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la cavalleria "trascurata"

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2012 15:51
01/03/2012 09:37
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Registrato il: 23/02/2012
Ci avete fatto caso ? Sono stati scritti, sulle armi e i corpi che hanno combattuto la Grande Guerra, numerosi libri, ma sulla Cavalleria non c'è quasi nulla. Indubbiamente la guerra di trincea non ha favorito l'impiego dell'arma mobile per eccellenza: infatti diversi ufficiali (uno su tutti, Baracca) hanno optato per la nascente aviazione e spesso i reparti sono stati appiedati.
Tuttavia mi pare (ma lungi da me fare polemiche con chicchessia!) che la storia dei reparti di cavalleria nella GG sia un po' trascurata.

Ciò premesso ecco le informazioni che ho io:

un reggimento aveva normalmente 5 squadroni (5 ufficiali e 120 uomini, raggruppati in due gruppi squadroni (uno da 2 e uno da 3)
A tale regola facevano eccezione il rgt Cavalleggeri di Lodi, che aveva 6 sqd (3 gruppi) e il rgt Cavalleggeri di Palermo (3 sqd).
Durante la guerra la forza dello sq fu ridotta a 100 uomini, ma in compenso vi fu aggiunto uno sqd mitraglieri (3 uff, 62 sold, 4 armi).
Ignoro completamente organico e struttura dei comandi di rgt e di gr. sqd.
Nel 1915 operarono anche 10 gruppi squadroni "nuova formazione", costituiti ognuno da 2 sq, mobiltati dai vari rgt attivi. le mostrine dei gr. sqd "NF" erano fiamme da cavalleria (a 3 punte) di colore nero.
Tutti i gr. sqd. "NF" furono sciolti nell'inverno 15-16: rimase in vita solo uno sqd, lo "squadrone sardo" che restò aggregato per il prosieguo della guerra ai Cavalleggeri di Lodi, operando sul fronte balcanico.


01/03/2012 10:22
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Il cimitero militare di Redipuglia "Invitti 3^ Armata", quello del Colle S. Elia, antecedente la costruzione del sacrario, così ricordava la cavalleria:



Lemberg

01/03/2012 14:36
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Post: 7
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chiedo scusa
Per "rospaggine" (= inesperienza, per chi non ha fatto il miltare) ho pubblicato questa discussione nella pagina sbagliata.
Chiedendo di spostarla, mi scuso con gli amministratori e con i formumisti.. [SM=g2454686]
01/03/2012 16:44
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Post: 29
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Re: chiedo scusa
polesano75, 01/03/2012 14.36:

Per "rospaggine" (= inesperienza, per chi non ha fatto il miltare) ho pubblicato questa discussione nella pagina sbagliata.
Chiedendo di spostarla, mi scuso con gli amministratori e con i formumisti.. [SM=g2454686]




Spostata.

Ciao
01/03/2012 22:10
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Post: 492
Registrato il: 15/04/2006
La Cavalleria italiana nella 1a Guerra Mondiale

Hai provato a dare un'occhiata a questo?

[Modificato da Enzo1966 01/03/2012 22:10]
04/03/2012 17:32
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Post: 161
Registrato il: 11/05/2007
ho consultato il libro ma, lo trovo non completo per una trattazione della cavalleria nella 1g.m. manca tantissimo materiale, elenco completo dei reparti cartine con gli sche mi guerra, cronologie dei singoli reparti ecc. in conclusione lo trovo molto insufficente comunque visto che possiedo una sufficente documentazione sulla cavalleria ditemi cosa vi serve e se posso ve la comunico saluti salvotis
05/03/2012 08:41
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Post: 8
Registrato il: 23/02/2012
ne approfitto subito!!!
Caro Salvotis, ho letto il tuo post e, se permetti, ne approfitto subito.
Come dicevo nel mio messaggio iniziale, tutto quello che so sulla cavalleria è quello che ho scritto.
A me interesserebbe particolarmente conoscere l'organigramma del rgt e cioè :
1)comando di reggimento
2) comandi di gruppo squadroni
3) squadrone cavalieri
Sullo squadrone mitragliatrici, mi pare di conoscere abbastanza, ma... non si finisce mai di imparare.
Se puoi/vuoi passarmi qualche info te ne sarei grato
Grazie
08/03/2012 09:04
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Post: 162
Registrato il: 11/05/2007
purtoppo non sono riuscito a trovare le composizioni organiche dei vari squadroni, posso indicare che all'inizio della grande guerra la cavalleria era costituita su 30 reggimenti formati su 5 squadroni con l'eccezione dei cavaleggeri di palermo n.30 formato da 3 squadroni, due di nuova formazione più uno ricevuto dal 16 reggimento che si era costituito su 6 invece di 5. Gli squadroni previsti erano 173, 145 esistenti e 28 di nuova formazione. A questi bisogna aggiungere 6 squadroni presenti in libia e i due che componevano il gruppo squadroni dei cavaleggeri di sardegna che operò in albania congiuntamente con il reggimento n. 15 cavaleggeri di lodi dove ricevette la medaglia d'argento al valor militare.Dei 30 reggimenti 16 erano riuniti in 8 brigate costituenti le 4 divisioni di cavalleria. Esisteva anche la cavalleria di milizia teritoriale della quale non ho gli organici.
Se interessa posso inserire la cronologia storica di tutti i reggimenti.
continuo le ricerche. saluti salvotis
08/03/2012 13:26
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Post: 10
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posta pure salvotis, intanto....
Intanto ci aggiugo qualcosa di mio!

I 6 squadroni in Libia nel 1915 erano:
1/15 Cavalleggeri di Lodi
7/16 Cavalleggeri di Lucca
1/17 Cavalleggeri di Caserta
3/18 Cavalleggeri di Piacenza
2/19 Cavalleggeri Guide
1/30 Cavalleggeri di Palermo.

I rgt che non facevano parte delle divisioni a cavallo, erano posti alle dipendenze dei CdA (ho la lista relativa al 1915, se interessa) come truppe supplettive. Poichè il rgt Cavalleggeri di Palermo (30°), di nuova costituzione, era ancora per strada, il Piemonte Reale Cavalleria (2°) si occupava temporaneamente sia del XIII (col 1-2sq) che del XIV cda(col 3-4-5). I rgt mettevano i propri squadroni a disposizione del comando di corpo o delle due divisioni che lo componevano
I 10 gruppi di squadroni "NF" invece erano posti alle dipendenze delle divisioni costituite all'atto della mobilitazione (25-35)
12/03/2012 10:11
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Post: 422
Registrato il: 12/11/2007
ciao Polesano hai tagliato qualcosa.
1915
Ispettorato generale di cavalleria in Milano
1° divisione (Friuli) Udine
2° divisione (Veneto) Vicenza
3° divisione (Lombardia) Milano

Comandi di brigata
1 brigata in Udine
2 in Pordenone
3 in Vicenza
4 in Ferrara
5 in Milano
6 in Parma
7 in Torino
8 in Caserta

PS
mio zio era medico ed in Libia era con i cavalleggeri di Piacenza se vai nelle foto storiche vedi qualche sua istantanea.

ciao
Francesco
12/03/2012 15:51
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Post: 457
Registrato il: 20/03/2009
è cosa nota, ma male non fà ricordare che gli ultimi caduti furono cavalleggieri.
dal racconto di Giuseppe Rotolo, GLI ULTIMI CADUTI 4 NOVEMBRE 1918:
"La mattina del 4 novembre la Decima Armata attacco'.
Prima di attraversare il Tagliamento venimmo a sapere che alle ore 15 sarebbe scoccata l'ora dell'armistizio.
Provammo una grande gioia mista a sgomento.
L'idea della fine della guerra a breve distanza di ore ci parve perfino assurda e la diffusa incredulita' ottenne conferma quando nella marcia di avvicinamento a Rivignano, oltre il Tagliamento, sentimmo ancora il rauco gracidare delle mitragliatrici austriache.
La verita' era (ma noi non potevamo saperlo) che i nostri comandanti avevano ricevuto l'ordine perentorio di accelerare la marcia perche' l'armistizio ci cogliesse quanto piu' vicino possibile al vecchio confine.
Gli ordini erano precisi e perentori: e' indispensabile approfittare della demoralizzazione del nemico spingendo avanti quanto piu' possibile, con marcia rapida, le nostre truppe piu avanzate. Domani la 23esima Divisione preceduta dai cavalleggeri Aquila, punti su Gradisca per la direttrice Madrisio - Rivignano - Castion di Strada - Versa - Gradisca.
E allora avanti verso il vecchio confine!
Bersaglieri e cavalleggeri si rimettono in marcia.
Ad Ariis, oltre il piccolo ma profondo fiume Stella, gli austriaci ci attendevano al varco. Cavalleggeri ciclisti e nostri arditi reggimentali, al comando del sottotenente Alberto Riva di Villasanta, misero in fuga il nemico; il piccolo ponte venne riparato e il reggimento pote' riprendere la marcia verso Torsa, all'avanguardia era Riva con i suoi arditi.
Dal campanile di Torsa, gli austriaci tenevano sotto controllo la strada di accesso al paese e quando gli arditi dell'Ottavo si lanciarono all'attacco per neutralizzare la resistenza nemica una pallottola colpi' alla fronte il coraggioso comandante.
Alberto Riva cadde un'ora prima dell'armistizio, aveva 18 anni.
A Torsa il Comando decise di accelerare l'inseguimento degli austriaci che frattanto si erano asserragliati a Paradiso, con l'impiego anche della cavalleria.
Erano le 14,45.
L' Ottavo Bersaglieri riprese la marcia verso Paradiso, in testa era il 12esimo battaglione. Paradiso, un mucchio di case contadine nella campagna bassa di erbe e di sterpi, sorge tra Muzzana del Turgnano e Castion di Strada, cinquecento metri piu' a nord v'e' un trivio (il trivio di Paradiso, appunto).
Quando sulla strada per Paradiso fummo raggiunti dalla cavalleria al galoppo ci buttammo nei fossati laterali gridando: "Viva la cavalleria!".
Uno spettacolo emozionante e insieme esaltante.
Sembravamo ragazzi che giocavano alla guerra e avevamo dimenticato che la morte era li' a due passi... Mentre i bersaglieri aggiravano il paese catturando i tenaci cecchini asserragliati nelle case, i cavalleggeri, superato il rettifilo che taglia il paese, raggiunsero il trivio dove li attendeva, armi alla mano, un battaglione di mitraglieri magiari: la pazza eroica galoppata scaglio' contro la resistenza nemica l'ultimo sacrificio dell'esercito vittorioso.
Fu l'episodio culminante di quelle ore tremende; fu l'ultimo attacco e l'ultima carica della lunga guerra.
Caddero nell'ardimentosa corsa i tenenti Augusto Piersanti e Achille Balsamo di Loreto, il caporale Giulio Marchesini, i cavalleggeri Sulla Carlo, Quintavalli Giovanni e Biancherini Giovanni, cavalleggeri dell'Aquila, tutti ragazzi diciannovenni dell'ultima leva.
Alle ore 15, mentre qua e la' si sparava ancora, echeggio' uno strano suono di tromba: era il segnale austriaco dell'armistizio.
Un nostro velivolo, col tricolore fluente dalla carlinga, sbuco' dalla nebbia con un lungo suono di sirena cosi' annunziando la fine della guerra. Ci abbracciammo l'un l'altro, pazzi di gioia.
Per dare sfogo all'improvvisa felicita' consumammo la scorta dei razzi di segnalazione e il cielo si animo' di festosi colori.
Piu' tardi, il reggimento schierato, battaglioni affiancati, ricevette il saluto e il plauso del comandante la divisione generale Fara.
Il giorno dopo, nella piazzetta del paese, io ebbi la ventura, col mio plotone, di rendere gli onori delle armi agli ultimi caduti della guerra.
Solo in quel momento, anch'io ragazzo appena diciannovenne, compresi appieno che ero sopravvissuto a quella che allora appariva la piu' terribile guerra della storia."

salve a tutti.


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