qualcuno

Salve, parlo degli insegnanti di sostegno. Secondo me meriterebbero la metà dello stipendio.
Sto da 30 anni nella scuola media e di quest'ingiustizia non se ne può più.
A parte il fatto che spesso vengono nominati su ragazzi che non ne hanno alcun bisogno, anzi... come li chiamano loro, proprio perchè "diversamente abili" spesso hanno qualcosa in più rispetto agli altri e non meno come fa comodo credere. Ma l'aspetto drammatico sta nella iniqua ripartizione dei carichi di lavoro: avete presente un docente che ha nove classi? La sola presenza richiesta a scuola nel corso dell'anno è pari a tre volte a quella di uno di sostegno. E non mi venite a tirar fuori la menata delle 40 + 40 ore per favore... perchè se facciamo i conti tra funzione docente, scrutini, prescrutini, commissioni e sottocommissioni nonchè esami arriviamo a 180 ore altro che chiacchiere (ringraziamo i sindacati per questo regalo) mentre il docente di sostegno tranquillamente se non ha esami alla fine di maggio va al mare... se deve prendere i sei giorni di ferie non deve preoccuparsi delle sostituzioni, se si assenta amen, nessuno reclama... che devo dire, beati loro!!

Capisco il tuo disagio ma il discorso è ben più complesso che continuare a perpetrare una classica "guerra fra poveri".
Bisognerebbe quindi trattare più approfonditamente, in sede sindacale, ma direi soprattutto in sede politica, una vera Riforma della scuola che consideri attentamente il problema delle disabilità, direi, in generale, delle individualità dei ragazzi.
Il fatto grave è che i docenti di sostegno vengono assegnati indistintamente ai vari allievi senza avere riguardo al disagio specifico, oltre al fatto che l'inserimento non è egualmente attento alla tipologia specifica né vantaggioso per l'allievo e per la classe in cui è inserito.
Non starei quindi a cercare il conflitto stipendiale fra un docente ordinario e uno di sostegno, ma mi impegnerei a lavorare in ogni sede possibile, affinché si affronti appunto il problema generale del funzionamento didattico delle scuole, di quanto veramente necessario sia all'adeguato insegnamento per i diversamente abili che a quello di tutti i ragazzi, sempre più spesso inglobati in classi numerose e quindi sempre meno seguiti nelle loro esigenze individuali, sia le incongruenze stipendiali di tutto il comparto scuola rispetto alla tipologia e specialità del lavoro svolto anche alla luce della invece scandalosa elargizione di stipendi esorbitanti dei Dirigenti Pubblici, compresi i Dirigenti scolastici che prendono più del doppio degli insegnanti, senza alcun motivo intrinseco e che sindacalmente stanno chiedendo di avere lo stesso stipendio degli altri dirigenti pubblici (300 mila euro l'anno? e per cosa? ... ma anche gli attuali circa 50 mila euro l'anno... per che cosa?) .
Spero di averti dato un in put di ragionamento più ampio. In un sistema più equo e veramente più attento al fine istituzionale dell'istruzione, anche piccole discrasie come quella che segnali verrebbero eliminate.

Non starei quindi a cercare il conflitto stipendiale fra un docente ordinario e uno di sostegno, ma mi impegnerei a lavorare in ogni sede possibile, affinché si affronti appunto il problema generale del funzionamento didattico delle scuole...


Se questa è la tua risposta devo dirti che "sindacalmente" è perfetta, nella misura in cui sempre "sindacalmente", dai decreti delegati in poi, sono stati avallati modi e costumi che favoleggiando pratiche populiste hanno invece creato sacche assolutamente clientelari, vessatore e direi anche antidemocratiche: detto più chiaramente qui c'è gente che lavora il doppio delle ore forse anche i due terzi in più rispetto a quelli di sostegno e alla fine cosa mi sento rispondere che l'esigenza primaria rimane quella della didattica? Sarà pure vero ma le mie esigenze non vengono dopo quelle di nessuno. Anzi nel trattare in questo modo il problema mi sembra di offrire l'ennesima scappatoia a chi si fa falso paladino di ciance orami trite e ritrite come quelle della didattica, che oramai nella scuola odierna si perde come un urlo al vento: della didattica non frega più niente a nessuno, genitori per primi. Viviamo in un'era dove gli alunni se accendono un PC diventano i docenti e i docenti dei poveri anacronistici disadattati. Nella scuola le professoresse fanno semplicemente ridere per come si vestono col loro look post-sessantottino mentre il mondo è andato avanti, anche qui le alunne ne sanno di più delle maestre... e non solo su questo.
Devo dirtela tutta: i deficienti ai miei tempi non avevano il sostegno ed era un bene: il poverino arrancava e la scuola diventava la palestra della vita che in genere non è più tenera con i... diversamente dotati. Paradossalmente, e te lo dico per esperienza diretta, la figura del docente di sostegno è deleteria, non fa che assegnare un ruolo appunto del "deficiente" ad un ragazzo che essendo invece forse anche più sensibile degli altri ne approfitta dichiarandosi appunto inabile e sfruttando la condizione favorevole del ruolo di incapace, non so se mi spiego... Cerca di cogliere tu ora quest'input per favore.
In conclusione, il malcostume, ovvero il vezzo politico di creare per forza dei posti di lavoro a persone non qualificate e assolutamente inutili alla fine ha finito per generare una classe di privilegiati per cui io mi dovrei persino battere... secondo la risposta che mi hai dato.
Il problema capisco che è quasi irrisolvibile anche perchè il nemico lo abbiamo in casa, scommetto che se facessi un referendum pur dandomi ragione la maggior parte dei miei colleghi non muoverebbe un dito per risanare la situazione (se non altro per avere la coscienza a posto) che invece secondo me andrebbe risolta nel punto nevralgico dove tutti siamo più sensibili, sui soldi. Meno soldi a chi è inutile. Chissà poi cosa direbbero i sindacati ...

MI dispiace che di tutto il discorso ne cogli solo una parte.
Nella situazione attuale fare una guerra ai presunti docenti inutili non risolverebbe il problema.
Personalmente la categoria più inutile che vedo nella scuola è quella dei Dirigenti, che prendono più del doppio di te mentre il loro lavoro viene svolto dal DSGA , cui nessuno riconosce nulla.. eppure tu non te ne rendi conto.
Ovvio, tu vedi quello che hai vicino, ti colpisce quello che ti accade intorno e che hai gli strumenti di giudicare. Magari la docente o i docenti di sostegno con cui hai a che fare non soddisfano la tua idea di sostegno o i ragazzi "sostenuti" non ti sembrano "diversamente abili" , posto che secondo me siamo tutti "diversamente abili".
Non richiamare il passato, in cui molti ragazzi venivano semplicemente emarginati per provenienza sociale , anche perché oggi sta riaccadendo... e non è bello.
Quello di cui possiamo parlare, pensando a un intervento immediato, è la specializzazione del docente di sostegno negli specifici campi di disabilità, in questa maniera la peculiarità di specializzazione forse giustificherebbe ai tuoi occhi anche la corrispondenza di compenso.
Vero è che i sindacati firmatari dei contratti spesso hanno badato a produrre sacche clientelari e non hanno avuto riguardo alle esigenze vere della scuola e al riconoscimento delle reali professionalità.
Ti faccio l'esempio delle posizioni economiche per gli ATA amministrativi, in cui sono stati creati dei "capetti" senza arte né parte a discapito dei numerosi assistenti che,tutti, svolgono lavoro di concetto e vengono retribuiti come esecutivi.
La scuola, come vedi, è piena di ingiustizie e discrasie e quindi torno a dire che va riformata in toto, analizzando senza preconcetti sia le esigenze didattiche che quelle amministrative da coprire ... e non è indubbiamente semplice, visto appunto il potere sindacale attuale e una politica che non conosce e non vuole conoscere la nostra realtà.
Per tutto questo, ribadendo la mia comprensione per la tua sofferenza specifica, che peraltro non è solo tua ma di tanti che mi segnalano situazioni analoghe, non solo da sindacalista ma in generale da cittadina attenta a tutto ciò che riguarda il settore Scuola, non posso che ripetere che se non si prende in considerazione la riforma mirata d'insieme non si risolveranno mai nemmeno le singole situazioni e i particolari conflitti.

