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Horror... enigmatici!

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2012 10:15
28/11/2011 17:54
 
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Naufrago
Apro il mio primo topic su un genere cinematografico che amo molto: i film horror degli anni passati giocavano molto più sulla tensione e sulle atmosfere che sugli effetti speciali e "macellerie" odierne.
Personalmente (ne parlavo recentemente anche con autori di saggi sull'argomento) prediligo quelli che oltre alle caratteristiche già citate, fanno leva su un'"ambiguità" di fondo e si prestano a varie interpretazioni, suggerendo più che mostrando.
Mi riprometto, se interessa a qualcuno di voi, di entrare nel merito in seguito, al momento butto lì due film, sia pure commerciali, che lasciano molti punti in sospeso e sui quali mi sono divertito a "disquisire" per alcuni aspetti della trama "enigmatici":
Inferno di Dario Argento;
Quella villa accanto al cimitero di Lucio Fulci.
Entrerò nei particolari a seconda degli spunti che mi darete, e ovviamente sono ben accetti spunti di discussioni su altri horror con sequenze "da interpretare"!
29/11/2011 15:56
 
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Martino Mio
Premetto che l'horror non è che sia proprio tra i miei primi 458 generi preferiti, però "Inferno" l'ho visto.
All'epoca mi aveva deluso molto, poi l'ho comprato su DVD e l'ho rivisto un paio di volte.
Certo che il povero Mastelloni con gli occhi fuori dalle orbite a me fa un poco ridere, così come la Giorgi che rischia di farsi una maschera con il risotto allo zafferano.
Poi non mi ricordo granché.
L'altro titolo, invece, non mi ispira davvero

[SM=x520499]


Se la Fabbrica Italiana Automobili Torino si chiama FIAT,
perché la Federazione Italiana Consorzi Agrari si chiama Federconsorzi?
04/12/2011 23:47
 
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... quella del risotto allo zafferano è proprio bella! [SM=x520505] Mi ricorda un ragazzo seduto vicino a me al cinema che durante una scena di “macelleria” del film “La casa” di Sam Raimi commentò che le frattaglie sanguinolente gli ricordavano il ragù della nonna! Giusto per restare in tema di gastronomia... [SM=x520505] [SM=x520505] [SM=x520505]
battute a parte, sono in molti a non apprezzare la “svolta paranormale” di Dario Argento negli anni ’80 con “Inferno”. Io sono una persona un po’ “complicata” (si era capito, no? [SM=x520488] ) e quindi il film mi ha affascinato proprio per la sua illogicità e per molte cose che lasciava in sospeso o non spiegava. Certo, sono solamente dei particolari, e bisogna proprio ricordare bene il film. Per soffermarsi solamente sulle scene che New Redarrow ha citato: chi è il personaggio che assale la Giorgi? E quali analogie ci sono con l’esecutore dell’omicidio con ghigliottina che subisce Rose/Irene Miracle, considerato che ha lo stesso tipo di mani adunche e unghiute? E perché poco prima di essere ucciso Mastelloni osserva una stanza con il pavimento dalle assi divelte? Io chiaramente ho interpretato questi particolari a modo mio e mi piacerebbe sentire altri pareri, anche se capisco che il dibattito risulterebbe noioso per quanti non hanno amato questo film… e sempre che il buon Dario non abbia voluto prendere tutti in giro!!! [SM=g27828]
Comunque la scena che più mi ha incuriosito è quella prima della fuga di Rose dal suo appartamento... quando due misteriosi personaggi tentano di forzare la porta e bisbigliano qualcosa… ho addirittura messo in funzione sul DVD i sottotitoli per capire meglio le frasi... ma sono piuttosto criptiche!!! [SM=x520504]
09/12/2011 11:38
 
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Cavaliere di Pork
Argento è uno dei miei registi preferiti, e la sua produzione anni 70/80 è ovviamente quella che prediligo.

In particolare, "Inferno", pur avendolo visto decine di volte, non lo ricordo ancora perfettamente.. penso infatti che ad ogni nuova visione di una stessa pellicola si possano sempre scorgere nuovi particolari, piccoli dettagli o frammenti che in precedenza erano passati inosservati; in questo senso mi propongo sicuramente di rivederlo per l'ennesima volta durante questo ponte lungo (tanto non andremo da nessuna parte..), anche per poter rispondere in maniera adeguata agli spunti sollevati da Mauro!

