov????