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05/01/2012 15:19 | |
Hai perfettamente ragione Paolo, è come se potessi leggere nel mio animo, dando forma, con le tue parole, ai miei pensieri, sentimenti, oppressioni.
Ci sentiamo infatti così, oppressi dagli altri, vittime dell'altrui invidia, malevolenza, troppa attenzione.
So che è una grandissima stupidaggine, ma solo ora mi vengono in mente le tante frasi che ci sono state dette, sia a me che a mia moglie, durante la gravidanza da amici e conoscenti.
Tra le tante ricordo i troppi "beati voi", "ma chi ve lo fa fare", "avete già una bimba piuttosto piccola, non sarebbe stato meglio aspettare un pò?", "Ma sei di nuovo incinta? Fai i figli anche per me", "per me l'ideale, come differenza d'età tra fratelli, è 5 anni, così mi sembra troppo poco", e via dicendo.
Ora, alla luce di quello che è succeso, sembrano tutte piccole maledizioni, tanti giudizi mai richiesti, consigli stupidi provenienti da persone invidiose.
Per non parlare delle frasi di circostanza dette subito dopo l'evento, tipo "siete giovani, vi rifarete", "bè, avete un'altra bimba, peggio sarebbe stato se fosse stato il primo", "non mi sento di farti le condoglianze perchè in fondo non c'è un lutto", ed altre di questo genere.
E' come dici tu: è il frutto del particolare momento in cui ci troviamo, anche se tutto questo ti fa riflettere.
Un abbraccio
Federico |