Mi preme aggiungere.
Ho accennato al fatto che "siamo tutti diversamente abili" e tu hai rimarcato che vi sono ragazzi col sostegno che magari hanno persino più capacità di quelli "non sostenuti".
Vedi bene quindi che l'individualità dei ragazzi è oggi comunque penalizzata e che quindi occorrerebbe sia aiutare chi risulta più "lento" sia incoraggiare maggiormente chi è più "veloce" o semplicemente chi ha peculiarità che la scuola standardizzata non avvalora e non sfrutta.
Posto che nessuno vuole classi differenziali sarebbe però utile che vi siano per tutti momenti di separazione del corpo classe standardizzato per seguire percorsi specifici per i propri interessi e le proprie, appunto, peculiarità. E allora, ancora di più, servirebbero diverse tipologie di docenti nelle scuole e ovviamente strutture di scuole più idonee. Ma figurati, non ci danno l'essenziale, le classi sono stracolme di ragazzi di cui perdi completamente l'identità, perché lavorare con un corpo classe superiore ai 25 alunni è semplicemente mortificante per loro e per il docente.
Nella mia scuola c'era un ragazzino che per me era un genio, con il docente di sostegno faceva tantissime attività che lo coinvolgevano, mentre le ore in classe a fare le attività ordinarie erano una lotta , si annoiava, disturbava, non rendeva.
Se vedessi i lavori fatti da questo ragazzo rimarresti a bocca aperta: intere casette in legno completamente arredate in miniatura, complete di tutti gli accessori di una casa, non solo mobilia, ma oggettistica, libri, coperte, vestiti... tutto in miniatura. Ante e cassetti apribili, con le cerniere delle porte in metallo, perfette.
Non solo, ha costruito anche meccanismi funzionanti a batteria, circuiti elettrici che normalmente si fanno in istituti specifici, tutto funzionante.
Senza l'insegnante di sostegno questo ragazzo avrebbe passato la maggior parte del tempo a non far nulla, a impedire anche agli altri di fare il normale lavoro. Questo è un caso in cui l'insegnante di sostegno non solo ha meritato il suo stipendio ma ha palesemente sopperito alle carenze di una scuola che non è idonea a far sviluppare , appunto, le individualità, le genialità .
La bravura degli insegnanti, in generale, sostituisce le carenze strutturali, e già in generale nessuno la riconosce, come non esiste alcun controllo reale su chi invece non fa il proprio lavoro bene.
Ma allora torniamo al punto di partenza. Se ci si mettesse finalmente a stendere una riforma della scuola che davvero punti all'educazione del cittadino, alla crescita sociale , al futuro etc... cesserebbero i conflitti defatiganti quanto inutili delle singole realtà. Si tratterebbe, in questo, come in tutti i casi di questa nostra Italia strapazzata, di applicare semplicemente la Costituzione italiana in ogni suo dettaglio, quindi stando attenti all'equità dei compensi, allo sviluppo dell'intelletto, al diritto di inserimento sociale e lavorativo .. etc etc....
Penso che ce ne sia abbastanza per discutere a lungo.

Sono francamente basita dal suo intervento! Sono stata insegnante di sostegno 10 anni e da 10 sono insegnante curricolare: la sua conoscenza delle leggi che presiedono all' integrazione degli alunni diversamente abili mi lascia perplessa. Ad ogni modo proverò ad argomentare:
1) gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità della classe o dellle classi cui sono assegnati: questo vuol dire che non solo hanno un orario di lavoro identico agli insegnanti cosiddetti "curricolari" ma hanno l' obbligo di partecipare agli scrutini, alle commissioni etc.(DECREO LEGISLATIVO 297/94);
2) L' insegante di sostegno viene assegnata ALLA CLASSE sulla base di una specifica certificazione che può riguardare uno o più alunni presenti in quella classe. Quindi l' insegnante di sostegno non è una protesi dell' alunno disabile ma un facilitatore dei processi ( tutti) di insegnamento apprendimento;
3) Gli alunni disabili vengono dichiarati tali sulla base non solo della certificazione di uno specialista ma anche di una commissione medica. ( se Lei fosse al corrente di eventuali false certificazioni sarebbe suo dovere di cittadino ed insegnante segnalarle)
4) Le ore che eccedono le 40 + 40 ( ammesso che il collegio dei docenti abbia votato una proposta così gravosa) si chiamano "eccedenti" ossia sono ore di strordinario ragion per cui NON SONO
Obbligatorie ma assolutamente facoltative e pertanto pagate a parte.
5) La legge 170 del 2010 prevede che i cosiddetti disturbi specifi dell apprendimento(la dislessia per esempio) non diano più diritto al sostegno didattico quindi sarà obbligo degli insegnanti di classe provvedere alla stesura ed alla realizzazione di percorsi individualizzati di insegnamento apprendimento!
Aggiungo un non richiesto consiglio: ci parli con i suoi colleghi di sostegno! Sono esseri umani non protesi della disbilità così come lei nonè una protesi delle discipline che insegna.
Alessandra Fantauzzi

Cara Alessandra, sono contenta che sei intervenuta perché hai completato la mia risposta con le argomentazioni concrete.
Le mie risposte vertono verso il problema generale e verso l'invito alla condivisione di intenti per il bene della scuola pubblica nel suo complesso.
Purtroppo finché qualcuno continuerà a implementare conflitti interni privi di valore e quindi a tenere disuniti i lavoratori della scuola, sarà sempre difficile portare avanti istanze soddisfacenti per tutti.

Ti auguro Buona Pasqua ed estendo gli Auguri a tutti i forumisti