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Società femminili

Ultimo Aggiornamento: 31/03/2012 18:29
28/02/2012 21:54
 
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so che non è proprio la sezione più appropriata dove inserire questo piccolo intervento, ma non sapevo dove metterlo, vi chiedo scusa per il disordine.... sto ancora imparando, e ho ancora tanto, tanto da studiare...
comunque, ho appena letto un articolo molto interessante, ve ne riporto alcuni brani.
e' scritto da Cecilia Caperna e pubblicato su Venerdì di Repubblica del 24 febbraio.
"Esiste nell'India Nordorientale un angolo molto particolare.
In Meghalaya (un lembo di terra tra Bangladesh e Assam) la società e' organizzata ancora oggi secodo il principio matrilineare, beni e responsabilità familiari passano, generazione dopo generazione, di madre in figlia."
Un'eccezione assoluta in un paese dalla forte impronta patriarcale come quella indiana, dove ogni anno la pratica dell'aborto selettivo condanna circa 400 mila bambine.
In Meghalaya l'arrivo di ogni figlia è invece accolto con esultanza, poichè sarà lei, l'ultimogenita, la legittima erede di tutte le proprietà di famiglia.
ll patrimonio spetta infatti, secondo il diritto ereditario del posto, all'ultima nata.
In assenza di una discendenza femminile diretta, tradizione vole che il ruolo di capofamiglia passi comunque ad una donna: la nuora o una ragazza adottata.
E anche il cognome si tramanda per via materna.
Gli uomini sono relegati da sempre in un silenzioso ruolo secondario.
Addirittura, dice l'autrice, (ma questo secondo me andrebbe appurato)a far nascere i bambini sono i levatori, uomini-ostetrici.
Questo ruolo che è da sempre appannaggio delle donne, qui è invece riservato esclusivamente ad una ventina di uomini."
Volevo condividerlo con voi perchè, era mio pensiero che la bellezza ed il fascino delle società matriarcali, fosse ormai riservato al nostro antico passato, al mito o alla leggenda.
Invece qui non solo è tutt'ora vivo e applicato (e quindi possibile) ma soprattutto, come fa notare la giornalista, ancor più particolare in quanto inserito in un contesto e in un paese assolutamente maschilista.
http://www.myworld.mi.it/vallejo1/vallejo1/vallejo10.jpg
31/03/2012 18:09
 
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la società femminile dei Moso
mi piace questa ricerca sulle società che ancora oggi si basano su modelli e concetti femminili.
un'altra comunità dove sono le donne a regolare e comandare, per così dire, la loro società è quella dei Moso, un'etnia cinese dello Yunnan, alle pendici dell'Himalaya.
Si vestono di mille colori (e non capiscono perchè noi ci vestiamo prevalentemente di nero), non comprendono la prepotenza dei nostri uomini e non conoscono la parola "guerra".
le lo famiglie sono regolate così: c'è la madre, e la madre di tua madre e via risalendo in via matrilineare. la donna anziana è il riferimento per il clan, punto di contatto con la Natura sacra, la loro religione è una sorta di buddismo "contaminato" di culto materno.
Niente possesso dei figli o dominio da parte degli uomini.
Quando una donna resta incinta il nuovo nato viene accolto da tutto il clan, il padre biologico non ha doveri, c'è tutto ii resto della famiglia a prendersene cura.
Educano i due sessi allo stesso modo: solidarietà, dono e cura sono i valori. Anche i maschi accudiscono bambini e anziani. e questo non fa alcun male alla loro virilità..
Una società matrilineare in cui non esiste dominio maschile.
il matriarcato in questo caso, non è un sistema di governo delle donne, è un sistema sociale in equilibrio in cui entrambi i sessi giocano i propri ruoli. Non c'è potere, ma persuasione e mediazione.
l'Onu ha definito quella dei Moso una società "di pace". la parola Guerra non esiste. niente violenza domestica, stupri, pedofilia.
Niente gravidanze indesiderate (le donne possono giacere con chi vogliono, senza vincoli, per una volta o per più tempo), niente depressione post partum, poichè le mamme non sono mai sole. nessuna violenza sui bambini, il solo pensiero di picchiarli è inconcepibile.
I vecchi sono accuditi e onorati. a Loro tocca mediare i conflitti.
Si cerca il consenso decisionale a tutti i livelli. una sorta di "democraia partecipata" in cui le risorse vengono equamente distribuite e non accumulate.
Questo è un modello che fino all'età del Ferro era diffuso in tutto il pianeta. Finchè queste popolazioni imbelli non furno sconfitte dai guerrieri indoeuropei, calati dal Nord verso l'India e il meditterraneo con le loro armi e il loro pantheon maschile.
Questo dimostra che il patriarcato non è affatto "naturale" e che il potere, la guerra, il dominio non sono concetti universali e ineliminabili.
http://www.myworld.mi.it/vallejo1/vallejo1/vallejo10.jpg
31/03/2012 18:29
 
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Violetta, un favore.
poichè non è un intervento isolato, ma vorrei scrivere altri post sulle società attuali al femminile, posso invertire i titoli, cioè chiamare la sottosezione in senso generico "società femmiili" e mettere il nome "la società matrilineare del Meghalaya" al pezzo relativo ?
è solo una questione di ordine... scusa l'ardire.
grazie mille.
http://www.myworld.mi.it/vallejo1/vallejo1/vallejo10.jpg
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