Quanto a Fulci, pur avendo svariati suoi titoli in DVD, non è uno di quei registi che mi appassiona, tanto da non ricordare di aver mai visto un suo film più di una volta, anzi, alcuni credo di non averli mai nemmeno messi nel lettore.. [SM=x520501]

[SM=x520499] [SM=x520499] [SM=x520499]
10/12/2011 21:23
 
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Sante Gaiardoni
"Inferno"l'ho sempre trovato troppo visionario,molto inferiore al"gemello""Suspiria"(che per me resta uno dei piu' grandi horror in assoluto)."Quella villa accanto al cimitero"l'ho rivisto di recente e ha delle scene raccapriccianti,pero' il finale non l'ho capito(il bambino muore?),di Fulci preferisco gli altri 2 capitoli della Trilogia della Morte(in particolare"L'aldila'") e"Sette note in nero", che e' piu'un thriller tradizionale


"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
10/12/2011 21:24
 
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Sante Gaiardoni
A proposito vi consiglio un horror recente,"Insidious",che,pero',vi avverto non finisce bene


"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
12/12/2011 00:11
 
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Prima di tutto un saluto agli amici del forum walloz e clopat, che ho il piacere di leggere in un mio topic!

Walloz, sono anch’io un fan del “vecchio” Argento e come un po’ tutti, obiettivamente, lo riconosco come un vero e proprio maestro negli anni ’70-’80, ma sicuramente “in caduta libera” ultimamente. Da “Phenomena” in poi infatti sono pochi i film che ho apprezzato completamente e soprattutto mi ha deluso “Non ho sonno”, che avrebbe dovuto nelle intenzioni diventare un nuovo “Profondo rosso”: attori fuori parte (Dionisi e Zibetti su tutti), omicidi che sembravano le repliche molto, ma molto più grossolane di quelle del suo capolavoro del ’75, colonna sonora insignificante e via dicendo. Questo solo per citare uno dei film relativamente più recenti.
Fulci sicuramente è meno raffinato di Argento e più viscerale, però bisogna tener conto dei mezzi minori a sua disposizione e secondo me è sicuramente da rivalutare, almeno per quanto riguarda lo stesso periodo che abbiamo preso in considerazione per i film più riusciti di Argento.

Clopat, condivido assolutamente la tua passione per Suspiria, anzi, ti dirò, sono riuscito a farlo piacere persino ad un amico dai gusti assolutamente diversi dai miei (un cultore di film rigorosamente realistici), il quale con mia grande soddisfazione commentò che anche se la storia di “Suspiria” era un po’ “stupida”, le immagini sembravano “tanti quadri”. Secondo me è quello lo spirito del film: un’esperienza visionaria (impareggiabile secondo me è stata in questo film la cura per l’architettura degli ambienti e l’uso del colore e delle musiche) e soprattutto un vero e proprio “studio” sulle tecniche di creazione della tensione: inutile che ti citi i tre omicidi presenti nella pellicola, secondo me la loro costruzione è da antologia! Si vocifera di un remake americano del film… e mi auguro di non ritrovarmi a dover assistere a omicidi e stregonerie in un asettico college americano invece che nella fantastica e variopinta accademia di danza del “Suspiria” di Argento!
Per quanto riguarda le tue scelte su Fulci… “Sette note in nero” è forse il film più “compatto” di Fulci e devo dire che ho sempre trovato che ha un’ottima sceneggiatura, con tutti i tasselli che vanno al loro posto. Anche “L’aldilà” mi piace molto (bello il finale!) ma qualche scena mi lascia perplesso… gli zombi del finale, la morte della cieca che in realtà dovrebbe già essere “morta” che ricalca un po’ troppo sfacciatamente la morte di Bucci in “Suspiria”, ecc.
“Quella villa accanto al cimitero” invece a mio parere è un film più omogeneo senza cadute di tono come il precedente… a parte gli omicidi (quello della Lassander con la giugulare perforata dall’attizzatoio mi sconvolge tutte le volte che lo vedo, e ormai l’ho visto molte volte!), mi piace per l’atmosfera ambigua (gli strani rapporti che sembrano intercorrere tra i vari personaggi compresa la misteriosa babysitter). Sul finale mi sono decisamente “scervellato” e ho letto tutte le interpretazioni possibili su qualsiasi libro che ne parlasse. L’interpretazione che mi trova più d’accordo è quella che il bambino in effetti muore e si avvia con la moglie e la figlioletta di Freudstein verso una specie di limbo… avendo sacrificando e sostituito la propria famiglia. Alcuni leggono infatti un po’ forzatamente la storia come una sorta di ribellione del bambino nei confronti di genitori con qualche “scheletro nell’armadio” (madre nevrotica e padre che forse ha anche tradito la consorte). Il dr. Freudstein sarebbe quindi la “parte oscura” del bambino, usata per distruggere la vecchia famiglia e sostituirla con una nuova… questo sarebbe confermato anche dalla citazione finale (“Nessuno saprà mai se i bambini sono mostri, o se i mostri sono bambini”) e dal fatto che il mostro emette versi che sono come il pianto di bambini.
Per quanto riguarda “Insidious”… vado alla ricerca, vi saprò dire!
17/12/2011 12:08
 
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Allora, clopat, ho recuperato e visto "Insidious".
Il film mi è piaciuto abbastanza, anche se sicuramente sfruttava idee già portate sullo schermo: l'entrata nell'Altrove per salvare il corpo astrale del figlio mi ha ricordato ad esempio quella nella dimensione dei sogni dei protagonisti della serie di "Nightmare". Ho apprezzato inoltre molto di più la prima parte del film, quella dove i segnali delle presenze sono meno "eclatanti", ma questa è una questione di gusti. Ho visto che tra i produttori c'era Oren Peli, a cui si deve "Paranormal Activity", un film molto discusso, ma che a me è piaciuto proprio perchè giocava più su porte scricchiolanti, rumori e soffitte buie che su sangue ed effetti speciali (come appunto la prima parte di "Insidious"). Personalmente mi hanno fatto più "effetto" le impronte di mani che si materializzavano alla finestra (per citare il film di cui stiamo discutendo) che non il resto. Altri punti di forza di questo film sono secondo me gli interpreti, tutti bravi e convincenti, e qualche bella trovata scenografica (l'antro del demone dal volto di fuoco). Ho trovato invece punti deboli la caratterizzazione di alcuni personaggi (i due "ghostbusters": non amo molto - a meno che non sia dichiarata fin dall'inizio - la contaminazione del genere horror con elementi comici o grotteschi, vedi anche la maschera che si infila la medium e la fine della seduta spiritica) e le "scazzottature" con i demoni. Sul finale... non scriviamo nulla per chi non l'ha visto... ma avrei sbagliato previsioni... diciamo che il comportamento del padre di famiglia me lo aspettavo dalla medium... e mi fermo qui per non, come si dice, "fare spoiler".
Ti/vi consiglio invece vivamente un film con molte tematiche in comune, "The Orphanage" di Juan Antonio Bayona, che ho trovato molto bello. E’ decisamente più drammatico di “Insidious” ma anche poetico, a mio parere, pur avendo molti elementi “horror”.
19/12/2011 17:42
 
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Sante Gaiardoni
Hai ragione,Mauro ,i 2 Ghostbuster comici,c'entravano poco con lo spirito del film,come ,solitamente(specie nei film americani),ci sono le famiglie da Mulino Bianco o i ragazzi coglioni in gita.Sul finale di"Quella villa accanto al cimitero"ho pensato anch'io che il bambino morisse,ma volevo far notare quant'era bella e intrigante Anja Pieroni(che,guarda caso,c'era anche in"Inferno")..beato Bettino!

youtu.be/AkfYdbNeqrI





"Aspettero'ancora qualche anno per sentirmi dire:sei grande!"
21/12/2011 13:51
 
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Beh, sulla Pieroni non si discute… con quegli occhi certo non aveva bisogno di incantesimi per distrarre il protagonista di “Inferno” nella scena dell’auditorium [SM=x520487] . Occhi peraltro valorizzati anche nella scena della sua uccisione in “Tenebre” e anche nel film di Fulci. Io la ricordo, oltre che in altri film (tra cui “Fracchia contro Dracula”), anche in una trasmissione televisiva piuttosto demenziale degli anni ’80 di Boncompagni, “Galassia 2”, in cui faceva degli sketch in compagnia di un robottino simile a quello di “Guerre Stellari”; nel cast c’erano anche una Alba Parietti pre-silicone (molto più carina), non ancora giunta alla notorietà, e credo addirittura la futura pornostar Milly D’Abbraccio.

Tornando a “Quella villa accanto al cimitero”, il personaggio di Ania Pieroni è davvero inquietante, in quanto dapprima sembra essere una “complice” del mostro (toglie le assi alla porta sbarrata e fa sparire le tracce di sangue di una delle vittime), ma poi fa una fine orribile. Io l’ho un po’ interpretata come l’eliminazione di una “aiutante” ormai inutile e scomoda da parte delle entità malvagie (un po’ come succedeva con la coppia di domestici in “L’Aldilà” e alla Valli in “Inferno”); certo è strana anche la somiglianza della baby-sitter con il manichino della vetrina a cui si stacca la testa (previsione/anticipazione della sua fine?). Altrettanto misteriose sono le sue occhiate scambiate con Paolo Malco, che sembra lascino intuire che i due già si conoscano o si siano frequentati in passato (questo sarebbe avvalorato anche dal fatto che alcuni sostengono di avere già visto Malco/Boyle nella cittadina tempo prima del suo trasferimento con la famiglia).
La parte del film che mi risulta più criptica è però quella in cui il bibliotecario chiede al pater familias di cosa avessero parlato lui e il suo collega poi suicida in un’occasione in cui il primo aveva fatto visita al secondo, portandosi dietro la figlia! Si vuole gettare ombre sul personaggio di Paolo Malco, insinuando che possa essere lui il dr. Freudstein, che in effetti sul finale si scopre avere una figlia (la bambina/fantasma)? Mi sembra strano, considerato che tale scoperta avviene molto tardivamente e che il “simpatico” dottore con la mania degli esperimenti cruenti è del 1800.
Forse si tratta di reincarnazione (o comunque si vuol far credere questo allo spettatore prima dello scontro finale in cantina?). Mah… anche il fatto che l’agente immobiliare dopo aver parlato con la famiglia Boyle finga di non riconoscerli per strada è sempre stato un particolare che mi ha lasciato perplesso…
Ho messo un po’ di “carne al fuoco” per chi ama questo film (e non per niente ho intitolato il topic “Horror enigmatici”!), ma l’ho rivisto giorni fa e ancora mi ha lasciato aperte molte domande…
30/12/2011 11:42
 
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Re:
Mauro.vicolostretto, 04/12/2011 23.47:

Certo, sono solamente dei particolari, e bisogna proprio ricordare bene il film. Per soffermarsi solamente sulle scene che New Redarrow ha citato: chi è il personaggio che assale la Giorgi? E quali analogie ci sono con l’esecutore dell’omicidio con ghigliottina che subisce Rose/Irene Miracle, considerato che ha lo stesso tipo di mani adunche e unghiute? E perché poco prima di essere ucciso Mastelloni osserva una stanza con il pavimento dalle assi divelte? Io chiaramente ho interpretato questi particolari a modo mio e mi piacerebbe sentire altri pareri, anche se capisco che il dibattito risulterebbe noioso per quanti non hanno amato questo film… e sempre che il buon Dario non abbia voluto prendere tutti in giro!!! [SM=g27828]
Comunque la scena che più mi ha incuriosito è quella prima della fuga di Rose dal suo appartamento... quando due misteriosi personaggi tentano di forzare la porta e bisbigliano qualcosa… ho addirittura messo in funzione sul DVD i sottotitoli per capire meglio le frasi... ma sono piuttosto criptiche!!! [SM=x520504]




Alla fine non sono ancora riuscito a vedere il film per intero e con maggiore attenzione; qualche sera fa c'ho provato, ma era tardi e non sono andato oltre la scena dell'ispezione, da parte di Rose, della stanza sommersa.... [SM=g27819]

[SM=x520499]

30/12/2011 18:01
 
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Sante Gaiardoni
Per Mauro.vicolostretto:ho visto"The orphanage"e mi e' piaciuto molto,ma che triste finale..ho notato che,ultimamente,gli horror finiscono sempre male(ricordo il bellissimo ultimo film di Sam Raimi,"Drag me to hell",per esempio),ci sara' una ragione?


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13/01/2012 23:30
 
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Re:
Mauro.vicolostretto, 04/12/2011 23.47:

Certo, sono solamente dei particolari, e bisogna proprio ricordare bene il film. Per soffermarsi solamente sulle scene che New Redarrow ha citato: chi è il personaggio che assale la Giorgi? E quali analogie ci sono con l’esecutore dell’omicidio con ghigliottina che subisce Rose/Irene Miracle, considerato che ha lo stesso tipo di mani adunche e unghiute? E perché poco prima di essere ucciso Mastelloni osserva una stanza con il pavimento dalle assi divelte? Io chiaramente ho interpretato questi particolari a modo mio e mi piacerebbe sentire altri pareri, anche se capisco che il dibattito risulterebbe noioso per quanti non hanno amato questo film… e sempre che il buon Dario non abbia voluto prendere tutti in giro!!! [SM=g27828]
Comunque la scena che più mi ha incuriosito è quella prima della fuga di Rose dal suo appartamento... quando due misteriosi personaggi tentano di forzare la porta e bisbigliano qualcosa… ho addirittura messo in funzione sul DVD i sottotitoli per capire meglio le frasi... ma sono piuttosto criptiche!!! [SM=x520504]



Un poi di considerazioni, dopo una doppia visione, ieri sera e poco fa :-)

!SPOILER!

