ciao care sorelle, spero di non essere precipitosa a lanciare questo mio pensiero nato qualche anno fa in modo intuitivo. nel mio quaderno rosso dei pensieri, nel mio libro delle ombre ho scritto:
siamo fatti di luce,
l'amore fa si che questa luce ci attraversi e circoli fra tutto ciò che ha un corpo fisico.
la paura invece, non fa passare la luce. la frena, l'oscura.
la luce è espressione visiva dell'amore.
In antitesi, non sono: amore e odio, ma paura e amore.
Amore è luce
paura è non luce
L'espressione "dato alla luce" quando si parla di nascita mi ha fatto riflettere, mi sono posta delle domande.. perché è usanza dire così, da dove viene questo modo di dire?
perché esce da ventre e viene alla luce .. prima risposta, si ma perché si dice "dato" e ancora, luce... si può nascere anche al buio, allora è un'altro il significato a cui s'intende.
S'intende Dato alla Vita, all'energia cosmica dell'amore, alla Dea. quindi siamo stati tutti donati all'amore, luce e amore secondo me sono sinonimi simbolici.
io sono quindi un dono, un regalo alla vita, pensa che significato rivoluzionario in questa frase.
Io sono donata all'amore. tutto è amore, io sono vita, tutto è energia.
Fromm dice: il principale compito di un uomo è dare alla luce se stesso.
inoltre per me non è solo indicativo della luce del sole anche la luna emette luce e non solo, nella notte di luna nuova, la luce delle stelle rischiara l'umanità. il buio totale è forse nella grotta, nell'antro, come nel grembo. poi si nasce e il nostro corpo è donato alla luce e noi ne siamo i suoi figli, ne siamo consumatori, senza la luce non vivremmo. anche se la persona può essere priva della vista molto spesso ha comunque un residuo di luce ed inoltre è anche il calore della luce che da la vita. ma non siamo solo a fruirne. no, siamo noi a dare qualcosa alla luce, la nostra stessa vita, il nostro esserci.
cosa ne pensate? grazie care di ogni vostra riflessione in merito.