"E' qualcosa a cui non pensare"
"che cosa è?"
"però alle volte è molto meglio"
"verranno poi all'alba, si"

come dici tu, un dialogo veramente incomprensibile!
..per non parlare di quello che si sente quando la Giorgi scende le scale, prima di incontrare il "cuoco" del risotto allo zafferano! :-)

a proposito del cuoco, secondo me il personaggio con le mani adunche, che si vede varie volte dall'inizio alla fine del film, è sempre lo stesso... anche se ci sarebbe da chiedersi come facesse a trovarsi a Roma e New York contemporaneamente.. ma forse la spiegazione sta nel fatto che le tre madri ..possono essere tre ed una allo stesso tempo.

Forse le assi divelte nascondevano i soldi della contessa che Mastelloni dice di aver trovato in poco tempo.. ?

e cosa nascondeva nel cartoccio la portinaia Alida Valli nel momento in cui Mark entra per la prima volta nel palazzo della sorella? forse i suoi resti?? e comunque perchè nasconderli?! non è che fossero poi tanto riconoscibili e potevano essere qualsiasi cosa...

[SM=x520499] [SM=x520499] [SM=x520499]

23/01/2012 14:34
 
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Interessanti le interpretazioni… io ho sempre pensato che il personaggio con le mani adunche fosse un “servitore” delle Tre Madri. Ma potrebbero essercene diversi… tra cui forse anche quello con mantello nero e guanti che insegue in soffitta Elise/Daria Nicolodi e quello che forza la porta di Rose e che poi fa sparire il libro e raccoglie il pomello di vetro.
P.S. Con Red si parlava di organizzare prima o poi una cena a tema… primo piatto risotto alla zafferano, off course! [SM=x520487]
Per quanto riguarda le assi divelte, sai che non avevo pensato alla refurtiva? Lasciando andare la fantasia pensavo che in qualche modo Elise avesse tentato in precedenza di trovare l’intercapedine tra i vari piani del palazzo poi trovata da Mark…
Passando poi alla “tartare” (così per la cena abbiamo anche il secondo piatto [SM=x520505] ), anch’io penso si tratti di quello che resta di Rose, affidato dalla portinaia al ragazzo che appare per pochi secondi per portarlo ad uno dei “servitori” suddetti e sfamare i gatti… da sempre animali amici delle streghe, no?
Ah, un’altra curiosità: tra le case maledette citate da Kazanian la Villa dei Mostri di Bagheria esiste realmente, mentre non ho trovato traccia su Internet o nei libri del Palazzo dei Pavoni a Bruxelles e della Casa delle Salamandre in Francia…
01/03/2012 10:15
 
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Re:
Mauro.vicolostretto, 23/01/2012 14.34:

Interessanti le interpretazioni… io ho sempre pensato che il personaggio con le mani adunche fosse un “servitore” delle Tre Madri. Ma potrebbero essercene diversi… tra cui forse anche quello con mantello nero e guanti che insegue in soffitta Elise/Daria Nicolodi e quello che forza la porta di Rose e che poi fa sparire il libro e raccoglie il pomello di vetro.
P.S. Con Red si parlava di organizzare prima o poi una cena a tema… primo piatto risotto alla zafferano, off course! [SM=x520487]
Per quanto riguarda le assi divelte, sai che non avevo pensato alla refurtiva? Lasciando andare la fantasia pensavo che in qualche modo Elise avesse tentato in precedenza di trovare l’intercapedine tra i vari piani del palazzo poi trovata da Mark…
Passando poi alla “tartare” (così per la cena abbiamo anche il secondo piatto [SM=x520505] ), anch’io penso si tratti di quello che resta di Rose, affidato dalla portinaia al ragazzo che appare per pochi secondi per portarlo ad uno dei “servitori” suddetti e sfamare i gatti… da sempre animali amici delle streghe, no?
Ah, un’altra curiosità: tra le case maledette citate da Kazanian la Villa dei Mostri di Bagheria esiste realmente, mentre non ho trovato traccia su Internet o nei libri del Palazzo dei Pavoni a Bruxelles e della Casa delle Salamandre in Francia…



..però la figura di un presunto servitore non viene mai suggerita, per questo sono più portato a credere che il personaggio con il mantello nero fosse, di volta in volta, l'incarnazione di una delle tre madri, anche perchè nella scena finale la Morte appare proprio con mantello e mani adunche.. (o ricordo male io? adesso non posso controllare! [SM=x520488])

quanto alla cena a tema, benissimo, organizzate e fate sapere!!!

[SM=x520499] [SM=x520499] [SM=x520499]


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